Creato da biangege il 29/12/2009

Bian e Gege

I diari di viaggio di due mototuristi

 

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10 aprile 2011: Val Mastallone (VC)

Post n°10 pubblicato il 12 Aprile 2011 da biangege
 

Altro giro in Valsesia, ma stavolta non per fermarci a Varallo e nemmeno per arrivare sino ad Alagna, bensì per esplorare una valle laterale, la Val Mastallone, la curiosità sulla quale nasce sempre da un paio di ritagli di giornale: un articolo su Motociclismo di 04/2006 ed uno su QuiTouring di 05/2006.

Solite A8/9 ed A26 da Milano a Romagnano Sesia, quindi invece che la solita SS299 di destra Sesia, seguiamo la vecchia strada che percorre la riva sinistra del fiume per Grignasco e Borgosesia, dove un dedalo di viette nella zona residenziale ci porta ad attraversare il fiume sul bellissimo Ponte di Agnona.

Un breve tratto di SS299 e riguadagnamo al ponte successivo la riva sinistra attraversando Quarona fino a giungere nei pressi di Varallo passando per la cappella della Madonna di Loreto in frazione Roccapietra. Nella sosta a Varallo percorriamo qualcosa di più del solito viale principale scoprendo anche scorci inaspettati oltre alla solita collegiata di San Gaudenzio, come la casa del pittore Gaudenzio Ferrari.

La Val Mastallone si stacca dalla Valsesia proprio a Varallo: dopo pochi km incontriamo il bel Ponte della Gula, antico ponte che permetteva al sentiero di oltrepassare il torrente Mastallone presso la forra detta, appunto, "Gula" (gola).

Si procede lungo la valle sino al bivio del Ponte Due Acque dove convergono i due rami del Mastallone: a sinistra le indicazioni portano a Fobello e Cervatto, ed ecco alcune delle curiosità della valle che si svelano: Fobello è il luogo di origine della famiglia Lancia, e qui nacque il famoso Vincenzo fondatore della prestigiosa casa automobilistica. Cervatto è uno dei tanti comuni della MicroItalia: conta una cinquantina di abitanti, ben dodici (si dice) tra chiese e cappelle, vanta interessanti edifici ed è il luogo di origine della famiglia Borsalino, quella dei mitici cappelli. Per la discreta presenza di VIP (tra cui i Koelliker) venne soprannominata "la Cortina del Piemonte", ma nulla a che vedere con il glamour della città Ampezzana, questo è più un buen retiro...

Ritornati al Ponte Due Acque prendiamo il ramo destro della valle per giungere a Rimella, passando per la caratteristica chiesetta della Madonna del Rumore (per il fragore delle acque), ed alla frazione San Gottardo, in un perfetto paesaggio Walser, con architetture d'oltralpe ed indicazioni bilingui, italiano e dialetto tedesco.

Dopo una breve passeggiata ripercorriamo la strada fatta all'andata sino a Varallo e ci fermiamo per un gelato primaverile, ed ecco che ci balzano all'occhio delle locandine già viste settimana scorsa: oggi si celebra il 125° Anniversario della ferrovia della Valsesia... ma questo è un altro post...

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