Creato da illustrator il 20/11/2009

Cervello offresi

diario di un creativo napoletano

 

Messaggi di Settembre 2016

Ricorrenze speciali

Post n°88 pubblicato il 28 Settembre 2016 da illustrator

Lo so, sono patetico, ma questo post è per te!

Domani sarà un giorno importante, tanti ti faranno auguri e regali da favola. Io sono nullatenente ma ho per te qualcosa di speciale, tutto l'oro del mondo non basterebbe a comprare un regalo simile al mio. Solo io posso fartelo.

Ti sto regalando ricordi, e amore, incondizionato come quello di un padre.

Ti ho visto crescere. ti ho amato e ti amo come se ti avessi generato. Ho seguito passo passo tutta la tua strada stando nell'ombra e facendoti arrivare consigli sussurrati per farti diventare l'uomo che sei oggi.

Mi ricordo quando con i "Lego" cominciasti, mattoncino dopo mattoncino, a perpretare i primi abusi edilizi. Mattoncino dopo mattoncino si materializzava il piano di un bimbo visionario che aveva in cuore di costruire la "Città ideale".

Mi ricordo quando con maestria cercavi di fregare Caputo, il figlio del finanziere (inteso come guardia), occultando centinaia di merendine zeppe di olio di palma e grassi nello zaino del nipote del parroco (per sviare i sospetti). Mi ricordo anche che con Brambilla, il figlio del finanziere (inteso come operatore della finanza creativa), cercavi di reinvestire i proventi della vendita delle suddette merendine comprando case e alberghi del Monopoli.

Vedendoti operare in tal modo il mio cuore gioiva. Stavi venendo su proprio bene.

Comprasti tutti i biglietti del cinema parrocchiale per veicolare i gusti del pubblico e ricavarne un guadagno spaventoso che utilizzasti per prendere la squadra dell'oratorio portandola ai vertici del campionato della diocesi.

Che dire, tanta strada hai fatto piccolo mio. Ora sei ricco anche di anni oltre che di saggezza e danaro (che non guasta mai) e io sono felice di aver contribuito in parte alla tua ascesa.

Abbiamo ancora tante cose da fare, palazzi da amministrare, spettacoli parrocchiali da realizzare, compionati di calcio da vincere… tante cose, piccolo mio. La mia veneranda età mi autorizza a credere che non le vedrò tutte ma il mio cuore sa che tu le realizzerai anche per me.

Ora le lacrime (d'amore) mi impediscono di continuare a scrivere. Ci vediamo stasera, a quella bella cena elegante che gli amici hanno organizzato. Ad un certo punto i commensali non ci vedranno più al tavolo; nessuno saprà mai che saremo seduti sorridenti, l'uno accanto all'altro, nel tuo studiolo dove facevi le tanto amate versioni di latino, mentre sorseggeremo amabilmente due dita di chinotto invecchiato duecento anni in botti di rovere.

Buon compleanno figlio mio, buon compleanno Silvietto.

Cia'

 
 
 

Afflizione

Post n°87 pubblicato il 21 Settembre 2016 da illustrator

Nel vasto panorama di terribili notizie che circolano su Tivìù, giornali e Uebbs quella che ha provocato in me disorientamento, sgomento, tristezza e… afflizione è

il divorzio di quei due lì… sì insomma quelli… eh proprio loro!

Io dovevo dirlo a qualcuno e quel qualcuno sei tu.

Cia'

 
 
 

Sogni teutonici

Post n°86 pubblicato il 19 Settembre 2016 da illustrator

Stamattina ho visto Angela. Per ben due volte. Detta così può sembrare una cosa normale, ma l'Angela che dico io si scrive Angela ma si pronuncia in modo diverso.

Guidava una Panda verde. Un modello molto vecchio, forse uno dei primi modelli. Ci siamo incrociati nel traffico e io sono rimasto a bocca aperta. Lei mi fissava e sorrideva come chi sa come conquistare un uomo.

La seconda volta è stata alla cassa del supermarket.

Mi era venuta voglia di pizza e sono entrato per comprare gl'ingredienti.

Arrivo alla cassa e lei era lì, proprio davanti a me che scaricava centinaia di panetti di burro. Ne ricordo perfino la marca "Zipenflitz, il burro di montagna". Chissà a cosa (o a chi) serviranno…

Dagli altoparlanti si diffondevano le struggenti note di "Gelato al cioccolato (dolce e un po' salato)". Inutile dirvi che era bellissima.

Si gira, mi fissa e con quel bellissimo accento forestiero mi dice maliziosamente: «Mi piace tanto la pizza, sa? Se lei mi invitasse a cena non saprei dirle di no!».

Tutto tacque, i clienti, le cassiere, Pupo e anche io.

Mi passa il numero del suo telefonino e aggiunge sottovoce: «La pizza mi fa perdere la testa, l'unica cosa che schifo a morte è quella maledettissima Moussaka, e schifo a morte quelli che se ne nutrono”.

Pensai subito al mio fraterno amico Alexis che l'amava da sempre. Ne avevamo parlato giusto qualche giorno fa mentre lo portavo all'Asl per un normale controllo al fegato. Voleva lo consigliassi su come farla innamorare. Povero amico mio.

Alla cassa numero 4 del supermarket presi una decisione che avrebbe cambiato le nostre esistenze: la sposerò e vivremo poveri ma felici a Santorini.

Alexis ne morirà? Non so. Spero di no. Lo spero veramente perché gli voglio un mondo di bene a quel bastardo divoratore di moussaka.

Ain zvai cia'

 
 
 

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