Quale futuro?

perchè studiare è un diritto di tutti

Creato da comitatogenitori6 il 06/02/2009

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Contestazione 21 Settembre 2011

 

Amianto in viale Partenope, bonificata la scuola

 

Alemanno visita la scuola di viale Partenope


Il sindaco Alemanno in visita alla Giovanni XXIII: intervento di fondamentale importanza, proveremo a risolvere presto anche le altre situazioni. La protesta degli abitanti del sesto municipio per la mancata bonifica della biblioteca Toti del Pigneto. Ma il primo cittadino rassicura: sono stati stanziati 500 mila euro, interverremo entro un anno.


Tutto era pronto già alle 8:30 di stamattina alla scuola Giovanni XIII in viale Partenope, per accogliere il sindaco Gianni Alemanno. Una vera e propria festa, scandita da canti e danze degli alunni, che d'ora in avanti potranno giocare nel cortile della proprio scuola un po più sicuri. É stata infatti bonificata la tettoia in amianto del bocciofilo che si trova proprio a pochi metri dall'edificio. Un intervento di inertizzazione - applicazione di 3 strati di spray isolante sulla superficie della tettoia tossica - da 200 mila di euro, che mette al sicuro dal rilascio di polveri tossiche, ma che corrisponde a tutti gli effetti, ad un intervento provvisorio.

Eseguito in tempi record, perchè guidati dalla situazione di emergenza, causata dalla vicinanza alla scuola, ma per i genitori del comitato, è stata una strada lunga. Raccolta firme ed incontro con l'amministrazione locale, per veder risolto finalmente il problema. “Ringrazio per questa gradita accoglienza – dice Alemanno – penso che la salute dei bambini sia di estrema delicatezza e che questi interventi sia di fondamentale importanza. Vogliamo cercare di lavorare in questa direzione, anche con la collaborazione del presidente Palmieri, per provare a risolvere il prima possibile anche le altre situazioni analoghe presenti sul territorio”. Un riferimento esplicito per quelli che anche stamattina protestano per la mancata bonifica alla biblioteca Toti del Pigneto: “Sono stati stanziati 500 mila euro per quell'intervento – continua il Sindaco – abbiamo garantito che i lavori saranno svolti entro i 12 mesi, e così sarà”.

A protestare anche i genitori di diverse realtà scolastiche sul territorio. Contro i tagli che riducono gli insegnanti ed ai servizi che, ad oggi, mancano in molti edifici. Al termine dei “festeggiamenti”, Alemanno li incontra per un confronto insieme all'assessore De Palo. Peccato che ci sia il classico rimpallo delle responsabilità. I consiglieri in Municipio VI, dei due diversi schieramenti, non hanno mai smesso di prendersi il merito di questo intervento. Uno contro l'altro. Il bocciofilo è una struttura abusiva, di competenza comunale. Mentre lo schieramento del centrosinistra chiedeva il totale abbattimento, il gruppo in consiglio del Pdl ha lavorato per garantirne l'esistenza: “Riteniamo che sia stata fatta una cosa giusta anche nei confronti di chi il bocciofilo lo frequenta abitualmente – racconta Maurizio Politi, Pdl – intervento provvisorio proprio in virtù del fatto che, quando finalmente si potrà costruire un nuovo bocciofilo, le risorse in più che sarebbero state investite per la totale rimozioni non fossero sprecate”.

“Noi da mesi chiedevamo l'intervento del sindaco, proprio per la competenza che incombeva su questa questione, senza ottenere riscontro – spiega Stefano Veglianti, assessore ai Lavori pubblici del VI Municipio – solo ora, e solo perchè indicato da qualcuno del proprio schieramento, l'amministrazione capitolina è intervenuta, tra l'altro con una procedura provvisoria costata davvero molto meno rispetto alla totale rimozione”. Quello che è certo, è che genitori ed insegnanti hanno dovuto impiegare molti mesi ed energie per sollevare la gravità del problema e arrivare alla sua soluzione. I bambini sono gli unici vincitori.


LE FOTO



 

 
 
 

Riunione Comitato!!!

Post n°16 pubblicato il 19 Settembre 2011 da comitatogenitori6
 

 

Il giorno 6 Ottobre 2011

alle ore 17.30

Si terrà un'importantissima riunione

del Comitato Genitori

presso il teatro della scuola

G.G. Belli

Si raccomanda

l'interevento numero da parte di genitori

insegnanti visto l'ordine del giorno

che sarà concentrato principalmente

sull'argomento dei tagli e delle conseguenze

sull'insegnamento e sullo svolgimento delle lezioni

 
 
 

PRIMO GIORNO DI SCUOLA...

Post n°15 pubblicato il 12 Settembre 2011 da comitatogenitori6
 

 

PRIMO GIORNO DI SCUOLA


...TRA LE PROTESTE PER I TAGLI!!!

Lezioni al via in 12 regioni. Ma nel 2011 il budget per l'autonomia degli istituti scende a 79 milioni di euro. In futuro attività e servizi a spese delle famiglie.

 

Maxi-taglio ai fondi per l'autonomia scolastica alla vigilia dell'apertura dell'anno scolastico. Oggi, per 4 milioni di alunni di 12 regioni suonerà la prima campanella, nei giorni successivi toccherà ai compagni delle altre regioni. Ma insegnanti, alunni e genitori troveranno scuole ancora più povere e l'anno scolastico inizia tra le proteste. Rete e Unione degli studenti medi in mattinata daranno vita a volantinaggi e flash mob davanti alle scuole. Alle 15 in 30 città e davanti alla sede del ministero dell'Istruzione è previsto un rumoroso cacerolazo con pentole, cucchiai e coperchi.

Nei giorni scorsi, intanto, l'Esecutivo ha trasmesso alla Camera lo schema di direttiva ministeriale che finanzia la cosiddetta autonomia scolastica, con una sforbiciata del 38 per cento sui fondi che arriveranno alle scuole. E i presidi sono costretti a chiedere aiuto ai genitori. Oltre alle spese per il personale, che paga lo stato, le istituzioni scolastiche ampliano l'offerta formativa con una miriade di attività e servizi aggiuntivi che in futuro dovranno pagarsi le famiglie. Basti pensare al servizio pre e post-scuola, che consente ai genitori che lavorano di accompagnare in anticipo e prelevare in ritardo a scuola gli alunni delle materne e delle elementari, alle attività di recupero e sostegno per gli alunni in difficoltà e a quelle per i disabili. Fondi che sono usati anche per il potenziamento della lingua straniera, le gite scolastiche, le attività teatrali e di cineforum e per quelle alternative alla Religione cattolica.

Ma per la prima volta il budget che dà un senso all'autonomia scolastica scende al di sotto dei 100 milioni di euro. Per il 2011, sono previsti poco meno di 79 milioni, un anno fa gli istituti si divisero quasi 127 milioni. Dal 2001 il finanziamento si è assottigliato del 71 per cento: erano 521 i miliardi di lire, pari a 269 milioni di euro, che dieci anni fa arrivavano nelle casse scolastiche. L'elenco delle iniziative nazionali e locali remunerate con questa legge è lunghissimo, ma alle scuole interessano due voci: i fondi per la "realizzazione del Pof" (il Piano dell'offerta formativa) e quelli per l'aggiornamento dei docenti, letteralmente falcidiate. In tutto, per le attività del Pof 2011, le oltre 10 mila scuole italiane riceveranno 12 milioni, un anno fa erano 48 i milioni e nel 2001 addirittura 162. Nel 1997 fu varata l'autonomia scolastica, con la quale le scuole potevano, e possono, adattare l'offerta formativa alle esigenze dei territori.

Per realizzarla, gli istituti predispongono questo Piano le cui attività vengono remunerate con i fondi provenienti da Roma. Ma i trasferimenti statali sono ridotti all'osso e i presidi si rivolgono ai genitori. Una prassi considerata "illegittima" dalla Ragioneria generale dello stato e "odiosa" dalla stessa Gelmini, che qualche mese fa puntò il dito contro i presidi. Ma sbirciando tra i bilanci di previsione 2011 delle scuole si scopre che in parecchi casi i "finanziamenti dello stato" saranno inferiori ai "contributi volontari" versati dai genitori. Come alla media Giuseppe Moscati di Roma che dei 183 mila euro di "entrate" in bilancio, 100 mila saranno versati delle famiglie e appena 28 mila euro da Stato e regione.

 

ART. 34

 
 
 

ASSEMBLEA 13 SETTEMBRE

Post n°14 pubblicato il 12 Settembre 2011 da comitatogenitori6
 

 

 

 primo giorno di scuola

 

Il Coordinamento Scuole Elementari di Roma si è caratterizzato per:

·        l’informazione corretta e puntuale fornita ai genitori e agli insegnanti su tutte le tematiche relative alla normativa e al funzionamento della scuola elementare e ai “tagli” delle classi e dei docenti;

·        l’autorganizzazione che ha determinato una partecipazione attiva di tutte le componenti scolastiche;

·        le assemblee itineranti che hanno permesso il coinvolgimento di moltissimi genitori e insegnanti nelle singole scuole;

·        la specificità degli argomenti affrontati inerenti alle problematiche vissute dalla scuola elementare; 

·        il consenso ottenuto che ha costretto il Ministero dell’Istruzione a ascoltare le proposte e le rivendicazioni del coordinamento.

COSA ABBIAMO OTTENUTO:

La cancellazione di quasi tutte le cosiddette “classi pollaio” con la restituzione di 111 posti a Roma di insegnanti di tipo comune in organico di fatto.

COSA DOBBIAMO OTTENERE:

·        tutti gli insegnanti necessari (2 per classe) per far funzionare le classi autorizzate a Tempo Pieno;

·        tutte le classi a Tempo Pieno richieste dalle famiglie e non autorizzate;

·        gli insegnanti specialisti di Inglese necessari in base alle esigenze della scuola;

·        tutti gli insegnanti di sostegno necessari in base alla sentenza della Corte Costituzionale di febbraio 2010;

·        il rispetto dei parametri sulla sicurezza;

·        tutti i collaboratori scolastici necessari per la sorveglianza e la cura dei bambini;

·        garanzia della gratuità dei libri di testo.

Le continue mobilitazioni e iniziative del Coordinamento Scuole Elementari di Roma svoltesi nell’anno scolastico appena concluso hanno permesso il raggiungimento di alcuni dei nostri obiettivi.

Il coordinamento non molla e ritiene che fin da subito sia necessario ripartire per far sentire al Ministero dell’Istruzione il fiato sul collo.


ASSEMBLEA

PRESSO IL

49° C.D. “Principe di Piemonte”

PLESSO “LEONARDO DA VINCI”

L.go L. da Vinci,1 (metro B fermata S.Paolo)

 

 

Coordinamento Scuole Elementari di Roma

 
 
 

Lettera di Jovanotti a Berlusconi

Post n°13 pubblicato il 22 Maggio 2011 da comitatogenitori6
 

 

scuola pubblica


Quando nostra figlia è arrivata all’età della scuola io e mia moglie ne abbiamo parlato e abbiamo deciso: scuola pubblica. Potevamo permetterci di scegliere e abbiamo scelto. Abbiamo pensato che fosse giusto così, per lei. E’ nostra figlia ed è la persona a cui teniamo di più al mondo ma è anche una bimba italiana e l’Italia ha una Scuola Pubblica. Sapevamo di inserirla in una realtà problematica ma era proprio quello il motivo della scelta.Un luogo pubblico, che fosse di sua proprietà in quanto giovane cittadina, che non fosse gestito come un’azienda e che non basasse i suoi principi su una dottrina religiosa per quanto ogni religione venisse accolta. Un luogo pubblico, di tutti e per tutti, scenario di conquiste e di errori, di piccole miserie e di grandi orizzonti, teatro di diversi saperi e di diverse ignoranze. C’è da imparare anche dalle ignoranze, non solo dai saperi selezionati. La scuola è per tutti, deve essere per tutti, è bello che sia così, è una grande conquista avere una scuola pubblica, specialmente quella dell’obbligo.Io li ho visti i paesi dove la scuola pubblica è solo una parola, si sta peggio anche se una minoranza esigua sta col sedere al calduccio e impara tre lingue. A che serve sapere tre lingue se non sai come parlare con uno diverso da te ? Il nostro presidente del consiglio dicendo quello che ha detto offende milioni di famiglie e migliaia di persone che all’insegnamento dedicano il loro tempo migliore, con cura, con affetto vero per quei ragazzi.Tra le persone che conosco e tra i miei parenti ci sono stati e ci sono professori di scuola, maestre, ho una cugina che è insegnante di sostegno in una scuola di provincia. Li sento parlare e non sono dei cinici, fanno il loro lavoro con passione civile tra mille difficoltà e per la maggior parte degli insegnanti della scuola pubblica è così. Perchè offenderli? Perchè demotivarli? Perché usare un termine come “inculcare”? E’ una parola brutta che parla di un mondo che non deve esistere più.La scuola pubblica non è in competizione con le scuole private, non è la lotta tra Rai e Mediaset o tra due supermercati per conquistarsi uno spettatore o un cliente in più, non mettiamola su questo piano...La scuola di Stato è quella che si finanzia con le tasse dei cittadini, anche di quelli che non hanno figli e anche di quelli che mandano i figli alla scuola privata, è questo il punto. E’ una conquista, è come l’acqua che ti arriva al rubinetto: poi ognuno può comprarsi l’acqua minerale che preferisce ma guai a chi avvelena l’acqua del rubinetto per vendere più acque minerali. E’ una conquista della civiltà che diventa un diritto nel momento in cui viene sancito. Ma era un diritto di tutti i bambini già prima, solo che andava conquistato, andava affermato. La scuola pubblica va difesa, curata, migliorata.In quanto idea, e poi proprio in quanto scuola: coi banchi gli insegnanti i ragazzi le lavagne. Bisogna amarla, ed esserne fieri.

 

girotondo bambini

 
 
 
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