Creato da carlottavaldes il 01/02/2008

le con d'iréne

scatti a pensieri a scatto escato-labili

 

 

TRICLINIUM - per S. 

Post n°27 pubblicato il 07 Marzo 2008 da carlottavaldes

Lontano distante
come                                                                un esame
       verifica a bordo di memoria
la mia pelle è sapore di stella svanita
quando tutto pulsava ed è diverso il senso
                 dell’amore al tatto di un amore
con le tue cinque dita dentro
che risuonano vita non mia
                                (siamo stati demoni d'attimi
                                  per un altro test senza fine,
in una profanazione tattile
                                  di singole tracce mnestiche)

sarò l'utile che non serve
a Milano

o dove altrove
hai piantato
un aroma
di cuore

o punizione per chi ti lega
terra al vino
parole in domani

 
 
 

ARTI

Post n°26 pubblicato il 05 Marzo 2008 da carlottavaldes

 
 
 

INDOSSARE BABELE

Post n°25 pubblicato il 05 Marzo 2008 da carlottavaldes

 
 
 

Post N° 24

Post n°24 pubblicato il 02 Marzo 2008 da carlottavaldes

 
 
 

Post N° 23

Post n°23 pubblicato il 02 Marzo 2008 da carlottavaldes

 

 
 
 

Madame Butterfly o l'angelo biondo?

Post n°22 pubblicato il 22 Febbraio 2008 da carlottavaldes

Assolo Assolo di vortice in società pellicolare.
Lo spazio frullato. Il barocco dei pensieri. minimalisti stati D'ANImo.
Adoro le fotografie di Diane Arbus, Francesca Woodman, Julia Fullerton-Batten e Frank Juery.

(non sono solo. lacrime.
E più.

Intensi i tuoi lavori).

 
 
 

Post N° 21

Post n°21 pubblicato il 22 Febbraio 2008 da carlottavaldes

 
 
 

Post N° 20

Post n°20 pubblicato il 22 Febbraio 2008 da carlottavaldes

 
 
 

Post N° 19

Post n°19 pubblicato il 22 Febbraio 2008 da carlottavaldes

 
 
 

Post N° 18

Post n°18 pubblicato il 22 Febbraio 2008 da carlottavaldes

 
 
 

Post N° 17

Post n°17 pubblicato il 22 Febbraio 2008 da carlottavaldes

 
 
 

Post N° 16

Post n°16 pubblicato il 22 Febbraio 2008 da carlottavaldes





Prima o poi
ti inciderò
coi miei occhi,
a mani aperte
nel vuoto
 

 
 
 

ROMANCE X

Post n°15 pubblicato il 21 Febbraio 2008 da carlottavaldes

Presa alla gola da un venerdì strozzato di anime e pesci dalle ombre contorte,
sono andata al mercato rionale e ho regalato al primo offerente
la parte migliore
il lato peggiore
di me
ed è stato un attimo, una rotaia, un treno
nei bassifondi di un olocausto personale intessuto sotto i vestiti a languide violenze
senza numeri nella testa.
Mi ripetevo codici, e aspettavo un ponte, mi ricordo che c’era un ponte,
una volta, dolce e delicato, ma non trovavo la strada in quel
bilocale lussuoso dove
strisciare le lingue per terra.

Nessuno ha teso la mano per salvarmi dal disgusto e dalla mia compassione per le immagini sante, che c’erano solo feticci veloci e gli umori bagnati
sul lato profano
di questa stronza vita.

 
 
 

ViOLaVAnVERa

Post n°14 pubblicato il 21 Febbraio 2008 da carlottavaldes

(Interno)

C'è una Viola
    dentro al mio giardino.

Uno sguardo di fianchi
                   fiori torniti pallidi di pelle,
il regalo
           di una mano di ceramica a proteggere il sonno
e l'indaco di Steinbeck.
      
Tu dammi
     la vena del tuo avambraccio
e indosserò la nostra intimità attorno al polso,
come bracciale che lega
                 d'autunno,
                                una storia.

 
 
 

ENDLESSLEGS

Post n°13 pubblicato il 21 Febbraio 2008 da carlottavaldes

Tommy il giardiniere non aveva più castelli nelle tasche. Allora aveva iniziato a distribuire sogni liofilizzati dalla monofalciatrice che guidava alla guisa dei falchetti, giù per i praticelli dorati delle casupole monodose di cui custodiva i segreti rancori, gli odori da buffet di malaspina, i singulti di pece. Odette non lo sapeva. Credeva solo nel suo profumo alle essenze di dodici amanti smantellati. E nelle calze color prugna che indossava con fatale ostinazione, tutti i 459 di maggio.

Quando si amavano, lo facevano sempre di passaggio.

Odette non lo sapeva.
Quando si amavano, lo facevano sempre di passaggio.

 
 
 

Post N° 12

Post n°12 pubblicato il 21 Febbraio 2008 da carlottavaldes

 
 
 

LOVE PARADE

Post n°11 pubblicato il 21 Febbraio 2008 da carlottavaldes



 Avevi guanti di mano e un inverno di velluto da tirare fuori al momento giusto, sempre giusto dietro l'angolo - ad occidente - e c'era sempre una musica da bar nascosta tra le linee curve dei tuoi baci. Io mi dimenticavo la notte (sono atea eppure possiedo le ore), non portavo nemmeno le parole, solo calze di seta per agguantare l'amore incondizionato dei cani. Sola come una luna a pavone, un battello e poi. Cambio di scena. Ti ho barattato al mercato per una zolla di terra da piantare sotto le dita, dove crescere fili di rame e un rumore elettrico, nient'altro che uomini a ballata meccanica.

 
 
 

eSCATO - LABILE

Post n°10 pubblicato il 21 Febbraio 2008 da carlottavaldes



Ci sarà stato pure un comandante
tra gli spari        dei tuoi occhi
lungo le colline
scoscese

e cremisi
   degli artigli notturni
per un fuco di fiera          che non porto ragioni,

inesattezze della vita tutte intorno a quel dio
che ogni giorno rimpiango di       non       essere       nato.

Labile e implume,
la notte                       per sempre
che      divide    ineguali.

La tua indecisione era di lattice
come il copioso rigoglìo del dissenso
assurdo il commento orgoglio inorganica

materia   del    nostro   amore.

 
 
 

SaTISfaCTiOn

Post n°8 pubblicato il 17 Febbraio 2008 da carlottavaldes

 

 

Quindici verità stroncate da simposio di epidermidi fallate.
Jeremy si accartocciava in un abbraccio convulso, ieratico,
mistico quanto poteva essere il suo humtpy-jumpy tascabile,
quello verde acido e azzurononmiportare via.
(sua nonna, sempre dietro la corrente onnipotente).
Senza più Jane all’occhiello, non valeva la pena ritagliare figurine
di cowboy da decoupage ed entrare nel suo di buco, urlando “sono a casa”.
Senza più Jane all’occhiello, era meglio coltivare martelli
taglia extra large e composte di meringa tuttifrutti
come diserbanti per ranocchi ciechi.
Senza più Jane all’occhiello, nessun fiore gli avrebbe acceso gli occhi.

Questo - almeno - per due o tre mattine.
 

 

 
 
 

Post N° 7

Post n°7 pubblicato il 17 Febbraio 2008 da carlottavaldes

 


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