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Post n°2412 pubblicato il 30 Ottobre 2019 da blogtecaolivelli

Fonte: Internet

Lo stradone

di Francesco Pecoraro


Che cosa mi aspetto dal nuovo libro

di Francesco? Che riesca a coniugare

bene complessità e intensità emotiva

come nel precedente, ma in una forma

presumo diversa, essendo passato

del tempo (il giusto tempo, per lavorare

a un altro libro importante) da "La vita

in tempo di pace". Poiché però i bravi

scrittori ti sorprendono sempre alle

spalle, spero soprattutto che nel nuovo

libro di Francesco ci sia ciò che io, da

solo, non riuscirei mai a immaginare.

Nicola Lagioia

Ho letto La vita in tempo di pace come

il racconto della disattivazione del

desiderio di una soggettività storica

(durante il tempo di pace), come la mes-

sinscena dell'elaborazione del lutto che

a questa disattivazione consegue, non-

ché come la descrizione della rabbia

contro questo stesso lutto.

Ivo Brandani, qualsiasi cosa accada, è

solo, ed è un personaggio fondato su

un mormorio assorto e potenzialmente

inesauribile in cui sono compresenti

analisi e tensione, rimpianto, rimorso,

recriminazione.

In Brandani l'amarezza è inseparabile

dalla lucidità. Le pagine sulle quali pe-

riodicamente torno sono quelle in cui

Pecoraro descrive gli interni borghesi di

Prati, le descrizioni della luce e del

"covaticcio domestico", avendo la sensa-

zione che ci sia qualcosa di straordinario

nel modo in cui Pecoraro percepisce e

restituisce l'architettura interna e

complessa di segni all'apparenza minimi.

Giorgio VastaStraordinaria la capacità

di F.P di restituire un tempo - il secondo

900 - e un luogo - Roma - con uno

sguardo d'architetto che vede deteriorarsi

ciò che ama."Helena Janeczek

Francesco Pecoraro riesce a tenere insieme

sfere di esistenza che di solito gli scrittori

non riescono a tenere insieme, o che non

vedono proprio: i destini dei personaggi,

la microfisica del quotidiano, la storia

politica del presente, la lunga durata

dell'evoluzione umana, l'immobilità della

natura.

La vita dei suoi protagonisti idiosincratici

rimanda sempre a piani di realtà ulteriori.

In ognuno di questi piani si combatte una

lotta per dare forma e significato a un

mondo che, di per sé, non ha né forma

né significato.

Guido Mazzoni

Il nuovo romanzo di uno dei più originali

scrittori italiani.Primi anni Venti di questo

secolo nella «Città di Dio», decadente

metropoli che assomiglia molto a Roma.

Un uomo di circa settant'anni osserva dal

settimo piano della sua palazzina le

vicende dello «Stradone»; i tanti personaggi

che lo percorrono incarnano tutte le forme

del «Ristagno» della nostra società.

Invecchiamento e conformismo, razzismo

e sessismo, sopravvivenze popolari e

«trentelli» rampanti, barbagli di verità,

etnie in conflitto, il fantasma dell'integra-

lismo islamico, la liquefazione di sinistre

e destre e della classe media in un unico

«Grande Ripieno»: nulla sfugge a questo

narratore disordinato ma perspicace,

che pare saper restituire meglio di

chiunque - con ironia, cinismo, nostalgia,

umorismo - il non senso del nostro

presente.

Racconta anche, l'uomo senza nome, la

propria esistenza di «Novecentesco»,

aspirante storico dell'arte, funzionario

di Ministero, uomo che ha creduto nel

comunismo e poi si è fatto socialista e

corrotto, con i suoi amori e, oggi, l'os-

sessione per la vecchiaia, la malattia,

la pornografia; e ricostruisce infine -

con documenti veri o quasi-veri - la

storia di un quartiere i cu iabitanti, operai

e proletari, per secoli e fin oltre la metà

del Ventesimo, hanno prodotto qui i mat-

toni di cui è fatta la Città: il quartiere più

comunist ae antifascista di tutti, forse

visitat oda Lenin - personaggio inatteso

di queste pagine - nel 1908.Il risultato

è un libro certamente unico nel panora-

ma letterario non solo italiano, in cui la

passione politica, antropologica e

linguistica, le vicende di una vita, di un

quartiere, di un intero secolo concorrono

a un'esperienza di lettura memorabile:

un'illuminante - tragica ed esilarante -

avventura di conoscenza. 

 
 
 
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