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Post N° 12

Post n°12 pubblicato il 06 Agosto 2008 da sfegatata.comunista

“ Chi ha una carica istituzionale non cerchi di riscrivere la Storia!!!”

(Sergio Cofferati)

BOLOGNA, 02.08.2008

< Credo sia grave che una carica istituzionale solleciti la riapertura di un processo sulla base di perplessità della pubblica opinione. Se esistono elementi per farlo lo decide semmai la Magistratura. Ho apprezzato molto di più delle parole di Fini quelle del ministro Rotondi nel suo discorso di oggi davanti ai familiari delle vittime>.

Questo quanto dichiara Sergio Cofferati, Sindaco di Bologna, preoccupato per le parole contenute nel messaggio del Presidente  della Camera sugli esiti giudiziari dell’inchiesta sull’attentato di Bologna del 2 Agosto 1980.

E denuncia inoltre che … : < C’è chi vuole riscrivere o rileggere la storia degli anni più tormentati della nostra democrazia. La strage di Bologna e la storia recente di questa città restano uno snodo decisivo sul quale esercitare maggiormente i tentativi di revisionismo. Attività che una carica istituzionale non dovrebbe praticare>.

Conclude infine dichiarando… : <… c’è qualcosa che potrebbe essere rivisto. Mi piacerebbe molto un’occasione di riflessione sulle tante pagine che hanno segnato e ferito Bologna per un arco di tempo molto lungo: dalle stragi sui treni all’omicidio di Marco Biagi. Alcune verità giudiziarie sono assodate, ma ci sono elementi che non sono sufficientemente chiari, non soltanto relativamente ai mandanti di alcuni attentati. Penso ad esempio alla vicenda della Uno Bianca, una strage strisciante, uno stillicidio di atti criminali che ha pesato molto sulla percezione di stabilità di un territorio e rappresenta ancora oggi una delle pagine più inquietanti e non del tutto chiarite>.

l’Unità, 05.08.2008

< Ho trovato profondamente sbagliato il fatto che, in occasione di un messaggio ufficiale trasmesso alla città di Bologna nell’anniversario della strage, Gianfranco Fini abbia fatto apertamente cenno ad una insoddisfazione per la verità giudiziaria emersa sulla strage… Fini ha agito da leader politico e non da alta carica dello Stato> lo sostiene Marco Minniti, ministro dell’Interno nel governo ombra  del PD, in un intervista a l’Unità del 5 agosto 2008.

Ed aggiunge: < La reazione del sindaco di Bologna è sacrosanta. Bologna ha pagato un prezzo pesantissimo a questa tragedia. Una democrazia non solo non può mai dimenticarlo, ma deve essere profondamente grata a questa città. E il fatto che si metta in campo l’ipotesi di un’altra verità prevalente, tra l’altro sulla base di una suggestione, può sembrare un’offesa a questa città che da sempre è impegnata nella ricerca della verità. Che anche dopo i processi ha continuato a chiedere che si andasse oltre>.

In tali dichiarazioni e riflessioni, la scrivente compagna Democratica, salutando tutti i compagni che la seguono regolarmente in questo blog, avverte l’immenso desiderio di  trascrivere a fine post,  per gli stessi, la “striscia rossa” de l’Unità di oggi che è la seguente…

< Prima si parlava di Gheddafi e di Ustica, ora dell’ipotesi araba. Cose vecchie. Di questo passo arriveremo ad accusare Biancaneve e i sette nani. La verità è un’altra: la destra non si rassegna all’idea che sulla targa della strage vi sia la parola “fascista” >

(Paolo Bolognesi, Presidente Associazione familiari delle vittime della strage della stazione di Bologna. - Corriere della Sera, 2 Agosto- )

 

 
 
 

Post N° 11

Post n°11 pubblicato il 28 Luglio 2008 da sfegatata.comunista

Walter Veltroni, Roberta Pinotti, Marco Minniti, Rosa Villecco Calipari, Antonello Soro e Luigi Zanda dichiarano  fermamente: “ Siamo Orgogliosi del nostro NO!!!”

 Dal quotidiano locale  "Calabria Ora" di Venerdì 25 Luglio 2008,  leggo quanto segue…

 < Mi fa piacere che dalle intercettazioni emerga positivamente come il PD abbia rotto i fili del legame tra il potere politico e quello criminale. Potrà essere meno utile elettoralmente, ma nessuno mi chieda di fare il contrario>.

Lo ha detto il leader del PD, Walter Veltroni, parlando delle intercettazioni della Procura di Reggio Calabria.

< Penso che la battaglia sulla legalità – ha aggiunto – sia qualcosa su cui il PD deve essere assolutamente determinato>.

Fa eco alle sue dichiarazioni il ministro della Difesa Ombra del Partito Democratico Roberta Pinotti che dice: < Oggi vedo che l’inchiesta ci fornisce uno squarcio importante sui rapporti tra criminalità e politica. Importante per due motivi: perché ci mostra i tentativi dei clan di scambiare consensi e favori, voti e affari, ma anche perché dimostra come il Partito democratico sia riuscito a infrangere queste attese. Leggiamo, infatti, nelle intercettazioni dei colloqui tra gli uomini dei clan, dell’effetto di sorpresa e di “sventura” provocato dal discorso di Walter Veltroni che diceva agli uomini della mafia di non votare per il PD, perché “noi vogliamo distruggervi” >.

L’eco dell’inchiesta tra l’altro, arrivata in Parlamento, fa dichiarare nell’aula della Camera a Marco Minniti del PD quanto segue : < Sono orgoglioso di aver visto che nelle indagini in corso emerge come i boss della ‘ndrangheta calabrese siano rimasti sgomenti nell’ascoltare il segretario del PD dire in piazza “votate per chi volete ma non per il nostro Partito”, ci saremmo aspettati che quell’appello fosse condiviso, ma non è stato così >.

Conclude infine il deputato Rosa Villecco Calipari : < Nel coraggioso discorso di Walter Veltroni che, durante la campagna elettorale, diceva agli uomini della mafia di non votare per il PD, perché “noi siamo i vostri nemici”, il Sud ritrova una nuova forza per contrastare le mafie >.

< Sappiamo – ha aggiunto inoltre il deputato del PD – che non tutte le forze politiche si sono espresse con la stessa nettezza. A quel discorso, che segna un vero spartiacque culturale e politico, è seguito in quelle settimane, un preoccupante silenzio dei partiti di destra >.

Il tema, che ha avuto una vasta eco nazionale, ha fatto segnare anche gli interventi di due big dei Democratici, Antonello Soro e Luigi Zanda che hanno detto:

< Siamo orgogliosi di aver detto “no” alla mafia!!! >.

 
 
 

 

Post n°10 pubblicato il 12 Giugno 2008 da sfegatata.comunista

Ipse dixit: “Abolirò l’ICI”!

Ipse NON dixit : … "ai danni della Calabria" !!!!!!!!!!!

Con decreto legge n° 93 del 27 Maggio 2008, pubblicato sulla G.U. n° 124 del 28 maggio 2008, il Governo Berlusconi ha abolito interamente l’ICI sulla prima casa, penalizzando, per la sua copertura finanziaria, gli investimenti già programmati per il Mezzogiorno e facendo gravare tale provvedimento all’80% sulla Calabria e sulla Sicilia.

Un provvedimento ritenuto uno “scippo” ai danni delle due Regioni (Calabria e Sicilia)!!!

Le previste misure infatti, non solo ridimensionerebbero, ma addirittura azzererebbero ogni investimento in ambito di lavori pubblici, viabilità ed infrastrutture territoriali, poichè sottrarrebbero consistenti risorse finanziarie già destinate con provvedimenti del Governo Prodi alle infrastrutture da realizzarsi al Sud.

Infatti, tecnicamente parlando, i soldi ex Fintecna destinati dal Governo Prodi per realizzare il secondo lotto della Agrigento-Caltanissetta, le metropolitane di Palermo, Catania e Messina, il nuovo attracco per il porto di Messina ed il passante ferroviario di Palermo, vengono oggi destinati a coprire il taglio dell’Ici per le case dei ricchi del Nord Italia, considerato che le famiglie meno abbienti erano già state esonerate dal pagamento dell’Ici dal Governo di centrosinistra.

E non solo…

I  2 milioni e 400 mila  euro originariamente destinati al Ponte sullo Stretto, che il governo Prodi, com’è noto, aveva deciso di non realizzare, destinando i finanziamenti ad opere finalizzate a rendere più efficiente il sistema di attracchi a di Villa San Giovanni, il sistema viario dell’Area dello Stretto, la Strada Statale 106 Ionica per i mega lotti comprendenti le tratte Roseto Capo Spulico-Sibari e Crotone-Rossano, il raccordo tra lo svincolo A3 di Firmo e SS 106, interventi per il completamento della trasversale delle Serre catanzaresi e la tangenziale di Reggio Calabria, a cui si aggiungono altri 43 milioni di euro destinati alle Autostrade del Mare.

In poche parole…

Il governo Berlusconi pensa di stornare tutto questo, drenando questa massa di risorse destinate al Sud, per consentire l’abolizione dell’Ici, che risulterebbe quindi finanziata all’80%  dalla Calabria e dalla Sicilia.

Ma il Sud non sta a guardare!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

La MOBILITAZIONE è partita da Cosenza, grazie all’iniziativa del Presidente della Provincia Mario Oliverio, che ha saputo coinvolgere i colleghi degli altri capoluoghi.

Pertanto…

Le province di Reggio C., Cosenza, Catanzaro, Vibo  e Crotone, riunite in seduta straordinaria, il giorno 11 giugno 2008, per discutere il decreto taglia-Ici, hanno approvato una delibera comune.

Ed ecco la delibera…

I consigli provinciali ( e comunali) giudicano il decreto legge n° 93 del 27 maggio 2008, un provvedimento iniquo- pur considerando condivisibile l’abolizione dell’ICI sulla prima casa- perché penalizza esclusivamente le Regioni della Calabria e della Sicilia; esprimono la propria contrarietà, e chiedono una modifica al Governo una modifica del decreto, volta al ripristino delle risorse già destinate alla Calabria e alla Sicilia.

Con la delibera si chiede inoltre, ai Presidenti del Senato della Repubblica e e della camera dei Deputati, di incontrare una delegazione dei rappresentanti delle istituzioni locali calabresi per ascoltare le ragioni delle determinazioni assunte.

Infine……….

Si invitano nella stessa delibera le popolazioni interessate e colpite dal provvedimento, alla mobilitazione permanente ed alla vigilanza continua.

 

 

P.S.

Il documento è stato approvato all’unanimità a Catanzaro.

Approvato con 27 voti a favore a Cosenza.

Approvato con i soli voti della maggioranza a Reggio Calabria.

Approvato all’unanimità a Crotone.

Approvato all’unanimità a Vibo.

 

P.S.2

Approvato con 15 voti a favore nel mio paese di residenza, di cui sono a tutt’oggi consigliere di maggioranza.

3 su 4 i voti contrari dell’opposizione, considerato infatti, che un consigliere di minoranza appartenente all’UDC, ha scelto bene di schierarsi con la maggioranza “mono-politica” di centro-sx.

 

P.S. 3

“ Ho visto che tutti i consigli provinciali calabresi e centinaia di comuni di quella Regione, amministrati da tutti gli schieramenti politici, si sono riuniti insieme per protestare contro i tagli del governo alle opere pubbliche della Regione e del Mezzogiorno. E’ una iniziativa forte e apprezzabile che segnala una malessere profondo.

Il governo per tagliare l’Ici è intervenuto duramente contro importanti investimenti destinati a opere pubbliche essenziali, strade, ferrovie, infrastrutture necessarie a rilanciare la produttività.

Il Mezzogiorno ha un gap gravissimo rispetto al Nord del Paese proprio in termini di infrastrutture e questo è un freno ad ogni ipotesi di seria impresa economica e di sviluppo. La priorità sono le opere pubbliche essenziali e i programmi di sviluppo gia finanziati e oggi tagliati.

Il PD (Partito Democratico)  E’ CONTRARIO a queste misure  E  SOSTIENE IL MEZZOGIORNO” (Walter Veltroni)

 

 
 
 

Post N° 9

Post n°9 pubblicato il 08 Gennaio 2008 da sfegatata.comunista

Ha dichiarato Karl Marx di se stesso:

"Io non sono affatto un marxista!!!"

 
 
 

Guai a noi…… amministratori !!!

Post n°8 pubblicato il 04 Gennaio 2008 da sfegatata.comunista

Nel leggere un passo di Togliatti che mi spinge  fortemente a pensare, ri-sento oggi dentro di me l’eco della grinta e della passionalità politica che contraddistingueva i vecchi compagni del PCI.

Mi soffermo quindi a riflettere su quanto Togliatti  scriveva…

 

“Ma a guai a noi, guai al partito rivoluzionario nel quale militiamo, se ci limitiamo ad amministrare - onestamente e seriamente - la forza, le idee, le strutture che già abbiamo, così come sono, senza porci con urgenza – stavo per dire con ansia, con fretta – il problema di un loro coraggioso rinnovamento e adeguamento.

Noi non siamo al riparo da crisi e da sconfitte… (…)

Noi non abbiamo neppure nessuna garanzia contro un graduale deperimento, e svuotamento di capacità rivoluzionarie, per il solo fatto di essere fedeli agli insegnamenti di Marx, di Lenin, e di Gramsci.

La storia, la lotta di classe non concedono soste.

Questa la mia sincera ed appassionata convinzione, che espongo da compagno ai compagni, perché la ascoltino e la discutano.

(P. Togliatti)

 

Comprendo quindi di conseguenza, per il ruolo di cui sono investita,  la responsabilità di quelli come me che, avendo oggi un incarico amministrativo-istituzionale nel proprio paese di residenza, ed avendo alle spalle una personale  storia politica comunista, non trovano altra soluzione che porsi  come obiettivo il cambiamento immediato dello stato di cose esistenti, onde continuare ad ostentare forza,  idee e coraggio… seppur sotto la sigla di un Partito Nuovo: Il Partito Democratico… ( come eredità del Grande Partito Comunista Italiano)!!!!!!

Hasta siempre… ( la Sfe… )

 
 
 
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