Creato da birba_976 il 31/10/2008
Sogni, pensieri e racconti di una trentenne imperfetta!

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Mi viene da piangere!

Post n°26 pubblicato il 30 Maggio 2009 da birba_976
 
Foto di birba_976

Dopo un anno di disoccupazione ho deciso di rivoluzionare la mia vita: se tutto andrà bene tornerò sui banchi di scuola.

Ho infatti deciso di fare il test di ammissione per Scienze Infermieristiche!

Una cosa, però, angoscia i miei giorni e le mie notti, anzi due: fisica e matematica!

La fisica per me è una materia praticamente sconosciuta. L'ho fatta soltanto al biennio nelle superiori ed ho preso un solo nove grazie ad una smisurata botta di culo in un test a risposta multipla. Per il resto sono sempre riuscita ad arrivare al 5 e mezzo!

La matematica l'ho sempre detestata, non fa proprio parte della mia forma mentis! E come tutte le cose brutte che si tendono a dimenticare perchè non facciano più soffrire, io ho rimosso e non ricordo più nulla!

Quando ho acquistato il testo per studiare ed ho sfogliato le pagine relative a queste materie mi sono venute le lacrime agli occhi!

Formule, parole, grafici, formule, formule, formule...

Ma non mi arrendo, non l'avranno vinta loro!

 
 
 

Oddio! Il digitale terrestre!

Post n°25 pubblicato il 18 Maggio 2009 da birba_976
 

Nelle pubblicità che vanno in onda non fanno altro che dirci "finalmente è arrivato", ma io direi piuttosto "chi l'ha visto?"

Non per far polemica, ma a due giorni dalla prima parte del passaggio del Piemonte al digitale terrestre io non vedo alcunchè! Per dindirindina!

Sarà che vivo in una zona premontana, sarà che il paese è piccolo e già prima non si vedeva una ... va bè, credo abbiate capito, sarà che in tutte le cose le partenze sono sempre difficoltose, ma qualcuno mi vuol dire che bisogno c'era di passare a questo nuovo sistema di trasmissione?

Ci hanno fatto spendere soldi (io ho quattro tv, o le cambio tutte e quattro o mi compro un decoder per ognuna, in tutti i casi la spesa non è trascurabile), ci hanno promesso una marea di canali gratis tra cui scegliere, ed ora l'unica cosa che vedo nella mia tv è un fantastico schermo nero!

E' vero, dovrebbe esserci ancora la trasmissione tradizionale, almeno fino a settembre, ma il problema è che da circa un mese qui non si riceve più nulla perchè sui ripetitori ci stanno lavorando, dicono, proprio per il digitale terrestre!

Quindi? Meno male che c'è Sky!

E poi, a dir la verità, per quel che si vede in tv non c'è troppo da dispiscersi se certe trasmissioni proprio non si riescono a vedere.

Peccato che il canone, o tassa di possesso che dir si voglia ce la facciano pagare cara e salata tutti gli anni.

Benvenuti nell'era digitale, e complimenti a che ha avuto questa splendida idea!

 
 
 

Il bel cinema

Post n°24 pubblicato il 27 Aprile 2009 da birba_976
 
Foto di birba_976

Ultimamente ho avuto occasione di vedere un paio di film italiani che ho trovato davvero carini, anche se di generi diversi tra di loro.

Il primo è "Lezioni di cioccolato" con Luca Argentero.

Il film racconta la storia di un geometra rampante, ed anche un pò paraculo, che fa lavorare nel suo cantiere alcuni operai extracomunitari, naturalmente in nero e naturalmente senza badare alla loro sicurezza.

Uno di questi si ferisce e non può frequentare un corso per maestri cioccolatai; per non denunciare il datore di lavoro pretende che questi frequenti il corso al posto suo.... il resto non ve lo racconto per ovvi motivi.

La trama non è complicata, non ci sono effetti speciali o colpi di scena eclatanti, ma il film è divertente, ben costruito e mai noioso.

Gli attori sono molto bravi, soprattutto Luca Argentero, piacevole sorpresa del cimena italiano ( e questo dimostra che il Grande Fratello può essere un punto di partenza, ma per non finire nel dimenticatoio bisogna avere qualcosa in più, fortuna e talento, forse), che ho apprezzato molto anche in altri film, come in Saturno Contro.

Il secondo è "Notturno Bus" con Valerio Mastrandrea e Giovanna Mezzogiorno.

In questo caso si parte dalla storia di un ricatto, nella quale si infila casualmente una ladra, che sconvolge la vita di un autista di bus oberato da debiti di gioco. Anche in questo caso non vi racconto di più, lascio a voi il piacere di scoprire il resto della trama.

Guardando questa pellicola ho apprezzato ancora una volta il talento di Valerio Mastrandea, che non posso far a meno di ricordare qualche anno fa in "Palermo-Milano sola andata".

Anche in questo caso non ci sono effetti alla 007 o esagerazioni tipiche dei film hollywoodiani, eppure a me è piaciuto.

Ma allora, perchè le sale cinematografiche sono strapiene soltanto quando passano produzioni americane piene di incendi, sparatorie, inseguimenti con ogni mezzo, dove l'eroico protagonista non si rompe manco un dito mignolo cadendo in piedi dal centesimo piano di un grattacielo appena sventrato dallo scoppio di quaranta bombe (quasi atomiche)?

Forse perchè abbiamo perso il senso del bello della semplicità!

Forse perchè siamo esterofili, in tutto, quindi anche e soprattutto nel cinema!

Forse perchè, come sempre, Davide batte Golia solo nelle Sacre Scritture!

Per quanto mi riguarda, stasera mi rivedrò "Pane e Tuliapani", un altro film made in Italy di qualche anno fa, che ho adorato e che per me rimane uno dei film più belli nella storia del nostro cinema.

 
 
 

La stagione dell'amore - Battiato 1983

Post n°23 pubblicato il 19 Aprile 2009 da birba_976
 
Foto di birba_976

" La stagione dell'amore viene e va,
i desideri non invecchiano quasi mai con l'età.
Se penso a come ho speso male il mio tempo
che non tornerà, non ritornerà più.
La stagione dell'amore viene e va,
all'improvviso senza accorgerti, la vivrai, ti sorprenderà.
Ne abbiamo avute di occasioni
perdendole; non rimpiangerle, non rimpiangerle mai.
Ancora un'altro entusiasmo ti farà pulsare il cuore.
Nuove possibilità per conoscersi
e gli orizzonti perduti non ritornano mai.
La stagione dell'amore tornerà
con le paure e le scommesse questa volta quanto durerà.
Se penso a come ho speso male il mio tempo
che non tornerà, non ritornerà più."

 

A parer mio Battiato è un genio.

Trovo questo testo stupendo... ognuno lo interpreti a proprio piacere.

A me suscita un pò di malinconia, ed in questa giornata di pioggia ci stà.

Un saluto a tutti gli amici del blog.

 
 
 

Marika ha gli occhi di ghiaccio.

Post n°22 pubblicato il 18 Aprile 2009 da birba_976
 
Foto di birba_976

Marika ha gli occhi di ghiaccio, grandi, duri, occhi di chi ha vissuto esperienze difficili.

Luca ha occhi scuri e caldi, occhi da bambino.

Marika viene da lontano. E' figlia di un orfanotrofio dell'est, cresciuta tra tanti altri bambini concepiti dall'alcool e dalla droga a poco prezzo.

Luca è italiano, figlio di una famiglia borghese, cresciuto in una casa vera, con genitori veri.

- Perchè proprio io? Cosa vuoi da me?

  Io non sarò mai quella che tu vuoi. Io non posso dimenticare quella che sono.

  Non ho avuto niente dalla vita, io.

  Guardami! -

Luca ha lo sguardo basso, i pugni chiusi e i muscoli tesi.

Quella donna gli ha fatto perdere la testa, non si era mai sentito così.

Tra di loro era cominciata per caso; Luca non era solito andare a puttane, ma quella sera si sentiva solo, più solo del solito. Aveva preso l'auto e si era allontanato da casa, quella casa così bianca e asettica, quella casa così in ordine e silenziosa, quella casa dove tutto era finto.

Non c'era amore dentro quelle quattro mura. Tutto era arido, ormai.

Si era ritrovato così in quella strada di perferia, tra trans e puttane.

- Qanto vuoi? - le aveva chiesto.

- 30 euro - glia veva risposto lei.

- Sali.-

Ed avevano scopato.

Una scopata come le altre, niente di più, niente di meno. Un esercizio fisico, un momento di piacere egoistico, senza impegno, senza sentimento.

Poi, nel momento in cui le allungò il denaro che avrebbe pagato ed appagato quella donna senza volto, senza anima, si scontrò con i suoi occhi.

Luca si sentì gelare il sangue.

Non c'era dolore, ne rabbia, ne rassegnazione in quello sguardo. Orgoglio, si, quello che gli sembrò di riconoscere era proprio orgoglio.

Luca si sentì a disagio, denudato delle tante corazze che si era creato negli anni in cui aveva fatto finta di non vedere il nauseabondo opportunismo che ruotava intorno al suo mondo tanto per bene.

Luca si sentì un verme, così prese dal portafogli una banconota da 20 euro e gliela diede. Con quel denaro, forse, sarebbe riuscito a lavarsi la coscienza; 50 euro per una scopata era molto di più di quello che tante delle altre ragazze che stavano in bella mostra sulla stessa strada, come animali da macello, avrebbero potuto tirare su in quella notte gelida d'inverno.

Da quella sera Marika diventò la sua ossessione.

- Guardami, ti ho detto. Parla, parlami! -

Lentamente Luca stacca le mani dal volante e la guarda negli occhi.

Di che colore sono gli occhi di Marika? Del cielo nuvoloso d'inverno, di un lago ghiacciato, forse. Ogni suo sguardo lo colpisce al cuore come una pugnalata inferta da una stalattite di ghiaccio, e gli fa male, tanto male.

Luca non riesce a parlare, come in quegli incubi in cui si cerca di gridare con tutto il fiato che si ha in corpo e non si riesce a far uscire neppure un debole sibilo.

- Tieniti i tuoi soldi. -

Marika scende lanciando il denaro sul sedile ancora impregnato dal calore del suo corpo.

- Vigliacco.-

La portiera sbatte forte contro il telaio dell'auto.

Luca si risveglia.

Era solo un altro incubo.

Marika è nel letto che dorme serena accanto a lui. Luca le sfiora i capelli con le labbra, respira il suo odore e torna a dormire.

 

 
 
 
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