Creato da redazione_blog il 10/12/2006

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« NON CI SONO PER NESSUNO!Grazie a tutti per gli auguri! »

La Community siamo noi, cominciamo a farci ascoltare.

E' trascorso oramai un mese dalla introduzione su Libero di una nuova Home Page.
Le mie considerazioni su questo mutamento, sin dai primi giorni, erano state all'insegna della perplessità, una perplessità che si è rafforzata sia confrontandomi con alcuni di voi, sia osservando con attenzione le novità del portale, con particolare riguardo alla politica di gestione dei contenuti prodotti dagli utenti della Community.

Ho notato con disappunto l'impoverimento degli spazi dedicati al lancio dei nostri contenuti e temo che, questo impoverimento, possa riflettersi negativamente sulla stessa sopravvivenza della Community, portando molti di noi a disperdersi verso altri lidi e portando, di conseguenza, gli stessi investitori ad indirizzare il proprio interesse altrove.
Mentre su altre piattaforme, commerciali e generaliste al pari di Libero, si cerca di arginare la concorrenza dei grandi social network puntando all'apertura verso nuove realtà ma valorizzando, al contempo, le proprie risorse e la propria diversità, Libero sembra essersi dimenticato che il fatto di essere Community non è un disvalore, bensì una peculiarità.
Proprio questa peculiarità, lungi dall'essere mortificata, dovrebbe anzi essere coltivata per affrontare una concorrenza che, per ovvi motivi, non può essere fronteggiata sul suo stesso terreno.
Sarà un caso se Facebook ha avviato delle trattative con MySpace per affiancare ai propri servizi, altri servizi capaci di offrire spazio a conversazioni meno volatili ed estemporanee?
Invece, qui da noi, gli spazi destinati a valorizzare la creatività ed i prodotti degli utenti sono stati drasticamente ridotti e, quei pochi rimasti, sono stati consegnati ad una logica degli automatismi che non premia la qualità, non favorisce l'equilibrio e la diversificazione dell'offerta per i visitatori del portale nè, credo, sia in grado di confermare l'interesse degli investitori per il portale più visitato d'Italia.

I blogger del canale donna e degli altri canali tematici hanno perso il loro spazio in home page. I digilander che con passione hanno creato nel corso degli anni siti accattivanti e ben strutturati, sono stati privati delle già scarne occasioni di visibilità loro offerte sino a ieri.
Gli appassionati di fotografia e di grafica che avevano arricchito le proprie fotogallery con creazioni simpatiche ed esclusive, sono stati completamente dimenticati ed ignorati.
I Gold blogger che si occupavano di cronaca, attualità, tecnologia e politica sono stati privati del misero link, con il quale, a rotazione, li si segnalava per poche ore ciascuno nei rispettivi giorni della settimana.
La scelta del blog del giorno è stata deputata ad un meccanismo meramente automatico che attinge, senza alcun criterio qualitativo e contenutistico, ad una parte della Classifica Rilevanti, classifica che noi stessi possiamo influenzare artificiosamente ma che, soprattutto, non consente di diversificare e modulare i contenuti in base agli spunti ed ai suggerimenti offerti dall'attualità.
Qualcosa di simile è accaduto anche per i video per i quali gli automatismi stanno incentivando artifici sulle classifiche da parte dei videomakers: la  presenza di un video in home page dipende infatti dal numero di commenti e di visualizzazioni , il che va a scapito del tema proposto, dell'originalità, della tecnica, di tutto ciò che dovrebbe e potrebbe suscitare reale interesse sia per noi, sia per coloro che dall'esterno si affacciano su Libero, assetati di notizie e di occasioni per l'aggregazione fra persone.
Queste scelte sono anacronistiche rispetto alle tendenze riscontrabili in altre realtà del web, dove, proprio sui contenuti prodotti dalla base, si gioca la partita con i grandi social- network. L'utenza viene valorizzata, tenuta in considerazione, soddisfatta nelle proprie istanze e coinvolta nelle scelte decisionali; Facebook, all'indomani dei mutamenti strutturali introdotti sul proprio sito, ha avviato un sondaggio tra i propri utenti, pronto a fare marcia indietro in base ai feedbacks ricevuti e, proprio Facebook, ha di recente deciso di aprire una sede in Italia, per avviare un circolo virtuoso di relazioni, più umane e dirette, con l'utenza che vive nel Bel Paese.
Leggevo e parlavo con Sandali qualche giorno fa, e mi rispecchiavo nei suoi pensieri, ci dicevamo di quanti non sono più qui e di quanti sono oramai fermi, compresi quelli che erano apprezzati all'esterno di Libero, quelli che convogliavano su questa piattaforma, lettori e visitatori dall'esterno.
E che dire del nuovo servizio Post-it del quale ho già parlato in questo post?
Ancora una volta si è partiti dall'idea di attingere da noi utenti senza darci nulla in cambio!
Il Post-it mira a farci condividere i nostri conternuti su altri social per convogliare su Libero il nostro network di amicizie, le relazioni che già abbiamo; esso non mira a valorizzarci e farci conoscere in altre realtà per agevolare le nostre conversazioni con utenti esterni che siano nuova linfa per noi e per il portale.

Mi domando allora dove possa condurre la politica di gestione dei contenuti inaugurata da Libero? Mi domando quale interesse possa suscitare, sia per gli investitori, sia per la nuova potenziale utenza, una home page scarna ed asettica che, contrariamente alle regole dell'usabilità, ci offre ben poco e, per quel poco, ci costringe a barcamenarci tra pop-up pubblicitari e news occultate da un labirinto di links.
Mi domando che convenienza avranno i digilander a caricare qui nuovi siti? Altre piattaforme stanno offrendo a tutti (blogger e webmasters), la possibilità di inserire spazi pubblicitari nelle proprie pagine, stanno offrendo opzioni tecniche all'avanguardia, stanno garantendo premi a chi è più apprezzato dai lettori, ma, soprattutto, stanno garantendo spazi di lancio ed occasioni di visibilità considerevoli per le diverse tipologie di utenti.
Altrettanto accade per i blogger che, in altre realtà, sono valorizzati e tenuti in debito conto, sia che si occupino di cronaca, sia che si occupino di gossip, sia che siano appassionati di tecnologia, sia che siano dediti alla satira, all'ironia o al cazzeggio on line. Addirittura altrove, vi è la possibilità di segnalare i propri post per poterli vedere pubblicati sulla home page.
Come dovrebbero sentirsi incentivati i blogger di Libero a produrre contenuti e migliorare le proprie pagine? Tutti i blogger! Da quelli dei canali tematici ai Gold, dai non Gold che aspirano a diventarlo a coloro che vogliono solo interagire nei propri spazi, comunque arricchendo il proprio bacino di lettori con nuovi potenziali amici?

L'automatismo che ci stanno propinando, da solo diventa deleterio, per noi e per il portale e ciò che oggi è deleterio per il portale, domani, inevitabilmente si rifletterà su di noi. Poco manca che introducano una politica di gestione automatica degli abusi, sarebbe da ridere, ci pensate?

Allora cosa facciamo? Aspettiamo passivamente di vedere altri amici andar via sempre più numerosi, sopraffatti dall'inedia, dall'insoddisfazione, dalla mancanza di stimoli e gratificazioni? Aspettiamo di approntare noi stessi la valigia per migrare in ordine sparso lì dove non si respira il calore umano di una Community, lì dove perderemmo i nostri punti di riferimento, le nostre relazioni coltivate per anni?
Aspettiamo che la logica dei numeri ci dia ragione quando saremo già approdati altrove?
Io credo sia arrivato il momento per Libero di dare qualcosa a noi utenti e credo che ciò sia importante per la stessa sopravvivenza del portale. Io credo sia arrivato per noi il momento di porci direttamente come interlocutori e di farci ascoltare.
Per questo indirizzerò le mie perplessità e le mie lamentele a conferencemaster@digiland.it e spero che voi facciate altrettanto, affinchè questa community riprenda ad essere viva e vitale e continui ad essere la community più frequentata d'Italia.

 
 
 
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