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L'epica battaglia sindacale dei dipendenti britannici per salvarsi il culo...

L

a storia dell’umanità è puntellata da conquiste sociali, battaglie civili, lotte per la difesa dei diritti, che, pur tra mille contraddizioni, hanno sancito l’evoluzione della nostra civiltà. E’ sufficiente pensare, a titolo di esempio, alle campagne per l’abbattimento delle barriere architettoniche, per la tutela delle pari opportunità e per la promozione di condizioni di vita migliori e uguali per tutti.

Bene, non tutti sanno però che ci sono lotte vissute in sordina, meno propagandate ma non per questo meno importanti, e che coinvolgono aspetti della vita quotidiana che nessuno di noi si sognerebbe di esibire in piazza.

Eh si, è proprio il caso di dirlo, perché è ciò che è successo praticamente dal 1964 al 1981 in Inghilterra e che ha avuto come oggetto del contendere qualcosa di decisamente poco ostentabile: il buco del culo.

Lo si è scoperto di recente quando, grazie all’emanazione di una legge, sono stati resi pubblici tutti i dossier dell’amministrazione pubblica ed è venuto a luce un lungo carteggio intercorso tra funzionari e dipendenti statali con i  responsabili della pubblica amministrazione: una vera e propria rivoluzione in nome di qualche rotolo di morbidezza.

Veniamo subito ai fatti, perché sento già la sirena dell’ambulanza che avete chiamato per soccorrermi …

Tutto ebbe origine, appunto, nell’ormai lontano 1964, poco dopo la mia nascita (questo fatto non dovrebbe interessarvi, ma potrebbe essere un’informazione anagrafica che potreste dare all’accettazione per il mio ricovero), quando uno sfortunato dipendente statale mostrò al suo responsabile un certificato medico in cui si attestava la presenza di emorroidi e la conseguente richiesta di sostituire il modello di carta igienica vigente in tutti gli uffici statali, molto ruvido tipo carta vetrata, con qualcosa di più morbido e sopportabile dal nobile foro. Suscitò rabbia e indignazione il secco no degli amministratori, motivato da ragioni squisitamente economiche e molto poco rettali, al punto tale da avviare una vertenza che, a fasi alterne e a cicli più o meno continui, durò 17 anni, fin quando cioè comparvero sul mercato rotoloni di morbidezza meno cari. Tanto tempo, forse troppo per la patria del cricket e della bombetta, che in quel lungo periodo nel suo ordine di priorità diede il primato alle Isole Falkland (crociera che indubbiamente costò molto ai sudditi della Regina), lasciando le questioni anali in coda alla classifica perché ritenute troppo onerose!

Se penso che il simbolo di una famosa marca di carta igienica, nota e decantata per la sua morbidezza e porosità, è proprio una volpe stile british, allora penso anche che questa battaglia, a modo suo, abbia contribuito a rendere migliori la vita dei dipendenti statali inglesi. C’è solo da chiedersi: se la soffice carta ha sostituito gli impervi fogliacci, che fine hanno fatto questi ultimi? Non è che magari sono finiti sui tavoli di qualche Ministero …?!?

scritto da:  morton0   su: SCHERZO O FOLLIA?

 

  

 

 
 
 
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