Creato da: franco_rovati il 03/03/2009
Come stiamo cambiando.

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"La democrazia è cancerogena e gli uffici sono il suo cancro"

W. Burroughs

"La parola 'democrazia' mi destava una insofferenza fisica, come l'odore stantio dei vecchi cassetti; sentivo nell'aria un odore di muffa, di umida miseria, un odore di cavoli lessi nelle scale della nuova società come in certe vecchie portinerie, un odore di farisei."

Leo Longanesi

“[An upside down flag is] an international distress signal. It means ‘we’re in a whole lot of trouble, so come save our ass b’cause we don’t have a prayer in hell of saving ourselves.’” - Sgt Hank Deerfield, from In the Valley of Elah.

 

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Produzione industriale giù: -19% a giugno. Crolla l'auto: -32%

Post n°86 pubblicato il 14 Agosto 2009 da franco_rovati
 
Tag: auto, crisi
Foto di franco_rovati

Produzione industriale in forte calo a giugno: l'indice ha segnato una diminuzione dell'1,2% rispetto al mese di maggio e del 19,7% rispetto allo stesso mese del 2008. Lo rende noto l'Istat in un comunicato precisando che nel periodo gennaio-giugno l'indice è diminuito del 22,2%. Tenendo conto degli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 21 contro i 20 di giugno 2008) la flessione sale al 21,9%.

Le diminuzioni più marcate riguardano i settori delle apparecchiature elettriche e per uso domestico non elettriche (-37,6%), i macchinari e attrezzature (-37,1%), i mezzi di trasporto (-33%) e la metallurgia e prodotti in metallo (-32,4%). In crescita invece il settore dei prodotti farmaceutici (+5,3%).

La produzione di auto è crollata invece del 31,9% (-35,2% corretto per i giorni lavorativi). Nel primo semestre dell'anno si è invece avuta una diminuzione tendenziale, depurata dagli effetti di calendario, pari a 36,1%.

I dati diffusi dall'Istat sono «molto preoccupanti e richiedono da parte del Governo un intervento anticiclico più forte e più mirato». Così in una nota il segretario confederale della Uil, Domenico Proietti. Per la Uil è necessario utilizzare la leva fiscale, diminuendo le tasse su lavoratori dipendenti e pensionati. Un intervento «indispensabile per favorire la ripresa dei consumi e sostenere così il rilancio della produzione e della nostra economia», conclude Proietti.

Fonte: ilgazzettino.it

 
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