vaffanculo...

Post n°12 pubblicato il 13 Marzo 2010 da GwenArthur

Senti che piango, sai che lacrime solcano il mio viso, ormai sempre più abbruttito dalla depressione e da quel lasciarsi andare che non riesco a superare, e tu che mi dici? che devi controllare se il pranzo è pronto... Sono a tavola, esterno rabbia, confusione, dolore, tutte in un'unica frase quasi disperata, mi alzo, mi chiudo in camera, nel mio rifugio, ho mal di testa perchè ho fame, ho mal di testa perchè sono stressata, ma tutto il mondo va avanti anche senza di me, come è giusto che sia. Problemi più urgenti, pressanti, prendono il posto di parole dette e subito dimenticate, o che quasi sicuramente, nessuno ha ascoltato. Di nuovo dolore, impotenza, pigrizia, non ho voglia di fare nulla. Se parli non serve, se non parli potevo dirlo...ma cosa devo dire? Dico io, vieni messa al mondo, e già questo di per sè è un errore di chi decide per te, e poi ci sono le cosiddette "fasi" della vita, perchè non la si può vivere per quello che si pensa, quello che si prova, quello che si è, no! Bisogna adeguarsi e fare tutto quello che è nella "norma"...ma norma di chi? chi l'ha decisa? così la mentalià prende il soppravvento, ed è una mentalità non solo sbagliata ma anche dolorosa, così non sei più figlia ma solo una persona che deve vivere per sè, deve pensare a sè, perchè chi doveva farlo prima per te, adesso non c'è più, non è più disponibile, non lo ritiene più adeguato! Ma vaffanculo allora, a tutto.... a tutti quelli che hanno sempre e solo saputo giudicarmi per quello che non andava, per quello che sbagliavo, per quello che dovevo fare o dire, sempre a puntare il dito, mai prima di farsi un esame di coscienza su stessi.... e vaffanculo a chi finge di voler bene, a chi sa usare bene le parole ma mente con gli occhi.... vaffanculo a questa società di schifo che impone regole di vita deleterie e distruttive di ciò che siamo veramente... vaffanculo, vaffanculo al dolore che m'impedisce anche solo di respirare....

 
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un cambiamento doloroso...

Post n°11 pubblicato il 06 Marzo 2010 da GwenArthur

Ed eccomi alla fine di una settimana molto stancante a livello mentale. Mi sento svuotata e persa tra nozioni, formule e dimostrazioni...ce la farò? spero di sì di cuore, ma nella vita sempre meglio incedere con i piedi ben ancorati, i sogni non ce li possiamo permettere più... Non posso dire che il senso di solitudine mi abbia abbandonato, però due persone di cui una new entry, ed una di vecchia data, sono entrate nella mia vita e devo dire che stanno facendo di tutto per starmi, per quanto possibile, accanto...Poi, che io sia sempre reticente a lasciare il mio "nido" è un'altra cosa...però devo dire che di certe cose mi stupisco ancora... e sono contenta.... è quella felicità che spazza via un po' di nebbia dal mio cuore, anche perchè tornare a credere non è sempre facile e poi dipende anche da molte cose. Ultimamente una cosa che mi fa riflettere è il modo di essere di una persona della mia famiglia, non perchè io sia meglio, chiariamo, ma non capisco perchè delle volte le persone devono per forza cambiare come il giorno e la notte... nel senso, anch'io ho avuto i miei momenti no e i miei pensieri negativi e quindi so che la rabbia accumulata dentro mi ha stravolto a livello di pensiero e di comportamento, però nel fondo sono sempre io... è più forte di me... quindi, posso blaterare quanto mi pare e dire che la prossima volta penserò solo a me, ma poi, quando si presenta un'analoga situazione ricado sempre nel mio modo di essere, non c'è scampo. Diciamo che, da una parte, neanche voglio biasimarmi perchè non lo merito e perchè poi penso che se sono così un motivo c'è e nessuno può giudicarmi. Allora mi chiedo, perchè questo capovolgimento di essere quando, alla fine, non ce n'è motivo? non capisco e non voglio capire perchè, egoisticamente parlando, adesso penso solo a quanto faccia stare male...e mi sa che, imboccata una strada, difficilmente si possa tornare indietro...

 

 
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sogno e realtà...

Post n°10 pubblicato il 15 Febbraio 2010 da GwenArthur

Come è diversa la voce di una persona che parla con affetto e con gioia... Me ne sono resa conto ieri, per l'ennesima volta, quando ho avvertito quella sensazione di esclusione che, da diversi anni, vige nei miei confronti. E penso che la solitudine che mi circonda non dipenda solo da me, ma anche da chi non sa farmi sentire parte della propria vita, nonostante io dia tutta me stessa e non faccia mai niente che possa far sentire una persona sola... Ma perchè sono così gentile e penso così agli altri e poco a me stessa? Che poi, alla fine, mi ritrovo sempre a lamentarmi di quello che non va, senza agire, senza fare nulla che possa, effettivamente, cambiare la situazione. Se dovessi cambiare questa cosa, che tra tante mi fa stare male, dovrei tagliare definitivamente i ponti con chi provoca questa parte di sofferenza e dedicarmi solo a chi sa farmi stare bene! Alla fine, però, non lo faccio mai totalmente, e quando tale persona torna a cercarmi ecco che io ci ricasco per l'ennesima volta... e di nuovo da capo fino al momento in cui tutto si ripeterà ed io starò di nuovo male. Anche lo studio procede un po' a rilento e,dopo aver studiato una parte che ritengo sufficiente, chiudo tutto e poi ho i sensi di colpa a fine giornata perchè penso che avrei potuto fare di più. Diciamo anche che la materia non sia propriamente stimolante, ma piuttosto pesante e anche un po'noiosa, ma è una cosa che devo fare e non posso venire meno al mio impegno, deluderei, come prima cosa, me stessa e mi sentirei più fallita di quello che sono già! Io ci penso spesso a come potrebbe essere una mia vita alternativa che scorra, non dico completamente liscia, ma anche senza troppi "attriti" (come direbbero i fisici), e poi dopo cancello il pensiero dalla mente perchè ho paura di cadere di nuovo nell'illusione perchè per me sognare signiìfica illudersi, altrimenti, come dico sempre, non si chiamerebbero sogni ma "realismi", invece sono un qcsa che sta fuori dalla realtà proprio perchè non si avvereranno mai...  l'unica realtà che ho è quella che sto vivendo, che mi fa sentire un pesce fuor d'acqua, cioè una persona sbagliata sempre e con tutti, ma ora mi sta venendo fame, è meglio pensare alla cena, piuttosto che continuare a scrivere frasi senza logica, una dopo l'altra....

 
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e perchè lamentarsi, quando è tutto "ok"?.....

Post n°9 pubblicato il 14 Febbraio 2010 da GwenArthur

Non posso piangere, non sarebbe compreso...

Non posso ridere, passerei per matta...

Non posso urlare, disturberei la quiete delle persone

Non posso cantare, non è più l'ora di essere bambini

Non posso leggere, gli occhi si stancherebbero

Non posso parlare, avrei solo argomenti inutili

Non posso uscire, dovrei vergognarmi di come sono

Non posso mangiare, ingrasserei oltre quello che già sono

Non posso scegliere, o la minestra o la finestra

Non posso chiedere, devo capire se si può o meno

Non posso dire di no, i miei familiari penserebbero che sono egoista

Non posso scrivere, sarei ripetitiva anche con me stessa

Non posso sognare, cadrei solo nell'illusione

Non posso ambire a nulla, traguardi troppo lontani da raggiungere

Non posso cercare il calore di un abbraccio, troverei solo il vuoto

Non posso amare, non ne sono più capace

Non posso avere pace, sono così

Non posso vivere... ho una voragine dentro ed intorno a me...

 

 

 
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Livelli di priorità tra le persone...non condivido!

Post n°8 pubblicato il 09 Febbraio 2010 da GwenArthur

Di conseguenza ad una cosa a cui mi sono trovata ad assistere poco fa, ho pensato, ma non condivido, che nella vita anche alle persone che ci sono intorno viene data una sorta di priorità. Non condivido pienamente perchè penso che se vogliamo bene alle persone,dovremmo essere pronti ad accorrere nello stesso modo e di chiunque si tratti. Perchè esistono diverse forme di affetto ma non diversi livelli, non so se mi spiego, e poi è diverso il concetto di andare d'accordo più con una persona che con un'altra, lì entra in gioco un'altra cosa importante, e cioè il carattere! Ma quando si dice di voler bene ad una persona, o le si vuole bene o no, sono due le cose e non ci sono mezze vie. Ci sono proprio rimasta male...

 
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