Creato da cingomma il 06/09/2006

cingomma

Lana fuori..Cotone sulla pelle

 

GLI ANNI PASSANO

Post n°250 pubblicato il 20 Agosto 2010 da cingomma
 

Illusioni  e Candeline ...

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.........................................  ....  una più una meno ...

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CasaNapoli

Post n°248 pubblicato il 05 Agosto 2010 da cingomma
 

Sarà che da buona zitella frustrata non praticante sono particolarmente irritabile, polemica, intransigente e intollerante. Sarà. Ma ci sono cose che mi manderebbero in bestia pure se fossi la donna più equilibrata soddisfatta appagata bendisposta verso il prossimo e accondiscendente che si possa immaginare. Ecco, la mancanza di civile senso civico dell'homo erectus è una di quelle cose. Quell'arrogante emancipato homo erectus che si crede così perfetto e civilizzato da riconoscersi il diritto di andare ad insegnare i dettami della civiltà ad altri popoli che considera arretrati e primitivi, senza rendersi conto di quanto ancora ne abbia bisogno lui per primo. Quell'egocentrico homo erectus che sdogana il bagnoschiuma in Burundi, per esempio, e poi non sa come va buttato il rusco.  

Succede che nella mia ridente e civilizzata comunità l'amministrazione comunale ha deciso di eliminare i cassonetti dell'immondizia per tornare alla raccolta differenziata di casa in casa. Quasi ogni giorno le strade sono deturpate da sacchi neri o colorati strabordanti la più svariata serie di monnezza. Dagli ossi di pollo alle scatolette di tonno intrise d'olio passando per flaconi di detersivo, cotton fioc usati pannolini pampers o pacchi di giornali ed inutili risme di volantini pubblicitari raffiguranti offerte di culi di prosciutto o economica carta igienica abrasiva, a seconda della tipologia di raccolta del giorno. ...Quando tutto questo viene rispettato. Perchè c'è chi ha deciso di aspettare il giorno dell'indifferenziato e celare dentro il complice rassicurante nero del sacco ogni genere di rifiuto, eliminando il problema di arredare casa o cantina con un arsenale di ingombranti contenitori per la diversificazione del pattume.  E il problema più grande, oltre al desolante e triste panorama di puzzolenti sacchi disordinatamente disseminati qua e là per tutte le vie, sta nel fatto che il suddetto civile ed emancipato homo erectus di cui sopra, pretende di stipare una settimana di ricca vita moderna e pantagrueliche abbuffate in un misero sacchetto del supermercato imbottito a monte di ogni BenDiDio, piuttosto che investire qualche euro e comprare gli appositi e capienti sacchi. Butta via i soldi in assurdi oggetti di televendita o d'ingannevole settimanale promozione al discount ma di certo non spreca due soldi per una confezione di sacchi quando può benissimo usare la busta della spesa, nel frattempo magari bucata o sgualcita così che poi possa uscire piu facilmente la buccia di banana o la pelle di salame e spiaccicarsi sul marciapiedi di casa a beneficio di cani randagi e suole di scarpe - ma chi se ne frega..l'importante è svuotare in fretta la pattumiera sotto il lavello in cucina. Quel che succede fuori dalla porta di casa dell'homo erectus non è più un problema suo. Come se lui stesso non abitasse e vivesse la stessa realtà, lo stesso pianeta ma fosse isolato e circoscritto nella sua confortevole villetta a schiera con ordinato prato inglese, perfetta siepe e scoloriti nani in coccio crepato. Questo simpatico e amorevole homo erectus dall'alto della sua civile emancipazione non capisce l'assodata logica che dalla cruna dell'ago non ci passa un elefante così come in un misero e striminzito sacchetto di plastica non ci può stipare vagonate di rifiuti. E che ancor più della già  triste e degradante quotidiana realtà, nelle giornate di violento vento come oggi, i sacchi chiusi male e troppo pieni rilasciano lattine di cocacola, flaconi di ammorbidente e buste di blu mozzarella che volano liberi per la strada, ruzzolando sull'asfalto come i ciuffi d'erba secca nel deserto.

Ecco! Tutto questo mi fa scendere il sangue dal naso e mi incita a scendere sulla strada, raccogliere un po' di quella plastica che svolazza disordinata qua e là, risalire le scale fino all'appartamento di quella di sopra e ficcarle tutto il PET multicolor dove dico io!! Perchè se secondo lei in una busta della Coop non annodata ci possono stare dieci litri di sanguinella, allora secondo me posso benissimo infilare un bottiglione di Coccolino formato risparmio nel suo orifizio grande quanto il microscopico neurone che rimbalza solitario nel vuoto cosmico della sua inutile scatola cranica buona solo per irrorare il bulbo pilifero della zazzera che la ricopre.

Eccheccazzo!! E pensare che basterebbe così poco. Solo una manciata di menefreghismo in meno e un pizzico in più di criterio e buona creanza.

 
 
 

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Post n°245 pubblicato il 20 Giugno 2010 da cingomma
 

 LE Relazioni PERICOLOSE

Ho lasciato una finestra aperta e asciugato tutta l’acqua che ne è entrata smadonnando contro i vetri appena puliti mitragliati dalle gocce e contro l’alone di tessuto inzuppato che disegnava una desolante greca alta una spanna sul bordo della tenda 

smemorata Distratta sfigata

Ho sopportato un ospite

Potenziale pericolosa Sociofobica

L’ho rincorso per tutta la casa spegnendo le luci che lasciava perpetuamente accese ogni volta che usciva da una stanza

Ho tenuto le finestre chiuse, aggiunto una coperta e affrontato l’asfissiante caldo caraibico   di un dormiveglia incandescente per non lasciare l’ospite nel disagevole freddo della notte

Ho affrontato l’esilio in un angolo del letto e sopportato stoicamente il torpore dei muscoli rattrappiti e privati del loro naturale bisogno di distendersi nei più svariati e liberi movimenti per non turbare il suo dolce sonno

Ho cercato di ignorare i fulgidi bagliori del suo palmare sempre acceso che illuminava a giorno la stanza nel pieno buio della notte

Ho ceduto l’intera caffettiera da due aspettando di prepararne un’altra, prima di poter bere il primo caffè che bramo come acqua nel deserto e che preparo la sera prima pur di guadagnar tempo il mattino

cronica Zitella Intollerante

Ho accettato che un tarchiato e ansimante bulldog color champagne salisse sul sedile nero dell’auto trasformandolo in una pezza-campione di moquette E

Ho lasciato che esalasse PuzzolentiPuzzette sino a quando non ho deciso che era meglio infradiciare il braccio con la pioggia e aprire il finestrino, che morire asfissiati

accondiscendente Perbenista Frustrata

Ho sbolognato l’ospite

asociale cronica Zitella Stronza

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Ho festeggiato il ritorno alla singolitudine preparando un caffè

Ho dimenticato la moka sul fuoco

Ho fuso la caffettiera. La seconda in un mese-la terza in un anno

Sfigata Zitella Distratta Recidiva

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POSTILLA DEL GIORNO DOPO

Uomini, amici miei, con mio rammarico devo ammettere che ha ragione Giacobazzi! Che avete un neurone solo e che viaggia a senso unico!!! Occorre che Vi precisi alcune cose:

un ospite nel vocabolario è un sostantivo maschile quindi non ho messo l'apostrofo volutamente

un ospite a casa mia è una persona asessuata che si ferma e soggiorna

un ospite sebbene uomo non per forza è la macchina del sesso durante il suo soggiorno...piu o meno lungo.

se divido il letto con un ospite, sarà sicuramente una persona familiare..ma non per forza qualcuno che se si trova lì è perchè per forza di cose ci si deve fare sesso.

Diversamente non avrei usato la parola ospite

Ed io che ho sempre così tanta stima di Voi!!... Non fatemene pentire .... :-)))))) 

 

 
 
 

SON SODDISFAZIONI!!

Post n°244 pubblicato il 18 Giugno 2010 da cingomma
 
Tag: ..stati

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Ho cercato di sfregare via rabbia e frustrazione

accanendomi sulle lamelle delle tapparelle

E non è servito a niente!!

In compenso ora tutto brilla

 

 
 
 

PARENTEsi TRISTE

Post n°243 pubblicato il 16 Giugno 2010 da cingomma
 

Ho preparato una marmitta d' insalata di riso. 

Visto che a nonna piace molto, decido di portargliene una porzione. I suoi occhi ormai acquosi s'illuminano appena mi vede. Come ogni volta. Brillano più della brace della sigaretta che tiene fra le dita. Il suo volto ormai racchiuso in una perpetua espressione di triste rassegnazione, si schiude in un sorriso come un fiore rinsecchito sotto una pioggerellina di primavera. Si allunga per baciarmi, mentre mi abbasso per agevolarla e mi dice che son bella. Tutta colpa della vista offuscata e del suo amore smisurato nei miei confronti. Cieco e parziale. Indossa un abito a fiori che come un arcobaleno dona luce e colore ad una stanza perfettamente ordinata ma tristemente buia, con tutte quelle persiane che s' impunta a tener chiuse anche nel bel mezzo del pomeriggio. Non è giusto, ma ogni volta che vado a trovarla ne vengo via col cuore stretto in una morsa di tristezza e puerile ostinazione nel non voler accettare il suo declino più psichico che fisico. Ha un corpo sano e una forte tempra. E' la voglia di vivere che le manca. Se una volta restavo da lei a lungo, ora mi fermo giusto il tempo di un saluto, qualche bacio e una carezza di congedo. Rare le volte in cui mi trattengo per la sigaretta che eravamo solite fumarci insieme, fra chiacchiere e risate. Ormai sarebbe quasi un amaro soliloquio. Che non so farmi andar bene.

Le lascio la terrina fra le mani, che lei guarda come se le avessi portato uno scrigno pieno di monete d'oro. Per lei quel riso sarà buonissimo. Il migliore che abbia mai assaggiato. Pure se fosse la cosa più immangiabile che io abbia mai cucinato. Le sorrido di riflesso, come se le avessi esternato questo pensiero e con la solita scusa di mille e mille finte improrogabili cose da sbrigare, mi avvio verso la porta. Non prima di averle dato un sincero e affettuoso bacio. Mi chiudo tristemente la porta alle spalle ripromettendomi che la prossima volta resterò più a lungo. Ma sto mentendo a me stessa. Perchè lo dico sempre. Invano.

E questo si chiama egoismo. Nella più infima e infantile delle sue forme.

 
 
 

JACK FRUSCIANTE

Post n°242 pubblicato il 14 Giugno 2010 da cingomma
 

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MONDIALI? NO GRAZIE!

 

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Preferisco andare nel giardino di Brucaliffa a destegolare bisi..... anche se non so cosa voglia dire...ma chi se ne frega!! 

 

 
 
 

C'E' FREUD DA 'STE PARTI ?

Post n°241 pubblicato il 13 Giugno 2010 da cingomma
 

 

La maggior parte delle volte, al risveglio, non ricordo mai i sogni. EPerFortuna, direi. Quasi sempre quando mi accade di ricordarli sono immagini frammentarie senza un filo conduttore e spesso senza logica e, sicuramente, non sono mai sogni allegri ..anzi.. il più delle volte li potrei definire o inquietanti o tristi... come quando sogno il mio gatto morto anni fa o mio nonno..  anche lui passato a "miglior vita" (posto sia così). A volte invece sogno che muore qualcuno e l'unica rassicurazione può esser quella di aggrapparsi alla leggenda secondo cui in questo caso si allunga la vita al malcapitato. Sperando non sia un'emerita bufala consolatoria tipo "sposa bagnata sposa fortunata" inventata secondo me solo per non ammettere che sposarsi in un giorno di pioggia e rovinare euro su euro di tulle pizzi e merletti sia una vera sfiga che fa girare le palle ad elica.... . Insomma, tutto questo per dire che questa mattina al risveglio avevo in testa una cozzaglia di immagini che mi piacerebbe tanto Freud mi spiegasse, posto che abbia voglia di scomodarsi dalla sua tomba e passare di qua a leggere ste cazzate.

Mi trovo nel campo di calcio dietro casa mia. Il terreno è completamente pieno di buche e di sterpaglie tanto da sembrare un campo incolto popolato da gigantesche talpe. Ogni volta che ci cado dentro la gamba affonda fino al ginocchio. Però son sicura che si tratta del campetto dell'oratorio. Ad un certo punto vengo circondata da una famiglia di conigli che io guardo amorevolmente e con la stessa curiosità di Alice al cospetto del brucaliffo. Sino al momento in cui uno di loro zompa verso il mio braccio afferrandomi il polso con la bocca e restando lì sospeso come il cosiddetto gatto attaccato ai maroni. Non mi morsica ma resta saldo in quella posizione senza alcuna intenzione di mollare la presa ed i suoi denti iniziano a farmi male. Per fortuna dal nulla spunta Gigio che con un badile decide che l'unica soluzione è quella di abbattere il povero animale. Cerco di oppormi a questa soluzione ma ancora prima di riuscire ad esternare il pensiero il coniglio è già a terra, scuoiato e pronto per il freezer. Gigio mi chiede se voglio portarne a casa una parte ma gli rispondo che assolutamente non potrei mai fare una cosa del genere.

Cambia lo scenario e chissà per quale ragione mi trovo ad arrampicarmi su di un alto pilastro per sistemare una larga piastrella pericolante posta in cima. Una volta lì, però, non riesco più a scendere e resto a guardare di sotto con la paura E di cadere E di tentare di venirne giù. E' notte fa freddo e non c'è in giro un'anima..nemmeno Gigio col badile, per dire. ...

Nessuno saprà mai come alla fine ne sia scesa e come da lì mi sia ritrovata a casa di Boscoreale, la mia buona vecchia amica dei tempi della scuola. C'è un sacco di gente e sembra che ci stiamo preparando per uscire. Ed è quando mi congedo dalla famiglia e passo a salutare il padre seduto al tavolo della cucina che questo in segno di saluto mi passa il palmo della mano sul pube sfregandolo con energia e con evidente segno di libido impressa nello sguardo. Sono pietrificata e immobile. Provo un enorme senso di disgusto ma non riesco a togliere la sua mano da lì per rigirargliela in faccia lasciandogli magari il segno delle cinque dita. .....

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Ecco.... 

Eppure la pizza a mezzanotte non l'ho mangiata io ma solo Giu. ... E alla sagra della cipolla vado questa sera, per dire....

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"Alla Nostra!"

Post n°240 pubblicato il 08 Giugno 2010 da cingomma
 

Lui davanti ad un prosecco. Io a un crodino. Crickcrockiando patate gli dico

"..oltre al resto, ci sono ben due motivi per cui non credo. Il primo, che ti sembrerà qualunquista e puerile come motivazione, è che non capisco come sia possibile che se esiste un Dio tanto buono, misericordioso e onnipotente  possano esistere tutte le brutture di 'sto mondo. E il secondo, se vuoi qualunquista e puerile quanto il primo, è che c'è chi crede in Dio, chi in Allah, chi in Buddha e via dicendo.... quindi, come dire... perchè dovrei dar per vero uno piuttosto che l'altro?"

S'infila in bocca un pezzo di grana e mi risponde

"Beh alla prima ti rispondo subito: è il Diavolo! è la forza del Diavolo che lotta contro la benevolenza l'amore universale di Dio.. che non sempre vince.  ...E guarda che esiste!, il Diavolo!"

"certo" rispondo col sottaceto fra i denti "se credi in Dio non puoi non credere nel Diavolo"

"Quanto al secondo punto....... non ce l'ho ancora una risposta" e mi ruba l'ultima patata

"E tutto il resto...dài, qual è? " infila un'oliva nello stecco

"ah, tutto il resto al prossimo aperitivo...quando avrai trovato risposta al secondo quesito" gli sorrido e m'impossesso della pizzetta

La verità è che credere aiuta semplicemente a vivere meglio. La religione è un'àncora a cui aggrapparsi per sentirsi meno soli, meno indifesi. Convincendosi che esiste una forza superiore a cui far riferimento dà una sicurezza. Ricorrere a Dio nei momenti di bisogno è la cosa più facile e sintomatica....  Ma non gli ho detto niente. Avrebbe pensato che stavo parlando per conto del Diavolo... Lo stesso che mi stava pilotando nel rimpinzarmi di caloriche schifezze tentatrici.

 
 
 

Toh, Dài... Fo un disegnino anche a te...

Post n°239 pubblicato il 04 Giugno 2010 da cingomma
 

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....Perchè se durante la guerra non c'eri tu.... figuriamoci io!?

      

                                                                 .... TSE :-)))

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AUTORITRATTO

Post n°236 pubblicato il 01 Giugno 2010 da cingomma
 
Tag: ..stati

 

 

 
 
 
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