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Post N° 40

Post n°40 pubblicato il 12 Aprile 2007 da itzacoatl
 
Tag: Letture

Ed ora vi consigliov un libro che ho letto recentemente di Jorge Luis Borges dal titolo " La biblioteca inglese " edito da Einaudi nel 2006. In pratica sono una raccolta delle sue lezioni sulla letteratura inglese tenute all'università di Buenos Aires, è interessante oltre all'argomento anche il modo in cui viene trattato e l'originalità delle riflessioni.

Ora qui di seguito vi riporto una considerazione di Borges sulla lettura che si trova nell'epilogo del libro:

" Credo che l'espressione <<lettura obbligatoria>> sia un controsenso; la lettura non deve essere obbligatoria. Possiamo parlare di piacere obbligatorio? Come? Il piacere non è obbligatorio, il piacere è qualcosa che si cerca. Felicità obbligatoria! Anche la felicità va cercata. Io sono stato per vent'anni professore di letteratura inglese all'Università di Buenos Aires e ho sempre consigliato ai miei studenti: se un libro vi annoia, abbandonatelo; non leggete un libro perchè è famoso, non leggete perchè è moderno, non leggete un libro perchè è antico. Se un libro per voi è noioso, lasciatelo, anche se si tratta del Paradiso perduto o del Chisciotte - che per me non sono noiosi. Ma se per voi un libro, non leggetelo; significa che quel libro non è stato scritto per voi. La letteratura dev'essere una forma di felicità, quindi io consiglierei agli ipotetici lettori del mio testamento - che non ho intenzione di scrivere - di leggere molto, di non lasciarsi intimorire dalla reputazione degli autori, di continuare a cercare una felicità personale, un piacere personale. Questo è l'unico modo per leggere.

                                                        Jorge Luis Borges "

Buona lettura   

 
 
 

Post N° 39

Post n°39 pubblicato il 09 Aprile 2007 da itzacoatl
 

Intervallo

Ed ora oltre agli auguri di una Pasqua ormai alle porte vi lascio alla mia passione artistica la poesia, con un mio componimento che non ha nessuna velleità artistica ma forse solo la voglia di comunicare ecco di seguito:

Lanterna

 

Se un giorno nell’universo perso nel tuo sguardo

io ritrovassi il tuo sapore

perduto nelle notti senza luna,

se io ritrovassi la tua passione

smarrita nei silenzi dei nostri sospiri,

se io ritrovassi il tuo sorriso

nato dal grembo delle tue illusioni,

se io ritrovassi le tue lacrime

piovute dal cielo velato,

se io ritrovassi il tuo viso

nascosto dall’innocenza dei tuoi occhi,

se io ritrovassi la tua pelle

sfiorata dalle carezze del mio cuore,

se io ritrovassi il tuo cuore

caduto nel pozzo dell’indifferenza,

se io ritrovassi il tuo cammino

per poterti inseguire senza sentirmi,

se io ritrovassi la fine del nostro amore

per cancellare gli inganni del passato,

l’unica sicurezza che rimane

è l’aver fatto fuggire via la mia anima

rimasta troppo sola per esistere.

 
 
 

Post N° 38

Post n°38 pubblicato il 05 Aprile 2007 da itzacoatl
 

Ed ora un pò di bibliografia come promesso. Chiedo venia se la maggioranza è in spagnolo, ma c'è anche qualcosa in italiano. Spero che questa storia a puntate sugli aztechi l'abbiate trovata interessante e vi abbia dato qualche stimolo ad approffondire questa conoscenza. Ora vi lascio la bibliografia e ci vediamo per un'altra storia.

Bibliografia

 

-         Alcina Franch, Josè, Mitos y literatura Azteca, Madrid 1989

-         Alcina Franch, Josè, El arte precolombino, Madrid 1990

-         Alcina Franch, Josè, Los Aztecas, Madrid 1989

-         Carrasco, Pedro, Estructura politica y territorial del imperio Tenochca: la Triple Alianza de Tenochtitlan, Texcoco y Tlacopan, Città del Messico 1996

-         Caso, Alfonso, El pueblo del Sol, Città del Messico 1971

-         Conrad, Geoffrey W., Religion y imperio. Dinamica del expancionismo azteca y inca, Madrid 1988

-         Davies, Nigel, Los aztecas, Città del Messico 1976

-         De Finis, Giorgio, La parola Fiorita: per un’antropologia delle scritture mesoamericane, Roma 1996

-         Drew David, Le cronache perdute dei re maya, Casale Monferrato (Alessandria) 2000

-         Graulich, Michelle, Mitos y rituales del Mexico antiguo, Madrid 1990

-         Gruzinsky, Serge, El destino truncado del imperio Azteca, Madrid 1991

-         Gruzinsky, Serge, La colonizzazione dell’immaginario, Torino 1994

-         Jimenez Moreno, Wigberto, Historia de Mexico, Città del Messico 1963

-         Keen, Benjamin, La imagen azteca en el pensamiento ocidental, Città del Messico 1984

-         Kirchoff, Paul, Mesoamerica, Acta Americana, Città del Messico 1943

-         Leon Portilla, Miguel, Vision de los Vencidos, Città del Messico 1961

-         Leon Portilla, Miguel, Il rovescio della conquista, Milano 1994

-         Leon Portilla, Miguel, Tonantzin Guadalupe. Pensamiento nahuatl y mensaje cristiano en el “ Nican Mapohua “, Città del Messico 2000

-         Lucena Salmoral, Manuel, Asì vivian los aztecas, Madrid 1992

-         Matos Moctezuma, Eduardo, Vida y muerte en el Templo Mayor, Città del Messico 1998

-         Pagden Anthony, La caduta dell’uomo naturale, Torino 1989

-         Perez Guerrero, Juan Carlos, La religion azteca, Madrid 2000

-         Porro Gutierrez, Jesus, El simbolismo de los aztecas en su vision cosmogonia y pensamiento religioso, Valladolid 1996

-         Rodriguez Shadow, Maria, El estado azteca, Toluca-Città del Messico 1998

-         Sejournè, Laurette, El universo de Quetzacoatl, Città del Messico 1956

-         Soustelle, Jacques, La vida cotidiana de los aztecas en vispera de la conquista, Città del Messico 1956

-         Spence Lewis, Incas, Mayas y Aztecas, Madrid 2000

-         Todorov Tzveran, La conquista dell’America, Torino 1992

-         Toscano, Salvador, Arte precolombino de Mexico y de la America central, Città del Messico 1944

-         Vaillant, George, La civilizacion azteca, Città del Messico 1944

-         Von Hagen W. Victor, Civiltà e splendore degli Aztechi, La Spezia 1981

-         Westheim, Paul, Arte antiguo de Mexico, Madrid 1988

-         Westheim, Paul, Ideas fundamentales del arte prehispanico en Mexico, Madrid 1957

FINE

 
 
 

Post N° 37

Post n°37 pubblicato il 04 Aprile 2007 da itzacoatl
 

Verso la conquista spagnola

 

Abbiamo dedicato molto spazio alla fase di fondazione e di impostazione del dominio imperiale azteco su gran parte del Messico centrale. Sebbene gli avvenimenti e i contrasti nei decenni seguenti siano numerosi e l’estensione dei territori che riconoscevano l’egemonia azteca era destinata ad aumentare ancora sotto i suoi successori, riteniamo che già all’epoca della morte di Montezuma I la futura struttura dell’impero fosse chiaramente delineata.

Cortes non ebbe difficoltà ad individuare le linee di tensione nella compagine imperiale. Fu relativamente facile trovare alleati, pronti ad aiutare gli iberici a rovesciare un dominio imperiale solo in parte accettato. Città-stato ancora nemiche degli aztechi, alleati tiepidi, regni tributari insoddisfatti, e sudditi incaricati di difendere le zone di frontiera – erano tutti pronti a valutare positivamente e fattivamente i potenziali benefici di una vittoriosa campagna contro Tenochtitlan.

Per introdurre la parte specifica della nostra ricerca, abbiamo cercato di seguire il modo in cui gli aztechi stessi, o perlomeno i loro vicini, raccontavano la loro storia. Abbiamo cercato di far vedere come i popoli sudditi sono stati compresi nell’impero. Nei capitoli che seguono, potremo misurare la grande forza che la cultura indigena era ancora in grado di esprimere, sia al centro dell’impero sia nella sua periferia, nei decenni finali del cinquecento.

 
 
 

Post N° 36

Post n°36 pubblicato il 03 Aprile 2007 da itzacoatl
 

La soggiogazione finale di Chalco

 

Nel 1465, alla conclusione del regno di Moctezuma, rimaneva un solo problema da risolvere: la soggiogazione finale di Chalco. Alla fine della grande carestia del 1455, ancora la guerra continuava, anche se in maniera più sporadica; in questo periodo, Chalco già era sufficientemente debilitata e non costituiva una minaccia per gli aztechi quando andavano a combattere guerre lontane. Gran parte del territorio di Chalco già era stato conquistato, ma non le sue città principali.

Nel 1464 la guerra sembrava sul punto di terminare. In questo periodo gli aztechi riuscirono ad impadronirsi di una collina che affacciava verso Amecameca, la seconda città della confederazione. Dopo sopravvenne un periodo tranquillo fino all’anno seguente. Gli aztechi avevano deciso di non ritornare a casa fino a quando Chalco non fosse stata sconfitta; addirittura arrivarono a costruire degli accampamenti sulle pianure che circondavano Chalco. Scoraggiati da questa determinazione e sicuri dell’approssimarsi della fine, i figli di alcuni nobili di Chalco passarono dalla parte degli aztechi, tradendo la propria causa. Guidati da questi traditori, gli aztechi penetrarono le difese chalcas e l’esercito fu sbaragliato. Moctezuma uscì vittorioso anche da quest’ultima campagna militare, riuscendo a mettere fine ad una guerra che si protraeva ormai da vent’anni.

Sicuramente Moctezuma I è d’annoverare tra i più grandi fondatori di imperi ed aveva affrontato avversità come la grande carestia e riportato trionfi, uscendo sempre vincitore. Comunque, come spesso accade, le vittorie comportavano dei problemi e gli aztechi erano adesso prigionieri delle loro conquiste. Gli dei volevano più vittime, lo stato più tributi e questa miscela rendeva necessarie ulteriori conquiste. Sicuramente Moctezuma spingeva verso una politica espansiva, ma non sempre riuscì ad essere padrone delle situazioni che lui stesso aveva creato.

 
 
 
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Un blog di: itzacoatl
Data di creazione: 24/02/2007
 
 

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