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IL CULTO DEI SANTI MEDICI

Post n°367 pubblicato il 23 Ottobre 2014 da bellerman

l culto dei Santi Medici Cosma e Damiano, secondo quanto risulta da alcune

testimonianze iconografiche, è introdotto a Bitonto fin dal XIV secolo.

Il primo documento che attesta la presenza della reliquia a Bitonto risale però al

1572, data di svolgimento della visita pastorale di monsignor Musso. Il culto dei Santi

Cosma e Damiano è stato anche segnalato da Giovanni Paolo II nel discorso ai

Vescovi pugliesi del 20 dicembre 1986, come potente fattore di promozione di unità

della Chiesa fra Oriente e Occidente.

 

Le due

statue dei Santi Cosma e Damiano che oggi troneggiano al centro dell'abside della

recente basilica pontificia dei Santi Medici a Bitonto hanno un ruolo di fondamentale

importanza per l'affermazione e la diffusione del culto dei santi anargiri a Bitonto.

L'origine delle due statue oscilla tra storia e leggenda. Le due statue sarebbero state

commissionate nel 1733 dal parroco della chiesa di San Giorgio Martire, don Mennuto,

ad uno dei migliori intagliatori napoletani.

Dopo circa tre secoli i manichini, interamente in legno e deteriorati dal tarlo furono

fatti restaurare: le mani e la testa furono preservate con un meticoloso restauro

mentre tutte le altre parti del corpo furono rifatte in bronzo. Particolarità che ha

contribuito alla diffusione del culto a Bitonto è anche il fatto che molti di coloro che si

ritengono miracolati vedono nelle statue le stesse persone apparse in sogno al

momento dell'evento. La tradizione popolare narra diversi eventi miracolosi. La

diffusione della stampa permise la realizzazione delle prime "immagini sacre" dei santi

medici, in modo che i fedeli avessero l'immagine dei due Maestri anche presso le loro

abitazioni, incorniciate in grandi quadri, o incollati ai muri nelle stanze da letto, dove

solitamente venivano allestiti altarini, e dove parenti e vicini di casa potevano riunirsi

in preghiera in devozione dei Santi. Spesso, inserite in campane di vetro, venivano

adagiate le statue dei due Fratelli in dimensioni ridotte. L'immagine sacra dei santi è,

dunque, entrata nel costume tradizionale dei bitontini tanto che, ancora oggi, è

facilissimo ritrovare tali immagini nelle botteghe dei sarti, dei calzolai, e persino nei

negozi di alimentari. Il sempre crescente numero di pellegrini, provenienti ormai da

tutta Italia e anche dall'estero, a seguito dell'emigrazione bitontina nelle Americhe,

rese necessaria la costruzione di un ambiente più capiente. Così nel 1963 fu costruito

l'attuale santuario e nel 1975 papa Paolo VI la elevò a basilica pontificia. Nel 1993

l'attività di un gruppo di volontari ha portato alla nascita di una fondazione che ha

dato vita a numerose iniziative: casa di accoglienza, centro ascolto, ambulatorio e un

ospizio.

 

 

 
 
 
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