Creato da channelfy il 15/12/2008

Channelfy

Rosam cape, spinam cave.

Messaggi di Novembre 2010

Baciami il cuore

Post n°2531 pubblicato il 15 Novembre 2010 da channelfy

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Soffi di vita


sillabe confuse


baciami il cuore

giocami dentro.

 

 
 
 

Gioco di carte...di Nicoletta Marino

Post n°2529 pubblicato il 12 Novembre 2010 da channelfy
 

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Io gioco
Gioca con me

Io do le carte

Picche...
Cuori...
Quadri...
Fiori...

Non ridere,
non scherzo,
nemmeno al gioco!

Dama?

Ramino?

Scala?

Poker?

Più alto
il rischio,
più si vince
...o perde!

Tu,
giocatore incallito

Io,
dilettante

Impàri
le condizioni...
Impàri
la partita

Alta,
la posta in gioco

Ma ho amato
il rischio
sempre
nella vita

Accetto
la sfida!

Certezze?

Mi attraggono
Ma fuggo via

Certezza è
il passato

Ma è senza vita,
immutabile,
irreversibile,
statico,
cristallizzato

Vivere
mi piace

È movimento,
instabile,
franoso,
sommosso,
sconvolgente

Ti spinge
qua e là
in alto
in basso

Come onda
di mare
fluttua

Corre in avanti
e ritorna
per ripartire

Giochiamo!

A te
la prima mossa

Ridi:
"ingenua"
penserai

E' vero

Incosciente,
vero anche questo

Superficiale
questo no...

Non confondere
le prime due
con la terza,
son carte diverse
non con ugual
valore

Superficie
è leggerezza

Ingenuità
è essenza,
istinto,
pasta primordiale
del genio umano

Incoscienza,
la molla
che dilata
e crea
senza costrizione

Percorre
senza freni
sentieri impetuosi

Esplora
nuovi mondi

Giochiamo,
ma non al girotondo,
noioso ripetersi
di passi e
danze uguali

Giochiamo
al labirinto,
crocicchio
di vie da cui
partire
e a cui tornare

Al centro
di una stella,
punto invisibile
da cui partire
e incamminarsi

Una la via
da scegliere
per andare

Mille
per il ritorno

disorientato?

Tu?

Giocatore incallito?

Pretenzioso razionalista
non ricordi le carte?

Un aiuto?

A me?

Chiedi
a me,
che sono istinto,
sentimento,
emozioni,
intuito?

...ti aiuto
e non dovrei...

tu mi ripagherai
al solito
con carte false...

Questa è incoscienza
ed io la vivo...
...giochiamo

Avevi fiori
l’ultima volta
che hai rialzato
la posta

Io?

Io avevo...
Picche!

È vero,
sto barando...

Ma non posso
scoprire il gioco:
ingenua, sì,
ma non stupida!

Incosciente,
ma non suicida

Giochiamo!

Tocca ancora
a te
la mossa

Riguardi le carte
che hai giocato

Non serve

Non si pesca
da ciò
Che hai cestinato

È la regola!

...io posso
perché...

Poker!

Ho chiuso!

Ho vinto?

Non saprei
...non mi interessa

Il monte
puoi
prenderlo
se vuoi

Non gioco mai
per vincere

Non l’ho
negli obiettivi

E' il piacere
del gioco
che mi prende

E' l’avversario
che mi da motivo

E' lui la mia conquista
non il banco...

...giochiamo ancora?


Nicoletta Marino

 
 
 

Eppure mi manchi...Roby

Post n°2528 pubblicato il 11 Novembre 2010 da channelfy
 
Tag: poesia

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Eppure mi manchi.....


alla luce del giorno


così poco m’incanti


Inafferrabile amico

mi concedi così poco

alla luce del giorno

E la notte quanto

quanto m’incanti.

Sei il fiore raro

dell'amicizia...

con affetto

francy


 
 
 

Sboccerò d'amore per te...

Post n°2527 pubblicato il 11 Novembre 2010 da channelfy

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Sboccerò per te come un bel fiore
per lenire la tua pena segreta,
sarò quel che ti appaga e che ti quieta
per magica virtù del mio valore.

Per sempre io resterò l’ardente face
che ti riscalda, e quando l’ora scocca
dell’amore, alla mano che mi tocca
un dolce corpo che si dona e tace.

Tamara Legnani

 
 
 

Poesia di John Keats a Fanny Brawne (1820)

Post n°2526 pubblicato il 10 Novembre 2010 da channelfy
 

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Mia cara ragazza, ti amo ancora e ancora e senza

riserve... In ogni modo possibile, anche le mie

gelosie non erano che agonie dell'Amore, nelle

fitte piu' intense che mai ho provato, sarei morto

per te.

Tu sempre nuova.

L'ultimo dei tuoi baci era il piu' dolce,

 l'ultimo sorriso il piu' luminoso,


 l'ultimo movimento il piu' aggraziato.

 John Keats a Fanny Brawne (1820)

 
 
 

Le brave bambine vanno in paradiso quelle cattive vanno ovunque...Con questo post mi son divertita...ehehe

Post n°2525 pubblicato il 09 Novembre 2010 da channelfy
 

L'autore

Ute Ehrhardt è nata in Germania, a Kassel, nel 1956. È psicologa e dal 1976 si occupa di formazione insegnando comunicazione e miglioramento delle capacità personali. Dal 1984 dirige un centro di consulenza psicologica in ambito professionale e ha uno studio di psicoterapia a Wiesbaden.

L'autrice afferma: le donne hanno le carte in regola. Sono attrezzate per raggiungere gli uomini in tutti i settori più importanti della vita e anche per conquistare una chiara superiorità. Ma per raggiungere questo obiettivo occorre superare il muro di resistenze che frenano la loro energia: la paura dell'indipendenza, la paura dell'insuccesso, il peso della responsabilità, il timore di non essere più amate e l'eterna paura di essere sfruttate. Non esiste una formula indolore e anche le donne più sicure possono ricadere negli schemi tradizionali di sottomissione, dai quali liberarsi risulta poi molto difficile. In questo libro, Ute Ehrhardt, la psicologa tedesca che per prima ha affrontato il tema delle "cattive ragazze", propone una strada possibile. Un percorso doloroso, certo, ma necessario, costellato di esempi e testimonianze, per conquistare una profonda consapevolezza di sé, del proprio valore e delle proprie aspirazioni. Soltanto attraverso un'attenta analisi dei perché educativi e sociali, che hanno condizionato e condizionano le donne, è possibile interrompere il circolo vizioso che le porta ancora oggi ad assumere ruoli di secondo piano nel lavoro o nelle relazioni. Soltanto smettendo di essere "brave ragazze" si può diventare donne vere, vincenti.

Recensioni

--«La Ehrhardt abbozza un'inedita tipologia femminile, un'immagine di donna fiera e determinata, in grado di occupare il posto che le spetta nella società moderna, assieme a tutte quelle che sanno difendersi, e sono "pronte ad affrontare il rischio anziché darsi per vinte".»
Messaggero Veneto

--«Durante la lettura di questo libro mi sono sentita di rientrare puntualmente nel profilo della donna sottomessa: sorriso imbarazzato, occhi bassi, ricerca disperata di approvazione, esplosioni di grinta soffocata al solo sguardo di disapprovazione del genitore, sorella, amico/a, conoscente,passante di turno. Mi è stato molto utile e mi ha dato il coraggio di provare a cambiare, di provare a prendere delle decisioni per fare solo il mio bene. »



Le brave ragazze dicono "Grazie per l’ottima cena!".Le cattive ragazze dicono "Che c’è domani per colazione?".



Le brave ragazze non vanno mai dietro all’uomo di un’altra ragazza. Le cattive ragazze ci vanno, e anche a suo fratello.



Le brave ragazze indossano mutandine di cotone bianco. Le cattive ragazze non ne indossano, nessuna.



Le brave ragazze lavano i loro pavimenti. Le cattive ragazze lavano le stringhe dei loro bikini.



Le brave ragazze allentano qualche bottone quando fa caldo. Le cattive ragazze fanno venire caldo allentando qualche bottone.



Le brave ragazze cucinano il pollo per cena. Le cattive ragazze prenotano.



Le brave ragazze arrossiscono durante le scene di sesso al cinema. Le cattive ragazze sanno di poter fare di meglio.



Le brave ragazze non hanno mai pensato di poter dormire con il capo. Le cattive ragazze neanche, a meno che non sia molto, ma molto ricco.



Le brave ragazze pensano di non essere totalmente vestite senza una collana di perle. Le cattive ragazze pensano di essere totalmente vestite con solo una collana di perle.



Le brave ragazze ricordano di mettere in valigia lo spazzolino da denti. Le cattive ragazze ricordano di mettere in valigia la pillola.



Le brave ragazze hanno una sola carta di credito e la usano raramente. Le cattive ragazze hanno un solo wonderbra e lo usano raramente.



Le brave ragazze indossano i tacchi alti per andare a lavorare. Le cattive ragazze indossano i tacchi alti per andare a letto.



Le brave ragazze pensano che l’ufficio sia il posto sbagliato per aver un flirt. Le cattive ragazze pensano che non ci sia posto sbagliato.



Le brave ragazze preferiscono la posizione del missionario. Le cattive ragazze la fanno, ma solo come preliminare.



Le brave ragazze dicono "NO". Le cattive ragazze dicono "Quando?"



Le brave ragazze vanno in Paradiso. LE CATTIVE RAGAZZE VANNO DAPPERTUTTO



...E ora tu,ragazza o donna che leggi..ti sta venendo il dubbio che forse la messa della Domenica non è la cosa che fa per te? Oppure tu,ragazzo che leggi...ammettti che in fondo in fondo stai pensando a quale tra le tue amiche potrebbe rivelarsi una persona improvvisamente interessante?...

 
 
 

Le mie note d'amore per te...

Post n°2524 pubblicato il 08 Novembre 2010 da channelfy
 

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Le note del mio cuore

sono solide

sono lacrime in un ciel d'amore...

ascoltale

ascoltale

le mie note d'amore son per te...

Potrei suonare le note piu dolci

struggenti

ma una è quella che riusceresti ascoltare:

i battiti del mio cuore.

 channelfy

 
 
 

Il surrealismo di ..Brian M. Viveros.....il mio io

Post n°2523 pubblicato il 07 Novembre 2010 da channelfy
 

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Brian M. Viveros

 

Famoso per la sua arte erotica e surreale, dove le donne sono protagoniste, Brian M. Viveros è un artista americano dal portfolio bollente.
La sua carriera è iniziata nel 1997, quando partecipò al The Art of Porn Exhibition, in Svizzera, con il suo artista preferito, H.R. GIGER.
Pin up dark, tatuate e sexy, dallo sguardo sensuale e dall’onnipresente sigaretta a fior di labbra, femmine misteriose, inverosimilmente armate, erotiche, feticiste ed a volte mutilate.
Tra Louise Brooks e Tank Girl.
Conturbante.

http://www.brianmviveros.com

Un esercito forte, glamour, di fumatrici, surreale, di donne di potere, vi presentiamo Brian M. Viveros affermato surrealista fetish artista famoso a livello internazionale per i suoi dipinti e le illustrazioni erotiche.


Per la creazione dei suoi dipinti utilizza una combinazione di colori a olio, acrilici, e aerografo. Inizia con uno schizzo a matita di grafite per poi costruire il colore con l’uso dell’olio, per poi usare gli acrilici e aerografo per i dettagli. Brain M. Viveros definisce il suo processo un po’ “ubriaco”, ma lo stimola il fatto di non avere mai veramente chiaro il risultato finale dei suoi dipinti, rigorosamente firmati con la sigaretta in bocca, Brain dice: “La sigaretta è una parte di me che cerco di trasmettere attraverso il mio lavoro,  è diventata la mia firma una sorta di marchio. È anche molto più facile da dipingere di una lattina di birra in ogni cazzo di dipinto”.

 

Brian riceve i primi riconoscimenti  con la sua partecipazione a L’Arte del Porno, mostra tenutasi in Svizzera (1997), dove ha esposto con HR Giger. da allora, Brian  è stato in numerose mostre ed esposizioni negli Stati Uniti e in Europa, ed è apparso su molti magazine del settore. E’ stato finalista del 2004 Erotic Awards come Artista dell’Anno, Regno Unito. 

Una Marlboro che pende dall'angolo della bocca rossa come il sangue è il marchio inconfondibile delle donne di Brian Viveros . Con gli occhi  languidi e penetranti, pesantemente contornati di mascara, queste misteriose femmes fatales ci invitano ad ammirarle in tutta la loro dannata bellezza.


Pestate e  ferite,  esse esibiscono in atteggiamenti svogliati e imbronciati, bendaggi e cerotti come fossero gioielli sensuali di una vanità ribelle e corrotta. Non ci è dato sapere quali meccanismi distruttivi si celino dietro a tanta sciupata femminilità, è questo l'ingrediente oscuro e surreale che contraddistingue l'arte memorabile di Viveros

 
 
 

OGNI VOLTA.....Buona domenica..

Post n°2522 pubblicato il 07 Novembre 2010 da channelfy
 

Ogni volta
compassi il mio corpo di donna
a misurarne la vastità.
Cerchi impaziente
le impronte che ieri hai lasciato
a conferma che è tuo.

Ma una luce inattesa
già disegna forme nuove
per la tua smania di predatore.

Allora pieghi la forza delle tue mani possenti
riduci la voce ad un sussurro
e ti fai mendicante
a girovagare sul mio ventre di madre.

Poi ti abbandoni fiducioso
alla corrente
e risali i fiumi sotterranei
del mio corpo di acqua.

Così, bagnata dai primitivi colori,
freme
la tua carne di fanciullo.

(di Beatrice Nolè, tratto da Al margine Campanotto Ed.)
 
 
 

Sogno arancio bordeaux...

Post n°2521 pubblicato il 06 Novembre 2010 da channelfy
 

In una notte di luglio
ho accarezzato con gli occhi
la tua pelle nuda addormentata
pensandoti fauno disteso tra la boscaglia
a cercar riposo dopo tumultuosa battaglia.

Ma il giaciglio brucia rosso di fuoco.

Io ti sono di nuovo addosso,
per dispetto mordo la saporosa carne,
gioco con i ricci dei capelli ribelli,
bramando un altro amplesso.

E tu ridi della mia incontenibile fame,
dei segni che ti lascio,
del mio viso d’angelo scomposto.

Poi ti arrendi e sei ancora mio.

Elena Manzini

 

 
 
 

Marilyn Monroe

Post n°2520 pubblicato il 05 Novembre 2010 da channelfy

Marilyn Monroe è il nome che si era scelta Norma Jeane Baker, nata a Los Angeles il primo giugno 1926 e lì morta il 5 agosto 1962. E’ stata attrice, modella e cantante ma soprattutto un mito fascinoso.

Personaggio emblematico del 20 secolo...dotata di straordinaria carica sessuale..

 

Emblema di uno steoreotipo di bambola bianca...

La sua vita avvolta nel mistero ,1000 amori,delusioni,film

un'icona di un mondo pronto a lanciare la donna libera dal maschilismo

latente che in quei tempi regnava...

Icona di bellezza in tutti i suoi archetipi..

la sua fama ed il suo straordinario carisma

ci affascina fino ad i giorni nostri.

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Filmografia
  • Marilyn (1963) Interpreta "altri personaggi"
  • Gli Spostati (1961) Interpreta "Roslyn Taber"
  • Facciamo l'Amore (1960) Interpreta "Amanda Pell"
  • A Qualcuno Piace Caldo (1959) Interpreta "Sugar Kane"
  • Il Principe e La Ballerina (1957) Interpreta "Elsie"
  • Fermata d'Autobus (1956) Interpreta "Marilyn Monroe"
  • Quando La Moglie è In Vacanza (1955) Interpreta "Ragazza"
  • La Magnifica Preda (1954) Interpreta "Kay Weston"
  • Follie Dell'Anno (1954) Interpreta "Vicky Hoffman / Vicky Parker"
  • Come Sposare Un Milionario (1953) Interpreta "Pola Debevoise"
  • Gli Uomini Preferiscono Le Bionde (1953) Interpreta "Lorelei Lee"
  • Niagara (1953) Interpreta "Rose Loomis"
  • La Confessione Della Signora Doyle (1952) Interpreta "Peggy"
  • La Tua Bocca Brucia (1952) Interpreta "Nell Forbes"
  • Il Magnifico Scherzo (1952) Interpreta "Lois Laurel"
  • Matrimoni a Sorpresa (1952) Interpreta "altri personaggi"
  • La Giostra Umana (1952) Interpreta "altri personaggi"
  • L'Affascinante Bugiardo (1951) Interpreta "Harriett"
  • Le Memorie Di Un Don Giovanni (1951) Interpreta "altri personaggi"
  • Mia Moglie Si Sposa (1951) Interpreta "Joyce Mannering"
  • Eva Contro Eva (1950) Interpreta "Miss Casswell"
  • Lo Spaccone Vagabondo (1950) Interpreta "altri personaggi"
  • Giungla d'Asfalto (1950) Interpreta "Angela Phinlay"
  • Una Notte Sui Tetti (1950) Interpreta "Cliente Sam Grunion"
  • Orchidea Bionda (1949) Interpreta "altri personaggi"
  • Something's Got To Give Interpreta "Ellen Wagstaff Arden"

 
 
 

Gioconda Belli: vita di una rivoluzionaria

Post n°2517 pubblicato il 04 Novembre 2010 da channelfy
 

Sempre questa sensazione di inquietudine

Di attesa d’altro.

Oggi sono le farfalle e domani sarà la

tristezza inspiegabile,

la noia o l’ansia sfrenata

di rassettare questa o quella stanza,

di cucire,andare qua e là a fare commissioni,

e intanto cerco di tappare l’Universo con un dito,

creare la mia felicità con

ingredienti da ricetta di cucina,

succhiandomi le dita di tanto in tanto,

di tanto in tanto sentendo che mai potrò essere sazia,

che sono un barile senza fondo,

sapendo che “non mi adeguerò mai”,

ma cercando assurdamente di adeguarmi

mentre il mio corpo e la mia mente si aprono,

si dilatano come pori infiniti

in cui si annida una donna che avrebbe

voluto essere

uccello, mare, stella,

ventre profondo che dà alla luce Universi

splendenti stelle nove…

e continuo a far scoppiare Palomitas nel cervello,

bianchi bioccoli di cotone,

raffiche di poesie che mi colpiscono

tutto il giorno e

mi fanno desiderare di gonfiarmi come un

pallone per contenere

il Mondo, la Natura, per assorbire tutto e stare

ovunque, vivendo mille e una vita differente…

Ma devo ricordarmi che sono qui e che

Continuerò

ad anelare, ad afferrare frammenti di chiarore,

a cucirmi un vestito di sole,

di luna,il vestito verde color del tempo

con il quale ho sognato di vivere

un giorno su Venere.

Gioconda Belli.

Gioconda Belli nasce in Nicaragua, a Managua, il 9 dicembre 1948.
La sua famiglia è di origini italiane: il bisnonno Antonio Belli (1865) era originario di Colma, piccola frazione del comune di Biella e di professione era agrimensore. Emigrato in Sudamerica,  partecipò alla costruzione del Canale di Panama; da cui si spostò in Nicaragua e dove conobbe e sposò Carlota Chamorro dando origine alla famiglia di Gioconda.
Seconda di cinque fratelli, appartiene alla borghesia nicaraguense, cosa che le permette di studiare e di portare avanti gli studi prima in Spagna e poi in America, dove si diploma in Giornalismo a Filadelfia.
Nel 1967, dopo la specializzazione in giornalismo, torna in patria e dopo poco tempo inizia a pubblicare le sue poesie su diverse riviste letterarie del suo paese, ottenendo i primi riconoscimenti in ambito nazionale.
Entra a far parte nel 1970 del Fronte Sandinista di Liberazione Nazionale, curandone le relazioni internazionali, ma è esiliata dal regime di Somoza in Costa Rica. Tornerà in Nicaragua per contribuire alla lotta di liberazione sandinista e, in seguito occuperà varie cariche all'interno del governo rivoluzionario, fino al 1994, anno in cui lascia la politica attiva a causa di alcune sue divergenze con il partito.
Nel frattempo porta avanti la sua carriera lettearia, giungendo ai primi successi in ambito internazionale con la raccolta di poesie La costola di eva, che fu un successo in molti paesi sudamericani. Ma il vero successo internazionale arriva con il suo primo romanzo, La donna abitata, pubblicato nel 1989 e tradotto anche in molti paesi Europei e in Nord America.
Dal 1990 Gioconda Belli vive a Santa Monica, in California, pur tornando spesso in patria, e continua la professione di scrittrice a tempo pieno.

 
 
 

Sting ......Desert Rose(1999)..Post dedicato a Sakineh

Post n°2515 pubblicato il 03 Novembre 2010 da channelfy
 
Tag: SAKINEH

Desert Rose è un singolo di Sting, estratto dal suo album Brand New Day del 1999. La canzone ha raggiunto la posizione 17 negli Stati Uniti ed ha avuto un ottimo successo in diversi paesi in tutto il mondo.

La canzone è popolare per il duetto fra Sting ed il cantante algerino Cheb Mami, che conferisce al brano una particolare atmosfera di etnicità.

 

 

testo

I dream of rain
I dream of gardens in the desert sand
I wake in vain
I dream of love as time runs through my hand
I dream of fire
Those dreams that tie two hearts that will never die
And near the flames
The shadows play in the shape of the man's desire
This desert rose
Whose shadow bears the secret promise
This desert flower
No sweet perfume that would torture you more than this
And now she turns
This way she moves in the logic of all my dreams
This fire burns
I realize that nothing's as it seems
I dream of rain
I dream of gardens in the desert sand
I wake in vain
I dream of love as time runs through my hand
I dream of rain
I lift my gaze to empty skies above
I close my eyes
The rare perfume
is the sweet intoxication of love
I dream of rain
I dream of gardens in the desert sand
I wake in vain
I dream of love as time runs through my hand
Sweet desert rose
Whose shadow bears the secret promise
This desert flower
No sweet perfume that would torture you more than this
Sweet desert rose
This memory of hidden hearts and souls
This desert flower
This rare perfume
is the sweet intoxication of love
is the sweet intoxication of love

SAKINEH PRIGIONIERA DI UNA ASSURDA

MENTALITA'.

IN NOME DI UNA LEGGE CHE NON LE PERMETTE

DI DECIDERE DEL PROPIO DESTINO.

MI CHIEDO ESISTE UN DIO COSI CRUDELE

DI TOGLIERE UNA MADRE AI SUOI FIGLI,

UNA VITA ALLA VITA STESSA...

DOPO SAKINEH CI SARANNO ALTRE SAKINEH..

IN CHE TEMPI VIVIAMO??

ASSURDO!!!

 

 

 

Traduzione:

Sogno la pioggia
sogno giardini nel deserto sabbioso
mi sveglio in pena
sogno amore come il tempo che corre attraverso la mia mano

Sogno il fuoco
Quei sogni sono legati a un cavallo che non si stancherà mai
E nelle fiamme
la sua ombra gioca nell'ombra del desiderio di un uomo

Questo deserto di rose
ognuno dei suoi veli, una promessa segreta
Questo deserto di fiori
Nessun dolce profumo mi ha mai torturato più di questo

E poi si gira
In questo modo lei si muove nella logica di tutti i miei sogni
Questo fuoco brucia
Io realizzo che niente è come sembra

Sogno la pioggia
sogno giardini nel deserto sabbioso
Mi sveglio in pena
sogno amore come il tempo che corre attraverso la mia mano

Sogno la pioggia
alzo il mio sguardo in alto verso cieli vuoti
Chiudo gli occhi, questo raro profumo
è la dolce intossicazione del suo amore

Sogno la pioggia
sogno giardini nel deserto sabbioso
Mi sveglio in pena
sogno amore come il tempo che corre attraverso la mia mano

Dolce deserto di rose
ognuno dei suoi veli, una promessa segreta
Questo deserto di fiori
Nessun dolce profumo mi ha mai torturato più di questo

Dolce deserto di rose
Questo ricordo dell'Eden infesta noi tutti
Questo deserto di rose, questo raro profumo
E' la dolce intossicazione della caduta


Sting

 
 
 

Colazione Da Tiffany (1961)

Post n°2514 pubblicato il 02 Novembre 2010 da channelfy
 

Un romanzo di Truman Capote
Trama del film COLAZIONE DA TIFFANY:
Holly è una ragazza di New York, abituata al lusso e ad una vita di piena libertà. Paul è un giovane scrittore, mantenuto da una ricca signora. I due abitano nello stesso edificio e si innamorano ben presto l'uno dell'altro. Tuttavia Paul conserva i suoi antichi legami, mentre la giovane donna non si perita di accettare il denaro da un detenuto, che utilizza le visite dell'ignara Holly per trasmettere messaggi ai suoi emissari. Rinviato nel Texas il marito, già abbandonato, di Holly e respinta la matura amica di Paul, sembra che si preparino giorni migliori per i due giovani. Ma Holly decide di sposare un miliardario sudamericano: solo un'improvvisa imputazione di correo con il detenuto ingenuamente visitato fa sfumare le progettate nozze d'interesse, gettandola nella disperazione. La crisi è, tuttavia, salutare ed induce Holly, al fianco di Paul, ad intraprendere una nuova vita.


Holly è un po' una bambina nel corpo di una donna e il suo appartamento è emblematico a questo proposito: le scarpe sparse per la casa e addirittura il telefono dentro la valigia.

La ragazza adora letteralmente una gioielleria molto famosa di New York, "Tiffany's", il suo rifugio, il luogo in cui stare bene quando le prendono le “paturnie”, quella “improvvisa paura di non si sa che”. La gioielleria, con il suo silenzio e la sua aria solenne, è un posto che la calma subito: qui non può accaderle niente di brutto. E come dimenticare l'immagine iniziale del film, in cui una Audrey Hepburn dallo stile inimitabile, sulle note di Moon River, scende dal taxi, mangia il suo cornetto e beve il suo caffè davanti alla vetrina piena di gioielli?

 

Il titolo di per se già racchiude il cuore del film: Tiffany è infatti il luogo che Holly/Hepburn sceglie di frequente per consumare la propria colazione; nonostante il suo carattere apparentemente espansivo, Holly è infatti intimamente spaventata dalle persone, poiché sa che la realtà può essere anche molto crudele. E allora va da Tiffany, dove, dice lei, “…in quel silenzio, quell’aria solenne, non può capitarti niente di brutto. Se io trovassi un posto a questo mondo che mi fa sentire come mi fa sentire Tiffany… comprerei i mobili e darei un nome al gatto”.

Già… il gatto. Holly ha un gatto che chiama proprio “gatto”, perché come ancora lei dice “non ho il diritto di dargli un nome, in fondo non ci apparteniamo. È stato un incontro casuale”.
Emerge fin da qui il nocciolo della questione: si può appartenere a qualcosa senza che questo diventi una limitazione della libertà? Con grande semplicità, il film prova a navigare in acque impegnative, perché riguardanti le questioni fondamentali dell’uomo: dove può trovare risposta il desiderio che ciascuno ha di felicità, di significato, dove e in cosa può trovare se stesso? In fondo Tiffany cos’è se non un luogo in cui tutto ti fa sentire bene…

 

 

 

Holly è convinta di essere libera, ma sarà proprio Paul a rivelarle la verità: "Sei una fifona, non hai un briciolo di coraggio, neanche quello semplice e istintivo di riconoscere che a questo mondo ci si innamora, che si deve appartenere a qualcuno, perché questa è la sola maniera di poter essere felici. Tu ti consideri uno spirito libero, un essere selvaggio, e temi che qualcuno possa rinchiuderti in una gabbia, e sai che ti dico? Che la gabbia te la sei già costruita con le tue mani ed è una gabbia dalla quale tu non uscirai, in qualunque parte del mondo cerchi di fuggire, perché non importa dove tu corra, finirai sempre per imbatterti in te stessa".


 

Indimenticabile infine la scena di Audrey Hepburn che canta Moon River sul davanzale della finestra: con questa canzone Henry Mancini vinse l'Oscar per la migliore colonna sonora.

 
 
 

L'amore....

Post n°2513 pubblicato il 02 Novembre 2010 da channelfy

 

channelfy

Nell' infinito abisso del pensiero!

Fra le leggi del cuore e della ragione,

esiste occulto e misterioso il fiume dei sogni.

Del quale la forte corrente trasporta

ogni nostro desiderio,

verso gli orizzonti,

di ciò che più non fiorisce,

sull'albero della vita,

l'amore.

 
 
 

Post n°498 pubblicato il 01 Novembre 2010 da enca4 ...RICHIESTA DI AIUTO...passaparola!!!

Post n°2512 pubblicato il 01 Novembre 2010 da channelfy

RICHIESTA DI AIUTO
Post n°498 pubblicato il 01 Novembre 2010 da enca4

A TUTTI COLORO CHE VISITANO QUESTO BLOG

SAPETE ORMAI TUTTI CHE IO SONO UN MALATO ONCOLOGICO, HO UN TUMORE CHE NON SI RIESCE A SCONFIGGERE.

IN QUESTI GIORNI SI E' PARLATO MOLTO IN TELEVISIONE E NEI GIORNALI, DI UN FARMACO CHE IN MOLTISSIMI CASI E' STATO EFFICACE RIUSCENDO A TENERE LA MALATTIA SOTTO CONTROLLO.

IL FARMACO, NATURALMENTE DEVE ESSERE ABBINATO ALLA NORMALE TERAPIA IN ATTO E CIOE', CHEMIOTERAPIA, RADIOTERAPIA ED ALTRO.

IL FARMACO SI CHIAMA "ESCOZUL" ED E' PRODOTTO E DISTRIBUITO GRATIS SOLO A CUBA.

IN ITALIA IL FARMACO NON E' DISPONIBILE E NON LO SARA' PER MOLTO TEMPO ANCORA. LA CASA FARMACEUTICA CHE LO PRODUCE E' LA "LABIOFARM" ED E' UNA AZIENDA FARMACEUTICA STATALE CON SEDE A L'AVANA.

PER AVERE IL FARMACO BISOGNA RECARSI PERSONALMENTE A CUBA, OPPURE MANDARE QUALCUNO CON LA CARTELLA CLINICA DELLA PERSONA BISOGNOSA.

IO NON HO LE POSSIBILITA' DI POTERLO FARE, CERCO, PERTANTO CHI POSSA RITIRARLO AL POSTO MIO. SE QUALCUNO DI VOI CHE MI LEGGETE SI DOVESSE RECARE A CUBA, OPPURE FOSSE A CONOSCENZA DI QUALCHE SUO AMICO O CONOSCENTE CHE LO FA, E VOLESSE COSI' DARMI UNA MANO, E' PREGATO DI CONTATTARMI MANDANDOMI UN MESSAGGIO AL QUALE RISPONDERO' IMMEDIATAMENTE.

SE DEVO IN QUALCHE MODO CONTRIBUIRE AD EVENTUALI SPESE, SONO DISPOSTO A FARLO NEI LIMITI DELLE MIE POSSIBILITA'.

VI RINGRAZIO FIN DA ORA DI TUTTO QUELLO CHE POTRETE FARE PER ME.

ENRICO

P.S. RIPETERO' IL MESSAGGIO NEI PROSSIMI GIORNI, PERTANTO SCUSATEMI SE SARO' COSTRETTO AD ANNOIARVI. E' BENE CHE SAPPIATE CHE VIVO IN PROVINCIA DI ROMA. GRAZIE

 
 
 

Il più bello dei mari

Post n°2511 pubblicato il 01 Novembre 2010 da channelfy

channelfy

 

Il più bello dei mari
1942 -
Nazim Hikmet
Il più bello dei mariè quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figlinon è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorninon li abbiamo ancora vissuti.
E quelloche vorrei dirti di più bello
non te l'ho ancora detto.

 
 
 

je t'aime!

Post n°2510 pubblicato il 01 Novembre 2010 da channelfy

channelfy

 
 
 
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