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Big Kahuna. Il monologo

Post n°55 pubblicato il 16 Marzo 2007 da piccolad86

Goditi potere e bellezza della tua gioventù. Non ci pensare.
Il potere di bellezza e gioventù lo capirai solo una volta appassite.
Ma credimi tra vent'anni guarderai quelle tue vecchie foto.
E in un modo che non puoi immaginare adesso.

Quante possibilità avevi di fronte
e che aspetto magnifico avevi!
Non eri per niente grasso come ti sembrava.

Non preoccuparti del futuro.
Oppure preoccupati ma sapendo che questo ti aiuta quanto masticare un chewing-gum per risolvere un'equazione algebrica.

I veri problemi della vita saranno sicuramente cose che non ti erano mai passate per la mente, di quelle che ti pigliano di sorpresa alle quattro di un pigro martedì pomeriggio.

Fa' una cosa ogni giorno che sei spaventato: canta!

Non essere crudele col cuore degli altri.
Non tollerare la gente che è crudele col tuo.

Lavati i denti.

Non perdere tempo con l'invidia: a volte sei in testa, a volte resti indietro.
La corsa è lunga e, alla fine, è solo con te stesso.

Ricorda i complimenti che ricevi, scordati gli insulti.
Se ci riesci veramente, dimmi come si fa...

Conserva tutte le vecchie lettere d'amore,
butta i vecchi estratti-conto.

Rilassati!

Non sentirti in colpa se non sai cosa vuoi fare della tua vita.
Le persone più interessanti che conosco a ventidue anni non sapevano che fare della loro vita.
I quarantenni più interessanti che conosco ancora non lo sanno.

Prendi molto calcio.

Sii gentile con le tue ginocchia,
quando saranno partite ti mancheranno.

Forse ti sposerai o forse no.
Forse avrai figli o forse no.
Forse divorzierai a quarant'anni.
Forse ballerai con lei al settantacinquesimo anniversario di matrimonio.
Comunque vada, non congratularti troppo con te stesso,
ma non rimproverarti neanche: le tue scelte sono scommesse,
come quelle di chiunque altro.

Goditi il tuo corpo,
usalo in tutti i modi che puoi,
senza paura e senza temere quel che pensa la gente.
E' il più grande strumento che potrai mai avere.

Balla!
Anche se il solo posto che hai per farlo è il tuo soggiorno.

Leggi le istruzioni, anche se poi non le seguirai.
Non leggere le riviste di bellezza:
ti faranno solo sentire orrendo.

Cerca di conoscere i tuoi genitori,
non puoi sapere quando se ne andranno per sempre.
Tratta bene i tuoi fratelli,
sono il miglior legame con il passato
e quelli che più probabilmente avranno cura di te in futuro.

Renditi conto che gli amici vanno e vengono,
ma alcuni, i più preziosi, rimarranno.
Datti da fare per colmare le distanze geografiche e gli stili di vita,
perché più diventi vecchio, più hai bisogno delle persone che conoscevi da giovane.

Vivi a New York per un po', ma lasciala prima che ti indurisca.
Vivi anche in California per un po', ma lasciala prima che ti rammollisca.

Non fare pasticci con i capelli: se no, quando avrai quarant'anni, sembreranno di un ottantacinquenne.

Sii cauto nell'accettare consigli,
ma sii paziente con chi li dispensa.
I consigli sono una forma di nostalgia.
Dispensarli è un modo di ripescare il passato dal dimenticatoio,
ripulirlo, passare la vernice sulle parti più brutte
e riciclarlo per più di quel che valga.

Ma accetta il consiglio... per questa volta.

 
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chi sono

Lei, che non possedeva propriamente un animo sensibile ma per dirla con termini esatti, era posseduta da una sensibilità d’animo incontrollabile, esplosa per sempre in chissà quale momento della sua vita segreta-vita da nulla, piccola com’era-e poi risalita al cuore per vie invisibili, e agli occhi, e alle mani e a tutto, come una malattia, che una mallattia non era , ma qualcosa di meno, se ha un nome dev’essere leggerissimo, lo dici e già è sparito. Aveva una voce bellissima-velluto-e quando camminava sembrava scivolasse nell’aria, che non potevi smettere di guardarla. Ogni tanto, senza ragione, le piaceva mettersi a correre, lungo i corridoi, incontro a chissà cosa, su quei tremendi tappeti bianchi, smetteva di essere l’ombra che era e correva, ma solo di rado, e in un modo che taluni , in quei momenti, nel vederla, si udivano dire, a bassa voce...

 
 Teneteli stretti i vostri di ricordi, capiterà un giorno di averne bisogno in una notte senza luna quando tutto vi sembrerà inutile e avrete la sensazione di essere soli su questo pianeta. Ma per fortuna in una posizione privilegiata per guardare meglio le stelle...
 

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Ciascuno di noi,in ogni fase della propria esistenza,attraversa infiniti momenti di passaggio che segnano grandi o piccole trasformazioni nel nostro modo di vivere: il passaggio dall'infanzia all'adolescenza,dall'adolescenza alla maturità e poi alla mezza età e alla vecchiaia; i cambiamenti di scuola,di lavoro,di ruolo di relazioni; la perdita di una persona cara,le separazioni. In questi frangenti dobbiamo affrontare la fatica di "perderci per ritrovarci"; perdere il vecchio equilibrio,costruito per una situazione precedente,per crearne a poco a poco uno nuovo. E' come un processo di morte e di rinascita,doloroso ma ricco di possibilità inaspettate che ci porta a scoprire capiacità e forze psicologiche finora latenti dentro di noi. E quello che può sembrare a prima vista un angoscioso tunnel senza uscita,si rivela invece come una straordinaria occasione di crescita.
 

....

- Spesso vive nella solitudine,sconfortante o liberatoria.
- Si sdraia in un prato a pancia in su e guarda l’immensità del cielo,la dolcezza delle bianche nuvole cogliendo realtà nella fantasia.
- Sprofonda nell’intensità del colore di un fiore, canta a squarciagola finché musica ed emozioni diventano una cosa sola.
- Ama (raramente) anche parlare a voce bassa sussurrando parole d’amore,sincere che vengono dal cuore.
- Ascolta il suono delle lacrime,speranzosa di tutto.
- Sorride anche con un cumolo di pensieri aggrovigliati nel cuore davanti a chi ha bisogno di gioia.
 

premessa

Non mi interessa cosa fai per vivere, voglio sapere per cosa sospiri, e se rischi il tutto per trovare i sogni del tuo cuore.

Non mi interessa quanti anni hai, voglio sapere se ancora vuoi rischiare di sembrare stupido per l'amore, per i sogni, per l'avventura di essere vivo.

Non voglio sapere che pianeti minacciano la tua luna, voglio sapere se hai toccato il centro del tuo dolore, se sei rimasto aperto dopo i tradimenti della vita, o se ti sei rinchiuso per paura del dolore futuro.

Voglio sapere se puoi sederti con il dolore, il mio o il tuo; se puoi ballare pazzamente e lasciare l'estasi riempirti fino alla punta delle dita senza prevenirti di cautela, di essere realisti, o di ricordarci le limitazioni degli esseri umani.

Non voglio sapere se la storia che mi stai raccontando sia vera. Voglio sapere se sei capace di deludere un altro per essere autentico a te stesso, se puoi subire l'accusa di un tradimento e, non tradire la tua anima.

Voglio sapere se sei fedele e quindi hai fiducia. Voglio sapere se sai vedere la bellezza anche quando non è bella tutti i giorni e se sei capace di far sorgere la tua vita con la tua sola presenza. Voglio apere se puoi vivere con il fracasso, tuo o mio, e continuare a ridare all'argento di una luna piena.

Non mi interessa sapere dove abiti o quanti soldi hai, mi interessa se ti puoi alzare dopo una notte di dolore, triste o spaccato in due, e fare quel che si deve fare per i bambini. Non mi interessa chi sei, o come hai fatto per arrivare qui, voglio sapere se sapresti restare in mezzo al fuoco con me, e non retrocedere.

Non voglio sapere cosa hai studiato, o con chi o dove, voglio sapere cosa ti sostiene dentro, quando tutto il resto non l'ha fatto. Voglio sapere se sai stare da solo con te stesso, e se veramente ti piace la compagnia che hai nei momenti vuoti.
 

musica

"E il mio ricordo ti verrà a trovare quando starai troppo male quando invece starai bene resterò a guardare perché ciò che ho sempre chiesto al cielo è che questa vita ti donasse gioia e amore vero" (T.Ferro)

 

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