Creato da camilloiuy il 30/09/2008

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XXXV

Post n°185 pubblicato il 17 Settembre 2009 da camilloiuy

Le guardie scoppiarono a ridere di cuore e l'Alchimista rise insieme a loro. Avevano trovato la risposta molto divertente e li lasciarono andare senza altri indugi, e con tutti i loro averi.
Sei matto? domandò il ragazzo all'Alchimista, quando ormai erano lontani. Perché lo hai fatto?
Per dimostrarti una semplice legge del mondo, rispose l'Alchimista. Quando abbiamo davanti agli occhi dei grandi tesori, non ce ne accorgiamo mai. E sai perché? Perché gli uomini non credono ai tesori.
Continuarono ad avanzare nel deserto. Ogni giorno che passava, il cuore del ragazzo si faceva sempre più silenzioso. Non voleva più sapere niente di cose passate o di cose future: si contentava anch'esso di contemplare il deserto e dissetarsi insieme al ragazzo dall'Anima del Mondo. Il giovane e il suo cuore divennero grandi amici: ciascuno incapace di tradire l'altro.
Quando il cuore parlava, lo faceva per dare stimolo e forza al ragazzo, per il quale i giorni di silenzio erano talvolta terribilmente pesanti. E per la prima volta il cuore gli parlò delle sue grandi doti: del coraggio che aveva avuto nell'abbandonare le pecore, nel vivere la propria Leggenda Personale, e dell'entusiasmo dimostrato nel negozio del cristalli.
Ma gli parlò anche di una cosa cui il ragazzo non aveva mai fatto caso: dei pericoli che li avevano sfiorati e di cui egli non si era mai accorto. Il cuore gli raccontò che, una volta, aveva nascosto la pistola che il giovane aveva sottratto al padre, poiché c'era una grande possibilità che si ferisse. E rammentò quel giorno in cui il ragazzo si era sentito male in aperta campagna, aveva vomitato e poi dormito per lungo tempo: poco più avanti c'erano due briganti che stavano organizzando un piano per rubargli le pecore e assassinarlo. Ma, visto che il ragazzo non compariva, avevano deciso di andarsene, pensando che dovesse avere cambiato direzione.
I cuori aiutano sempre gli uomini? domandò all'Alchimista.
Soltanto quelli che vivono la propria Leggenda Personale. Ma aiutano molto i bambini, gli ubriachi e i vecchi.
Allora vuol dire che non c'è pericolo?
Vuol dire solo che i cuori fanno del loro meglio, rispose l'Alchimista.
Un certo pomeriggio passarono per l'accampamento di uno dei clan. C'erano arabi con vistosi abiti bianchi, ricoperti di armi nascoste ovunque. Gli uomini fumavano il narghilè e parlavano di combattimenti. Nessuno prestò grande attenzione ai due viaggiatori.
Non c'è alcun pericolo, disse il ragazzo, quando ormai si erano allontanati un po'
dall'accampamento. L'Alchimista si infuriò.
Confida nel tuo cuore, disse. Ma non dimenticare che sei nel deserto. Quando gli uomini sono in guerra, anche l'Anima del Mondo sente le urla del combattimento. Nessuno può evitare di subire le conseguenze di qualunque cosa accada sotto il sole.
Tutto è una sola cosa, pensò il ragazzo.
E, come se il deserto volesse dimostrare che il vecchio Alchimista era nel giusto, alle spalle dei viaggiatori comparvero due cavalieri.
Non potete proseguire, disse uno di loro. Vi trovate nella zona dove sono in corso i combattimenti.
Non vado molto lontano, rispose l'Alchimista, guardando profondamente negli occhi i guerrieri.
Questi tacquero per qualche minuto e poi acconsentirono a che i due stranieri proseguissero il viaggio.
Il ragazzo assistette alla scena affascinato.
Hai dominato le guardie con lo sguardo, commentò.
Gli occhi mostrano la forza dell'anima, rispose l'Alchimista
E’ vero, pensò il ragazzo. Laggiù, nell'accampamento, si era accorto che, in mezzo alla folla di soldati, uno di loro li guardava fissamente. Ed era così distante che non si sarebbe neppure potuta distinguere la sua faccia. Eppure il ragazzo era certo che stesse guardando proprio loro due.
Finalmente, quando iniziarono l'attraversamento di una montagna che si stendeva su tutto
l'orizzonte, l'Alchimista disse che mancavano due giorni per raggiungere le Piramidi.
Se dovremo separarci presto, rispose il ragazzo, allora insegnami l'Alchimia.
Già la conosci. Significa penetrare nell'Anima del Mondo e scoprire il tesoro che essa ha riservato per noi.
Non è questo che voglio conoscere, ma il modo per trasformare il piombo in oro.
L'Alchimista, rispettando il silenzio del deserto, rispose al ragazzo soltanto quando si fermarono per mangiare.
Tutto nell'universo evolve, disse infine. E per i saggi l'oro è il metallo più evoluto. Non domandarmi perché: questo non lo so. Io so soltanto che la Tradizione è sempre nel giusto.
Sono gli uomini che non hanno bene interpretato le parole dei saggi. E l'oro, invece che simbolo di evoluzione, è divenuto il segnale delle guerre.
Le cose parlano molti linguaggi, disse il ragazzo. L'ho capito con il bramito di un cammello che, prima, era solo un bramito e, poi, è divenuto segnale di pericolo, per trasformarsi infine di nuovo in un bramito.

 
 
 
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