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Messaggio N° 410 10-10-2002 - 16:20

Alfa Romeo 147 1.6 T.S. 120 CV Distintive 3p.

Le berline a due volumi di media cilindrata riscuotono da sempre sul mercato europeo notevoli consensi. L'Alfa Romeo, rispettando la tradizione del proprio Marchio, inserisce nel proprio listino la nuova 147 (eletta "Auto dell'Anno" 2001) con l'ambiziosa intenzione di spodestare dal trono la regina del segmento che da anni primeggia nelle classifiche continentali, la Volkswagen Golf.


Per riuscire nell'impresa era però necessario far beneficiare la nuova vettura delle migliorie introdotte con la 156, a partire dalla qualità dei materiali e dalle finiture. Come vedremo di seguito l'obiettivo è stato centrato, anzi, si è andati oltre. Cominciamo dalla linea: sportiva ma elegante e con forti richiami al passato.


In particolare il frontale, di notevole impatto visivo, costituisce la rivisitazione in chiave moderna di quello della gloriosa "6C 2500 Villa d'Este" mentre la coda risulta originale e ben armonizzata al corpo vettura. La versione 1.6 TS 3P oggetto di questo test assicura una buona abitabilità alle 5 persone ospiti dell'abitacolo (a discapito del volume del bagagliaio di soli 280 dm3) anche se non è indicata per le famiglie con figli a causa dello scomodo accesso al sedile posteriore (è comunque in commercio anche il modello a 5 porte).


All'interno si percepisce immediatamente la qualità dei materiali anche se non ancora a livello della produzione tedesca che continua a mantenersi su standards più elevati. Le plastiche della plancia, dall'aspetto robusto, ben si armonizzano con i rivestimenti interni mentre i comandi al volante risultano pratici e intuitivi.


Un notevole passo in avanti è stato fatto anche riguardo all'equipaggiamento di serie: la versione "Distinctive" può vantare sei airbag, ABS e ASR, climatizzatore automatico, computer di viaggio, autoradio con CD, interni in pelle, cerchi in lega leggera e fendinebbia. Bella anche la strumentazione, moderna ma dallo stile "rétro", composta da due profondi quadranti circolari in mezzo ai quali è inserito il computer di bordo.


Venendo al motore, l'unità dell'esemplare in prova si è dimostrata molto performante e all'altezza delle aspettative degli alfisti: i 120 CV ci sono tutti (e si sentono!) tanto da proiettare la 147 ai vertici della categoria. In accelerazione sembra quasi di avere a che fare con un "milleotto" mentre in ripresa le sensazioni rientrano nella norma mantenendosi tuttavia su buoni valori.


L'unica nota negativa riguarda gli innesti del cambio che risultano un po' duri e nella guida sportiva si avverte la mancanza di un movimento sulla leva rapido e preciso. Su strada la nuova Alfa vanta una stabilità a 5 stelle su ogni fondo e tipo di percorso anche in assenza del controllo elettronico VDC (optional a 646 euro) che comunque dovrebbe essere previsto di serie: è auspicabile, infatti, in materia di sicurezza attiva e passiva, che tutto ciò che la tecnologia offre sia presente su ogni tipo di vettura, a prescindere dalla categoria.


Tornando alla guida, lo sterzo di fa apprezzare per leggerezza e precisione anche se il diametro di sterzata è molto abbondante (11,75 m); cosicché le manovre in parcheggio risultano abbastanza difficoltose (ciò è dovuto anche al piccolo lunotto posteriore che limita la visibilità) e nello stretto ci si sente un po' impacciati. La frenata è assicurata da 4 dischi di notevole efficacia che consentono di arrestare la vettura in poco più di 39 m da 100 all'ora; ottima anche la resistenza alla fatica.


Come ci si poteva aspettare, le prestazioni si pagano con consumi al di sopra della norma (in media si percorrono 11/12 km/l) soprattutto se si spinge a fondo sull'acceleratore. Insomma, siamo di fronte ad una vera e propria Alfa e chi è disposto a comprarla al prezzo di 21.132 euro (peraltro adeguato alla classe dell'auto) ha ben presente che si tratta di una vettura di un certo prestigio che non fa certo dell'economicità della gestione uno dei propri punti di forza.



Articolo pubblicato da: automotolive


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