Creato da cipolllina il 06/04/2006
se l'amore fa ridere e piangere io sono quello che crea: la speranza e l'ottimismo.

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GENNAIO 2024

Post n°869 pubblicato il 08 Gennaio 2024 da cipolllina

BUON ANNO A TUTTI.

 

BUON 2024.

 

ORE 12.33 - 8 GENNAIO 2024

 

IL 25 APRILE 2006 HO FATTO LA CRESIMA.

 

IO ATEA, MISCREDENTE, IO SENZA FEDE, SENZA SPERANZA, SENZA DIO, SENZA NIENTE DA PERDERE, IO CHE NON AVEVO PIù NIENTE DA DARE, IO CHE VOLEVO SOLO MORIRE, E ANDAVO AVANTI UN PASSO DOPO L'ALTRO.

IO CHE VOLEVO SOLO PIANGERE MA RIDEVO.

IO CHE VOLEVO SOLO FUGGIRE MA RESTAVO.

 

IO CHE VOLEVO SOLO ESSERE UN'ALTRA PERSONA....E NON SAPEVO CHE QUALCUNO MI AMAVA PROPRIO COM'ERO.

 

IO CHE MI SENTIVO IL NULLA, IL NIENTE.

e ALLO STESSO TEMPO UN FORTE PESO ADDOSSO.

DOVEVO ESSERE FORTE PER GLI AMICI, DOVEVO ESSERE UN BUON ESEMPIO PER I MIEI NIPOTI,

NON DOVEVO FARE ERRORI, MA NON SAPEVO COSA FOSSE GIUSTO.

 

IO CHE MI GUARDAVO ALLO SPECCHIO E VEDEVO UN'IMMAGINE BEFFARDA CHE MI SORRIDEVA E SORRIDEVA DEI MIEI DOLORI DELLA VITA.

 

IO CHE UN BEL GIORNO HO TROVATO IN QUEL RIFLESSO L'UNICO CONFORTO. ALMENO, BEFFARDO, IRONICO, ALMENO QUELL'IMMAGINE RIDEVA.

 

IO NON SAPEVO PIù RIDERE.

 

NON SAPEVO PIù PIANGERE,.

 

AVEVO INCONTRATO FABRIZIO E FABRIZIO MI AVEVA INSEGNATO A RIDERE.....IO CHE NON PIANGEVO PIù.....CHE NON LE MOSTRAVO PIù...MA AVEVO PIANTO TANTO...INSEGNAI A LUI A PIANGERE...

MA FABRIZIO ERA MORTO...

Alessio ERA MORTO.....

 

Walter sarebbe morto poco dopo (ma non lo sapevo ancora) quel giorno.....

 

Quel giorno....

 

Incontrai la fede....

APPARVE COME UNA LUCE, CHE ILLMINò LE MIE TENEBRE.

 

NON IN SENSO FIGURATIVO. MA DAVVERO.

 

QUALCUNO MI CHIAMò "SEI IL MIO MIRACOLO".

iO SENZA NIENTE....

COME POTEVO ESSERE IL MIRACOLO DI QUALCUNO?

 

CHI ERA QUESTO PAZZO....

PAZZO....

CHE USCIVA SCONVOLTO DA UNA STANZA...

CHE SCENDEVA SCONVOLTO LE SCALE...

IN CANOTTIERA (CON QUEL FREDDO)

 

ALLACCIANDOSI I PANTALONI (CHE SI ERA MESSO IN TUTTA FRETTA, MAGARI AL BUIO)

 

UN UOMO GROSSO...GRANDE....

"TU SEI IL MIO MIRACOLO"MI RIPETè

E MI DISSE EUFORICO (DOPO AVERMI RIMPROVERATA PER AVER ACCESSO TUTTE LE LUCI DEL SUO HOTEL PER POI RENDERSI CONTO CHE NON ERA POSSIBILE, CHE SOLO LUI AVEVA LE CHIAVI, E LE CHAIVI LE AVEVA AL COLLO, E CHE TUTTE LE LUCI SONO TANTE SE NON SAI DOVE SEI, COME FARE, DOVE ANDARE).

 

e IO DI CERTO NON LO SAPEVO.

 

IO MI ERO PERSA.

 

ERO Lì. A SAN GIOVANNI ROTONDO.

 

e MI DISSE CHE LUI ERA SU, DORMIVA.

 

POI ARRIVò UN BAMBINO (ME LO DESCRISSE BENE. IO LO CONSCEVO GIà. PICCOLO. DAI CAPELLI SCURI, GLI OCCHI SCURI) MI HA MOSSO IL PIEDE, MI HA SVEGLIATO, MI HA SCOSSO....E MI HA DETTO "VA, CORRI, ACCENDI TUTTE LE LUCI, CHE UNA RAGAZZA HA BISOGNO DI TE".

 

hO VISTO LE LUCI E SONO SCESO DI CORSA - MI RIPETEVA L'UOMO.

 

e INCONTRO TE (COSì MI DISSE).

 

e DOPO IL RIMPORVERO....

MI CHIESE COSA FACESSI NEL SUO ALBERGO....A QUELL'ORA TARDA DELLA NOTTE, LE 2 PASSATE ALMENO....

 

Risposi che mi stavano seguendo degli uomini, che avevano brutte intenzioni, che mi ero persa. Non sapevo dove andare. non si vedeva nulla. Fuori non c'ernao luci, solo campagna. Fuori non c'era nulla. Solo la desolazione. 

 

La gente erano tutti lì....alla veglia di padre pio....io no.

 

Io mi stavo annoiando. io non credevo in nulla. io ero andata solo per fare compagnia a mia madre. perchè se io non andavo non poteva partire mia madre.  ma io mi annoiavo. non ne potevo più.

 

Non ce la facevo più.

Volevo tornare in stanza.

 

vedere un film.

 

Ma ero lì...tra quella folla piena di gente...

quando sentiì quella mano che mi toccò la spalla e mi chiamò per nome "noemi".

 

mi voltai pensando che mi stesse chiamando qualcuno del gruppo, ma nessuno di loro era. 

 

La sentii ancora, di nuovo, più forte. "noemi".

 

Mi voltai e chiesi "mi hai chiamato cosa c'è?"

 

Sbuffanorono. Non ti ha chiamto nessuno. 

LA sentì ancora., quella voce. "noemi".

 

Provai a voltarmi e non vidi nessuno. sentivo però il peso sulla mia spalla farsi sempre pià forte. 

Mi voltai con la coda dell'occhio.

 

ERa un brutto scherzo. Qualcuno si prendeva gioco di me.

 

"che vuoi? chi sei? 2chiesi adirata.

"noemi - disse ancora la voce  perchè mi perseguiti?"

 

"chi sei? che vuoi - feci io. Io non ti conosco, io non lo so chi sei. Che vuoi da me?"ù

 

ripetè la voce. "io sono colui che sono, figlia mia, pechè mi perseguti? Quante altre prove vuoi che io esisrto?"

 

Iniziai a tremare. Sicuramente era un brutto scherzo. MA sentivo il peso sulla spalla di questa mano, e la mano non la vedevo, mi voltai nuovamernte,, avrei preso chi mi stava facendo quello scherzo, ma dietro me non c'era nussuno, e la voce ripeteva più forte "noemi, figlia mia, perchè mi perseguiti ? quante altre prove vuoi che io essisto? va, torna a a casa figlia mia, Torna a casa. "

 

A casa?

io ero a san givanni rotorndo lontanissima da casa.

ma iniziai a tremare.

 

mollai il

 gruppo.

Volevo tornare in hotel.

 

Ma le strade erano tutte buie. Non era come  adesso. san giovanni rotondo era tutta campagna. non c'erano lampioni. le strade erano tutte sterrate. non c'erano luci. gli albergatori dormivano. e gli altri erano alla veglia in pregheira.

 

E io lo ricordo come se fosse ora...

quelle figure nella notte che mi seguivano....

iniziai ad accellarere il passo, poi a correre...

le sentivo accelrare il passo...

le sentivo ridere...

e poi dire , senza fretta, che non avrei saputo dove andare...

era vero...

avanti a me c'era solo la campagna....

dietro loro....

SEntivo quello che dicevano...

parlavano di me, di quello che mi avrebbero fatto...

camminavano senza fretta...

accorciando le distanze...

e io non sapevo dove andare...

ero perduta....

E li sentivo "la violenti prima tu? o prima io? lo facciamo insieme?"

 

in trappola.

 

e fu lì,

che apparve quella stella luminosa, in quella notte senza luce.

 

e alzai gli occhi al cielo

"senti, io non lo so se esisti o no. Ma se ci sei....qualunque cosa deve accadere....non farla accadere qui. Non farlo diventare un fatto di cronaca qui. Altrimenti domani chi glielo dice a questi fessi che credono in te? che leggeranno il giornale con scritto...ragazza stuoprata a san pio...chi glielo dice a questi fessi che tu non esisti? Non farlo accadere qui.Per loro, loro che ti credono, che sono venuti a pregarti".

 

Non mi aspettavo rispsoste.

 

Non mi apettavo che iimprovvisamente fossi avvolta da una luce, come una lampadina, poi più forte, come mille lampadine, e non si vedeva più nulla, solo luce, e un varco illuminato.....

mi buttai dentro....

e tutte le luci si accessero una dietro l'altra...

 

poi scese l'uomo....

poi tornai nella mia stanza...

chiedendomi che sigificasse tornare a casa...

se tornare a casa....

non avesse un senso più profondo.

 

così il 25 aprile 2006 (dopo anni che ci avevo provato a fare la cresima finchè ero minorenne, e poi da maggiorenne avevo smesso di provarci, almeno 4 volte, sicure se non sei) io mi apprestavo a fare la cresima...

 

e lo ricordo quel giorno....il ragazzo dava il nome al vescovo e il vescovo ti ungeva,.....

 

io mentre camminavo per andare a ricevere l'unizione mi chiedevo "è questo che intedevi quando mi hai detto dfi toranre a casa? era questo che volevi? questo è tornare a casa?" nuovamente non mi aspettavo la risposta.

 

il ragazzo diede il mio nome al vescovo.

 

E il vescovo ssenza accorgersi Mi disse, "bentornata a casa, noemi, figlia mia".

 

Il ragzzo restò perplessò guardò il vescovo. chiese. "cosa dice?

E il vescovo replicò. "ho detto noemi. non si chiama forse noemi?"

 

Non sapeva cosa aveva detto, non se n'era reso conto. lo abbiamo sentito solo io e quel ragazzo.

 

E io mi cresimai.

 

e non sono diventata più buona, perfetta, migliroe.

 

non ho un bel carattere.

 

anzi ho un carattere di merda

 

e continuo ad avere un carattere di merda

 

cosa è cambiato nella mia vita da quel giorno ? tutto.

 

e da quell giorno fesgteggio una nuova rinascita.

 

E siamo arrivati ai miei 18 anni. 25 aprile 2024.

 

ecco.

 

cosa mi porterà questo nuovo anno.

 

buon anno a ttuti.

 

E grazie mio Dio, mio re, di aver scelto di incontrare proprio me, quel giorno...un giorno qualuinque....che mi ha cambiato la vita.

 

grazie.per fede che mi hai dato..

grazie per l'amore che hai avuto e che hai per me 

 

8 gennaio 2024- 13.04.

 
 
 

QULACOSA DI ME. 2.

Post n°868 pubblicato il 19 Dicembre 2023 da cipolllina

Anche io...Non ero che una ragazzina.Che celava al mondo i suoi dolori.E che "quando sono diventsti troppo grandi per poterglieli nascondere"mi hanno detto che non era giusto...che a loro mostravo solo i sorrisi più belli....e le lacrime le tenevo tutte per me.E che ora che erano grandi mi avrebbero voluta proteggere loro....ma io no....questo non gliel'ho mai permesso.E a poco a poco....ho scelto...di allontanarmi...non sapevo più sorridere nè piangere....non avevo da dare più nulla....Ma per loro il mio nulla era tutto.E allora ho fatto quello che sapevo fare meglio.Ho dato loro la famiglia che non avevano...restituendo ai loro genitori...l'amore di quei figli....che questo amore "da ambo le parti" non lo avevano mai avuto.E sapere che saranno in famiglia....con le loro....mi fa bene.CErto...un pò di nostalgia.A 42 anni è normale.Soprattutto quando mi mandano le foto...mi dicono di stare con loro...e io rifiuto....ancora oggi....quel posto al centro del loro cuore....dove tanto tempo fa....ho scritto la parola....perdono...e poi amore.A tutti i miei 400 ragazzi e più....perchè magari mi perdonerete....PEr esseremi fatta da parte...Ma vi ho dato tutto quello che avevo....E anche di più...Vi ho amato tutti.In ogni ruolo che mi avete dato...difensore, madre, amica, consigliera, paladina, eroe, parente, sorella, fratello, amico, padre, eroina, Sole, curatrice, ascoltatrice, causa dei diritti, difensore dei deboli, non amante dei soprusi, non amante dei bulli....sfidante....quella da vincere...quella da battere...quella che non si fa i fatti suoi....quella che si butta nella mischia senza armi.....quella pacifista...quella che lotta senza fare la guerra a nessuna....quella che ognuno di voi ha amato per motivi diversi....che ognuno di voi ha rispettato per motivi diversi....tutti vi hi amato....anche io....piccoli...grandi....amici....vi ho sempre chiamati....i miei piccoli....sempre....anche i più grandi che mi dicevano "siamo più grandi di te, mica è reato stare insieme".E io che rispondevo "mai con uno più piccolo"E loro storcevano la bocca e sbuffavano "noi siamo più grandi di te".Già. All'anagrafe.Solo all'anagrafe.Ma poi non era vero.Io ero la più grande.Quella che viveva "cose da grandi"che viveva cose che "non le posso raccontare a nessuno":Perchè non ve le potevo spiegare....non sapevo nemmeno io come raccontarevele....e ogni livido mi diceva che ero sbadata....che ero caduta....e c'erano solo sorrisi, mai lacrime....e cresceva con voi....camminavamo insieme....troppo giovane io....troppo giovani voi....E poi siete cresciuti....e nascondervele le cose era più difficile....qualcuno un giorno mi ha detto "smetti di combattere. Ti difendiamo noi. Basta. Non devi farlo più tu. Siamo grandi. Ti difendiamo noi.".Ma eravate i miei piccoli....si, anche voi più grandi....E io me la sono sempre cavata da sola "sono forte io"Già. "sei tanto forte...che ora che siamo cresciuti....vediamo quanto eri fragile e non lo sapevamo".Già.E le parole a cosa servivano?Cosa vi dovevo raccontare?Conoscevate anche voi quei segni.....i segni di quelle violenze che ti cambiano dentro....Io ero una sopravvisuta....e voi eravate dei morti....così vi ho insegnato a vivere....nell'unico modo che conoscevo....a pugni chiusi, alti....per difendervi....senza dimenticarvi di sorridere perchè i sorrisi conquistano il mondo....non avevo altro che questo da darvi....E quando a 16 anni la mia vita è cambiata....non vi ho mai portato i miei dolori...per voi avevo solo segreti....e sorrisi....Cosa vi dovevo dire?Che la vita mi oredeva a calci tutti i giorni?Che quando la vita ti prende a calci, e sei in una pozza di sangue, vuoi solo morire?E io....avrei dovuto fingermi morta.E invece mi sono rialzata ogni volta.E quando arrivavate voi....cosa vi dovevo raccontare?Cosa avrei dovuto fare quando volevi tirare il tavolo verso un tuo compagno?Potevo solo mettermi in mezzo....e dire di tirarlo a me. Perchè io non mi sarei spostata.E quando hai tirato fuori il coltello, dicendo che dovevate andare a fare battaglia con un'altra comitiva....che mi dovevo togliere....cosa avrei dovuto fare? spostarmi?Mi sono messa in mezzo, nuovamente.E quando mi hai messo il coltello alla gola...non ti ho supplicato...non ho pianto...non ti hi detto fermati...ti ho detto solo che forse alla fine....era meglio su di me che su un altro...che ti avrebbe mandato in galera a soli 16 anni...e la galera è brutta quindi non mi sarei spostata....Ecco....che ero sempre lì...a difendervi....dagli altri e da voi stessi....Con lo steso coraggio con cui proteggevo altri....e me stessa....al di fuori di lì....perchè raccontarvi di cose più grandi di voi e di me...alla quale facevo io persino fatica a credere.....mi era impossibile.raccontarvi che avevo pianto....ceh avevo perrso mio figlio....che avevo perso un amico....che il padre di mio figlio...mi aveva mandato all'ospedale perchè non volevo sposarlo....ceh aveva solo 15 anni e io 20....mi avrebbe resa debole ai vostri occhi....e avrebbe portato voi a farmi mille altre domande....alle  quali non sapevo e non potevo rispondere....perchè mai e poi mai sarei stata con uno più piccolo....e mai e poi mai ci avrei fatto un figlio....e mai e poi mai avrei accettato che qualcuno mi mettesse le mani addosso senza reagire....ma voi sapevate che non avrei mandato in galera un ragazzo di 15 anni per un errore...voi sapevate che lo avreste ucciso quel ragazzo di 15 anni perchè ogni cosa che aveva fatto era fuori dai limiti....E io non avevo alcuna intenzione di mettere guerra su guerra.E non lo feci nemmeno quando si presentò come il mio ragazzo. una cosa gli intimai. non dire loro la tua età. Non voglio che succeda niente.SArebbe stata una guerra e io non lo volevo.Ma tu....hai capito tutto...ricordo quella partita a biliardino....quelle aste che si muovevano come fossero pugnali...se avesse potutto farvi del male lo avreste fatto...un gioco...tra sorrisi....e calciatori finti....ma le parole non erano sottili e velate...quella domanda "io so che non state insieme. non è possbile. "Fermai tutto il resto....lo baciai....era più facile che dare altre mille spiegazioni.Solo anni dopo la stessa domanda "non ci devi più proteggere. Adesso tocca a noi.".Ma io rifiutai ogni collaborazione.E alla fine feci quello che sapevo fare meglio....Lo cambiai....Anche lui oggi è sposato. Ha 3 bambini. E' cresciuto.E quella domanda mi risuona acnora "cosa sarebbe accaduto se avessimo vinto noi?""io non gli avrei permesso di farsi del male".E dopo tanti anni capirono...eraano ormai uomini e donne...e capirono...." che avevo iniziato a proteggerli...e lo avrei fatto sempre...anche se loro non lo sapevano....io avevo cambiato ognuno di loro....in meglio...."Forse perdendo un pò di me.Ma oggi  a 42 anni so che dovevo fare delle scelte. E io non avevo un manuale.Non ne parlavo con nessuno. Mi tenevo tutto dentro.E oggi siete grandi....piccoli miei....oggi siate genitori migliori dei vostri....E se qualcosa di buono pensate abbia fatto...tenetela stretta.Se pensate che avrei potuto fare diversamente....meglio...fatelo.Io avevo solo una carta da giocare. Me. Vincere o perdere.E se vincevo...vincevo.E quando ho perso....non ve l'ho detto.E quando ho perso mio figlio circa 5 anni fa.....sono stata felice per i vostri che venivano al mondo....Perchè quando ami qualcuno...sei felice dei suoi successi....e della sua vita.....Vi auguro miei cari...Che la vostra vita sia piena e meravigliosa...Vi saluto tutti.Così se passate di qui...Potete leggerlo....Con immenso amore ragazzi miei.Vi abbraccio tutti.E sono fiera di ognuno di voi.Che siete diventati grandi.E avete imparato....l'amore e il perdono....e che la violenza non aiuta.Quello che vince.....anhe quando perde...è l'amore.L'amore che mi ha permesso per oltre 20 anni...di mostrarvi solo i miei sorrisi più belli....e di cogliere dietro i vostri occhi....qualcosa di meraviglioso....nonostante la rabbia, l'odio, le faide, le bande di comitivie, i coltelli, le violenze.ERavate morti. Vi ho dato la vita.Eravate morti e io una sopravvisuta.Vi ho dato la mia vita. E avevo solo me. UN PESSIMO AFFARE. :-)   ma sono certa mi perdonerete. :--)VI AMO TUTTI.Siete e sarete sempre i miei ragazzi.Anche se ognuno ha la sua strada e la sua vita.E io...ho scelto....di guardarvi e proteggervi di lontano....E voi lo sapete che ci sono.E ogi nei guai non vi cacciate più.E io sono fiera degli uomini e delle donne che siete diventati.Sole.p,.s. (non sono più una sportiva. ma vinco ancora ogni sfida. )..E quando perdo....mi rialzo....e ci riprovo.Ricordatevelo.Se andate KO rialzatevi e riprovategi. E' la prima legge del pugilato. E fare a pugni con la vita, spesso, ci tocca.Si impara sempre qualche lezione sia che si vince sia che si perde.Rialzatevi se perdete. Non restate KO tiratevi su. Non siate "fragili femminucce"."siate dei campioni, degli eroi" come me.Che anche quando perdevo....mi rialzavo....sorridevo...e afarmi diventare migliori....ci riprovavo.E mica eravate facili.Ma piano piano....siete cambiati....Ecco...piano piano....SI CRESCE.Ciao.14.29

 
 
 

QULACOSA DI ME. 1

Post n°867 pubblicato il 19 Dicembre 2023 da cipolllina

19/12/2023 - 12:00VEDIAMO UN Pò.....colore preferito IL BLUE, L'AZZURRO, COME QUELLO DEL CIELO E DEL MARE CON TUTTE LE SUE SFUMATURE DAL CHIARO AL SCURO. Fino al blu notte come il mare in tempesta.IL GIALLO brilante come il soleIL ROSSO, IL ROSSO ACCESSO E BRILLANTE,.iL VERDE come quello degli alberi, dei boschi, delle piante.e TUTTI I COLORI DELL'ARCOBALENO.passioni SCRIVERE, OVVIO, ORGANIZZARE MATRIMONI, LEGGERE PAPERINO E TOPOLINO, VEDERMI I CARTONI ANIMATI, QUALCHE BUON FILM, LEGGERE QUALCHE BUON LIBRO O QUALCHE MANGA.lavoro CONTABILE, PROTOCOLLISTA, ARCHIVISTA, SERVIZIO POSTA, STARE CON LA GENTE, RISOLVERE LE URGENZE E LE EMERGENZE, e OCCUPARMI ANCHE DELLA PARTE INFORMATICA (visto che i nostri tecnici pagati dopo 3 mesi che hanno provato a montarmi uno scanner se ne sono usciti che non era uno scanner e io l'ho risolto smanettando dopo parecchie ore, non essendo del settore). E da lì....quando accadono inconvenienti mi chiamano.orari di lavoro LUNGHI. DECISAMENTE LUNGHI. In più non pagata ho la reperibilità h24 da lunedi a domenica.libro preferito SICURAMENTE IL SIGNORE DEGLI ANELLI letto in 3 soli giorni (3 giorni per tutta la trilogia) Ovviamente anche altri. Mi piace molto Bambaren, la kinsella, mi piacciono i romanzi, i libri storici, le fiabe, i libri per ragazzi. Letto Harry potter solo qualche anno fa e l'ho trovato molto bello (non me lo aspettavo). Letto 2 volte hunger games (on line) non avevo il libro. Indubbiamente tra i miei preferiti annovero SILVIO PELLICO - LE MIE PRIGIONI. e ARLECCHINO SERVITORE DI DUE PADRONI. Libri per ragazzi che mi sono rimasti impressi CUORE - SUSSI E BIRIBISSI - IL POZZO DEI DESIDERI - LA NAVE DEI SOGNI. E ce ne sono molti moltissimi altri.Manga preferito INDUBBIAMENTE MADEMOISELLE ANNA (una ragazza fuori moda) e CITY HUNTER (di cui amo anche l'anime).cartoni preferiti: Sailor moon, the slayers, LA sui monti con annette, City Hunter, Daitan 3, L'incantevole Creamy, Hello Spank, L'uomo tigre, Ken il guerriero, La signora Minù, Alvaro e Camilla, Peter Pan, il mistero della pietra azzurra, GEorgie, Candy Candy, Carletto il principe dei mostri, Piccoli Problemi di cuore, Mila e Shiro, I cavalieri dello zodiaco, Ranma 1/2, Una porta socchiusa ai confini del sole, Belle e Sebastien, Dolce Remy, E tanti tantissimi altri.animali che mi piacciono: TUTTI.Ho avuto cani, gatti, tartarughe, scimmie, uccellini, tartarughe, papere, pesci.  Cavalli. Ovviamente non tutti erano miei, ma ci andavo spesso.(buoni amici).MA GLI ANIMALI MI PIACCIONO TUTTI da quelli selvatici a quelli casalinghi. Non amo gli zoo. Poveri, in gabbia per il divertimento dell'uomo.i BAMBINI?Si, mi piacciono anche i bambini.Ho iniziato a 14 anni a fare volontariato e assistenza all'infanzia.SEguivo da sola 400 ragazzi dai 2 ai 18 anni.TEnere a bada quelli più piccoli era facile.PEr quelli più grandi....Usavo la mia solita tecnica...."scegli un gioco, uno sport, quello che vuoi se vinci tu.....comandi tu. Se vinco io....comando io".E vincevo sempre io.Infondo ero una sportiva.Sport praticati...vediamo...danza calssica e moderna, calcio, pallavolo, pattinaggio, scherma, lotta libera, corsa, salto alla corda, ginnasta ritmica e aerobica, cavalerizza, nuoto (e non so nuotare)E tutti quelli che non ho praticato me li imparavo da sola.Infondo a settimana facevo (3 volte a settimana calssica 2 ore) 2 volte a settimana moderna (2 ore) Piscina (2 volte a settimana) scherma (me la insegno un grande maestro che capitò per caso ai centri estivi) karate me lo insegnò (il ragazzo più bravo della mia palestra) e la lotta libera, compreso il kong fu (me le ha insegnate il mio ragazzo) campione di arti marziali, pugilato, taikendo, e altre che non ricordo nemmeno. E necessità fa virtù. Quello che non mi è stato insegnato ci ha pensato la vita.una parola per descrivermi? PERICOLOSA. INDUBBIAMENTE ERO PERICOLOSA. Ma amano chiamarmi IL BACIO IMPOSSIBILE. Provare a baciare me era una sfida. Riuscirci, vincere o fallire un rischio. e NON CI è MAI RIUSCITO NESSUNO E CHI CI HA PROVATO fu preso a schiaffi. Ero una ragazza abbastanza sfrontata. Capo delle comitive, capo dei maschi, "capitano" era il termine segreto con cui mi chiamavano molti.Avevo 2 anni da quando hanno iniziato a chiamarmi così. "qualcuno mi chiamava sole" SOLE CAPITANO.SOLE PERCHè ERO SOLARE.CAPITANO perchè comandavo io. INFONDO tutti seguivano chi DIFENDEVA GLI ALTRI. E io ero una bimba generosa. Che a 2 anni sfidavo quelli di 10 pche facevano i bulli con i più piccoli.E vuoi per tenerezza....vuoi perchè una bimba con gli occhi di fuoco non l'avevano mai vista....Molti si erano fatti carico di essere le mie guardie del corpo.Io stavo sul dondolo (ed eravamo oltre 40) per parlare con me dovevi chiedere quasi il permesso, decidevo chi giocava e chi non giocava. DEcidevo chi veniva premiato e chi veniva punito.E ogni tanto arrivava qualche bambino a raccontarmi che gli avevano preso la merenda, e allora erano guai, scendevo dal dondolo, scendevo sola, a nessuno dicevo "seguimi".Eppure....quando andavo ad affrontare il bullo...eravamo tanti.E qualcuno si permetteva di dirmi che ero un microbo, che lui era più alto, più grosso e più forte.Io sorridevo beffarda. Come se questo fosse un problema.Cocciuta. Senza arretrare. E i ragazzini più grandi...qaundo vedevano che questo inizava a diventare violento....si mettevano in mezzo (quante volte hi detto loro di farsi i fatti loro che me la cavavo da sola) ma loro erano imperterriti "le mie guardie del corpo" E puntualmente replicavano "grandi per grandi, lo siamo pure noi, e la nostra principessa non la sfiora nessuno".Ci ho fatto l'asilo così.Poi sono arrivate le elementari. E anche lì mi mettevo sempre a difesa dei più deboli.Purtroppo ho fatto anche brutti incontri.Ho attirato l'attenzione di 2 pedofili che mi voelvano portare via....E anche di una giovane donna che ha cercato di portarmi via al mercato...Mi ricordo questa donna (non avevo nemmeno 5 anni) iniziò a trascinarmi tra la folla.....io urlavò e non mi sentiva nessuno....ERo lì, a due passi, e nessuno mi vedeva.Tanta gente. Tante spinte.Ricordo che ho puntato i piedi a terra. Ho iniziato a fare forza. A urlare.Mi ricordo che qualcuno si è girato a cercarmi....e quando mi hanno vista così lontana...mi chiesero cosa fosse successo.La donna era sparita. Io mi ero salvata.PEr quanto riguarda i pedofili...uno avevo 7 anni.....andavo a scuola...avevo quella gonna bellissima che faceva la ruota...una gonna a scacchi nera e bianca con nastrino rosso....Questo provò a trinarmi in un camion...ma anche lì puntai i piedi, urlai, e quando fui salvata.....Questo si presentò come mio padre....e disse che ero sua figlia....Ma non sapeva a chi lo stava dicendo....E fui salvata....Ma l'altro pedofilo ero più piccola o poco più grande non lo ricordo...eravamo a Selva dei pini (ai cedntri estivi)E c'era un cancello ceh ti portava nel parco pubblico che stava lì vicino (adiacente).A me non piaceva fare tutti quelli sport. Conoscevo ogni sport che si praticava.E tutti volevano sentirsi campioni(di sfidarli uno per uno non mi andava) per una volta volevo solo godermi il relax.Così tutti i giorni uscivo dopo l'appello. Mi arrampicavo su un bellissimo albero. E mi facevo viva solo per il pranzo e per il ritorno.PEr mesi ho fatto questa cosa. (e altri bambini) hanno iniziato a segurimi. Sotto quell'albero e al di sopra di esso (raccontavo e inventavo fiabe) giocavamo, dicendo a tutti di non allontanarsi, e tutti mi ascoltavano. Erano le mie condizioni, se volevano uscire con me. Altrimenti li avrei denunciati "ai tutor" Denunciando persino me stessa, ma non avrei messo in pericolo i miei amici. -Le regole erano semplici "fuori comandavo io" A chi non sapeva salire sugli alberi lo avevo insegnato. Si era più sicuri. A chi non sapeva difendersi, lo avevo insegnato, era meglio sapere poche semplici cose. PErchè ci sono i bulli, e bisogna sapersi difendere.Ma quel giorno i miei amici non vennero. CAmbiarono gli orari. E quando stavo per andare fuori, l'oro non vennero. Così andai sola. ERano finiti i centri estivi. Manca poco alla fine, e quel giorno, c'era una festa, ma io voelvo salutare il mio albero. L'orario fu più lungo. Tornammo più tardi. E quella sera mancai all'appello. L'unica sera. I "tutor" chiesero a tutti gli istrutturi di me. Ma nessuno mi aveva mai vista nè mi aveva mai conosciuta. Solo alla fine i miei amici raccontarono la verità. Di come per mesi mi ero allontanata. Essendo puntuale ald ogni pranzo, ad ogni appello. Conoscendo ogni orario alla perfezione. Se non mi ero presentata, c'era sicuramente un motivo.Quando i tutor aprirono il cancello, trovarono me su un albero altissimo, ero salita così in alto, che per prendermi non sarebbe bastata una semplice scala.E sotto c'era un uomo. Un uomo di una certa età che mi incitava a scendere, che mi voleva portare via. Quando arrivarono gli animatori, l'uomo si present come mio parente. Io rifiutai categoricamente. E l'uomo mi tacciò di essere una bugiarda. Io mi ribellai. Ancora mi impose di scendere e io ripetevo che poteva solo salire a prendermi non ci andavo con uno che non consocevo.Qualcuno degli animatori era ben felice di lascarmi con quel l'uomo sicuramente un parente. Infondo se per mesio avevo imbrogliato tutti....Ma i bambini che erano intervnuti sul luogo dichiararono che a nessuno avevo detto bugie, a tutti avevo detto la verità e per mesi avevo protetto ognuno di loro...Solo gli animatori non sapevano dove fossi. Ma non era una bugia.Infondo "ero sempre presente" dove dovevo essere. Non mi ero mai allontanata da quell'albero. Io salivo lì, e mi fermavo lì, facevo l'altalena, mi arrampicavo. Uno degli animatori più grandi proferi che parente o non parente dovevano riportarmi dove mi avevano presa.Mi assicurò una bella punizione.Ma quando mi disse di scendere che nessuno mi avrebbe portato via...Io scesi...Giusto in tempo per vedere il volto di quest'uomo cambiare...divenne aggressivo...Si lanciò sul mio animatore....sotto gli occhi degli altri...nessuno osò intervenire...qualcuno stava con i bambini....ma gli altri animatori se ne lavavano le mani....E io non avrei permesso che nessuno si facesse male....così....saliì nuovamente sull'albero e mi lanciai addosso all'umo...che cadde a terra tramortito...quando provò a rialzarsi gli altri bambini "sfuggiti" dagli animatori si misero in mezzo "siamo piccoli, am siamo tanti, e sappiamo difenderci bene, vattene via, e lascia stare la nostra Sole".L'uomo si alzò. E l'animatore....con tutti i bammbi affianco...intimò all'uomo di andarsene...Io ero lì, in prima fila...a pugni stretti....sorridendo "sei una piccola mocciosa " mi disse l'uomoE io risposi che anche una piccola mocciosa può odifendersi da un prepotente.E magari va bene. Magari va male. Questa volta...vincere...toccava a me.L'uomo se ne andò.E noi tornammo di là.Il cancello fu richiuso.L'animatore prima mi rimporvero per averlo oltreppassato.Poi mi ringrazio per averlo salvato.e disse agli altri "che dei bambini lomavevano difeso" non i suoi amici e colleghi.,Mi era piaciuto questo ragazzo coraggioso.E promisi che sarei voluta essere come lui.Però....anche lui mi aveva capito...così...gli ultimi giorni al cdntro estivo....mentre ttutti si dividevano tra i vari giochi e camp sportivi....io, i miei amici, qualche animatore, ci portava fuori al parco, si aggiunsero altri ragazzi più grandi.E noi stavamo lì.Come se fossimo usciti con degli amici. Si scrivevano storie. Si giocava a palla.Si cantavano canzoni.Tornavamo sporchi e felici.Ecco....un ricordo prezioso.Lo ricordo quell'animatrore....e sono passati molti anni. I suoi capelli scuri, gli occhi scuri, un sorriso sincero. Che avrà avuto? Forse poco più di 20 anni.ERa giovanissimo.E quando arrivò l'appello un grido si alzò alto "Sole. Sole è presente".Un nome che mi ha accompagnato per molti anni.E sono stata a molti centri estivi.E quando anche io diventai animatrice....Ricordo questa bambina...Daniela. Che mi ricordava me. Usciva dal cancello dei centri estivi, per andare fuori.Animatori più grandi glielo proibirono. Chiudero il cancello. E lei imperterrita, ci passò tramite il filo spinato.Quando la vidi con tutti graffi non potei starne fuori.Strinsi con lei un aptto segreto. "io ti lascio andare. Ma alle mie condizioni. DEvo sapere quando vai, quanto tempo stai fuori, dove arrivi. Devo sapere tutto, perchè ti vengo a cercare. E se non ti vedo ti vendo a riprendere."E Daniela mi diceva tutto. Chi c'era, chi non c'era. Mi diceva che sapeva arrampicarsi sugli alberi, che era un gioco da ragazzi. Mi diceva che sapeva difendersi. che se anche avesso chiuso ogni accesso, avrebbe trovato il modo di andarci. PAssando per la strada, addirittura. E il centro estivo era grande.Quando la pizzicarono che rientrava. ALtri animatori la rimproverarono, ma lei rispose che io l'avevo autorizzata. Fui chiamata e confermai. Io me occupavo. L'affidarono a me. "ne ero responsabile". E lo sono stata responsabile. Talemente tanto che non passò più per il filo spinato. Talmente tanto che ogni tanto vedevo dove stava. Che l'aspettavo pazientemente quando rientrava. Puntuale come un orologio.Nessuno mai si era fidato così.E alla fine....si è stufata....aveva visto tutto.E un bel giorno mi ha detto "non c'è' più nulla di interessante".La verità è che non veniva più rimproverata.Gli altri l'avevano affidata a me.E io la lasciavo fare. Basta che mi diceva tutto. Dove, quando, con chi, a che ora.Io dovevo sapere tutto.Dovevo potrermi affacciare e vederla.Dovevo poterla chiamare e mi doveva sentire.Questi erano i patti.Semplici.E Daniela mi ascoltò con attenzione.E alla fine non uscì più.E iniziò a seguire tutte le regole.Tutti si vantarono che era merito loro.Ma fu Daniela a smentire ogni loro affermazione.Perchè chi veramente stimava Daniela ero io.Persino i genitori mi ringraziavano.Adesso sapevano come prenderla."voleva sentirsi grande" è giusto che fa cosa vuole fare.Purchè racconta tutto. E non solo raccontava tutto."ma se volevano andare a controllare sapevano dove e quando".E se qualcuno diceva no?Se andava oltre?Semplice."cosa avrei fatto io? era la sua domanda".E io avrei valutato....chi me lo diceva....perchè me lo diceva....SE ero troppo piccola per essere grande....bhe alcune cose era giusto si vivessero da grandi....E si poteva aspettare.Infondo Daniela era una splendida sorella maggiore per il suo fratellino che la chiamava "tatà". E avere un fratellino significava avere molte responsabilità.E se lei diceva no?Doveva ascoltarla.PErchè su alcune cose..."aveva sicuramente ragione".Lo stesso valeva per i suoi genitori " se il no veniva spiegato, lei lo ascoltava".Andò via dai centri estivi prima di me.Ma come oltre 400 ragazzi dai 2 ai 18 anni me la porto nel cuore.Infondo ho inizizato come animatore e assistenza all'infanzia e educatore che avevo 14 anni.E a 25 anni lo facevo ancora.E chiamavo tutti per nome.E alla fine "ero sempre la stessa"."chi vince, comanda".Oggi di anni ne ho 42.Sicuramente non sfidò più nessuno.Non sono più nemmeno una sportiva o una musicista.Mi limito a scrivere...quello si.Canzoni, musical, coreografie di ballo.Giochi.Fiabe.I mie ragazzi sono cresciuti.Qualcuno ha famiglia.Qaulcuno mi chiama ancora mamma.E altri mi chiamano zia.Qualcuno ancora, semplicemente, mi chiama per avere risposte su questo  o su quello.O su come educare i figli.Io fgli non ne ho.Mia figlia e mio figlio....sono in Paradiso.Ma di "figli" che ho cresciuto come miei, essendo madre, amica, consigliera, sfidante, regolatrice di conti e mille altre cose.....ne ho avuti più di 400...E di questi....Alcuni mi sono rimassi più impressi di altri.Forse perchè quando sono cresciuti...E hanno raggiunto la stessa età....che avevo io quando "insegnavo loro il niente che sapevo io"....allora hanno visto una persona diversa....una persona.....che pur sapendo poco della vita....Dell'amore.....e del mondo....Lottava al loro fianco....seguendoli per evitare sbagli....E si faceva rispettare...solo con un gioco....Così mi hanno chiesto..."E se avessi perso?"Infondo ora erano grandi...e magari erano anche più forti di me....(chissà, mistero)risposi: se avessi perso si sarebbe comunque fatto come violevo io. "quindi ci hai mentito. Ci hai fatto credere che potevamo scegliere. E come facevi a sapere che avremmo perso?"risposi che la mia motivazione era più alta "avrei evitato ad ognuno di loro di farsi del male. E per vincere, ce la mettevo tutta".Mi ricordo che mi disse...."ti sfido.....scegli tu.....se vinco io.....ti bacio....se vinci tu....puoi dire no".Risposi"scegli tu il gioco, ma ti avverto.....se vinco io il bacio non lo voglio. SE vinci tu....puoi provarci....riuscirci è un'altra cosa. E poi ti insegnerò un'alltra lezione".Stranamente non mi rocordo se vinsi o persi.Ricordo solo cosa accadde dopo...provò a baciarmi....lo scansai e lo schaiffeggiai.2 cose devi imparare nella vita:1 un bacio non si chiede.2 voler per forza bacaire chi ti ha comunuque comunicato un no porta delle conseguenze."mi hai colpito""oggi hai 22 anni. E' buona cosa che imapri come stanno le cose." ma tu ne hai solo 24"Già."e mai e poi mai, mi metterei con qualcuno....che fino a ad ieri....crescevo".Ma siamo gradni, rispose quello di 26."già. e forse se le cose fossero state diverse...chissà...""ma vi ho creciuto io" E certi limiti "mai e poi mai devono essere superati".Fu una difficile lezione."hanno ragione, ti chiamano il bacio impossbile"."ma non lo sanno che per vincere devono attaccarti tutti insieme?""pensi che vincerebbero?""si, sicuramente si.""Per essere convinto di questo devi pensare che io non sia pronta a difendemi"."ma nella vita a qualcuno dovrai dire si".Quando mi innamorerò lo farò.Ma non dirò si, a nessuno di voi. Nè ai più grandi, nè ai più piccoli, nè ai miei coetanei." e se riuscissi a baciarti? o se qualcuno ci riuscisse? tu perderesti. cosa accadrebbe dopo?""non mi vederesti più. scomparirei.""direi che sarebbe la cosa più brutta del mondo vederti scomparire e andare via"."hai ragione tu. Provare non vuol dire riuscire. Potrei provarci. Altri potrebbero riuscirci. Ma nessuno è disposto a perderti. Infondo....come potremmo....immaginare questa vita senza di te....sorella, madre, amica, consigliera, difensore, curatrice, educatrice".E così fu.E ognuno prese la sua strtada.Qaulcuno si è sposato.Ha avuto figli.Altri si sono fidanzati e sposati.Altri ancora studiano....crescono....Oggi non li sento più.(una scelta difficile la mia)ma le cose le so di ognuno.E ognuno sa dove cercarmi.E quando hanno bisogno di me....il telefono squilla....e io ci sono per tutti.E per tutti continuo ad essere un punto di riferimento.Quel punto di riferimento....che i loro genitori...hanno smesso di essere molti anni fa....E che hanno ritrovato solo quando....Fattami da parte...ho insegnato loro...come assomigliarmi un pò....E arrivò cos' la telefonata "mamma mi sposo. mi accompagni all'altare?""e la tua mamma? ci sarà rimasta male.""ma sei tu che mi hai cresciuto. Ti devo tutto."Già...tutto.....Così all'altare promisi che lo avremmo accompagnato solo in 2....io e la sua vera mamma.....e così accettò...ma quel giorno non andai...il suo odio fu grande....ma poi ha capito....Che io quel ruolo che mi hanno dato non l'ho mai voluto....era neccessario.....ma ora erano grandi.....E dovevano sapere che io quel ruolo non l'ho mai voluto.....c'ero...come ci sono stata per tutti....E ci sarei stata sempre....e ci sarò sempre....ma ....io non sono altri...che la ragazzina che gli ha cresciuti.....che andava in giro con le trecce bionde....senza trucco....indondo....anche io....ero solo una ragazzina...che mi ero presa un compito...proteggerli....soprattutto da sè stessi e dai loro errori....e farli diventare grandi....uomini e donne.E quando sento che sono felici...che stanno con le loro famiglie...mi prende un pò di nostalgia....Ma va bene così....GLi ho restituito le loro famiglie....E la'more che non avevano avuto...Insegnando ai genitori....ad essere migliori genitori....in qualcosa avrò sbagliato....ma ho iniziato a 14 anni...Ho finito a 26....Infondo....

 
 
 

PETALI DI DONNE - 3 POESIE PER IL CONTEST.

Post n°866 pubblicato il 29 Novembre 2023 da cipolllina

 

CONTEST - PETALI DI DONNE - DEL 28 NOVEMBRE 2023.

Mi è stato chiesto di partecipare al contest indetto per i dipendenti della giunta.

 

Il tema era semplice. Bisognava raccontare tramite frasi, poesie, disegni, immagini, o altro....la violenza della donna.

 

Così sono tornata indietro nella memoria.

 

E ho deciso di partecipare con 3 poesie:

 

IL TORO - scritta anni fa. che non racconta proprio della violenza sulla donna. Ma della violenza in generale. 

Cosa dire della mia poesia?

QUESTO è IL SENSO CHE HO VOLUTO DARE ALLA MIA POESIA, QUANDO LA SCRISSI, MOLTI E MOLTI ANNI FA:

In questa poesia, viene descritta la violenza come un toro che si batte nell'arena. Una corrida. Dove il torero, che nel mio caso è il carnefice, è consapevole di quello che sta andando a fare. Ovvero entrare nell'arena e uccidere il toro, dopo avergli sventolato addosso il manto rosso, come se lanciasse una sfida. Chiede il torero al toro di attaccare, di essere forte, di provare a vincere. Ma per il toro non esiste vittoria. La folla sugli spalti vuole la morte del toro. E il toro non può fuggire dall'arena. O rifiutarsi di combattere, verrebbe ucciso. Così il torero è l'unico che potrebbe fermare quel gioco. E chiamarlo gioco è un insulto, perché ferisce, fa male. Distrugge. Ecco. Il toro è il carnefice. E' consapevole del male che farà alla sua vittima, un gioco crudele di potere. Fatto per il solo gusto di prevaricare, di vincere, di dimostrarsi più forte. Un gioco che non ha né vinti né vincitori. Solo vittime. Il toro invece è la vittima. La vittima che non può fuggire da quell'arena. Che se vince o se perde ha perso in ogni caso. Se muore il torero brandirà la spada in alto e il suo pubblico lo acclamerà vincitore. Perché è stato più forte. Ci vuole poco ad essere forti, quando si è armati in un'arena. Ma se fosse il toro a vincere tutti ne vorrebbero la morte. Quel toro crudele che ha ucciso il povero torero. Ma il torero avrebbe potuto rifiutarsi di scendere nell'arena. Di battersi. Di uccidere. Di combattere per la vita o la morte. Il toro non ha avuto questa scelta. Nessuno piangerà per la sua morte. E nel caso fosse vincitore tutti ne vorrebbero la morte. Così succede alle vittime. Se vincono o se perdono le loro battaglie, perdono in ogni caso. Non saranno mai più le stesse. Andranno avanti, qualcuna sopravvive. Ecco, siamo tutte e tutti un po' dei sopravvissuti. E andiamo avanti un giorno dopo l'altro. Sapendo che chi ci ha fatto del male, ha riso...davanti alla folla...come fa il torero dopo aver ucciso il toro davanti ad una folla che applaude. Nessuno piange per il toro. E nessuno sa cosa provano le vittime se non sono stati vittime. IO LO SO. So che significa andare avanti un giorno alla volta. Non essere più la stessa persona. Cambiare. Sopravvivere. E vivere al tempo stesso. Ma qualcuno non ce la fa. Qualcuno muore. Qualcuno si lascia morire. E il toro, dopo aver combattuto con tutte le sue forze, alla fine, viene ucciso, da una lama nel cuore. Il cuore di vittima e carnefice ha lo stesso identico colore, e il sangue è lo stesso. La differenza è che mentre uno esulta per aver ucciso e la folla lo acclama, perché è stato un bravo torero, il toro dice addio. E guardando il alto...verso qualcosa di meraviglioso...che è l'infinito, si lascia andare. Ha fallito. Ha perso. Nessuno lo piangerà. Nessuno lo salverà. MA CHI SOPRAVVIVE, ha perso lo stesso. Perché né porta le cicatrici sulla pelle. E le cicatrici non si cancellano. Si cambia, inevitabilmente. Ma io ho voluto dare speranza al toro morente. Che guarda il cielo ("verso lo stesso cielo che guardi anche tu") infinito cercando un aiuto ("un echeggiare che si perde nel vento" ) e il vento è segno di rinascita. E PER ME dopo che si è caduti a terra, si può risalire. E non solo per sopravvivere. Ma per tornare a vivere. Ci vuole solo tempo. Ma al toro morente ho dato speranza. E alle vittime dico la stessa cosa, bisogna avere fede e speranza. Che si può tornare a vivere, anche se non si hanno più ali per volare, si può continuare a volare. LA FIGLIA DEL SOLE.

 

IL DOLORE DI VIVERE NELL'OMERTà

 

e in ultimo.

 

DONNA - SESSO DEBOLE

 

 1)

IL TORO

Rosso è il manto che ti vien posto davanti.

Rosso come il fuoco.

Rosso come il mio cuore è il manto che innanzi a te s'agita.

Ecco la tua preda, la vedi.

La cogli e la insegui.

Nero il tuo manto, furente e aggressivo l'avventi.

Ma lei ti fugge, la insegui e fugge ancora.

I tuoi occhi rossi come lo stesso manto;

il tuo Humour nero, aggressivo, minaccioso.

Ti scagli di nuovo sulla preda,

in un inseguimento senza fine.

La insegui, cerchi di domarla;

o tu o lei.

Ti avventi, ancora una volta e lei, ancora, repentinamente fugge.

Ecco finalmente l'hai quasi raggiunta, ma...

Una spada ti penetra il cuore.

Cadi a terra lentamente e pesantemente.

Il tuo cuore rosso si fa sempre più chiaro.

La tua preda esulta per la vittoria.

Il tuo sguardo lo rivolgi al cielo.

2

Un ultimo saluto; sai che hai perso.

La spada piano piano si sfila dal tuo cuore e viene brandita in alto,

verso lo stesso cielo che guardi anche tu;

la preda esulta e nel grido delle genti solo un rumore si ode,

impercettibile...quasi inesistente; doloroso, quasi un pianto;

un ultimo echeggiare che si perde nel vento: addio.

 

2)

 

1

IL DOLORE DI VIVERE NELL' OMERTà

Un rumore agghiacciante si ode di lontano...

È un urlo...

Un grido...

Qualcuno chiede aiuto.

Interverrà qualcuno?

La notte è avvolta nel silenzio.

Ma non è notte, è giorno.

E tutti fingono di non vedere.

Non sentire.

In silenzio, senza far rumore.

Lasciano che le cose accadano.

L'urlo si alza...

Il grido diventa quasi una preghiera.

Chi ha visto tace.

E poi qualcuno non c'era.

Il giorno dopo una notizia sul giornale...

Tutti vogliono parlare. Vogliono dire qualcosa.

Ma nessuno era lì...

Nessuno sapeva...

Tutti hanno taciuto, per omertà o per paura.

2

Io c'ero.

Ma non mi hanno ascoltata.

Ho gridato, ma non mi hanno sentita.

Io c'ero.

Ma ero sola, contro il mondo.

Un mondo troppo pieno di bugie per ascoltare la verità.

La verità è che ho gridato...

Mi sono ribellata...

Ma ho perso.

Erano tanti, più forti, più alti...

Più robusti...

Forse era solo uno...

Importa quanti erano in questo futuro?

Dov'è la giustizia?

Dov'è la legge?

Urlo poi non si è più sentito.

Si narrava come in una fiaba...

Di un eroe...

Lo immagino, di cartapesta vestito.

L'eroe ha fatto fuggire i malvagi.

Dicono quelli e sono tanti.

Ma non è vero.

3

Ha pianto. Ha urlato. HA AVUTO PAURA.

E' caduto.

Poi si è alzato.

E ha picchiato.

A pugni duri ha picchiato duro.

Non era un campione.

Andava ko.

Ma si rialzava ogni volta...

Fino a quando stremato...

È rimasto lì...

Sotto occhi che facevano finta di non essere presenti....

Era KO.

Cosa poteva fare?

Si è alzato nuovamente...

E ha strabiliato tutti quanti.

Ferito, sanguinante, ancora lottava.

Perché la libertà è un bene.

E la prigionia è sbagliata.

 

3)

 

DONNA - SESSO DEBOLE

DICONO CHE SEI DONNA.

CHE DEVI STARE AL TUO POSTO.

CHE DEVI PARLARE SOLO SE INTERROGATA.

CHE DEVI FARE FIGLI.

CHE DEVI STARE IN SILENZIO.

FARTI VEDERE O NASCONDERTI,

SOLO PER ESSERE SCOPATA E PER ESSERE USATA.

UNA TAVOLA, DA USARE E RIUTILIZZARE.

SENZA SENTIMENTI O EMOZIONI.

ANCHE UN OCCHIO NERO DIVENTA AMORE.

IL CORPO CHE VIENE USATO,

NESSUNO VUOLE SAPERE SE HAI STUDIATO.

NON TI CHIEDONO I TUOI SOGNI.

NON TI CHIEDONO IL TUO NOME.

NEMMENO LA TUA Età.

E UNO DOPO L'ALTRO...

QUELLE MANI ADDOSSO...

NESSUNO TI CREDERà.

"VAI, FATTI VIOLENTARE, POI TORNA E DENUNCIAMO".

VOGLIONO LE PROVE EFFETTIVE...

2

QUELLE SENZA DISCUSSIONE ALCUNA....

NON PENSANO...

NESSUNO SE LO CHIEDE...

CHE PER ESSERE VIVA, NON è SOLO FORTUNA.

PER ESSERE QUI...

A PARLARNE...

NON è STATA UNA COSA SENZA CONSEGUENZE.

E DEVO FARMI VIOLENTARE PER ESSERE CREDUTA?

E perché NO.

ANCHE AMMAZZARE.

TANTO SONO SOLO UNA DONNA.

VERO.

LO SONO, E NE VADO FIERA.

E ALLORA QUALCUNA SI PIEGA...

COME UNA FOGLIA...

DA CALPESTARE.

MA UN'ALTRA SI INNALZA...

VUOLE LOTTARE...

E GRIDA FINO A QUANDO HA VOCE.

GRIDA FINCHè HA FORZE.

E SI RIBELLA E CI PROVA.

3

QUALCUNA NON CE L'HA FATTA.

È MORTA, è STATA BRUTALIZZATA.

IO, SONO SOLO STATA FORTUNATA.

MI SONO SALVATA.

MA NEL CORPO, LE CICATRICI, LE PORTO ANCORA.

UNA DOPO L' ALTRA...

E FORSE MI SONO SENTITA SBAGLIATA...

ERO SOLO UNA DONNA...

CHE VOLEVA SENTIRSI AMATA...

TROPPO PRESTO è COMINCIATA QUESTA GUERRA,

NON ERO NEMMENO MAGIORENNE

E MI HANNO CAMBIATA.

E SONO CADUTA.

E MI SONO FATTA MALE.

MA SONO FORTUNATA,

ME LO DICONO TUTTI.

LO SENTO ALLA TELEVISIONE.

MA perché QUESTO ODIO VERSO UN SESSO INFERIORE?

CI HO PENSATO IN QUESTI ANNI...

SPESSO E VOLENTIERI...

LE DONNE SONO MEDICO, AVVOCATO E INGEGNERE.

LE DONNE SONO AL COMANDO.

4

LE DONNE GUIDANO.

LE DONNE NON SONO SOLO DONNE,

CASALINGHE, MADRI E FIGLIE.

NO. LE DONNE SONO ANCHE

DOTTORE, CHIRURGO, SOLDATO,

FORSE è QUESTO IL PROBLEMA...

VI ABBIAMO SUPERATO.

E ALLORA DA QUALCHE PARTE CI DOVETE MINARE E FARE INCIAMPARE.

MA LO SAI CHE C'è?

DONNA SESSO DEBOLE...

LO DITE SOLTANTO SPERANDO CHE...

NOI CI CREDIAMO E CEDIAMO...

SENZA LOTTARE, A VOI CHE DA UNA VITA, CI VOLETE COMANDARE.

NON SONO D' ACCORDO SINCERAMENTE

E VE LO PROVO IMMEDIATAMENTE.

IO C'ERO IL GIORNO IN CUI

È STATA UNA DONNA

AD ALZARSI E A DIRE

"COSì' NON SI Può Più CONTINUARE"

E SI è ALZATA.

E HA FATTO Ciò CHE SA FARE MEGLIO...

HA INIZIATO A RESITERE...

ALLE PAROLE, AGLI INSULTI, ALLE VOCI CATTIVE,

5

A CHI LA VOLEVA SERVA E SCHIAVA DI UN MONDO MASCHILE.

HA INIZIATO A RESISTERE.

E PIANO PIANO,

SIAMO ANCORA IN PIEDI.

E TUTTE UNITE CI DIAMO LA MANO.

DONNA è UN TERMINE CHE CI RENDE FIERE.

UN TERMINE DA VERE BATTAGLIERE,

CHE CON UNA MANO TI ACCARREZANO DOLCEMENTE IL VISO,

E CON L'ALTRA...

SI DIFENDONO...

E CADONO.

E PIANGONO.

E RIDONO.

MA SIAMO DONNE...

CI RIALZIAMO...

E GRIDIAMO FORTE AL MONDO CHE...

NON CI AVETE MESSO IN CATENE O DOMINATO...

PERCHè NOI, VERAMENTE LA DIFFERENZA,

IN QUESTO MONDO, MARCIO E MALATO, LA FACCIAMO.

E LE COSE POSSONO ESSERE MIGLIORI.

Perché SIAMO DONNE

E LO ABBIAMO IMPARATO,

6

CHE PIANO PIANO,

COME IL MARE SCAVA LE ROCCE,

ANCHE NOI SCALFIAMO I CUORI CHE CI HANNO MESSO STRETTE E IN CATENE...

E LO DIMOSTRIAMO CON I FATTI IL NOSTRO VALORE...

DALLA CASALINGA ALL'INGEGNERE,

DAL SOLDATO AL MEDICO,

DAL POETA AL CANTAUTORE,

DALLO SCRITTORE AL MUSICISTA,

DA MADRE O DA FIGLIA,

DALLA Più PICCOLA ALLA PIù GRANDE,

SIAMO TUTTE LOTTATRICI RESISTENTI...

CHE PAZIENTEMENTE OGNI GIORNO...

RESISTIAMO...

E QUESTO MONDO...

UN Po' ALLA VOLTA, LO CAMBIAMO.

 

 

 

 

LA FIGLIA DEL SOLE.

 

 

 

 
 
 

OGGI COME IERI. STRONZE CI SI NASCE. STRONZA SI. MA NE VADO FIERA.

Post n°865 pubblicato il 17 Novembre 2023 da cipolllina

Io SICURAMENTE ho un brutto carattere. 

Ma quando vedo dei ragazzi si 14 - 15 e 16 anni che si comportano da deficenti in strada proprio zitta non ci so stare.

Ed è quello che è successo stasera.

Stavano giocando con una di queste bici elettriche che da il comune.
Gli hanno tolto il cavalletto. 
E la facevano cadere di proposito. Per poi correre e vedere se riuscivano a prenderla prima che cadesse a terra.

Mi fermo prima di passare....
Altrimenti mi cadeva addosso....
E aspetto mia madre....
Fermo dal passare anche mia madre....

E uno di questi ragazzi mi fa, tutto compiaciuto...
"È divertente. Le è piaciuto?"

Sorride.

E sorrido anche io, mentre rispondo 

"No. E se cadeva addosso a mia madre ti rompevo le gambe a te ed alla bicicletta".
Poi me ne vado.

Mentre loro si chiedono se hanno capito bene.

E la ragazza mi fa
"COSA hai detto? E sei anche più grande di noi"

E.mentre sono di spalle e sto andando via ripeto
"Si. Sono più grande. E se la bici cadeva addosso a mia madre vi spezzavo le gambe a voi e alla bici. Prima ai vostri genitori, visto che siete ragazzi che l'educazione non ve la insegnano. E poi a voi. Che alla vostra età dovete imparare e capire che certi giochi non si fanno".

E loro ripetono che sono più grande. Che non dovrei dire queste cose.
ECc. Ecc. 

Ma io sono andata via.

E improvvisamente la mente mi ha riportato ai miei 14 anni.
Eravamo alla selva dei pini.
Facevo l'animatrice. 

E i ragazzi che portavamo in colonia avevano dai 2 ai 18 anni compiuti.

Andrea era uno di questi. 
Era grande. Se non altissimo.
Aveva gli occhiali. I capelli biondi. Gli occhi blu.

Ma ciò non li impediva di minacciare quelli più piccoli. Per farsi pagare e farsi dare la merenda.

Probabilmente erano stanchi dei soprusi. 

O forse Quel giorno l'aver preso di mira un bimbo dell'asilo di 4 anni aveva fatto intenerire i molti.

E furono loro a venire a cercarmi.

Gli altri animatori se ne sarebbero fregati al solito.
Si facevano la vacanza gratis. Infondo eravamo tutti volontari. 
Che gliene fregava se accadevano queste cose?

Ma a me no. Io ero diversa.
E i più mi conoscevano già. 
Litigavo con il commerciante  che gli aveva fregati sul resto e non gli aveva dato i gelati.

Mi ero messa contro Il bagnino che non si era buttato a salvare una bimba che affogava in piscina pensando che giocasse e avevo dovuto salvare io. Che tra le altre cose non so nuotare.

Ero quella che c'era.  E questo era importante.

E c'ero quel giorno. Quando mi raccontarono cosa aveva fatto e faceva Andrea.

E cosa stava facendo. 
Quando arrivai....
Questo bimbo piangeva perché gli era stata rubata la merenda....
E Andrea lo stava minacciando di non dire nulla a nessuno.

Io arrivai e mi misi di fronte a lui.
Lo fronteggiai. 

Lui sorrise. Come il ragazzo di questa sera. Beffardo. 

Sei solo una ragazza. E poi sei più piccola di me. Togliti. O ti faccio male.

Io sorrisi. Come stasera. Mentre rispondevo rispondevo che ero una ragazza di soli 14 anni....
Ma che se faceva il bullo con i più deboli....
Gli avrei fatto molto male.

Lui rise. Assieme ai suoi prediletti.

E provò a colpirmi. Ma Io gli afferrai il braccio. Glielo portai dietro la schiena e gli dissi che la prossima volta glielo spezzavo.

Dopo che finivo con lui avrei pensato a chiunque si metteva in mezzo.

Gli altri mi dissero che eri un'animatrice.
Con
 Lo stessi tono con il quale la ragazza di questa sera mi ha detto "sei grande"

Ma io non amo i bulli.
Soprattutto chi si approfitta dei più deboli.
Con giochi idioti.
Perche anche loro giocavano. 
Oggi non ho 14 anni.
E
 Sicuramente la mia risposta non è stata conforme alla mia età. 

Ma il mondo è pieno di matti.
Ci sono quelli che non si fanno problemi a far del male.

Ci sono i matti.
 
Che se ne fregano se Sei piccolo grande. Fanno del  male.
Perché giocano.
E
 sanno giocare solo così. 

Non amo questi giochi.

Indubbiamente ho risposto male.
Ma io me ne sono andata.
Capendo  la loro giovane età. 
Il loro giocare nel modo sbagliato.

Sono certa che la prossima volta non faranno più un gioco così idiota.

Perché c'è chi parla. E chi agisce.

Io per fortuna non picchio nessuno.

Soprattutto I più piccoli.
Io Li Difendevo E

 li difenderei anche loro.
Stessero attenti a non mettersi nei guai.

Andrea diventò un ragazzo migliore.

E io un'eroina.

E non mi sentivo un eroe.

Avevo fatto solo quello che avrebbero dovuto fare tutti......
Invece di girarsi altrove.....

Avevo 14 anni. E ne ho 42.
E

 Lo dico continuo ad avere un brutto carattere.

Ma chissà.  Con  tutto quello che ho vissuto anni dopo....
Ne vado anche fiera.....
Mi ha salvata. E.mi ha resa chi sono.

 
 
 

BUGIARDO

Post n°864 pubblicato il 11 Ottobre 2023 da cipolllina

BUGIARDO

Un nodo alla gola,
Che stringe stringe.
Un pugno allo stomaco
Che ti afferra e fa male.
Apatia e sorrisi.
Indifferenza e parlantina.
Il bugiardo le sa queste cose
E aspetta, come un rapace
Lì, che qualcuno passi.
Che qualcuno lo veda.
Che se ne interessi.
E quando è lì….
Che viene accolto, amato,
Il rapace si ribella, ti divora.
Il bugiardo è così. E’ come un rapace.
Si annida nei cuori degli altri,
si annida nei pensieri tuoi.
E poi ti sconvolge, ti annienta.
Ti distrugge.
Lo guardi e ti fa quasi pena quel rapace.
Quel rapace che si sfama della mano che lo nutre.
Lo guardi e ti fa pena ed è immenso questo dolore che hai dentro.
Che lo lasci fare.
Lasci che si nutra delle tue carni.
Sperando che una volta sazio 
Ad altri non toccherà la stessa sorte.
Ma sbagli.
Saranno vittime anche loro delle sue bugie.
Dei suoi inganni.
Saranno vittime inconsapevoli,
Di una valle di cadaveri.
Cibo solo per altri rapaci che se ne nutriranno.
Ma io no.
Io ho rotto questo schema.
Ho detto basta.
Ho scelto di lasciarlo lì,
A contorcersi da solo.
Con il suo solito schema.
A chiedersi perché resta solo.
Perché nessuno lo ama.
Perché l’amore,
come tutte le cose della vita,
non può essere a senso solo.
Ho pena per quel rapace
e sicuramente darò a lui del cibo.
Ma non sarò io il suo cibo.
Ho pena per quel rapace.
E sicuramente costruirò per lui una sicura dimora, 
dove potrà vivere in armonia.
Ma non sarò io quella che l’ospiterà.

E il tempo passerà.
E forse un giorno il rapace….
Amico mi sarà…
E mi ringrazierà.
Forse un giorno.

Quando le sue bugie…
Si scontreranno con la verità…
E capirà…
Si renderà conto…
Del male che fa….
E deciderà…
Di essere migliore.

Sogno o no
Io spero che accadrà.


A TUTTI I RAPACI CHE VI HANNO DIVORATO E DISTRUTTO L’ESISTENZA.
A CHI NON SI è ARRESO.
HAI RAPACI CHE VI HANNO DIVORATO L’ANIMA CON LE LORO BUGIE.

E AL MIO EX. 

AL MIO EX CHE SE Né FREGATO DI NOSTRO FIGLIO, NON MI HA MAI DIFESO. 
E MI HA SAPUTO RACCCONTARE SOLO BUGIE
CHE MI HANNO FATTO MALE
AFFINCHÈ ANCHE LUI POSSA DIVENTARE MIGLIORE.

 
 
 

MADONNA DI FATIMA A ROMA DAL 30 SETTEMBRE AL 15 OTTOBRE

Post n°863 pubblicato il 05 Ottobre 2023 da cipolllina

E' ARRIVATA A ROMA LA MADONNINA DI FATIMA. E' ARRIVATA IL 30 SETTEMBRE 2023 ORE 18. RESTERà A ROMA FINO AL 15 OTTOBRE 2023. POI RIPARTIRà. E' OSPITE NELLA BASILICA DI SAN GIOVANNI BOSCO A ROMA. PER TUTTI COLORO CHE SONO INTERESSATI....O SE CONOSCETE PERSONE CHE SONO INTERESSATE.....LA MADONNINA VI ASPETTA TUTTI. SE AVETE DESIDERIO DI ANDARLA A TROVARE E SALUTARLA. CONDIVIDETE IL MESSAGGIO. LE COSE IMPORTANTI E BELLE VANNO CONDIVISE. E IO LO STO FACENDO. PERCHè è UNA MERAVIGLIOSA NOTIZIA. 

 
 
 

MADONNA DI FATIMA A ROMA DAL 30 SETTEMBRE AL 15 OTTOBRE

Post n°862 pubblicato il 02 Ottobre 2023 da cipolllina
Foto di cipolllina

E' ARRIVATA A ROMA LA MADONNINA DI FATIMA. 


E' ARRIVATA IL 30 SETTEMBRE 2023 ORE 18.

RESTERà A ROMA FINO AL 15 OTTOBRE 2023. POI RIPARTIRà.

E' OSPITE NELLA BASILICA DI SAN GIOVANNI BOSCO A ROMA. PER TUTTI COLORO CHE SONO INTERESSATI....O SE CONOSCETE PERSONE CHE SONO INTERESSATE.....LA MADONNINA VI ASPETTA TUTTI. 

SE AVETE DESIDERIO DI ANDARLA A TROVARE E SALUTARLA. CONDIVIDETE IL MESSAGGIO.

LE COSE IMPORTANTI E BELLE VANNO CONDIVISE. 

E IO LO STO FACENDO. PERCHè è UNA MERAVIGLIOSA NOTIZIA.

 
 
 

SOLE

Post n°861 pubblicato il 13 Settembre 2023 da cipolllina

SOLE


13/9/2023 - 10.34


IL SOLE

IL SOLE CHE BRUCIA,

CHE RISCALDA,

CHE QUASI SOFFOCA,

CHE TI SFIORA

RAGGI, POTENTI, DELICATI,

SFIORANO LA TUA PELLE, NUDA

MENTRE TU, DISTESA, IN RIVA LA MARE,

ANCORA SOGNI,

ANCORA SEI, L', QUASI ADDORMENTATA, 

MENTRE IL VENTO TI SFIORA LA PELLE,

L'ACQUA GUIZZA IN QUEL MARE....

COSì PROFODNO...

COSì INTENSO....

COSì MISTERIOSO...

COSì SCURO....

COSì.

TUTTO.

SEMPLICEMENTE.


ECCO, COSA CELA IL MARE.


ECCO IL GUZZO...DELLA MAREA....

CHE LENTAMENTE SI ALZA...

TI AFFASCINA....

E NON SAI NUOTARE...

MA ENTRI IN ACQUA, 

E TI AVVOLGE IL MARE CON IL SUO ABBRACCIO...

MENTRE LE ODE TI PORTANO VIA.

TI METTI A PANCIA IN Sù.


NON SAI DOVE VAI.

DOVE TI TRASPORTERà IL MARE.

MA COSA IMPORTA?


IL SOLE è Lì, ALTRO, CHE TI BACIA.


IL VENTO, è Lì, CHE TENERAMENTE TI SFIORA.


IL MARE TI AVVOLGE.


E SEI SOLO TU.

IL RESTO DEL MONDO PARE QUASI CHE SCOMPARE.


SEI SOLO TU, IN ESTASI.

E PARE QUASI UN SOGNO....

FORSE DORMI?

O SEI SVEGLIO?

FORSE....

MA IL MONDO CONTINUA A GIRARE ANCHE SENZA TE...

E LE VEDI LE PERSONE...

LONTANE E IRRAGIUNGIBILI.


E TU SEI Lì. IL SOLE TI BACIA.


E COSA VUOI DI PIù?


SEI IN ESTASI.


E I PENSIERI VANNO...

FINO ALLA DERIVA...

E ALTRI NE ARRIVANO...

FANNO CAPOLINO....

MENTRE TU, DISTESA AL SOLE,

ANCORA SOGNI....

SVEGLIA,

IL MARE, IL TUO.

 

 
 
 

CONCORSO LETTERARIO - HO VINTO MA HO RIFIUTATO IL PRIMO PREMIO.

Post n°860 pubblicato il 13 Settembre 2023 da cipolllina

Così qualche giorno fa mi arriva la notizia via email.

 

"LEI è NELLA ROSA DEI PREFERITI". "LEI HA VINTO IL PRIMO PREMIO" "LA SUA OPERA HA CONQUISTATO LA GIURIA". "LEI è STATA SCELTA".

 

E giù così.

 

PRIMO PREMIO

1 CROCIERA PER 2 SETTIMANE (BELLISSIMO)

 

IN PIù 15 MILA EURO ( E CHI LI RIFIUTA?)

 

POI UN LIBRO CON ALTRI AUTORI.

 

PIù UN LIBRO TUTTO MIO CON 80 OPERE CHE VERRà VENDUTO IN CITTà NAZIONALI E INTERNAZIONALI E SUL QUALE AVRò IL 50% DELLE VENDITE

 

PIù L'INTERVISTA IN TELEVISIONE

 

PIù, ANCORA, 3 MESI IN ACCADEMIA.

 

E C'ERA QUALCOS ALTRO CHE NON RICORDO.

 

MA HO DETTO NO.

 

NO ALLA CROICIERA

NO AI SOLDI

NO AL LIBRO

NO A TUTTO.

 

VA BENE ESSERE PUBBLICATA CON ALTRI AUTORI.

 

MENO BENE VENDERE UN LIBRO. FARE BUSSINESS.

 

DIVENTARE UNA SCRITTRICE PER COMMISSIONE. CON CHI MI DICE COSA SCRIVERE, QUANDO SCRIVERE, PERCHè SCRIVERE. NON CI STO.

 

A ME PIACE SCRIVERE QUELLO CEH VOGLIO. QUANDO VOGLIO.

 

SENZA REGOLE. SENZA CANONI PRESTAMPATI.

 

COSì HO RIFIUTATO.

 

SAPERE DI AVER VINTO I PRIMO PREMIO PER ME è GIà UNA CONQUISTA.

 

MA HO DETTO NO.

 

QUALCUN ALTRO VERRà SCELTO PER IL PRIMO PREMIO.

 

QUALCUNO....

CHE PARTECIPA PER VINCERE.....

 

NON IO. IO PARTECIPO SOLO PERCHè MI VA.

 

MA è UNA SODDISFAZIONE LO STESSO.

 

ED IO? SONO VERAMENTE MOLTO FELICE.

 

"LA FELICITà è NELLE PICCOLE COSE".

 

"LA FELCITà, NON SI VENDE, NON SI COMPRA, NON SI BARATTA, NON SI EVINCE PER COMMISSIONE. LA FELICTà è ALTRO. IO SONO ALTROVE. IO SONO VERAMENTE FELICE".

 
 
 
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