Un filo di trucco...

Quando si toccano le banche nei soldi..

Come ho già raccontato in un post precedente, ho fatto praticamente tutti i documenti per sistemare la questione decesso, manca solo la pratica di successione che ho già consegnato ma alla quale manca il documento di consistenza della banca di Mantova. 

L'ho ricevuto dall'Unicredit in 2 giorni ma la BCC di Mantova a cui ho mandato i certificati il 9/12 deve ancora processare la pratica. 

Li ho più volte sollecitati via mail e le risposte erano sempre: sono i tempi tecnici della banca... ma ieri ho pensato di fare una telefonatina e quando la signorina ha detto: "ehhh capisco che per voi è un problema, ma per noi è tutto molto normale anche considerando le feste..."  io le ho risposto: "badi che è più un problema vostro visto che il mio inquilino non riesce a versare l'affitto e che voi non avete liquidità per pagare il mutuo della casa..." improvvisamente si sono svegliati dal torpore.

Ed ecco che da quel momento è tutto una profusione di mail in cui chiedono documenti, incontri e via dicendo perché c'è da aprire un nuovo conto prima del 31/12... ovviamente termine di scadenza della rata!!! 

Inutile, ma quando tocchi la gente nel portafoglio è come toccarli sul nervetto scoperto... figurati ad una banca! 

Auguri?!

Arriva la mail che io ho archiviato nel cestino come quasi tutto quello che mi arriva dall'ufficio comunicazioni aziendale. 

Questa volta era l'invito di recarsi in sede per andare a fare il brindisi di fine anno.

Io sono pragmatica ed ho pensato che probabilmente potevo svignarmela un po' prima e così sarei potuta andare dal dottore.

Quindi alle ore 16.30 mi presento in sede mente il nostro capo stava inziando il tipico discorsetto. Quest'anno ha voluto che ognuno di noi scrivesse i propri obiettii per il 2016... casualmente e fatalmente in quel momento mi è scappata la pipì ed ho pensato che il bagno era un luogo ideale per far passare i prossimi 10 minuti.

Il rumore degli applausi mi hanno fatto capire che probabilmente l'agonia era finita ed allora rientro.

Mentre mi consegnano mezza fetta di pandoro (mezza sia chiaro) e il bicchiere di coca cola (anche questo mezzo) mi consegnano un pacchettino fatto artigianalmente e al suo interno trovo: 3 smalti (inutili per me che mi faccio il gel), 1 matita bianca, 1 mascara e un lucidalabbra con cappuccio rotto. 

Trucchi che abbiamo trovato mesi scorsi nella sistemazione del magazzino... quindi materiale di scarto e in alcuni casi obsoleti. 

Ci sono aziende che nemmeno fanno il regalo quindi... vabbè... ma perché prendermi per il culo chiedendo gli obiettivi del 2016?! 

Ad onor del vero il mio obiettivo sarebbe quello di lavorare per un'azienda seria... 

P.S. mentre scrivo questo post arriva una mail dall'ufficio comunicazione la quale ci ricorda di spegnere gli alberi di natale alla sera.

Fatto, fatto.... e fatto

Devo dire che il mio obiettivo, e cioè quello di essere a posto entro l'immacolata, è stato raggiunto. Ci sono cose burocratiche che necessitano di settimane per la sistemazione ma se non altro sono in corso.

La cosa importante era, oltre a tutti i documenti, sistemare casa.

Casa nostra è sempre stato un ripiego. I miei genitori non hanno mai voluto spendere e quindi si è sempre fatto un po' come si poteva ed è così che per tanti anni mia figlia ha dormito in una camera dove c'erano 2 armadi (il suo e quello dei miei) ed ogni sera i miei genitori dovevano prepararsi i vestiti per il giorno dopo perché Ilaria avrebbe dormito più a lungo di loro.

Venuto a mancare mio padre non vedevo l'esigenza di tenere un letto matrimoniale in una stanzetta dove si diventa matti per arrivare alla finestra... così la prima cosa che ho fatto è stato di disfare il letto e metterne un singolo ed ho dato ad ognuna delle mie "coinquiline" la propria camera completa. Insomma ora non è un ripiego ma tutto ha un senso.

Questo ha comportato smontaggio e rimontaggio armadi e smaltimenti vari... ho buttato decine di sacchi nell'indifferenziata, altrettanti di sacchi di carta, senza poi parlare degli innumerevoli giro verso la campana della caritas per i vestiti. 

Qualcosa è finito nel garage che è rimasto l'ultimo spazio da sistemare ma ho pensato che sarà il mio obiettivo per le feste natalizie. 

Mia madre sconvolta per come ho gestito la questione di papà, mia figlia sconvolta per come so fare di tutto in casa, i colleghi sconvolti perché mi hanno visto rientrare abbastanza tranquilla, amiche sconvolte perché riuscivo a scherzare al funerale di mio padre.

Visto lo sconvolgimento generale risulta strano che io non mi senta per nulla sconvolta?! 

P.S. Per dare sembianze più giovanili alla camera di mia figlia ieri mi sono cimentata a comprare strani adesivi per pareti e un quadro con il muso di una tigre su Amazon. Probabilemente non riuscirò a darglielo come regalo di Natale e quindi se lo troverà appeso alla parete per l'epifania! 

49

Ehhh sì, siori e siore. Oggi sono 49. E mi va ancora bene che per almeno un altro anno non metto il 5 davanti...

Ragazzi, non so come dire, ma mai come quest'anno mi fa impressione questo nuovo numero. Non me ne faccio una ragione, non mi par vero.

Me ne sento al massimo 30 fisicamente,  mentalmente 16, moralmente 61... (sull'ultimo devo un tantibello lavorarci).

Stasera festeggio con mia figlia in un posticino scoperto da pochi giorni e mi auguro possa diventare una bella abitudine perché da quel poco che ho visto non deve essere male.

Mai possibile che tutto sia così difficile?

Continua il mio excursus nella burocrazia ma questa volta non vi parlo di cose tristi... incazzose sì ma non trisiti. 

Oggi parlo della luce dei miei occhi, mia figlia. 

Ha studiato da parrucchiera e dopo qualche mese la scuola ci propone un tirocinio presso un negozio in centro. Era un disastro... in tutto. Rapporti coi colleghi, organizzazione, lontananza e disagio. Insomma sono stati sei mesi in cui ho visto mia figlia nervosa, incazzata e pure dolorante perché lei somatizza con fortissime emicranie che sfociavano in vomito.

Si avvicina la scadenza e riceve la telefonata della titolare che le comunica che vuole farle una proroga di un paio di mesi (ovviamente sempre tirocinio = semi schiavitù a 450€ mensili) e mia figlia sbrocca. Da quel momento si mette in cerca e tramite il centro per l'impiego fa un colloquio in un negozietto in un paese qui vicino. 

Passa qualche giorno e nel frattempo firma la proroga col vecchio negozio... anche convinta dalla sottoscritta perché per me è tassativo non mollare un lavoro se non hai già il "culo parato".

Da quel momento scoppia un tale putiferio che la metà basta. La nuova titolare si informa presso la scuola sul tirocinio (conosciuto dell'esistenza appunto da mia figlia), la scuola avverte la vecchia titolare che c'è in atto una seconda richiesta di tirocinio a nome di mia figlia. La vecchia titolare chiama mia figlia la quale viene a sapere in quel momento che la nuova titolare sta facendo la pratica.

Mia figlia chiama la nuova titolare, capisce di avere buone possibilità,  chiama la scuola per bloccare la proroga ma... non riesce. E non riesce perché non è mia figlia la cliente della scuola quindi la sua parola equivale a zero (testuali parole della scuola).

La vecchia titolare si impunta che almeno si facciano un paio di settimane della tanto famosa proroga,  la nuova titolare non ha tempo di aspettarla e noi perdevamo capra e cavoli.

Bene... è ora di intromettermi e quindi chiamo la nuova titolare e le comunico che mia figlia è libera dal giorno dopo la fine del tirocinio, chiamo la scuola e comunico che la proroga per noi è nulla e mando un sms alla vecchia titolare che nel frattempo era in Giappone che non avevamo alcun obbligo quindi volente o nolente mia figlia finiva il tirocinio e chiudeva la questione.

Risultato: sono 2 mesi che lavora in un negozio dove si trova da dio. L'altra sera mi dice: ma davvero sono già 2 mesi che lavoro là? Mi sembra ieri...

P.s. mai più visto mal di testa e vomito...

P.p.s la nuova titolare ha deciso di aspettarla perché ha sentito la mia risolutezza ed ha pensato: una così deve aver fatto un buon lavoro con la figlia (testuali parole). 

P.p.p.s la vecchia titolare ha detto a mia figlia che potevo evitare di intromettermi facendole fare figura di merda... (testuali parole).

Avances

Raramente, anzi per meglio dire, mai mi è capitato di avere avances nella vita normale.

Mi capita se vado a ballare oppure se mi trovo on line... ma non mi è mai successo nè sul lavoro nè quando sono in giro per commissioni. 

Sabato sono al cimitero (ormai c'ho preso la residenza) e sto pagando il funerale quando mi sento fare domande sulla mia mise sportiva: "vai in palestra per mantenerti così in forma?"

Io: No, guarda... sono solo reduce dalla spesa...

Lui: "Quali sono i tuoi hobby?"

Io: "ehmmmm l'unico hobby è quello di seguire visite guidate... arte e storia" (sorvolo sulla mia mania per hay day).

Lui: "Wow.. posso farti uno squillo quando voglio fare un giretto turistico, poi ho sentito parlare di visite l cimitero della Certosa..." (d'altronde...)

Io: Oddio se vuoi ti posso lasciare i numeri dove prenotare...  

Dopo aver staccato un assegno pari ad un acconto per un'appartamento faccio i miei ringraziamenti al tipo cperché oltre che molto disponibile è stato estremamente professionale (fino a sabato!!).

A questo punto lui dice: Ti meriti assolutamente un aperitivo...! 

Ecco ettipareva! Giusto un becchino poteva farmi un avance...

P.S. il tipo non è niente male... bel fisico, bella persona, simpaticissimo... MA SPOSATO oltre che becchino!!!! 

Avremo i spiriti?!

Resto sempre basita dalla tecnologia o pseudo tale.

Mia madre guarda la tv ascoltandola con le cuffie. Ma nella tv in camera non riesco a trovare lo spinotto. Voi direte che nelle vecchie tv non è scontato che ci sia... già,  ma questo è un LG comprato un paio d'anni fa. Ho addirittura interpellato i miei colleghi tecnici e mi hanno confermato i miei sospetti. 

Ho rimediato scambiando con la tv della sala, tanto erano praticamente identiche ma in questo caso fornita di jack. 

Mistero... con tv spenta dalle cuffie usciva ugualmente la voce. Ok, dice mia madre, facciamo che uso le mie vecchie cuffie col filo e quelle wireless te le riprendi... stacco tutto, ma proprio tutto e ancora dalle cuffie usciva l'audio. Guardo mia madre basita, lei guarda me... indosso le cuffie, lei accende la tv e mi accorgo che... mistero dei misteri... la tv era sintonizzata su Rai1 ma dalle cuffie si sentiva il TG di Canale 5.

Ho cambiato dottore

Ora che tutto è concluso vi racconto questa: quando ci fu detto che per mio padre la situazione era senza speranza ci fu suggerito di rivolgerci all'Ant. 

E' stata sicuramente un'ottima scelta perché ogni settimana per quasi due anni è venuta una dottoressa che non solo prescriveva cure immediate ma portava i medicinali e istruiva l'infermiera per i prelievi che venivano fatti a domicilio.

Nel periodo terminale c'è quasi ogni tipo di servizio dal trasporto, se si deve andare a fare visite ed esami, all'infermiera addetta alla pulizia della persona, inoltre, ti riforniscono di ogni cosa/materiale/medicine/presidi medici (letto antidecubito) insoma una bellissima iniziativa, ma...  purtroppo c'è un ma!

Ma, questa associazione, è contraria all'ospedalizzazione. Ed è contraria perché passa il concetto che, se si arriva a mandarli in ospedale, è per una loro mancanza nella gestione dell'ammalato, mentre in realtà spesso si arriva a questa scelta perché è la famiglia che non è assolutamente in grado di gestire situazioni così gravose.

Noi abbiamo stravolto casa per far spazio ad un letto ortopedico, poi ho dovuto affidarmi ad un "caregiver" valido che ho scoperto essere il nome trendy per definire un "aiuto alle cure". Casa mia si è trasformata in un succursale di un ospedale compresivo di farmacia. Il tutto per non mandare mio padre in ospedale sebbene a due passi da casa ho una struttura d'eccellenza per i terminali, l'Hospice.

Per entrare in lista occorre che il medico di base ne faccia richiesta ma questo mi è stato detto a mezzavoce dall'infermiera dell'Ant che probabilmdnte non ha subito il lavaggio del cervello.

Quindi mi presento dalla mia dottoressa speranzosa, ma ovviamente, avevo riposto male le mie speranze, poiché come prima cosa ha detto che sarei andata allo scontro con l'Ant, e poi che avrei dovuto fare come fanno tutti... e cioè gestire il "problema" sborsando soldi e facendo spazio in cucina per una brandina per una badante (testuali parole). Ma visto la mia insistenza ha dovuto procedere con la richiesta. Richiesta fatta su un modulo non appropriato, e lei lo sapeva bene, perché me l'ha proprio detto spudoratamente.

Con il mio bel foglietto mi presento il giorno dopo all'Hospice e, come supponevo, mi hanno rimandato al mittente, ma almeno sto giro portavo come trofeo il modulo da compilare. 

C'è da aspettare altri giorni per andare in ambulatorio e lunedì mi ripresento e la dottoressa, anche piuttosto scocciata, dice di non ha tempo per compilare le solite domande (generalità e patologia, non le veniva richiesto di scrivere il seguito della divina commedia) e che potevo farlo io... e che l'Italia andava male per questo. Tanto per precisare, l'ambulatorio era vuoto.

Non si hanno parole davanti a certe baggianate. Unica certezza è che appena usciti dal bailamme, sono andata a cambiare dottore di famiglia per i tre componenti.

A tanto per precisare è la stessa dottoressa che ha curato per anni mio padre per diverticoli e non per i reni (da dove poi è partito il suo problema), è la stessa dottoressa che non ha riconosciuto la pertosse a mia figlia, la stessa che non voleva darmi la mutua dopo i miei interventi perché diceva che erano estetici... sì insomma... una demente!

Finalmente il mercoledì riesco a mandare il fax all'Hospice, il giovedì mi telefonano per darmi appuntamento e il venerdì ero al colloquio... quando mio padre era "soporoso" come definiscono ammalati che dormono, in coma come direi io.

Struttura incredibilmente accogliente (un mix tra spa e residence), una dottoressa davvero brava e che non ha voluto vedere la cartella ma mi ha fatto un sacco di domande su come stiamo in casa... su come mia madre sta affrontando le cose... su come una nipote vive la morte del nonno nella sua stanza... 

Da quel momento ho saputo di avere una porta aperta e ad un mio cenno avrebbero ricoverato mio padre. Era consolante sapere di avere questa possibilità anche se avrei fatto di tutto per non usarla... ma intanto era lì. 

Oggi ho cambiato dottore. Non so da farmene di un'incompetente, fredda e stupida. 

P.s. prima giornata di ritorno alla normalità.

Raduno Vicinato

Avevo in programma due pranzi... uno domenica scorsa a Parma con carissimi amici blogger ma ho avuto "impedimenti improrogabili" mentre a quello di questa domenica sono riuscita a partecipare.

Era il secondo raduno del nostro vicinato su Hay Day "Un poggio più in giù".

Avevo già conosciuto diversi componenti in maggio ed oggi abbiamo conosciuto altre tre vicine.

Bellissima domenica anche se purtroppo non ho potuto restare a lungo ma è stato già tanto l'aver partecipato.

Ho ripercorso strade che conoscevo bene, visto che siamo andati a mangiare in provincia di Bergamo. Il primo è stato fatto a Milano Marittima... ma il terzo sarà sicuramente verso il sud. Dobbiamo assolutamente conoscere altre due vicine storiche che però abitando a Roma e in Puglia non sono di facile accesso.

Il bello è che devo anche stare molto attenta a non farmi fuggire il fatto che il capo ed io siamo mooooooolto intimi... Oggi, per altro, partivano battute anche piuttosto maliziose con un altro vicino e... mi ritrovo a ridere doppiamente vedendo la sua faccia.

La cosa bella è che ci sentiamo tutti parte di una grande famiglia... incredibile!

Ex bionda alle prese con la fattoria del capo... Ed il capo che mentre guida fa foto!!

Ed ora si pensa al domani

E per domani intendo proprio domani e cioè tra circa 20 minuti...

Sì perché domani suonerà la sveglia alle 7, colazione al bar purtoppo senza solita amica perché ha subìto un piccolo intervento e poi me ne andrò in ufficio dopo un'assenza di 15 giorni che sembrano durati mesi. 

Spero solo di non trovare casino e novità. Sarei un po' stanchina. Gradirei tranquillità... ma dubito. C'erano nell'aria cambiamenti, ed io ne facevo parte. Ennesimo spostamento d'ufficio e solita riorganizzazione di mansioni.

Ma domani è un altro giorno.

Un lutto mixato ad un trasloco

Da ieri sto girando come una trottola per cercare di sistemare tutto ma è talmente incatenato, intrecciato, aggrovigliato che non si riesce ad iniziare e finire una cosa.

Per ora comune, banca, asl e quasi tutte le utenze sono sistemate... domani, dopo il funerale, altri giri e telefonate per finire o capire come gestirne altre.

Fine settimana e inizio della prossima mi dedico alle pratiche di reversibilità e di successione.

Inoltre sto sistemando casa, via tutta la roba di mio padre perché devo sistemare le camere. Il mio obiettivo è essere a posto per fine settimana prossima. Sono stata un po' ottimista credo... ma io ci provo. Ho bisogno di riposo ma me lo prenderò quando tutto sarà in ordine.

Vedo provata mia madre... e domani sarà una giornata moooooolto pesa, ma finito tutto questo caos dovrò dedicarmi a lei. Visite, centro diurno per non farla stare tutto il giorno da sola, fisiatra ed eventuale invalidità. 

Perché non è che sotto questo punto di vista si può dormire sugli allori...