Post n°569 pubblicato il 07 Giugno 2009 da Eva_8
un cielo ventoso e nuvoloso ha fatto da cornice alle esibizioni acrobatiche delle mitiche frecce. Genova si è fermata per circa mezz'ora per questo evento che festeggiava il varo delle due nuove navi crociera della Costa. In tempi dove molti faticano ad arrivare alla fine del mese succede anche questo.... Eva p.s. la foto l'ho scattata io... |
Post n°568 pubblicato il 27 Maggio 2009 da Eva_8
|
Post n°567 pubblicato il 22 Maggio 2009 da stelladanzanteforeve
|
Post n°566 pubblicato il 09 Maggio 2009 da stelladanzanteforeve
|
Post n°565 pubblicato il 01 Maggio 2009 da Eva_8
Siamo appena tornati da un bellissimo paese umbro. E' la seconda volta in pochi mesi che andiamo a trovare Maddalena e tutte le persone che vivono con lei o passano da casa sua. La sua casa si chiama Casa della povera gente. In questi tempi molti sono i poveri in termini di lavoro, casa, soldi, ma anche altre povertà nascoste si accumulano su uomini e donne. Un soggiorno in questa casa non risolve con un tocco di bacchetta magica la disperazione, la depressione, lo sconforto. Ma aiuta a prendere strade diverse, a riflettere su dove stiamo andando, ad aprire i nostri orizzonti che a volte non vanno oltre la porta di casa nostra.Cinque giorni di immersione nella vita di un gruppo di persone che senza far nessun rumore si mettono a disposizione di chi ha bisogno di un letto, di una doccia, di un pasto caldo e anche di uno sguardo, un sorriso, una parola di incoraggiamento. Solidarietà concreta che non richiede certificati o documenti. Questo tutti i giorni dell'anno. Maddalena, la "fondatrice" di questa casa ha una sensibilità e una tenerezza eccezionali. Ora non mi sento più di criticare se per i poveri non si fa questo o quello, ora che ho visto che come si fa a rimboccarsi le maniche in prima persona. Metto il link della Casa, se a qualcuno venisse voglia di dare una mano o di conoscerla meglio. http://www.maddalenadispello.com/ Penso che nella odierna ricorrenza questo lavoro a beneficio dei più deboli sia da festeggiare alla grande. Eva
|
Post n°564 pubblicato il 23 Aprile 2009 da Eva_8
PROVOCAZIONI Lo scrittore Jean-Louis Fournier ha scelto l'ironia per raccontare i due figli portatori di handicap. Due "spiritelli", "uccellini arruffati", li definisce nel suo libro. Un modo spiazzante di affrontare la sofferenza di Fabio Gambaro Sono fiero che siano diventati gli eroi di un libro, anche se non erano destinati a esserlo". Jean-Louis Fournier sta parlando di Mathieu e Thomas, i due figli gravemente handicappati che hanno impresso alla sua esistenza una traiettoria drammatica, trasformandola in una lunga e faticosa battaglia. Descritti come "marionette disarticolate", "uccellini arruffati", "spiritelli" con la testa "piena di paglia" e il corpo informe, i due sono gli imprevedibili e spiazzanti protagonisti di Où on va papa? (Stock), libro carico di amara e affettuosa autoironia che lo scrittore ha dedicato loro, ottenendo uno strepitoso successo. La storia infatti ha conquistato immediatamente il pubblico francese, diventando uno dei più clamorosi fenomeni editoriali degli ultimi tempi. Con quasi cinquecentomila copie vendute, il libro, che ha anche vinto il Prix Femina, è in testa alle classifiche da oltre venti settimane ed è in corso di traduzione in tutto il mondo (in Italia Dove andiamo papà?, pubblicato da Rizzoli dieci giorni fa). "Dato che la natura è stata dura con i miei figli, volevo che almeno la letteratura fosse generosa nei loro confronti", racconta Fournier, accogliendoci nella sua bella casa con giardino, nascosta in un quartiere di Parigi che sembra un villaggio di campagna. "Mathieu e Thomas non hanno avuto una vita sociale, intellettuale o affettiva. In un certo senso, ho voluto risarcirli attraverso la scrittura, facendoli conoscere agli altri. Oggi molte persone mi chiedono loro notizie. Sarà simbolico, ma è pur sempre qualcosa". In passato lo scrittore - viso da Geppetto stralunato, capelli d'argento e occhialini tondi sul naso - non aveva mai parlato dei suoi figli, forse per vergogna o perché insofferente alla compassione altrui. Un giorno però ha trovato la forza di mettersi davanti al computer per raccontare con leggerezza la loro storia tragica, il loro universo impenetrabile e la vita quotidiana che spesso si trasforma in commedia dell'assurdo. Come quando Thomas ripete centinaia di volte l'unica frase che è capace di dire. "Dove andiamo, papà?". Pagina dopo pagina, Fournier evoca le tappe della loro vita e contemporaneamente mette a nudo i propri sentimenti. Con onestà disarmante racconta i sensi di colpa e di sconfitta, l'orgoglio ferito e la sua frustrazione di padre impotente di fronte a quei due figli "non come gli altri". Insomma, una realtà triste e drammatica che però paradossalmente non dà luogo a un libro cupo o patetico. Al contrario, Où on va papà? è lieve, miracolosamente in equilibrio sul filo dell'ironia. Fournier, infatti, non sopporta le facce da funerale e preferisce il sorriso, osando l'impossibile: ridere di sé e dei propri figli: "Nella nostra società, di fronte a una disgrazia o a un problema, occorre mostrarsi tristi e disperati. Chi non lo fa, è sospettato d'essere una persona senza cuore. In realtà quando soffriamo abbiamo maggior bisogno di ridere". Soffrire, amare e scrivere Anche così si spiega il successo di un libro che "non è né triste né lacrimevole. Il lettore non vi trova nulla di ciò che normalmente si aspetterebbe da un padre che parla dei figli debilitati da un gravissimo ritardo fisico e mentale", sottolinea Fournier, le cui pagine, prive di compiacimento esibizionistico, sono a tratti esilaranti. "Chi non frequenta i portatori di handicap si sente in imbarazzo di fronte a loro e non sa come comportarsi. Non osa ridere dei loro comportamenti sorprendenti. Chi li frequenta, invece, sa che possono essere molto divertenti, anche se in maniera inconsapevole. Perché il loro è surrealismo involontario". Ma Dove andiamo papà? sembra essere riuscito a liberare i lettori da questa paura. "Le sue pagine mi hanno autorizzato a ridere delle mie disgrazie", gli ha scritto senza tanti giri di parole una lettrice nella stessa situazione. Senza dimenticare che proprio l'approccio ironico spinge il lettore a guardare con altri occhi i portatori di handicap e più in generale i deboli e i diversi, invitandolo a riflettere sulla loro condizione emarginata all'interno di una società ossessionata dal culto della performance. E che avesse centrato l'obiettivo, Fournier se n'è reso conto quando ha presentato il volume ai librai. All'inizio se ne stavano zitti e seri, ma poi, vedendo che lo scrittore si prendeva gioco di sé e dei suoi drammi, hanno iniziato a sorridere. "Si sono resi conto che potevano ridere, senza che ciò significasse mortificare i miei figli. Come ho fatto io tante volte; di fronte alle loro stravaganze mi è capitato spesso di scoppiare a ridere, ma non certo per umiliarli. Al contrario, era un modo d'essere vicino a loro. Una forma di tenerezza. Ridere è una cosa bellissima e importante". A Fournier è sempre piaciuto ridere e scherzare. Soprattutto delle cose serie e delle sfortune che gli sono capitate nella vita. Prima dell'enorme successo di Où on va papa?, aveva avuto una lunga carriera di regista e documentarista per la televisione, a cui ha affiancato la produzione di cartoni animati e soprattutto la pubblicazione di libri sempre caratterizzati da una pungente ironia. Il primo, una ventina d'anni fa, fu una grammatica impertinente per "far ridere gli studenti che da sempre soffrono di fronte alle regole della lingua". Da allora ne sono seguiti altri, quasi tutti improntati allo stesso principio dissacrante. Come ha scritto il Nouvel Observateur, Fournier "appartiene alla famiglia dei melanconici allegri e degli adepti dell'humour nero". Ha dissacrato l'aritmetica, la vecchiaia e le regole della buona educazione, affrontando anche temi più personali e drammatici, fin dal libro nel quale ha raccontato in maniera impertinente il dramma di suo padre alcolizzato. "In fondo, ho scritto tutti i miei libri solo per prepararmi a Dove andiamo papà?", confessa oggi. "Avevo bisogno di affinare lo stile ironico e autoironico che mi ha permesso di affrontare il dramma di Mathieu e Thomas". Oggi Mathieu non c'è più, è morto durante un'operazione delicata. Thomas, che ormai ha quarant'anni, vive invece in un centro specializzato. Dopo di loro, Fournier ha avuto una terza figlia che gode di ottima salute. E a poco a poco la sua vita è diventata più tranquilla. "Avere due figli handicappati a due anni di distanza l'uno dall'altro è come vivere due volte un terremoto. Per anni ho passato quasi tutto il mio tempo a risolvere un'infinità di problemi materiali, organizzativi ed economici. Non avevo il tempo per scrivere e nemmeno ci pensavo. E poi, se all'epoca avessi scritto un libro, sarebbe stato un libro terribile, nel quale avrei maledetto i miei figli e rimproverato loro di aver distrutto la mia vita". Per rievocare il suo dramma, ha dovuto lasciar passare gli anni e prendere le distanze. "Non volevo essere patetico, ma nemmeno apparire cinico. Scrivendo ho scoperto quanto ero attaccato a Mathieu e Thomas, quanto li amavo e quanto mi hanno dato con la loro umanità così diversa da quella cui siamo abituati. Ho capito che l'ironia era un modo per nascondere il mio dolore. In realtà, più che dei miei figli, mi prendo gioco delle mie reazioni e delle mie emozioni". Debolezze e superuomini Il successo del libro ha proiettato Fournier sulla scena pubblica. Oltre che nelle librerie, oggi viene invitato in ospedali e centri specializzati. Inviti a cui però spesso si sottrae, rifiutando il ruolo dell'esperto. "Non mi sono interessato dell'handicap. È l'handicap che si è interessato a me", dice sorridendo, aggiungendo che vorrebbe soltanto contribuire a cambiare lo sguardo della società sui portatori di handicap. "Queste persone diverse dalle altre svolgono un ruolo sociale e ricordano alla società che non esistono solo i superuomini. Se così fosse, sarebbe una società intollerabile", ammonisce. E conclude: "I portatori di handicap ci ricordano che esistono debolezze che domandano solidarietà, che i forti devono preoccuparsi dei più deboli, perché non tutti possono essere vincitori e primi della classe". (Da La Repubblica delle donne) Ecco una persona che ha impostato il suo rapporto con i figli come me. Ed ha avuto l'ottima idea e la capacità di tirarci fuori un libro. Anche io ho affrontato la vita diversa di Lalla con molta ironia. Ridere e sorridere per sdrammatizzare o semplicemente perchè si scaricano delle tensioni che accumuliamo in tante situazioni che ci fanno soffrire, è un modo positivo di stare con i figli, senza disperarsi o colpevolizzarsi anche se come dice l'autore si ironizza per nascondere il dolore. Probabilmente col passare del tempo ci si rende conto che il figlio disabile ci aiuta a reimpostare le nostre scale dei valori. Tutti i nostri progetti saltano, niente è uguale a prima e si va avanti in continuo adattamento. Pensavo al titolo che avrei potuto dare al mio libro: "Prrrrrrrrrrrrrrrrrr!" è la pernacchia che Lalla fa per esprimere parere negativo o anche per prenderci decisamente per i fondelli quando le stiamo intorno e le facciamo domande che la scocciano. Anche Lalla si rivolge a noi con ironia e credo che questa sia una bella compensazione, per lei che si toglie lo sfizio di mandarci a quel paese quando vuole e per noi che quando scherziamo sappiamo che saremo facilmente corrisposti. Leggerò quanto prima questo libro, vorrei che lo facessero in tanti come sta succedendo in francia. Si parla tanto di barriere, si insiste su quelle culturali, ma qui da noi sono grandi pure quelle architettoniche. Una risata servirà ad abbattere il muro del pietismo e della paura? Eva Come si fa a non essere fieri di una risata come questa? |
Post n°562 pubblicato il 10 Aprile 2009 da Eva_8
|
Post n°561 pubblicato il 09 Aprile 2009 da Eva_8
|
Post n°560 pubblicato il 07 Aprile 2009 da Eva_8
Un quotidiano stamattina ha titolato Siamo tutti abruzzesi. Davvero in questi momenti ci sentiamo vicini alle sofferenze di queste persone abbiamo spesso la tv accesa con la speranza che qualche corpo vivo possa uscire dall'ammasso mortale di detriti. Ieri sera alle 23 in parecchi paesi non erano ancora arrivate tende. Certamente la macchina dei soccorsi deve seguire degli iter coordinati, ma è triste, troppo triste, pensare alla notte imminente e a quei sopravissuti stremati che non potevano trovare un posto dove cercare di riposare, perchè dormire sarà difficile per un po'. Non lasciamoli soli, ci chiedono, speriamo di non deluderli, speriamo di riuscire a far sentire il nostro sostegno con il cuore e con i fatti. E' il minimo che possiamo fare noi che vediamo dalle nostre case confortevoli, come in un film quello che stanno passando loro. Eva
(foto da "La Stampa") |
Post n°559 pubblicato il 04 Aprile 2009 da Eva_8
Il prossimo 5 aprile, in occasione della Domenica delle Palme, si rinnoverà l’antica tradizione di Capitan Bresca e dei “Parmureli”, le composizioni di foglie di palma intrecciate di Bordighera e Sanremo, che verranno donate al Papa e a Cardinali e Vescovi per la Funzione Religiosa. Nell’imminenza dei festeggiamenti per la Domenica delle Palme (domenica 5 aprile) verrà presentato il tradizionale privilegio riservato dal 1586 agli eredi di Capitan Bresca: i Parmureli di Bordighera e Sanremo, che verranno donati al Papa, Cardinali e Vescovi, grazie al Consorzio Il Cammino e al Centro Studi e Ricerche per le Palme, con la compartecipazione della Regione Liguria, della Provincia di Imperia, dei Comuni di Bordighera (Città delle Palme) e Sanremo (Città dei Fiori), e sotto gli auspici della Fondazione Bambino Gesù. (da Diocesi Riviera24) Eva |
Post n°558 pubblicato il 31 Marzo 2009 da Eva_8
In Spagna pare che i pc stiano per scoppiare, troppa posta conservata sui pc, dicono i giornali. Trecentocinquantamilioni di mail al giorno...! In effetti riceviamo tantissimi messaggi di nessuna utilità che rimangono a intasare le nostre caselle. Conviene aprofittare della primavera per dare una bella ripulita anche on line. Eva |
Quando arrivavo con un pacchettino per la tua festa qualsiasi cosa fosse tu eri meravigliato e felice.... E' il primo anno che dovrai accontentarti di un regalino virtuale... ma so che sorriderai contento. In questa foto cominciavo a balbettare pa pà e tu eri orgoglioso mentre prevenivi le mie facili cadute accogliendomi tra le tue braccia forti. Sono i primi ricordi che ho di te, il mio grande papà. Oggi penserò a quei momenti, scritti nel mio cuore. Un bacione su su nel cielo per te.
|
17 marzo, 2009 Cosenza, sgomberato con tensioni l’istituto dei pazienti scomparsi - Dopo le prime difficoltà, l’operazione, richiesta dalla Procura di Paola, è iniziata - Blitz all’alba degli uomini delle forze dell’ordine al “Papa Giovanni XXIII SERRA D’AIELLO (CS) - Sgomberato, dopo qualche ora di tensione, l’istituto per anziani e disabili “Papa Giovanni XXIII” di Serra d’Aiello in provincia di Cosenza, sotto inchiesta per la cattiva gestione, ma anche per il giallo (denunciato da Repubblica) di una dozzina di degenti scomparsi che hanno portato la Procura di Paola a ipotizzare accuse di omicidio. Un centinaio di uomini delle forze dell’ordine dalle 4 del mattino si sono radunati davanti ai cancelli della struttura gestita dall’arciodiocesi di Cosenza e diretta per lungo da don Alfredo Liberto, arrestato dagli uomini della Guardia di finanza un paio di anni fa. Le operazioni sono state rese più difficili da un’iniziale “resistenza” con barricate di cassonetti opposta da una cinquantina di dipendenti che temono di perdere il posto di lavoro a causa dello scandalo che sta travolgendo l’istituto. Poi, però, la situazione si è calmata ed è iniziato lo sgombero dei circa trecento degenti. Il provvedimento di sgombero è stato adottato, secondo quanto riferito dalla Procura di Paola, a causa dell’ impossibilità di mantenere la gestione della struttura, di proprietà di una fondazione che fa capo alla Curia arcivescovile di Cosenza, per la mancata fornitura di generi alimentari e attrezzature sanitarie per la forte esposizione debitoria nella gestione. Sullo sfondo, si diceva, i pazienti scomparsi per alcuni dei quali si è ipotizzato l’omicidio. ANNA MARIA DE LUCA repubblica.it
L'ennesima truffa ai danni di persone incapaci. Non ci sono parole per commentare. Oltre al disastro finanziario, la scomparsa di pazienti dal centro è allucinante... Ma come è possbile che non si trovi più una persona che non è in grado di gestirsi? Che vergogna! I familiari stanno telefonando a "chi l'ha visto" per sapere dove si trovano i loro parenti dopo lo sgombero. Ecco la civiltà del nostro paese si può misurare anche da questi fatti. Eva
|
Post n°554 pubblicato il 16 Marzo 2009 da Eva_8
Appena a me desciu (dal web) Appena sveglio Un canto di uccelli |
Post n°553 pubblicato il 14 Marzo 2009 da Eva_8
In questi giorni nei giardini sottocasa si lavora parecchio. In particolare hanno potato diversi alberi che avevano raggiunto altezze notevoli e con le nevicate potevano diventare pericolosi. Ieri siamo andati a vedere anche il nostro melo, in campagna,che avevamo fatto potare il mese scorso. Fa parecchio freddo, la neve è sulle cime piu alte e ancora non si vedono le gemme ma tra non molto spunteranno. I tagli a volte sono indispensabili, anche se drastici, e mi sono venute in mente le potature nella vita, ugualmente difficili da fare, ma inevitabili.
|
Vorrei esprimere solidarietà alla Mamma di Sasi, in molti qui su Libero la conosciamo. Ho letto nel suo blog che sta per essere licenziata dalla sua azienda provocata dalla sua scarsa produttività. Tutto questo per aver usufruito con pieno diritto della legge 104. Goccediacqua è una supermamma. si sta attivando per trovare risposte nelle sedi competenti e noi cosa possiamo fare per lei? Chiediamocelo insieme, perchè questo è un fatto gravissimo che avrebbe potuto capitare ad ognuno di noi.. Per saperne di più cliccare QUI Eva |
Post n°551 pubblicato il 10 Marzo 2009 da Eva_8
Come alla spiaggia ciottolosa le onde, i nostri istanti alla fine s’affrettano; ciascuno subentrando al precedente, tutti avanti s’accalcano affannosi. Nel mare della luce entra la nascita, verso maturità; incoronata, sinistre eclissi insidiano la gloria, e distrugge ora il Tempo ciò che ha dato. Il fior di gioventù trafigge il Tempo, e solchi scava in fronte alla beltà, le rarità di natura divora, e nulla c’è che sfugga alla sua falce. Ma sfida il Tempo e la cruda sua mano il mio verso, il valore tuo lodando. (dai sonetti di Shakespeare) Leggere questi versi vicino al mare al sole, e pensare che sono sempre attualissimi, La sfida del tempo è inesorabile, eppure a volte ci sembra cosi lento... Eva |
Post n°550 pubblicato il 08 Marzo 2009 da stelladanzanteforeve
|
NEVE MARINA
AREA PERSONALE
TAG
CERCA IN QUESTO BLOG
MENU
CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG
ULTIMI COMMENTI
LA PRINCIPESSA DELLE STELLE
L'ho scritta pensando a Franci e ai suoi splendidi genitori...
Su nel cielo blu cobalto
c' è una luce lassù in alto,
la cerchiam tutte le sere
su venitela a vedere!
Vola e accende le stelline
tremolanti e birichine.
Non si stanca, non si ferma
finchè tutto il paradiso
non risplende del suo viso.
Principessa scendi giu!
qui nei nostri cuori vuoti,
sentiremo quel calore
che tu hai dato agli astri in cielo,
e vedremo il tuo sorriso
che ci dice ogni momento:
Non temere, non sei solo
sotto al grande firmamento…..
PER NON DIMENTICARE CARMELA
I MIEI BLOG AMICI
- Perlinecolorate di Lory
- StellaDanzante
- lascia che sia....Mari
- Piccola Franci
- Papere e pannocchie di Mauro
- Penelope scrive..di Perla
- DARKMESSIA
- Writer
- GRETAELANUVOLA
- Kalmina ***
- ugualmenteabile
- Pescatore di stelle... Cap *
- Storie di amiche di Marzia
- ottomarzo per continuare insieme
- Ricordi di Pasquale_Boss
- pensieri positivi
- MUSICANTE
- Psicologiaforense
- LA LUCE DOPO IL BUIO - Mirella
- Lanticonformista - brubus1
- Sardigna e altro...Shardana
- pulce nel cuore
- The difference - Mara
- casa o non casa? Vale*
- CARLO PARLANTI FREE
- Le Scugnizze ;
- A occhi chiusi EvolutionMoka
- gocce di utopia - Blop
- La poesia dellamore - Consal
- Il diario di Nancy di Bimbadepoca
- biografiANONIMA - animafragile11
- Santiago Gamboa
- Ma..basterà 1 vita? Oniceo
- tuttiscrittori
- PER VALENTINA
- IoSoCarmela
- Acetosella
- sottoilsette
- RiflessiDigitali Lauro
- SPRINGFREESIA
- Andando Per Via donnadistrada
- poesia infinita maryrose6
- SOGNI.......Principessina Magghy
- BikingBlog
- nuvola viola Cateviola
- La vera me stessa Roberta
- GENOVA LIGURIA
- Foto estemporanee di Biking
Inviato da: Meteo
il 10/08/2018 alle 18:35
Inviato da: Weather
il 10/08/2018 alle 18:34
Inviato da: Pogoda
il 10/08/2018 alle 18:34
Inviato da: Sat24
il 10/08/2018 alle 18:34
Inviato da: Speed Test
il 10/08/2018 alle 18:33