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La soddisfazione di aver amato il basket

Post n°642 pubblicato il 11 Dicembre 2017 da alb.55z

La soddisfazione di aver amato il basket, ho fatto veramente poca fatica perché è veramente bello".La mia vita sportiva è cominciata con il basket, nella palestra dell' ITIP di Ferrara.
Avevo 15 anni , primo anno di istituto. Tutto fu per caso andai in palestra per vedere un allenamento di basket e incontrai un allenatore di basket, all'inizio non conoscevo nessuno, poi imparai che si chiamava Rodolfo Perini. Mi chiamò , mi chiese se ero interessato al gioco del basket, io dissi di si,subito , perché non avendo mai praticato mi incuriosiva, perché nel mio paese non si praticava. E' stato così che intrapresi il gioco del basket , dal 1970,al 1975, Rodolfo mi insegnò. Mi seguì nel gioco nelle ore di ginnastica nella palestra e nei pomeriggi di alcuni giorni. Poi nel 1970 primo anno, l'istituto ITIP si iscrisse ai campionati studenteschi di basket, in quell' anno sono sceso in campo con paura, ma dopo poco mi sparì, fu un evento emozionante.
Con Rodolfo imparai le prime regole del basket, mi diceva quando palleggi, il contatto della mano deve garantirti il controllo del pallone, tocca la palla con i polpastrelli, non con il palmo. Inoltre mi diceva con la pratica dovresti riuscire a farlo naturalmente senza guardare e senza fissare la palla costantemente.
Così facevo giri del campo nel palleggiare camminando, poi avendo abbastanza dimestichezza, di corsa leggera e poi veloce. Ma questo dopo giorni di allenamento. Poi innanzitutto, imparare a difendere bene nel basket è difficile, ma possibile se ci si impegna, Rodolfo, veniva come vice di serie A nella squadra di Bologna la Fortitudo, per cui la difesa doveva essere fatta nel modo migliore. Rodolfo mi diceva impara il tuo ruolo in fase difensiva. L'obiettivo della difesa è impedire agli avversari di fare punti: ostacola i passaggi e rubare i palloni.

Il periodo dal 1971 al 1980 è stato stupendo non si può dimenticare nulla,vedendo questa ed altre foto di gruppo prevale l'emozione e i ricordi di quei tempi ritornano.

Nell'anno 1975 il giorno 9-mese di marzo dopo la partita giocata a Mestre, i dirigenti,l'allenatore Rodolfo e tutti i miei compagni di squadra mi hanno fatto una sorpresa, un regalo per il compleanno, un libro Racconti di Sport, avevo compiuto 20 anni. Qui le firme di tutti.

 

 

 

 

 

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Le continue stragi dei delfini in Giappone

Taijij è un piccolo villaggio di pescatori
posto nella parte meridionale dell'arcipelago giapponese
sulla punta che si estende nel Pacifico dove ogni anno,
migliaia di cetacei  vengono massacrati.
Pochi vengono uccisi in alto mare ma
i più sono convogliati in piccole baie dove
vengono intrappolati e quindi uccisi.
Ma non solo a Taiji anche a Iki, Ito, Futo e Izu.

La ferocia dell'uomo: la strage dei cetacei in Danimarca nelle isole Feroe

Da anni se ne sente parlare ogni tanto,
quasi come un sussurro, come se la notizia dovesse passare sotto silenzio. 
 
Parliamo dei globicefali (specie Globicephala melas) o
come meglio sono conosciuti le balene pilota
(chiamati così perchè più che rassomigliare a dei delfini sono simili alle balene) appartenenti alla famiglia dei Delphinidae, conosciuti in lingua spagnola come calderones

Inoltre anche Australia fanno la caccia ai delfini e balene  e’ una strage

 

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