Creato da barbara.delpio il 24/05/2007

BLABLABLOG

Pallonerie e un po' di sano zapping (che non fa mai male)

 

 

 

C'è striscione e striscione

Post n°14 pubblicato il 08 Ottobre 2007 da barbara.delpio
Foto di barbara.delpio

La Rete non conosce mezze misure e, soprattutto, non dimentica. Così, a beneficio dei più distratti, di chi non era a San Siro sabato sera, di chi non segue il calcio ma almeno una volta nella vita ha sentito dire che il decreto Pisanu funziona alla grande, a tutti loro consigliamo di fare un giretto nei forum dei tifosi napoletani. Caso vuole che sabato sera a San Siro, prima di Inter-Napoli, nella tribuna occupata dal pubblico nerazzurro è comparso uno striscione: "Napoli fogna d'Italia", prontamente rimosso dagli addetti alla sicurezza pare. Poi ne sarebbe comparso un altro: "Ciao colerosi". Anche questo sparito poco dopo.

Le telecamere di Sky
avrebbero ripreso tutto. L'arbitro Rosetti non ha visto, quindi non ha sospeso (come da regolamento) la partita. E non ha visto anche chi vigila sui tornelli e ha la responsabilità di non fa entrare allo stadio mazze, coltelli, petardi ma anche striscioni ritenuti offensivi.

C'è da dire che su decisione dell'Osservatorio del Viminale sabato a San Siro non dovevano esserci tifosi napoletani organizzati (partita a rischio). In realtà ce n'erano eccome, sparsi qua e là tra secondo e terzo anello. A occhio e croce ci è sembrata più rischiosa questa soluzione. Ma è andata bene.

C'è anche da dire che una settimana fa Napoli-Genoa si è giocata a porte chiuse. Napoletani puniti, ironia della sorte, per aver "esposto per brevi attimi, uno striscione ingiurioso nei confronti della tifoseria avversaria" (il Livorno, ndr). Quindi l'Inter giocherà senza pubblico la prossima gara interna perché il giudice sportivo non potrà che usare lo stesso peso e la stessa misura dopo i fattacci di sabato. Altrimenti chi glielo dice
ai tifosi partenopei che avevano ragione loro?.

Per adesso la palla è passata alla politica: il senatore di Forza Italia Antonio Gentile ha scritto in una nota: "Napoli non è la fogna d'Italia ma è una città che può dare lezioni di cultura, con tutto il rispetto, a Milano. È veramente assurdo che l'arbitro Rosetti non abbia sospeso la partita: contro il Napoli sono state assunte decisioni forti per fatti insignificanti ma il potere del
calcio è sempre in mano ai soliti clan". Gli ha fatto eco la senatrice Procaccini (sempre di FI): "Lo striscione "Napoli fogna d'Italia" è una vergogna che pesa su Milano sportiva e la sua civiltà: chiedo provvedimenti durissimi da parte della Figc e della Lega". Che arriveranno senz'altro. Dubbi al riguardo?

 
 

Volpone, altro che Vespa!

Post n°13 pubblicato il 14 Settembre 2007 da barbara.delpio
Foto di barbara.delpio

La nuova frontiera della meritocrazia all'italiana. Perché l'ingegno s'aguzza quando serve. Invece di sistemare figli e parenti vari qua e là, tanto per fugare ogni maldicenza, si fa una bella cosa: si rimane in casa. Così apprendo in colpevole ritardo che da marzo Federico e Bruno Vespa il venerdì mattina (quando papà non ha il Porta a Porta da preparare) conducono un programma a due voci su RTL 102.5. Si chiama Raccontami, ed è pure una roba abbastanza poetica. Ma porcoggiuda!

 
 
 

Rai-Capello, operazione simpatia

Post n°12 pubblicato il 23 Agosto 2007 da barbara.delpio
Foto di barbara.delpio

I Mondiali di Germania sono e resteranno i Mondiali di Fabio Caressa. Quindi di Sky. E cosa fa la Rai per riguadagnare il terreno perduto? Mette al fianco di Marco Civoli (la voce delle telecronache della tv di Stato) Sua Simpatia Fabio Capello.

Ora, confesso la mia personale poca compatibilità col personaggio. Ma mi sarei tenuta dentro le osservazioni che sto per fare se non avessi letto l'editoriale di Candido Cannavò sulla Gazzetta di oggi.

"Con Fabio il microfono non è mai sprecato"; lui "telecronista tecnico che versa il buon sale della scienza sulla minestra del racconto calcistico"; lui che "si astiene da ogni tipo di piaggeria e opportunismo".

Commentare la prestazione del Capello-telecronista evidentemente è più opinabile di una partita di calcio. Io l'ho trovato saccente, secchione, egocentrico e prepotente. Una sfilza di io... io... io. "Io lo conosco bene, io l'ho fatto esordire, io sono andato all'estero, io lo sapevo".

Se a questo ci aggiungi che quanto fatto vedere in campo dagli azzurri era da lacrima... il fischio dell'arbitro è stata una vera liberazione.

 
 
 

Il calcio si arrende agli ultrà

Post n°11 pubblicato il 23 Agosto 2007 da barbara.delpio
 
Foto di barbara.delpio

In pratica la soluzione del problema è che siccome una soluzione non c'è non resta che eliminare il problema alla radice. O, meglio, alzare il tappeto, infilare sotto la polvere e sedersi comodamente in poltrona. Magari davanti alla tv. Genoa-Milan domenica si giocherà senza tifosi rossoneri allo stadio, almeno quelli organizzati. Gli altri possono acquistare il tagliando per conto proprio e sistemarsi qua e là sulla gradinate di Marassi tra i tifosi genoani.

La decisione del prefetto di Genova Giuseppe Romano, come sempre, scontenta tutti. Tifosi, istituzioni, giocatori, osservatori e opinionisti. Così la si dà vinta agli ultrà, dicono in coro. Del resto, replica - a malincuore - chi ha deciso, le minacce di vendetta comparse sui muri di Genova e in Rete erano da allarme rosso. Vincenzo Spagnolo, "Spagna" per gli amici,il tifoso rossoblù morto 12 anni fa per mano di un milanista, va vendicato. Questo dicono e scrivono gli ultrà. Gli stessi a cui si è rivolto Cosimo Spagnolo, il padre di Vincenzo, dicendo che non è spargendo altro sangue che deve essere ricordato suo figlio. Niente da fare. Altri insulti, altre minacce, altri "vi aspettiamo".

Genoa-Milan passerà alla storia del calcio come la prima partita "a rischio vendetta", così l'hanno catalogata in Prefettura. Non vogliamo pensare a quali scenari inquietanti apra questa decisione. I calendari di A e B pullulano di incontri ravvicinati tra tifoserie che si proclamano odio reciproco da una vita (interisti e juventini, romanisti e napoletani, livornesi e laziali). Come la mettiamo con questo precedente? Vietiamo a turno la vendita di biglietti alla tifoseria ospite dopo aver disseminato tornelli in tutta Italia? Ai prefetti la scelta. Cominciamo bene.

 
 
 

Malati di calcio... ci siamo

Post n°10 pubblicato il 23 Agosto 2007 da barbara.delpio
 
Foto di barbara.delpio

Ci siamo, l'astinenza da calcio sta per finire. Si riparte sabato 25 agosto alle 18 con Lazio-Torino. Si riparte dopo un'estate tutto sommato tranquilla. Anzi, vista la precedente, quasi soporifera. Juve, Napoli e Genoa saranno di nuovo della partita. I bianconeri tornano dopo un anno di purgatorio acclamati a gran voce da quanti vanno invocando da mesi un campionato vero e non falsato da Calciopoli. Pochi acquisti, Trezeguet è rimasto ma i tifosi si aspettavano qualcosina in più.

L'Inter concederà il bis, questa l'opinione di molti, almeno fino a qualche giorno fa. Dopo aver visto i nerazzurri nella finale di Supercoppa italiana qualcuno ha fatto un passetto indietro. Del tipo: la squadra di Mancini vincerà lo scudetto anche quest'anno, magari con qualche litrata di sudore in più da versare sul campo. Moratti è nero: "Contro la Roma ho visto un'involontaria presunzione. Non dobbiamo credere di essere così forti". Parole sante presidente. I più prudenti (e come dargli torto?) sono proprio i tifosi interisti: neanche il tempo di ritrovarsi alla Pinetina e dallo spogliatoio è arrivato il primo mugugno. E stavolta non c'entrano i problemi di abbondanza. C'ha pensato Vieira. Dopo aver saputo che Materazzi il 9 luglio ha insultato la sorella di Zidane (niente razzismo né roba simile) il francese ha detto che non pranzerà più con Matrix. Che uomo!

Abbiamo perso Toni, Rossi, Bianchi, Grosso e Lucarelli ma ci siamo ripresi Cassano. A scommettere sul barese (emarginato a Madrid pure dal nuovo tecnico) è stata la Sampdoria. Quello visto e sentito nella prima conferenza stampa da blucerchiato, però, ci è sembrato un Cassano troppo bravo e buono per essere vero. Ma il suo ritorno in Italia resta comunque un motivo in più per accendere la televisione la domenica.

Per rimanere in tema "un'occasione non si nega a nessuno" segnaliamo l'ennesimo cambio di maglia di Christian Vieri. L'ha preso la Fiorentina e lui ha detto che saprà ricambiare la fiducia dei Della Valle.

Una nota di demerito a scatola chiusa va all'Atalanta che, come scrive senza mezzi termini tamarro italiano "ha perso le sue fighe". Tradotto: non potrà contare sull'apporto estetico in tribuna di Kartika Luyet, Giorgia Palmas e Melissa Satta fidanzate rispettivamente di Nicola Ventola, Davide Bombardini e Bobo Vieri. Andranno a imbellettare altri stadi.

 
 
 
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