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Riabilitazione dopo intervento di valvulopatia

Post n°36 pubblicato il 19 Febbraio 2010 da maria.allia
 
Foto di maria.allia

Una prima valutazione va fatta alla lingua: se è tozza con i bordi arrotondati e con l'impronta dei denti ai margini,va lavorata per riposizionarla nel canale lingueale.

Con l'intubazione durante l'anestesia ,causa dei tubi collegati,la lingua retrocede nello spazio del canale,e se dopo la conclusione dell'intervento,non viene riposizionata bene nella sua collocazione originaria,per via della saliva che ristagna,densa e collosa,si appiccica nel canale retro lingueale e fa da tappo alle corde vocali.

Bisogna afferrarla e trazionarla verso l'esterno,in maniera graduale in base ai cedimenti,della lingua stessa che si scolla dai finti margini,fino a portarla a 2 dita traverse,fuori dalla bocca,aggiuggendo piccoli movimenti laterali e in  alto.

Questa misura non vale per chi dalla nascita ha un frenulo corto lingueale,mai operato poichè il frenulo impedisce alla lingua di uscire oltre un dito traverso.

Dopo lo scollamento il paziente riesce ad appuntire la lingua su richiesta,mentre prima i bordi rimanevano arrotondati,sente il bisogno di sgranchire la voce con qualche colpo di tosse,ed aumenta il timbro di voce.

Ricordando che si parla per emissione di aria,dopo l'intervento chirurgico ,

l'assetto costale risulta traumatizzato,le coste operate sono inclinate e il mantice respiratorio rimane in parziale blocco per il malfunzionamento della prima costa che rimane incastrata sotto la clavicola,

Sbocco in posizione seduta,due pollici al terzo medio della clavicola,in espirazione si porta la prima costa in dentro,si aspetta l'espirazione mantenendo i pollici verso il basso in dentro;paziente con le braccia a penzoloni e la testa in avanti alla prossima espirazione continuare a spingere la prima costa fino a far ripartire la ventilazione intercostale.

Se ciò avviene parzialmente,correggere fin dove è possibile tutte le coste in lesione,ruotandole a livello dell'inserzione sternale e accanto le faccette articolari delle vertebre corrispondenti

Lavorare i pilastri diaframmatici per far rilassare le tensioni addominale,facendo emmettere un suono continuo prolungato fino a raggiungere il timbro di voce desiderato.

Correggere l'osso ioide che solitamente è bloccato in basso ,permette ai pazienti di urlare ma non di parlare;portare l'osso ioide in alto e in rotazione per facilitare la sua risalita,tante volte fino a quando la voce risulta da grave ad acuta e il paziente riprende a fonare con il suo timbro di voce.

Per potenziare a casa l'espirazione far eseguire degli esercizi con una cannuccia immersa nell'acqua,soffiando all'interno più aria possibile,facendo fare delle bollicine

In posizione supina far mettere un sacchetto graduato di sabbia via via con maggiore carico ed insegnare a respirare immettendo aria senza utilizzare   il diaframma,bensì la respirazione polmonare.

Pomate a base di arnica o olio di iperico aiutano ad eliminare le contratture degli intercostali che si trovano spesso rigidi o adirittura spastici per l'eccessivo uso in posizione scorretta

Rivolgersi ad un medico osteopata o un terapista cranio sacrale per le correzioni di cui accennavo,le pomate si comprano al banco della farmacia omeopatica.

 
 
 
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