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"Il Cielo in una Stanza" - Franco Battiato

E' un po' di tempo che non mi affaccio, qui nel blog...

Potrei dire che non ho avuto tempo, sono stato indaffarato, altre scemenze del genere...ma non è vero...

La verità è che, per un po' ho perso la voglia di scrivere, forse anche la capacità di farlo...e così, piuttosto che dire scemenze, ho preferito tacere...

...o no?... Forse ho taciuto perché il virtuale stava diventando troppo importante, rispetto al reale...

Accade, qui in rete, a volte, che ci fabbrichiamo una sorta di mondo parallelo, un mondo in cui sentimenti, stati d'animo, emozioni e tutto quanto fa parte del comune repertorio dell'animo umano cominci a vivere di vita propria, con leggi proprie, che nulla hanno a che fare con la banalità della vita concreta... e per un po' la cosa può andare, in alcuni casi si ha bisogno di una realtà (ma la possiamo definite tale?) differente da quella in cui ci si alza. si va al lavoro (per i fortunati che lo hanno), si torna a casa, si pranza, si cena, si esce...

Il problema è - almeno credo - che si avverte il bisogno di entrare, ogni tanto, in uno spazio quasi onirico, fatto di sentimenti...si avverte la necessità di raccontarsi a degli estranei, inventarsi o reinventarsi una vita così come l'avremmo voluta e non siamo stati capaci di costruirla - o, quanto meno, non abbiamo avuto la possibilità di farlo...

Naturalmente, ogni generalizzazione comporta un margine di errore...ed io sto generalizzando...

Quante volte, nella vita quotidiana, obbediamo al senso comune (attenzione! ho detto "senso comune".. non "buon senso"... è un'altra cosa!) ed evitiamo parole e comportamenti ritenuti "non adeguati", e ci rifuggiamo a crearceli qui sopra?

Quanti, infine, sognano di comportarsi come Charlie Chaplin o come la ragazza nel film del post ma non lo fanno?

per poi crearsi la verità parallela qua sopra?

Come un film... appunto!