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Amicizia Amore Allegria ........un pizzico di Creatività e di Pazzia ....... frullare tutto ...... Sono IO

Messaggi di Novembre 2015

Thanksgivingday

Post n°1236 pubblicato il 28 Novembre 2015 da Casalingapercaso

È stata proprio una bella festa del Ringraziamento. All'alba abbiamo informato il tacchino e per l'appartamento si è presto sparso un profumo di buono, profumo di casa. 'Sembra di essere a casa, hanno detto. Abbiamo innumerevoli motivi per essere grati, uno per tutti i nostri nipotini. Poi il nuovo lavoro che soddisfa ogni desiderio, per quanto riguarda il grande. S' è ambientato in un attimo in questa città, che già conosceva piuttosto bene. Mia nuora è un po' sacrificata in casa per ora, ma per una buona causa. Non appena i bimbi avranno superato la fase critica di nascita prematura, potrà uscire. Anche il loro cane s' è ben adattato. Passeggiate in montagna, nuove avventure.

Anche il medio a Londra ha festeggiato la ricorrenza, anzi doppiamente. La prima volta da ancestry, la sua ditta e poi a casa sua. Sta lavorando un sacco, ma non si lamenta, perché Londra è carissima. Per arrotondare aveva preso un lavoro part time alla Disney. Riempire gli scaffali di notte nel week end nel periodo natalizio ( ormai odia la bambola di Frozen), ma poi gli hanno aumentato le ore ed il in crisi. Ma tutto sommato è contento. La sua vita sta prendendo una buona piega. 

Il piccolo è quello che sel'è passata peggio. Dice che lo abbiamo abbandonato da solo a casa con laki. Ma fra pochi giorni parte per un week end a Bucarest. Non proprio il periodo migliore per visitarla, ma contento lui. ..

Stamane ci siamo svegliati con la neve, molto bello. Fa freddo, ma meno di ieri. 

Ieri mattina, circa meno sei gradi, una amica mi ha accompagnato su a Ensign Point, nel punto da dove sono entrati nella valle i primi pionieri nel 1847. Spirava una bora, qui li chiamano canyon winds, che faceva gelare anche le orecchie. Ho fatto un po' di foto, la macchina fotografica che ho regalato a mio marito per il suo compleanno mi dà grandi soddisfazioni. Poi ci siamo rifugiate nel visitors center, per qualche souvenir, ma soprattutto per scaldarci. 

Poi al tramonto tutti, ma proprio tutta la città in Temple Square perl'accensione delle luci di Natale. Migliaia di luci colorate. In particolare il cedro del Libano con le luci tutte rosse. Ci sono due cedri del Libano piantati nel 1850 circa e li illuminano ad anni alterni per non danneggiarli. Era uno spettacolo meraviglioso, ma faceva un freddo da matti. Si vedevano bambini, e anche adulti, avvolti nelle coperte supplementari offerte ai più freddolosi.  Che meraviglia. Non vedo l'ora di scaricare e aggiungere le foto. 

Qui i giorni scorrono troppo in fretta. 

 

 
 
 

Presenze notturne

Post n°1235 pubblicato il 26 Novembre 2015 da Casalingapercaso

Corre, scava, raspa e gratta di sera e di mattina sopra le nostre teste facendo un rumore notevole, tanto che temo che ci caschi in testa all'improvviso. 

Sembra che sia un racoon, un orsetto lavatore che ha scelto la soffitta sopra di noi per passare l'inverno al caldo. 

 
 
 

Auguri iii

Post n°1234 pubblicato il 25 Novembre 2015 da Casalingapercaso

Al mio migliore amico, the Man I love. 

Post scritto quando qui era ancora il giorno 24. 

 
 
 

IQ test

Post n°1233 pubblicato il 15 Novembre 2015 da Casalingapercaso
 

Mio marito l'ha fatto per primo, ed è stato molto divertente.  Il  punteggio finale lo definiva molto intelligente.

Io non volevo farlo.  Sono scettica sui test che misurano il quoziente d'intelligenza, perché influenzati dalla lingua, dall'età, dall'istruzione ecc.;  ma il consorte mi ha convinta, perché era tutto matematica e logica.

Così l'ho fatto ed è stato divertente, soprattutto perché ho ottenuto 4 punti più di lui.

Anch'io sono very intelligent.

Da provare

 

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Dal Corriere di oggi

Post n°1232 pubblicato il 15 Novembre 2015 da Casalingapercaso


Gli attentati di Parigi e la Fallaci
«Scusaci Oriana, avevi ragione»
Il risarcimento postumo è online
Aspra ma vera, violenta ma realista. Fallaci protagonista su Facebook e Twitter
di PIERLUIGI BATTISTA
Oriana Fallaci (Ap/Pistoia) shadow

S u Twitter, su Facebook, sui social network, dopo l'apocalisse di Parigi è tutto uno «scusaci Oriana». Anzi, tutto no. La parte opposta se la prende aspramente, rancorosamente, con «il delirio della Fallaci», con «l'odio fallaciano». Uno ha scritto, come in una disputa teologica, contro il «fallacianesimo». Ma insomma, da una parte e dall'altra fioriscono le citazioni di Oriana Fallaci. Si vede nel massacro di Parigi il frutto della «profezia di Oriana». Si citano brani interi de La rabbia e l'orgoglio, un libro che ha venduto un numero incalcolabile di copie, che ha intercettato un umore popolare, che ha dato voce a un sentimento diffuso. E oggi, dopo anni di dimenticanza e di marginalizzazione, lo «scusaci Oriana» sembra essere la ricompensa postuma, il risarcimento per una sordità, quasi a considerare Oriana Fallaci come una intrattabile estremista. Mentre ora si vede che le sue diagnosi non erano poi così insensate.

Un passo della Fallaci molto citato: «Intimiditi dalla paura di andar controcorrente cioè d'apparire razzisti, non capite o non volete capire che qui è in atto una Crociata alla rovescia. Abituati come siete al doppio gioco, accecati come siete dalla miopia, non capite o non volete capire che qui è in atto una guerra di religione». «Brava Oriana», «Scusaci Oriana», «Non ti hanno voluto ascoltare Oriana», si batte e si ribatte sui social network. E giù anche con gli improperi di Oriana Fallaci sull'Italia molle e arrendevole, «l'avamposto che si chiama Italia» come lo definiva beffardamente lei: «avamposto comodo strategicamente perché offriamo buonismo e collaborazionismo, coglioneria e viltà». E sulla «coglioneria» s'alza la standing ovation dei fallaciani dell'ultimissima ora, o forse della prima perché compravano avidamente i suoi libri ma non avevano il palcoscenico di Internet sul quale esibirsi. E la profezia della Fallaci che viene rilanciata, e poi contestata, e poi brandita come un'arma della guerra culturale, e poi vituperata, e poi sventolata come una bandiera: «Ma presto si scateneranno. Molti italiani non ci credono ancora. Si comportano come i bambini per cui la parola Morte non ha alcun significato. O come gli scriteriati cui la morte sembra una disgrazia che riguarda gli altri e basta. Nel caso peggiore, una disgrazia che li colpirà per ultimi. Peggio: credono che per scansarla basti fare i furbi cioè leccarle i piedi».

E poi, la previsione più precisa, geograficamente circostanziata, in perfetta connessione con l'orrore che ha scosso la Francia: «Parigi è persa, qui l'odio per gli infedeli è sovrano e gli imam vogliono sovvertire le leggi laiche in favore della sharia». La Francia che non ha mai amato Oriana Fallaci. E bisognerebbe anche ricordare che in Francia la Fallaci, assieme a Michel Houellebecq molto prima che uscisse Sottomissione, fu messa sul banco degli accusati con l'imputazione, che assomiglia a una scomunica ideologica, di «islamofobia»: un'impostura intellettuale che diventa reato e che in Francia, nella Parigi che ieri è stata sconvolta dalla follia fanatica dei combattenti jihadisti, è diventata un'arma di ricatto per tacitare la «parola contraria», come direbbe Erri De Luca in un contesto peraltro completamente diverso. La Fallaci del dopo 11 settembre ha sempre diviso l'opinione pubblica: l'hanno amata e l'hanno odiata, hanno comprato milioni di suoi libri e l'hanno bollata come fanatica al contrario, come guerrafondaia scatenata, come una pericolosa incendiaria quando descriveva Firenze assediata e violentata dagli immigrati che orinavano sul sagrato del Duomo, con un'immagine aspra, violenta. Senza che nessuno si chiedesse: aspra ma vera? Violenta ma corrispondente alla realtà? Oggi, dopo il massacro di Parigi, quelle domande tornano di attualità e vengono assorbite e fagocitate da quel grande mostro onnivoro che è il mondo dei social network. «Scusaci Oriana» su Twitter. Neanche una «profezia» della Fallaci poteva arrivare a tanto.

Proprio quest'estate ho riletto 'La rabbia e l'orgoglio', a distanza di anni dalla prima volta.  E ancora mi prendeva lo sgomento. Era eccessiva,  esagerata, senza speranza. Neanche sul Vietnam di 'Niente e così sia' era stata così pessimista.

Ma aveva, ha, ragione.

 
 
 

San Martino

Post n°1231 pubblicato il 11 Novembre 2015 da Casalingapercaso

Oggi è San Martino.

La nebbia agli irti colli ...  in effetti da tre giorni siamo avvolti dalla nebbia e i colli proprio non si vedono. Ma questi biscotti tipici di questo giorno scaldano il cuore  (ovviamente non li ho fatti io).

san martino

 
 
 

Tre giorni dopo

Post n°1230 pubblicato il 11 Novembre 2015 da Casalingapercaso

Questo è il risultato dopo tre giorni di amorevoli cure


marroni canditi

Questi sono i pezzi più grandi.  Nessuno di loro passerebbe l'esame per ottenere l'ambito titolo di Marron Glacé.
Rie
pilogando, ho usato 1 kg. di ottimi marroni (9 euri)  cotti con un bacello di vaniglia Bourbon  (1,50 euro) oltre a 300 gr. di zucchero e tanta, tanta pazienza.
Mi ritrovo con un pollice ustionato e dolorante per sbucciarli per ottenere questi marroni un po' 'saccagnati',  ma di ottimo sapore.  Frullerò il resto per una profumata marmellata, la preferita di mio figlio,  come gli altri anni.
Mi ritengo comunque soddisfatta, di solito andava peggio e penso, inoltre, di aver capito uno dei miei errori:  ho inciso troppo profondamente la buccia, non dovevo arrivare fino al frutto.
Dai, l'anno prossimo andrà meglio!  
 
 
 

Ritenta, sarai più fortunata

Post n°1229 pubblicato il 09 Novembre 2015 da Casalingapercaso

E' da anni che provo a fare i marrons glacés, senza mai riuscirci.

Alla fine, gira e rigira, mi ritrovo con una poltiglia appiccicosa in cui a stento si riconosce qualche pezzo di castagna.
Anche quest'anno, visto che non mi arrendo facilmente, ci sto riprovando, con qualche variante sul tema.
Dopo averli incisi, ho precotto in microonde il miei bellissimi marroni, sbucciati e fatti bollire per la prima volta nello sciroppo di zucchero e vaniglia, con una foglia di alloro.
Visto che le ricette classiche finora non hanno funzionato, stavolta faccio di testa mia.
Speremo ben!  



 
 
 

Questa è vita!

Post n°1228 pubblicato il 07 Novembre 2015 da Casalingapercaso
 

Dopo tanto stress, ieri ci siamo regalati una giornata di vacanza.

Il consorte aveva espresso il desiderio di andare al mare. Perché no?
Eravamo pronti per partire, Laki già bardato, che l'amore della mia vita mi chiede 'Ma sei sicura di voler andare al mare?  Non preferiresti andare in montagna?  Sai, se ci sbrighiamo arriviamo in tempo per prendere il formaggio da portare in America...'.
C'è voluto poco per convincermi. Il tempo di cambiare scarpe e giacche ed eravamo per strada.
Una giornata meravigliosa. Limpida, calda, gradevolissima. 
Siamo arrivati al caseificio giusto in tempo per prendere 5 kg. di grana trentino, Vezzena fresco e vecchio e canederli. Tutto confezionato in pezzi piccoli sottovuoto, con la speranza di passare indenni la severa dogana statunitense.  Mia nuora è alquanto provata e non c'è nulla come del buon grana trentino, forse il parmigiano reggiano,  per farla tornare in piena forma per accudire i suoi due neonati.  A proposito, anche Andrea è tornata a casa e sono nel pieno della baraonda di bimbi frignanti, da nutrire, cambiare, coccolare e via dicendo. Il Vezzena farà miracoli, ne sono certa!
Dopo il dovere, il piacere di una passeggiata.
C'erano ben  25'  e la strada per il Forte Belvedere non è mai stata così piacevole, nella solitudine completa.
In fondo, dietro al campanile, a fianco del Becco di Filadonna, si intravvedeva il gruppo del Brenta innevato.  Ho cercato di coglierlo nella foto, col cellulare;  forse ingrandendo si riesce a vedere qualcosa.


Dopo un buon pranzo all'Hotel Cervo, d'obbligo la passeggiata al lago e una sosta, molto lunga, al sole sulla nostra panchina.  Una di quelle giornate che si vorrebbe non finissero mai.
Una curiosità: le rive del lago erano costellate di margheritine; col caldo di queste ultime settimane si saranno confuse pensando di essere in primavera.
Tornando, ci siamo fermati qualche minuto a salutare un mio cugino anziano che non esce molto e gli abbiamo lasciato un po' di formaggio da polenta.
Giornate così fanno stare bene, anzi benissimo.  Ogni tanto bisogna imporsi di staccare, mollare tutto, essere un po' egoisti/menefreghisti.  E' forse questa la chiave della felicità?  BOH!!!

 
 
 

Di Martedì

Post n°1227 pubblicato il 03 Novembre 2015 da Casalingapercaso
 

Di martedì sera, in contemporanea con Crozza, ho il corso di inglese avanzato.  Per rinverdire le mie conoscenze; e perché mi è simpatico l'insegnante.

Martedì scorso ci ha dato una composition da scrivere per casa, di almeno 30 righe.  Mi ero distratta un attimo e zac, in punizione, 60 righe per me.
E senza usare il correttore!
Sempre meglio di quand'ero piccola quando l'insegnante mi metteva in castigo dietro la lavagna, in ginocchio sui semi di granturco. Che crudeltà!
E' una tale gioia imparare 

 
 
 

Punto e virgola della situazione

Post n°1226 pubblicato il 03 Novembre 2015 da Casalingapercaso
 

perché il PUNTO fermo, il full stop è ancora ben lontano.

Installazione caldaia, con due nuovi termostati, completata ... ma sabato ho fatto la doccia con l'acqua fredda  (cosa non si deve fare per non perdere il treno per Bologna).
Terrazze finite, e anche bene nonostante qualche imprevisto, ma in attesa del lattoniere per gli scarichi in grondaia. Facciamo la danza del sole perché non piova nel frattempo.
Pavimento del bagno, finito, molto bello.
Pitture esterne ... a primavera, insieme ad altri lavori.  Abbiamo esaurito tutta la pazienza disponibile per quest'anno.

 
 
 

Bologna è sempre Bologna, da 10 anni

Post n°1225 pubblicato il 01 Novembre 2015 da Casalingapercaso
 

Volevo raccontare di Bologna, della nostra gita blogastica, di quanto sia stata contenta di ritrovare le ragazze ...  ma prima di farlo sono passata da Atapo...

ha già raccontato tutto lei qui    http://blog.libero.it/ricomincioda7/13302587.html

molto meglio di quanto riuscirei a fare io.

Aggiungo solo che Ody ci ha portato souvenirs da tutto il mondo e Margi dolcissime marmellate dal suo orto.

Se Atapo non ha comprato nulla per sé (con la scusa che non riesce a usare neanche quello che ha già), ha fatto però da consulente a me per una bella giacca grigia in alpaca, calda e leggera allo spesso tempo (le mie spalle ormai rifiutano di portare pesi inutili). Per accompagnarla, un maglioncino nero.  

E poi,  seguendo l'esempio di Ody,  ho comprato delle tovagliette di artigianato locale, con disegni tipici di Faenza, da portare come cadeaux negli Stati Uniti.

Una semplice, serena giornata fra amiche.  

 

 

 
 
 

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30 COSE CHE VOGLIO FARE PRIMA DI MORIRE

Una crociera nei mari del Nord

La mia genealogia

Visitare lo Yucatan

Insegnare bene l'italiano a Michael

Riprendere a suonare la fisarmonica

Comprare la mia casetta in montagna

Rivedere i Laghetti Colbricon

Leggere tutta la Bibbia senza saltare i pezzi noiosi

Diventare una persona migliore

Preparare un croque-en-bouche di 20 piani

to be continued...

 
 
 

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