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Messaggio N° 667 19-05-2003 - 16:15

Peugeot 307 HDi/110 CV

Da qualche tempo i motori diesel non presentano più le caratteristiche che li hanno tristemente resi famosi e poco appetibili: elevata fumosità di scarico, lentezza nell'entrare in temperatura, pigrizia del motore. Infatti, con l'avvento del "common rail" e di altre migliorie tecniche, le auto a gasolio, voltando decisamente pagina rispetto al passato, sono riuscite ad affermarsi sul mercato europeo (e non solo), conquistando una rilevante fetta di immatricolato a scapito del tradizionale motore a benzina.


E la Peugeot, con la 307 HDi/110 CV, sembra confermare questa tendenza, proponendo una vettura moderatamente sportiva, interessante quanto a design, mossa da un brillante motore diesel turbocompresso, in grado di competere ad armi pari con le più agguerrite concorrenti della stessa fascia di prezzo. Ma andiamo per ordine e iniziamo dal vestito: la linea, moderna e filante, richiama (forse fin troppo) gli elementi stilistici introdotti con la 206, come il frontale, dall'inconfondibile profilo Peugeot che ospita una fanaleria appuntita, ben armonizzata al resto della calandra. Anche la coda, raccordata in modo omogeneo al corpo vettura, presenta un profilo estetico che ricorda quello visto sulla "enfant terrible".


L'unico appunto da fare in merito riguarda l'eccessiva altezza del padiglione che, se da un lato ha il pregio di migliorare sensibilmente l'abitabilità dei passeggeri, dall'altro contribuisce ad appesantire la visione di insieme dell'auto (in proposito, i disegni diffusi dalla stampa specializzata qualche anno fa apparivano decisamente più grintosi).


Lo spazio interno è notevole (soprattutto in altezza) e ben sfruttabile, segno di un accurato studio in fase di progettazione. Le cinque porte, inoltre, agevolano l'accesso al divano posteriore, dotato di serie di tre appoggiatesta (il listino però prevede anche il modello a 3 porte). Da segnalare, altresì, la chiusura elettrrica automatica del portellone posteriore, che entra in azione quando l'auto supera i 10 km/h. Ottima la capienza del bagagliaio.


In generale il livello di finitura è da considerarsi più che buono: una lode particolare meritano la qualità delle plastiche e dei rivestimenti interni, entrambi dall'aspetto solido e resistente. Il quadro strumenti è completo e ben leggibile, anche se il Professore avrebbe preferito una grafica un pelo più moderna per i due grossi quadranti che inglobano il contagiri e il tachimetro. Da evidenziare la presenza del sempre utile computer di viaggio, mentre per ora non è previsto, neppure in optional, il navigatore satellitare.


Veniamo adesso al motore, pezzo forte della 307: il 4 cilindri di 1997 cc, nonostante non presenti particolari innovazioni tecniche, convince quanto ad equilibrio generale, disponendo di una pastosa coppia fin dai regimi più bassi, in grado di far riprendere la vettura in modo regolare, senza buchi di erogazione. Lo spunto da fermo non è certo bruciante, ma i progressi rispetto all'unità da 90 CV sono evidenti, soprattutto se relazionati ad un cambio (non rapidissimo negli innesti) volutamente rapportato lungo, indicato per un utilizzo turistico dell'autovettura.


La guida è comunque divertente, anche se il propulsore dona il meglio di sé alle andature più tranquille, mostrando però un certo cerattere quando lo si spreme a dovere. Riguardo alla tenuta di strada, non si possono muovere appunti: anche nei repentini cambi di direzione lo sterzo si dimostra reattivo e la vettura sottocontrollo. Se poi il pilota dovesse esagerare ponendo in essere manovre azzardate, c'è sempre l'ESP pronto ad intervenire correggendo la traiettoria.


Le sospensioni (quelle posteriori a bracci interconnessi), garantiscono un elevato confort di marcia, anche sull'insidioso pavé cittadino (merito anche della qualità dei sedili). L'impianto frenante può contare su 4 dischi che svolgono bene il proprio lavoro quanto a spazi di arresto e resistenza alla fatica. L'ABS è di serie. Il consumo di carburante si è attestato intorno ai 14-15 km/l: valori tutto sommato buoni, ma alcune concorrenti fanno meglio.


Come di consueto è il commento sul prezzo a chiudere la prova: la versione XS a 5 porte provata dal Professore costa 19.673 euro chiavi in mano; non sono pochi in assoluto, ma sono ampiamente giustificati dalla elevata bontà del prodotto che oltretutto vanta un un equipaggiamento particolarmente completo (sono previsti di serie 6 anche airbag, il clima, i cerchi in lega da da 15" e l'ASR).


automotolive



Articolo pubblicato da: automotolive


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