Creato da r_101 il 04/03/2007
cronistoria disordinata dei miei sentimenti, per amori presenti passati futuri e mai stati

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Ogni giorno rivoglio quella fata

Post n°2 pubblicato il 05 Marzo 2007 da r_101
 
Tag: passato
Foto di r_101

E' stato poco più di un mese fa. Ho aperto il computer e ho cominciato a chiacchierare con delle persone. E' strano come la tecnologia sia diventata parte del nostro modus vivendi. Una volta eravamo affascinati solo dal fatto di poter parlare con persone lontane, ci sentivamo tutti dei Cristoforo Colombo, ed eravamo felici solo di quello. Ricordo la mia prima chat, il mio primo istant message, il mio primo annuncio letto su una bacheca virtuale. Ricordo una ragazza texana che mi chiedeva in quale Roma vivessi, come se ci fossero dimensioni parallele da cui provenire. 8286573... ricordo ancora a memoria il mio numero di icq. C'era il tempo in cui la rete non era così colorata, non era così "accessibile": è nata per i militari, l'hanno cominciata ad usare gli scienziati, poi sono arrivate le puttane con i cowboy, e poi le luci, i neon, il www... ed è diventata di tutti. All'inizio mi sentivo un po' speciale, perché sembravo uno dei pochi "eletti", e quelli incontrati negli angoli e nei recessi avevano la stessa sensazione. Tutti un po' carbonari. Quando decidevi di navigare, facevi una scelta compiuta, le vele le dovevi alzare sul serio. Dovevi parlare col tuo computer, gli dovevi indicare la direzione, dovevi aspettare che cominciasse a intonare melodie metalliche fatte di fischi intrecciati. Oggi non ho più monoliti da tavolo, che vanno tanto venerati quanto usati. Oggi non accendo più il computer: lo poggio sulle gambe e lo apro, sfioro qualche tasto e lui mi capisce, muovo un dito e si aprono finestre su mondi lontani.
E quindi un mese fa non avevo consciamente realizzato quello che stavo facendo, avevo solo mosso un po' le mani. Ma erano chiari ed evidenti messaggi per lui, ormai innalzato a mio ciambellano del ciberspazio... così sono cominciati a scorrere messaggi su messaggi, una lenta cascata di caratteri e simboli. Improvvisamente nel fiume di parole è comparso il suo nome, "suo" perché se lo era scelto: si era definita in quel nome. Ci sono molti che lo scelgono con criterio, cercando fascinazioni nelle assonanze e ricreando miti e leggegende perduti, altri cercano di evocare criptiche simbologie, altri ricordano, altri ancora alludono. Lei non voleva rinnegare il suo passato, ma raccontava anche la sua natura, quella profonda, quella che non nascondi con i comportamenti. Lei era magica, dolce e pericolosa. Era una fata. Non so come quella sera sia riuscito a catturare una fata, forse il mio ciambellano mi ha aiutato un pochino, forse un impronunciabile trio di zitelle ha deciso che dovesse essere così, ma so che ogni giorno sento di doverlo rifare. Ogni giorno rivoglio quella fata.

 
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cambio di rotta

Post n°10 pubblicato il 18 Marzo 2007 da r_101

immagineCome ho scritto nella mia descrizione, questo è un esperimento. Avevo intenzione di arrivare fino alla fine, ma rileggendo quello che era già stato scritto cominciavo a riprovare delle brutte sensazioni che credevo superate. Ora però mi sono già stancato, anche se stava venedo carino, con l'aggiunta delle immagini ed il resto. Se volete sapere come procede continuate pure qui, tanto la fine già è nota ;)
Penso che continuerò a raccontare storie, perché di una non-storia che mi ha lasciato il segno, mi è rimasta la scoperta di un piccolo amore per la scrittura. Ho comunque qualcosa da dire.

 
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Alla deriva. Non sono naufrago.

Post n°11 pubblicato il 09 Aprile 2007 da r_101
 
Foto di r_101


Squillo.
Nuovo squillo.
Terzo Squillo.

Allungo la mano e spingo tasti a caso sul telefonino che sembra calmarsi. Apro gli occhi. Mi fanno male i colori. Li richiudo e ascolto il mio respiro pesante che si concentra in un fischio. Rantolo come un novantenne con l’enfisema. Non male per un trentenne, domani smetto. Mi mento spesso. Sono un pessimo bugiardo perché non ho memoria, ma tra me e me abbiamo lo stesso problema. La mattina è sempre così.
Inizia un altro giorno da riempire, alla ricerca di qualcosa che non si ha e non si sa. Le priorità sono liquide. Lo spazio in cui mi muovo è nebbia. Ho pensato un giorno di aver trovato il sole. L’ho guardato in faccia e non mi sono accecato. Poi il sole è tramontato. Io sono rimasto a riflettere sulla potenza della sua luce e ogni tanto ho rivisto dei bagliori, echi cromatici che rimbombano intorno a me. Ho capito che non era un’esplosione plutonica ma giusto un fuoco platonico. Ci ho ripensato la scorsa settimana perché mi è capitato di raccogliere una scintilla. Per fortuna il coro delle orde di interinali che sostituiscono la mia coscienza ha deciso di riderne con me. Oggi c’è il Sole, quello vero, e ho deciso di passeggiare. Forse non sono un vecchio solo al mattino. Ma mi piace pensare che nella vecchiaia c’è un po’ di saggezza.

 
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Perché non so vincere

Post n°12 pubblicato il 23 Aprile 2007 da r_101
 

Voglio un ballottaggio fra la mia vita e il sogno che ho fatto. Voglio scegliere percorsi diversi e strade sbagliate. Più importante voglio scegliere. Sono il miglior analista di me stesso e so sempre, o quasi, dove andrò a finire e però faccio quello che mi dice lo stomaco. Se vivi con l'intestino, muori nella merda.

 
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You are my little bitch

Post n°13 pubblicato il 28 Maggio 2007 da r_101
 

Ho capito che per scrivere mi servono gli estremi. Devo stare male, devo sentire qualcosa che si agita nelle viscere. Oppure devo stare bene, col cuore palpitante trovo le parole negli interstizi fra un battito e l’altro. Quando lo faccio con la testa sono piatto e banale. Non ha senso scrivere qualcosa di banale: c’è già tanto da leggere che mi sentirei in colpa se qualcuno perdesse il suo tempo così.

Otto donne e un mistero, il riassunto di un maggio morente. Il mistero è come le nostre strade si siano incrociate. Al buio, nell’ultimo dei non luoghi che avrei pensato. Fango e umori, là dove è nata l’immagine e la somiglianza. Sei la voce nella mia testa. Lo sai e lo vuoi: “voglio violentarti il cervello” mi hai sussurrato fra gli intrecci dei tentennati avvicinamenti. Sento che stiamo prendendo le misure. È una danza di cui conosciamo i passi, ma ne stiamo inventando di nuovi. Mi piaci perché vuoi ballare con me.

 
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Buona notte

Post n°14 pubblicato il 28 Maggio 2007 da r_101
 

Tu seduto sul divano appena tornato dal lavoro. Ti allenti la cravatta e cerchi nelle tasche le sigarette. Io arrivo in sala dalla camera da letto senza che tu te lo aspetti: ho un babydoll nero completamente aperto davanti, tranne che per un laccetto sotto il seno talmente stretto che i capezzoli escono fuori per metà... incedo scalza verso te, arrivo a te, ti stampo un bacio sulle labbra. Non parliamo, non dici nulla. Scivolo fra le tue gambe e in ginocchio davanti a te comincio a sbottonarti i pantaloni. Ti abbasso le mutande e comincio a baciarti l'interno coscia.  Salgo fino alla tua pancia per poi scendere sulla tua bellissima e gonfia cappella. Comincio a schiaffeggiarla con la lingua, a succhiarla non aprendo completamente le labbra... le mie mani massaggiano le sfere che custodiscono ciò che di te è più fertile. Piano piano le mie labbra si fanno strada sull'asta ormai marmorea del tuo bellissimo fallo. Lo avvolgono, lo stringono, lo succhiano. Le tue mani si stringono sulle tue ginocchia, mi inciti a non fermarti, a continuare perché così ti piace. Uno spasmo ti prende e copioso mi vieni in bocca, un rivolo di caldo sperma mi scende dalla bocca; lo raccolgo e lo gusto succhiandomi il dito... mi alzo e me ne vado per dove sono venuta sentendo il tuo sguardo stampato addosso, e pregustando il tuo ringraziamento quando ti alzerai.

 
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Cin cin cinismo

Post n°15 pubblicato il 06 Giugno 2007 da r_101
 

Tutto bene. Le malattie passano. Sempre più in fretta. Sto crescendo. Oppure sto invecchiando. Sempre e solo questione di punti di vista. O di svista: in questo non imparo mai. Ma è troppo bello innamorarsi.

 
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da un giugno lontano /1

Post n°16 pubblicato il 05 Luglio 2007 da r_101
 
Tag: da lei

A guardia del tuo regno ho posto favole aree e su nubi d'argento veglierò la tua notte per augurarti piacevoli sogni

 
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da un giugno lontano /2

Post n°17 pubblicato il 05 Luglio 2007 da r_101
 
Tag: da lei

Buongiorno cavaliere di cristallo. Sei già emerso dalle magiche nebbie del sogno? Oltre le cortine troverai le mie braccia.

 
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Sale marino

Post n°18 pubblicato il 24 Luglio 2007 da r_101
 

Di te mi manca il futuro che così spesso t'ho rimproverato, m'hai rubato una vita che non abbiamo avuto ma di cui più volte parlavamo. Un giorno mi sono svegliato e non c'era più.
Di te mi manca il presente, intessuto di momenti fatti anche di silenzi... Silenzi ora cresciuti fino ad essere muri invalicabili.

 
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Polvere di fata

Post n°19 pubblicato il 26 Luglio 2007 da r_101
 

Di te mi manca solo il passato, perché un futuro non ho avuto tempo di vederlo ed il presente l'ho vissuto in modo effimero. Prossimo o remoto, ripenso a un sentimento che non ha memorie su cui poggiarsi. Tanto era forte per questa libertà, tanto è debole ora che cerca nutrimento. Ci si coniuga insieme perché come i verbi ci decliniamo nei tempi e nelle forme che più ci aggradano.
Sei stata un indicativo lontano.

 
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sui mutamenti

Post n°20 pubblicato il 31 Luglio 2007 da r_101
 

Amore non è amore se muta quando scopre un mutamento o tende a svanire quando l'altro s'allontana. Oh no! Amore è un faro sempre fisso che sovrasta la tempesta e non vacilla mai; amore non muta in poche ore o settimane, ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio; se questo è errore e mi sarà provato, io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato.
- W. Shakespeare

 
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Un cerbiatto nelle nebbie

Post n°21 pubblicato il 13 Settembre 2007 da r_101
 

Mi perdo in una vita fatta di atomi e cerco una via per il futuro anche in mezzo ai bit, non ho una voce ma è come se fossi un coro. Toro di nome, testarda di cognome. Sensibile il giusto per essere ferita, allegra e spigliata quanto basta per avere paura dell'ignoto e però affrontarlo.

 
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Hoşça kalın

Post n°22 pubblicato il 22 Maggio 2008 da r_101
 


A volte capita che il tempo sia la vera ed unica chiave di volta. Troppo tardi per vivere un amore, troppo presto per cambiare una vita.

Ho voglia di vivere mille e una vita, tutte narrate in un tuo abbraccio la sera. Ci confessiamo con parole in prestito mentre i nostri corpi argomentano in un alfabeto universale. Nelle mie notti solitarie penserò a quelle mille vite non avute in cambio di questa non vissuta.

Senin iyiliğini istiyorum.

 
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