tre gatti più uno

Bello, ironico e trucido come solo le regie di Tarantino sanno essere!  Ci sono scene splatter e temi forti che riescono comunque a suscitare, con maestria, la risata. Attori perfetti per i personaggi interpretati, nessuno escluso. Da vedere e rivedere!

Una scrittura delicata, proprio come il protagonista di questo libro che non si può non amare per la sua ingenuità e per il suo passato. Un affronto morbido alle multinazionali, una denuncia in chiave poetica alle grosse catene che sempre più invadono le nostre città. Un libro garbato che suscita grandi sentimenti e parla di temi importanti, senza perfidia, ma con oggettività e passione.

Uno spaccato di vite americane, dove tutti diventano protagonisti e dove tutti vengono presi, al tempo stesso, in simpatia e antipatia. Un carosello di generazioni "american style" di gradevole lettura. Inoltre, non devono spaventare le 622 pagine del libro, la scrittura è molto scorrevole. L'unica nota di demerito va attribuita ai capitoli, decisamente troppo lunghi.

Un film dove non ci sono personaggi che entusiasmano, tutto ha un alone di normalità e piattezza. Niente suscita un vero interesse, nonostante il tema sia forte. La recitazione è anonima e porta a rimpiangere i classici personaggi delle prime regie di Salvatores. Quell'italianità che ci ha strappato risate e fatto sognare mettendo in luce, con ironia, i nostri pregi e difetti. Facendogli meritatamente vincere un Oscar. Anche il film “Come Dio comanda” seppur più recente (tratto dal libro di Niccolò Ammaniti) riusciva  comunque a suscitare interesse ed emozione. Mentre questo suo ultimo lavoro (del quale non si può affermare che sia pessimo, ma neanche che sia bello), naviga nelle acque dell'anonimato. Insomma vederlo o meno non fa la differenza, non arricchisce e non toglie nulla.
Ora iniziamo a leggere il libro, nella speranza ci riesca ad avvincere di più! Voi che ne pensate?