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Niente mimose nč auguri: fatevi un esame di coscienza!

Post n°600 pubblicato il 07 Marzo 2009 da redazione_blog
 

"Gli stupri non sono aumentati rispetto a qualche mese fa. E' solo esplosa l'attenzione mediatica sul fenomeno".

Ho letto frasi come questa su blog, forum, giornali, o le ho sentite pronunciare dal politico di turno per osteggiare e criticare gli interventi del Governo contenuti nel cd. "decreto anti-stupri".
Credo sia opportuno valutare criticamente questa frase che ha, come conseguenza ultima, l'effetto di svalutare un fenomeno  grave a priori, e che grave resta  prescindendo dai numeri o dalle statistiche che lo caratterizzano.
Oggettivamente stupri ce ne sono, ce ne sono stati ed ahimè ce ne saranno ancora.  Se il Governo ha ritenuto di intervenire con un pacchetto normativo ad hoc, è il segnale di un fenomeno sino ad oggi trascurato o rispetto al quale non si era fatto abbastanza.
C'è poi un sottinteso  aberrante nella frase da me riportata e virgolettata: la presa di coscienza che gli stupri in Italia non sono aumentati rispetto al passato ma che essi non "facevano notizia", erano considerati "nella norma"; qualcosa di "normale" al punto da non suscitare scalpore e meritarsi l'attenzione dei media.

E' dunque normale la bestialità e la violenza di un essere umano verso un altro essere umano al fine di procurarsi piacere sessuale?

mimose e sangueL'8 Marzo, ogni anno e da anni, celebriamo la Giornata Internazionale della donna. Siamo tutti qui o altrove pronti ad avventurarci in riflessioni colte sulla parità dei diritti in ambito lavorativo, o su quella subcultura, promossa in gran parte dai media, che identifica la donna in un oggetto, al punto che, per vendere una chiave inglese, pare sia necessario ed imprescindibile affiancarvi l'immagine di un culo di donna.
Ma di quali diritti andiamo blaterando nei convegni e nelle piazze se i fatti ci dicono che siamo ancora oggi trattate come semplici oggetti di piacere sessuale?
Ho appena visto in TV lo spot di un'associazione nazionale di fiorai specializzata nel recapito a distanza di omaggi floreali. Non so se mi viene da piangere o da ridere.  La scena ritratta è abbastanza semplice e scontata, direi banale: una porta si apre e Lei ha la sorpresa di trovare sull'uscio Lui, il bel tomo, che sorridente e cortese  le porge un mazzo di fiori. Sorrisi, commozione, sorpresa. Poi la porta si chiude ed attraverso  una finestra si intravedono i due protagonisti che consumano un rapporto sessuale. 
Scusate la crudezza del linguaggio ma il messaggio è chiaro: "portale i fiori e vedrai che si tromba!" Anzi... "se non le porti i fiori come ha fatto Lui, a te resta di stare dietro ad una finestra a roderti il fegato!"

Per l'8 Marzo quest'anno avevo pensato di proporvi una rassegna di post scritti da uomini ma il risultato della ricerca effettuata sui blog della community non mi ha sufficientemente soddisfatta. Leggo di uomini che rivolgono i loro auguri alle donne, donne che scambiano gli auguri con altre donne, mielose manifestazioni di apprezzamento degli uomini verso il genere femminile. Nella migliore delle ipotesi qualche blogger donna osserva, giustamente, che nulla abbiamo da festeggiare, altre donne si cimentano nel valutare lo stato dell'arte, fare il punto della situazione sui diritti "acquisiti" e su quelli  ancora negati, altre, infine, rievocano la "lotta" e la partecipazione attiva alle manifestazioni  programmate un pò ovunque in questi giorni.

Scusate la franchezza ma di che dobbiamo dibattere noi donne? Abbiamo forse bisogno di acquisire ancora consapevolezza di noi stesse o prendere atto che "culturalmente" la parità dei diritti non è affatto acquisita? O dobbiamo tornare in piazza brandendo non più mimose bensì spray al peperoncino e dispositivi anti stupro?

Per favore smettiamola di parlarci addosso e produrre aria fritta..non siamo noi che dobbiamo dibattere e capire, non siamo noi che dobbiamo scendere in piazza ad avanzare diritti che sarebbero propri di un essere umano prescindendo dal suo sesso!
Scendete in piazza voi uomini, voi che oggi vi vergognate di appartenere al sesso maschile,  o voi che quando siete per strada vi producete in irripetibili apprezzamenti alla minima visione di due tette sovrabbondanti, voi che continuate a misurarvi l'organo riproduttivo ed a decantare tra amici le vostre prestazioni sessuali, voi che nei profili di community vi fate rappresentare dalle foto di un pene in erezione.
 
Per quanto mi riguarda, se non sarete voi uomini a reagire contro lo schifo che tanti di voi continuano a fare in nome di un piccolo brandello di carne che vive di vita propria, mimose, fiori e cioccolatini potete  tranquillamente metterveli in un posto dove di solito non batte il sole.

Il gesto di regalare mimose mai come in questo periodo mi evoca  la postilla che spesso appare  nei necrologi: "Non fiori, ma opere di bene".

Signori uomini, bando alle ciance: se è vero che casi di sopruso sessuale e di pedofilia vedono talvolta attrici anche noi donne, è innegabile che la maggioranza dei reati di violenza sessuale e pedofilia abbiano come autori/attori proprio voi uomini.
Non siamo noi donne che dobbiamo celebrare la giornata della donna e discutere di certi fenomeni.

 

Lasciate nei campi le mimose e fatevi un serio esame di coscienza!

 
 
 
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