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.....perchè tutti imparino ad amare e soffrire.

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Post N° 350

Post n°350 pubblicato il 23 Settembre 2006 da chepazzaidea
 
Tag: Santi
Foto di chepazzaidea

          

   San Pio da Pietrelcina

(Pietralcina, 25.05.1887 -

S.Giovanni Rotondo, 23.09.1968)

"San Pio, al secolo Francesco Forgione,  nacque da Grazio Forgione e Maria Giuseppa di Nunzio. Il 6 gennaio 1903, a seguito di una visione sul suo futuro, il giovanissimo Francesco entra come novizio nel convento dei Cappuccini di Morcone, ed il 22 gennaio dello stesso anno veste il saio, prendendo il nome di Fra Pio. Il 27 gennaio 1807 conferma solennemente i voti. Studia teologia, ed è costretto a tornare a Morcone per motivi di salute.

Nel 1910 viene consacrato sacerdote e celebra la sua prima messa Solenne a Pietralcina. Comincia ad avvertire dolori alle mani ed ai piedi, a causa di invisibili stimmate. Chiamato nel 1915 alla visita di leva, viene trovato in precarie condizioni di salute ed inviato a Pietralcina in licenza. Nel 1918 verrà definitivamente riformato, e potrà fare ritorno a S.Giovanni Rotondo. Nello stesso anno le stimmate diventano visibili, anche nel costato che gli è stato trafitto con una lancia da un "personaggio celeste". Comincia a diffondersi la sua fama di santità, e in breve tempo il suo convento viene "invaso" da pellegrini provenienti da tutto il mondo. Ottiene numerose conversioni, per il dono di leggere nel cuore delle persone; e vengono attribuite alla sua mediazione molte guarigioni miracolose. Questo, da un lato accresce la sua fama,  e dall'altro gli attira sospetti, invidia e calunnie, per cui gli si vieta di celebrare messa pubblicamente e lo si allontana anche dal confessionale. Solo due anni dopo, cadute le accuse, potrà tornare a celebrare in pubblico.

L'anno successivo (1934), ritorna anche al confessionale.

Nel 1940 dà inizio alla costruzione dell'ospedale "Casa Sollievo della Sofferenza", opera mastodontica, inaugurata nel maggio del 1956, che presto diventerà famosa in tutta Europa.  Non si placano, comunque, i sospetti e le maldicenze intorno al frate, che nel frattempo si riammala gravemente. Guarisce, miracolosamente, quando la statua della "Madonna Pellegrina di Fatima" arriva a S.Giovanni Rotondo. Nel 1960, un misterioso "visitatore" arriva da Roma: è mons. Carlo Maccari, incaricato dalla Curia Romana di indagare su Padre Pio. Quattro anni dopo, la S. Sede verrà nominata da padre Pio erede universale di tutti i suoi beni. Celebra la sua ultima messa il 22 settembre 1968, alle 5:00 del mattino; il giorno dopo, chiamando Gesù e Maria, muore nella sua cella alle 2:30 del mattino.

 

Le stimmate, tante volte analizzate e accertate con referti medici, scompaiono. Nel 1990 vengono consegnati, a Roma, alla Congregazione per le cause dei santi 104 volumi contenenti tutte le testimonianze raccolte sulla vita e sulle opere del frate di Pietralcina.  Giovanni Paolo II, il 2 maggio 1999, lo proclama beato, ed il 16 giugno 2002 lo canonizza, alla presenza di 300.000 fedeli accorsi in Piazza San Pietro per festeggiare chi, per tanti, era già santo in vita."

UN PASSAGGIO OBBLIGATO PER OGNI CRISTIANO

"Ogni cristiano, membro della Chiesa, deve portare la sua croce, alla quale deve rimanere crocifisso, per risorgere alla vita nuova associandosi, così, a Cristo Crocifisso - Risorto.

Gesù sceglie alcune anime, perché attra­verso di esse la Chiesa continui la sua missio­ne di salvezza. Ci sono anime elette che, nel silenzio e nel nascondimento, rimangono fedelmente diste­se ed inchiodate sulla Croce, offrendo ed immolando la propria vita con Cristo, per la salvezza del mondo. Vi sono, altresì, anime predilette che, per un dono singolarissimo, presentano in modo visibile la propria conformità all'immagine di Cristo Crocifisso, mediante i segni della Crocifissione, le Stimmate. Fra queste predilette, ne emerge una, eccezionalmente prediletta, che ha portato nella sua carne impresse le Stimmate di Cristo Nostro Signore per ben 58 anni, Padre Pio da Pietrelcina. Padre Pio è rimasto per tanti anni Stimmatizzato e Crocifisso, unito all'unico sacrificio della vittima divina, dovunque pre­sente: sulla Croce e nell'Eucaristia. Durante la sua Messa, come sacerdote rinnovava il Sacrificio di Cristo e come vittima associava il suo Sacrificio a quello di Cristo. Per questo diceva: "Quando mi cercate mi troverete sempre presso l'Eucaristia".

L'identità di Padre Pio è nell'Eucaristia

L'identità di Padre Pio è nell'Eucaristia, come un bimbo acquista la sua identità nel grembo della madre. Solo nell'Eucaristia è presente realmente Cristo Crocifisso-Risorto in Corpo, Sangue, Anima e Divinità.

Dal Sacrificio Eucaristico è stata partecipa­ta in modo visibile e costante a Padre Pio, dopo la Comunione del 20 settembre 1918 con l'impressione delle stimmate, l'immagine del

Crocifisso ricevendo poi, in dono, la Croce del mondo e la sua missione. Dal cibo Eucaristico ha ricevuto la forza e il coraggio per compierla.

Nella sua Messa si è associato alle sofferenze di Cristo per santificarsi ed ha ottenuto il perdono ai fratelli d'esi­lio per santificarli, come gli raccoman­dava Gesù: "Santificati e santifica".

In Cristo la Croce e l'altare sono un unico mistero. Anche in Padre Pio l'altare e il confessionale sono la realizzazione dell'unico mistero della sua identità. All'altare otteneva da Cristo il perdono, al Confessionale lo amministrava a tanti fratelli del mondo che confluivano nell'Eucaristia come membra del corpo mistico di Cristo.

Nella Sua Messa, associandosi     a Cristo Crocifisso­ Risorto, non solo otteneva      il perdono ai peccatori e il sollievo ai sofferenti, ma liberava anche le anime sante del Purgatorio, di cui bramava vedere l’ingresso festoso in Paradiso. Padre Pio, nella Santa Messa, riviveva il mistero di Cristo Morto e Risorto."

  

 

 

 
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