Creato da biancaludovica il 01/07/2014

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Capitolo 2

Post n°9 pubblicato il 22 Luglio 2014 da biancaludovica

Nel girarmi riconosco quei due brillanti occhi color nocciola e quel sorriso che ti secca la gola.

Arrossisco. Porca miseria quanto non sopporto questa sensazione. E Ri porca miseria quanto è stupendo.

E lui con il borsone da palestra sulle spalle, la tuta e i suoi ricciolini ribelli che cadono sul viso, rendendolo bellissimo come mi ricordavo, mi sorride.

Ciao Alex” dico a bocca asciutta

“han ma allora sei tu!”

SI porca paletta! Devo stare calma altrimenti potrei stramazzare ai suoi piedi

Faccio si con la testa,probabilmente con una faccia da ebete, e lui mi si avvicina e mi guarda dall'alto al basso mettendomi in imbarazzo e facendomi diventare rosso fuoco in volto

“Caspita Ciao! Parlando con Bianca avevo capito che fosse tua sorella, vi assomigliate in qualche modo...ma come stai?!”

 Io e Bianca che ci assomigliamo??? questa si che è un novità!! In pochissime persone ce l'hanno detto da quando siamo nate: Lei è alta, io bassa, lei mora io quasi castano chiara, lei allegra e spensierata io seria e rigida..solo il sorriso e gli occhi sono molto simili, alcuni modi di gesticolare sono quasi identici ora che ci penso, ma solo chi ci conosce un po' sa capire che siamo sorelle.... ma lui poi mi conosce? Bha...quando ero piccola manco mi calcolava in compagnia e mi stupisco, quasi, della sua reazione così cordiale e un po' intima

“bene grazie e tu, come stai?!” dico, cercando di recuperare il mio colore naturale

“Benone! Ma come mai da queste parti? Ti sei iscritta anche tu?!” e mi indica con la mano la palestra

“Ehm...no...sono venuta a salutare Bianca e Daniele, dato che domani parto!” sempre dettagliata, dannazione a me

“vai in vacanza?”

no..parto per lavoro...”

“ma dai?! E dove??”

“Andrò una settimana....a Milano....” e ricomincio a sentire quella timidezza che mi ha sempre contraddistinto anche da ragazzina

“posso offrirti un aperitivo? Così ce la raccontiamo un po'...non so nemmeno quanti anni siano passati dall'ultima volta che ti ho vista...”

All'incirca quindici

In quel momento mi squilla il telefono, mi scuso con Alex e rispondo

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Capitolo 1

Post n°8 pubblicato il 22 Luglio 2014 da biancaludovica

 Mentre sto mettendo un altro vestito sul letto vedo l'orologio che segna le19:02...a momenti svengo!

Bianca sarà furiosa!

***

Entro in palestra e mia sorella scende dalla bici con un agilità che io misogno proprio lontanamente di avere, mi si avvicina con aria nontroppo allegra (non vedo nemmeno Carlotta, solo Daniele) e questo nonè un buon segno.

Ho provato a chiamarti tipo cinque o sei volte ma non rispondi.....!”dice acida

ehm...forseera silenzioso e non l'ho sentito...scusa...” dico mentendo, laverità è che l'avevo dimenticato in auto e ho visto solo all'arrivoin palestra le sue chiamate!

ma Carlotta?!” chiedo timida, sentendomi piccola e odiando quellasensazione, sperando di non aver combinato un gran casino

ti volevo avvisare che è rimasta dalla sorella di Daniele, quindi nonserviva che ti disturbassi a venire, dato che domani devi partire emi facevi un piacere....ma ora mai...” e fortunatamente il tono diBianca cambia un po' e io mi sento sollevata.

Daniele si avvicina a noi, è lui il titolare della palestra, e non capiscocome la tensione che c'è tra me e Bianca, come per magia sparisca;forse lui sa domare meglio di chiunque altro il suo essere irruenta.Mi prende sotto braccio, mi offre un caffè e Bianca mi fa unasmorfia (sapendo che forse ho mentito...) mentre lui mi fa visitarela sua piccola ma carina palestra. Lo spazio non è granissimo. Tuttaun unica sala con grandissime vetrate che si affacciano in ungiardino condominiale; ovviamente ci sono un sacco di attrezzi emacchinari che io non saprei distinguere; a me l'unica cosa chepiace fare è correre. Mi piace farlo da sola, ogni tanto con Elia, elo faccio rigorosamente all' aria aperta, anche quando vado via intrasferta per lavoro, estate ed inverno, mi porto sempre la mia tutaperchè è l'unico modo che mi fa sciogliere la tensione e mi scaricadalla stanchezza.

Finisco di bere il caffè con Daniele e poi saluto sia lui che Bianca primadi uscire e tornarmene a casa.

Mentre mi avvio di fretta alla macchina cercando con la testa bassa lechiavi, mi sento chiamare

Ludovica??!”

Chi è che oggi non mi da pace, chi??

sto iniziando a diventando intollerante!!!!!!

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Capitolo 1

Post n°7 pubblicato il 22 Luglio 2014 da biancaludovica

“Pron..”

“EHY Ludo!!! ho bisogno di un favore!” 

“si ciao Bianca, anche io sto bene!”

“So che stai bene, quindi è inutile sprecare fiato e parole, me lo fai un favore?”

“Non lo so....dipende da cosa mi chiedi!”

"alle 19:00 passi in palestra a prenderti Carlotta?!”

“ehm...io dovrei farmi la valigia, sai domani parto per andare a Milano (meno male questa volta niente aereo!sono riuscita a convincere Elia a prendere il treno con me!) e quindi non credo di potercela fare...devo prepararmi la cartellina con tutti i lavori che ci saranno da fare e poi sai che la valigia per me è profana!!! ma la mamma non può tenerla?”

quando si parla di bambini o famiglia ho una sorta di allergia....

“la mamma e papà stasera sono a cena dai loro amici....ti prego.....altrimenti non sto mai un po' sola con Daniele!”

“Tu lo sai che mi dovrai un favore, no?!” e già mi pento di aver detto di si

“...allora passi alle 19:00?”

“ok!”

Bianca ha la capacità di sconvolgermi la giornata e la vita.

Prima di mettermi a fare anche da baby-sitter, decido di passare a casa e iniziare a mettere le cose che mi servono sopra il letto e ovviamente fare tutti i miei abbinamenti con vestiti e scarpe da psicopatica che sono.

Casa mia è piccola, ma moderna. Ho deciso di arredarla da “single convinta”e tutta con colori strettamente femminili, un po' stile casa delle barbie. Quando apro la porta sento il profumo di vaniglia che si espande. Cucina e sala sono in open space e le pareti della sala sono di un lilla delicato, con un divano nero rotondo molto grande, e un tappeto che richiama le pareti, computer e tv sono appoggiati su un mobile circolare, piccolo, nero, laccato lucido. La cucina è molto piccola, è una specie di L essenziale; tutta bianco lucida con un tavolo rettangolare non troppo grande e due sgabelli alti dello stesso colore di cucina e tavolo. La parete di fronte invece, va sul rosa antico e la tenda che si appoggia sulla porta finestra è bianca con dei motivi rosa e viola. Fuori c'è un piccolo terrazzo con un ombrellone e un tavolo quadrato di legno. Ogni tanto, forse due volte, ci ho cenato fuori con i pochi amici che ho. Il bagno è bianco perlato....ma proprio tutto bianco: mattonelle e pavimento. Quando entri ti da la sensazione di labirinto , anche se il tocco magico sono le tende fucsia che spezzano completamente da tutto! Il lavandino rialzato ovale, è dello stesso colore della tenda e di fronte c'è uno specchio molto grande che prende gran parte della parete; è altissimo e largo, ci si potrebbe specchiare anche in tre, credo, quando l'ho trovato a New York, stavo impazzendo, ovviamente è stato Elia e la sua follia che mi hanno portato a comprarlo, praticamente lo stipendio di un mese è stato girato per gran parte a quell'americano cicciotello, che quando siamo usciti dal suo negozio ha ballato il rap almeno per un ora! Quando mi specchio, qui a casa, sento ancora il profumo di quella favolosa città e di quelle tre settimane passate lì. Tra lavoro, itinerari e negozi, ovviamente, passati a tappeto con Elia. Più in là, sull'angolo c'è la doccia con le pareti trasparenti, che mi fanno impazzire. Il bagno così, sembra grandissimo. La mia camera invece è piccola, con un letto ad una piazza e mezza, stile teeneger, e dei grandi quadri dei migliori attori del mondo tutti rigorosamente in bianco e nero. Nient'altro, non un armadio o un comodino. Solo il letto, le leggende e una tenda grigia. Ma la parte che adoro di più di casa mia e la mansarda: che è il mio armadio. Tutta in legno, dal pavimento alle pareti. Adoro entrare e sentire quel odore di vestiti, scarpe e legno. Quando sono qui, mi sento felice. In un angolo c'è anche la mia scrivania con tutte le cartelline e documenti del lavoro, rigorosamente in ordine.

Mi perdo per un po' tra vestiti, camicie e gonne che mi porterò a Milano. Alcune volte non mi riconosco nemmeno. Non mi piace vestire elegante, invece da quando faccio questo lavoro devo esserlo rigorosamente, così quando sono a casa o non sono a lavoro jeans, felpa e scarpe da ginnastica sono i miei migliori amici!

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Capitolo 1

Post n°6 pubblicato il 04 Luglio 2014 da biancaludovica

Mentre esco dalla doccia sento già il caldo sulla pelle, una sensazione che adoro e anche se siamo solo a inizio Giugno l'umidità rende i miei capelli un groviglio, li ho tagliati da poco, uno di quei look moderni con il ciuffo molto lungo davanti agli occhi, non mi capacito ancora come abbia fatto ad accettare una cosa del genere dal mio parrucchiere, lui era soddisfatto di se stesso a fine lavoro, io invece un po' meno; diciamo che i cambiamenti non mi sono mai piaciuti troppo.

Decido per un pantalone marrone corto, ovviamente sportivo, dato che sono spesso vestita elegante, All Star bianche a stivaletto e una maglia color panna con i bottoncini sulle maniche. Mi trucco un po' e allungo le ciglia, mi concentro sopratutto sugli occhi; mi piaccio di più quando sono truccata e sopratutto adoro l'abbronzatura, ma questo deve sempre condurre al mio lavoro, mi piaccio in ordine.

Ogni volta che devo partire, che sia per lavoro o per divertimento... Divertimento...già...l'ultima volta era a Cuba..... le lunghe camminate sulla spiaggia...io e lui... i nostri giri in macchina, le escursioni, i Mojto, fare l'amore in quel modo passionale con quell'intesa con cui con nessun altro ho condiviso, assieme ci divertivamo un sacco, sembravamo una coppia innamorata, fatti per stare assieme felici e forse per un po' lo siamo anche stati...

poi ritorno a quella sera..a lui..ma una fitta ferma i miei ricordi....

devo concentrarmi sulla valigia, il mio incubo!!

La giornata passa tranquilla, pranzo con mia mamma in terrazzo e parliamo del più e del meno, sono passata in atelier e mi sono un po' agitata al pensiero della settimana che ci aspetterà, so che dormirò poco e faremo ore assurde, però l'dea di stare in mezzo a quei vestiti da favola mi esalta come una bambina!!

E poi ci sarà Elia. L'uomo perfetto! Ogni donna vorrebbe essere al suo fianco, il classico uomo che solo guardandolo, non puoi che desiderare: Alto, con i capelli neri a spazzola meticolosamente pettinati che ti verrebbe una gran voglia d'infilarci le mani dentro perchè “sanno di morbido”, occhi blu intenso che quando ti guarda non capisci mai fino in fondo a cosa stia pensando, il suo modo elegante di portare ogni singola cosa che indossa, da un paio di jeans e felpa ai completi firmati che mette a lavoro, i suoi discorsi affascinanti, coinvolgenti e poi simpatico e allegro!! Ricordo il primo giorno che l'ho conosciuto a Parigi, scesa dall'aereo, mentre ringraziavo Dio di essere arrivata sana (si perchè io ho anche l'ansia di volare!) l'ho incrociato all'uscita del aereoporto, lui guardando Pina, con sguardo sospetto ma altrettanto profondo ha detto: “è questa quella nuova, vero?!...mhm....credo che mi piacerà...” e poi guardandomi dritto negli occhi “solo per la cronaca mi piaci perchè sei donna e almeno non rischio di essere licenziamento se dici che ci ho provato perchè sarebbe impossibile!” L'ho adorato da subito! Pensare che la gente quando ci vede assieme non capisce quasi mai che lui è gay e non è il mio ragazzo, ma ora mai io e lui ci ridiamo su e alcune volte per uscire da posizioni scomode ci fa anche comodo far finta di esserlo.

Sento il telefono squillare e mi riporta qui...mi sorprende leggere il suo nome sul dispaly

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Capitolo 1

Post n°5 pubblicato il 04 Luglio 2014 da biancaludovica

Dormire a casa dei miei genitori per me è sempre rigenerante, anche se ho il mio appartamento e abito praticamente sopra casa di Bianca alcune volte mi piace tornare bambina e godermi il lusso di farmi viziare con la colazione a letto da mia mamma; che ovviamente fa un baffo a tutti gli alberghi cinque stelle del pianta: cappuccino, tre tipi di brioche, biscotti di vari gusti e forme, fette biscottate, marmellate varie e il cioccolato fondente...diciamo che non ha mai avuto il senso della misura e ora che ho cambiato lavoro e vita e soprattutto il poco tempo che sa che ho, conoscendo la mia golosità, quando sono sotto il suo tetto mi sfama per almeno tre giorni. Domani parto per una settimana di lavoro molto intensa, però è la settimana che adoro in assoluto:

la presentazione dei modelli da sposa autunno/inverno.

Che folle la vita.

Ricordo ancora quel giorno.....

Ero da poco uscita dall'inferno e la mia amica Sofia, persona sempre molto attenta ai sentimenti altrui mi chiede IL FAVORE: “ti prego Ludo, so che sei la persona più sbagliata a cui chiedere questo, ma sei anche la mia testimone e ti prego non puoi dirmi di no...” tremavo già al pensiero della sua richiesta, Sofia non ha mai troppo ritegno nelle sue pretese “ti prego....non posso andare a prendere il mio vestito da sposa, sono bloccata in treno e ha un ritardo allucinante, non so a che ora arriverò a casa stasera e mia mamma è impegnata con tutti gli altri preparativi, non voglio sposarmi in jeans domani!! ti supplico vai tu, sei l'unica di cui mi fido!” e così quel giorno, mi sono trovata davanti alla porta di quel negozio, con la testa che mi girava e i connotati di vomito dall'ansia che mi creava quel luogo, ricordo che quando sono entrata per ritirare il vestito della mia amica, ero così pallida e senza saliva che la signora della Atelier mi ha chiesto un paio di volte se volessi bere qualcosa, poi, ricordo il suo volto come si è illuminato quando ha sentito la mia conversazione con il mio ora mai ex capo, mentre spiegavo dove poteva trovare tutti i numeri, appunti e appuntamenti che io avevo sistemato meticolosamente prima di chiedere l'aspettativa....

“tu mi piaci! E avrei una proposta di lavoro da farti!” la guardavo come se fosse un aliena “Abbiamo bisogno di una ragazza che sappia organizzare i viaggi, valuti le proposte degli stilisti assieme a noi, organizzi le sfilate, che curi i posti d'onore degli ospiti principiali e sopratutto ci aiuti con la preparazione degli abiti da mandare in passerella, insomma, che abbia voglia di mettersi in gioco”

“Allora non credo di essere la persona giusta!” ovviamente la stima di me stessa era sempre in prim'ordine “poi esco da un periodo buio, ho bisogno di restare sola!”

“guarda cara, sono vecchia abbastanza per capire che tu sei una di quelle rompi palle meticolose di cui ho bisogno, ho ascoltato la tua telefonata e io queste cose le capisco a pelle!! Lunedì partiamo per Parigi, vieni a fare la prova se poi vedi che non fa per te, farò il diavolo a quattro per trovare un'altra ragazza...portati qualche bella camicia e gonna al ginocchio, da classica zitella acida!!”

Sono ancora stesa a letto, e mentre addento la brioche al cioccolato, sorrido ripensando a quanto la signora Pina mi abbia aiutata in questo cambiamento, se non fosse stata per la sua testardaggine non saprei proprio dove sarei ora; a pensarci bene anche Sofia, involontariamente, ha fatto la sua parte.Sorrido e mi alzo finalmente dal letto con calma.

Oggi sono in vacanza!

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