CELLAR DOOR

Progressive Rock Band

CELLAR DOOR E LA RICERCA DELLA VERITÀ

"...la maggior parte degli inglesi madrelingua ammetterà che cellar door è 'bellissimo', specialmente se dissociato dal suo significato (e dalla sua ortografia). Più bello che non dire sky e ancora più bello di beautiful. Orbene, in gallese per me le cellar doors sono straordinariamente frequenti e muovono alla più alta dimensione..."

John Ronald Reuel Tolkien

Cellar door significa letteralmente “porta della cantina”, lo spunto viene da un film di Richard Kelly, Donnie Darko. Nel film “Cellar Door” è l’ultimo indizio di cui Donnie ha bisogno per arrivare alla verità. La verità nel film è la risoluzione all’enigma che affligge il protagonista, nella vita reale la verità assume invece una connotazione diversa, come una sorta di ascesi, avere una concezione assoluta del mondo, dei comportamenti umani e naturali e persino di quelli ultraterreni.
Incarnare “Cellar Door” per noi significa quindi essere il mezzo che porta davanti alla soglia della verità, come solo la musica riesce a fare.
Ma la musica può solo mostrare la strada, varcare la soglia della verità non è cosa semplice, entra quindi in scena un altro elemento che accompagna la band, la Sfinge. Animale mitologico con corpo di leone e testa di donna la sfinge veniva rappresentata in antichità a protezione delle entrate di mausolei o edifici sacri, chiunque voglia attraversare la soglia deve vedersela con lei…

FILE AUDIO

Improvvisazione 01

Improvvisazione 02

(estratti dal concerto del 30 giugno 2007 al Farenait 4.23)

UN PO' DI STORIA...

La band nasce dalla già consolidata amicizia tra i due membri fondatori, Francesco Galassi e Manlio Sordelli. Ai due si aggiunge, in seguito, il chitarrista Simone Gregori. L'idea di creare una band da quel trio è ostacolata dalla mancanza di un bassista, l'estenuante ricerca del quale porterà Francesco a passare al basso. All’inizio quello dei Cellar Door è un sound che può trovare una sua collocazione nel Rock Blues, con delle sfumature Hard Rock e si caratterizza di un elemento che si rivelerà poi centrale nel corso dell’evoluzione artistica della band, l’improvvisazione.
Presto i Cellar Door si accostano al Progressive Rock, genere che si presta alle caratteristiche della band, e alla Psichedelia.
Dopo una serie di buone performance live cominciano a nascere le prime incompatibiltà stilistiche, da una parte la ricerca di sonorità alternative legate ad una visione musicale libera da schemi fissi da parte di Francesco e Manlio, dall'altra una crescente attenzione per sonorità Metal e Hard Rock.
Tale distanza porterà Simone a lasciare il gruppo. A sostituirlo arriva Riccardo De Stefano, vent'enne polistrumentista. L'arrivo di Riccardo porta alla band nuove soluzioni musicali che si integrano alla perfezione con la già consolidata sezione ritmica.
La formazione viene completata dal tastierista Arturo Martinini, l'inserimento del quale determina un sensibile cambiamento nel sound della band grazie all'apporto del synth.