bibo

CIAO MARA, COMPLIMENTI PER IL POST. UNA BUONA SERATA ED UN CARO ABBRACCIO, ALDO.

grazie Aldo..^___^

Ahi che omaggio delicato di sfumature e vivo d'amore filiale!...Di sicuro si starà beando per questi tuoi versi struggenti......Bacio scintillante di stelle.........W........

lo spero, era proprio così Nella..

Mia madre mi ha insegnato a essere paziente e obbediente. Mio padre a essere giusta e caritatevole, ma anche a non aver paura di dire la verità. Credo di aver saputo bilanciare entrambi gli insegnamenti. Solo che l'insicurezza di mia madre, a volte ha la meglio sulla ragionevolezza.

sicuramente due ottimi genitori..^__^

Sai Mara..Uno delle più bei insegnamenti di mia madre è :la speranza..

un ottimo dono cara Patty..un caro saluto a tua mamma..

Grazie Mara:)Buon fine settimana:)

Buona giornata Mara:)

E nel piacevole ricordo della mamma, ti saluto caramente.

Grazie Carlo..^___^

Anche tu hai insegnato ad amare se stessi e gli altri?

spero di si, e a essere critica anche verso sua madre..^__^

P.S. en attente pour le mariage... la fièvre et même la fièvre ?

ahahah..no..pas de fièvre..

Caro Gian, mi torna in mente nei momenti più impensati la mia mamma..

Perchè più impensati? Stai per diventare super-mamma con un nipotino che corre per casa in groppa ad Argo.

sarà così..lei non mi ha visto sposa..

è stata una bella domenica Gian

Ti auguro una buona giornata Mara:)

Grazie Patty..^__^

bonne semaine future grand-mère

grazie Giu..

Che regalo hai fatto a G?

cenetta per due..

E facciamo quest'altra settimana in santa pace!!!! Ciao Mara.

Carlo..buona serata

Ciao Mara ."La suprema felicità della vita è essere amati per quello che si è o, meglio, essere amati a dispetto di quello che si è". (Victor Hugo) ti auguro una splendida giornata Buon San Valentino un abbraccio con affetto Antonio..Clicca

grazie Antonio..^___^

G. è pronto... vestito da capo a piedi? Oh! Valentino vestito di nuovo, come le brocche dei biancospini! Solo, ai piedini provati dal rovo porti la pelle de’ tuoi piedini; porti le scarpe che mamma ti fece, che non mutasti mai da quel dì, che non costarono un picciolo: in vece costa il vestito che ti cucì. Costa; ché mamma già tutto ci spese quel tintinnante salvadanaio: ora esso è vuoto; e cantò più d’un mese per riempirlo, tutto il pollaio. Pensa, a gennaio, che il fuoco del ciocco non ti bastava, tremavi, ahimè!, e le galline cantavano, Un cocco! ecco ecco un cocco un cocco per te! Poi, le galline chiocciarono, e venne marzo, e tu, magro contadinello, restasti a mezzo, così con le penne, ma nudi i piedi, come un uccello: come l’uccello venuto dal mare, che tra il ciliegio salta, e non sa ch’oltre il beccare, il cantare, l’amare, ci sia qualch’altra felicità

Yes...*___*..e grazie per il rispolvero del Pascoli..sempre gradito..il Gil è arrivato ora..