Bian e Gege

7 ottobre 2012: ritorno alla Sighignola

Vetta Sighignola, o "Il Balcone d'Italia", è una località raggiungibile dalla val d'Intelvi che domina il lago Ceresio (o lago di Lugano), ed è una meta classica per un giretto pomeridiano, l'ultima volta che avevamo provato ad andarci fu nel febbraio dell'anno scorso ma ci arenammo contro la neve. Oggi di neve non ce n'è, tutt'altro, la giornata è gradevolissima, ed abbiamo entrambi voglia di sgranchire gambe e ruote, per cui alle 14 si parte!

L'Autostrada ci porta rapidamente a Varese dove è più facile per una moto attraversare il centro che non infilarsi nella tangenziale: seguiamo le indicazioni per Porto Ceresio passando per Induno Olona, Arcisate ed altri paesini troppo vicini... non amiamo particolarmente la provincia di Varese, è troppo antropizzata. Sbuchiamo comunque sul lago a Porto Ceresio dove svoltiamo a destra verso la frontiera svizzera. La strada corre dapprima moderatamente tortuosa tra gruppi di villette, non è proprio piacevole come il tratto opposto che va verso Ponte Tresa, ma dopo un po' stiamo veramente costeggiando il lago arrivando a Riva San Vitale ed a Capolago, da cui parte la ferrovia del Monte Generoso.

Risaliamo paralleli all'autostrada per Lugano fino a Maroggia dove le indicazioni segnalano il bivio per Arogno e la Val Mara: dopo la dogana svizzera la valle si incassa tra il Monte Generoso e il Monte Sighignola, e la strada deve attorcigliarsi in pochi ma stretti tornanti, sempre divertenti, ma meglio affrontarli in salita...

Mentre scattiamo qualche foto, una Honda Deauville 700 grigia con conducente e passeggera scende, ma non si ferma nè saluta, va bè, mica siamo tutti espansivi... Superiamo il tratto divertentemente tortuoso fino ad arrivare sul lungo rettilineo che porta a Lanzo d'Intelvi, da cui si devia per addentrarsi nel bosco che porterà al Balcone, dove arriviamo e parcheggiamo. Il ristorante-bar è chiuso, non sappiamo se stagionalmente o per sempre, e c'è un piccolo casotto in legno che fa da punto ristoro.

La cosa degna di nota è tuttavia il panorama... e non solo quello consueto verso Lugano, ma finalmente anche quello a sud verso Melide. Per oltre quarant'anni lo scheletro incompiuto della stazione d'arrivo della funivia Sighignola-Campione aveva deturpato questo luogo, ma nel 2011 è finalmente iniziata la demolizione della struttura e in quest'anno 2012 è in fase di completamento un secondo balcone panoramico (che per pochi metri è in territorio svizzero) con messa a verde, area picnic e parco giochi. L'inaugurazione ufficiale avverrà proprio settimana prossima... meno male che siamo saliti oggi.

Riscendiamo a Lanzo e, al bivio di Pellio d'Intelvi, prendiamo la strada per Argegno (l'altra alternativa è quella per Claino e Porlezza). Siamo sul lago Lario, o lago di Como (quanto preferisco i vecchi toponimi... da ovest a est avremmo Cusio, Verbano, Ceresio, Lario, Sebino, Eridio e Benaco...) e saliamo lungo la SS340 "Regina" facendo attenzione ai frequenti autovelox. A Cadenabbia, dopo aver ammirato di passaggio Villa Carlotta (che visitammo quando eravamo molto, molto giovani) prendiamo il traghetto per Bellagio, raggiungendo il centro del lago e fermandoci per due passi nella sempre piacevole località, scambiando due parole con un gruppo di turisti dell'Indiana incuriositi dagli adesivi che ornano l'interno del nostro bauletto.

La salita Onno-Valbrona ci attira sempre, perchè meno conosciuta della classica Bellagio-Civenna (che ha sempre il suo perché, comunque). Vogliamo vedere ancora lago e così scendiamo lungo la SS583 fino a Onno, quindi Valbrona e Asso, con i canneti del lago del Segrino. Il lago di Pusiano è l'ultimo panorama prima di infilare la SS36 che ci riporterà a casa... ma che bel giretto!

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