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Un blog creato da rollero.stefano il 21/09/2007

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si parla d'arte, Artist, collectors, curators, gallery managers and aficionados are all coming together in the name of contemporrary art.

 
 

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“La mela nell’arte”

Post n°50 pubblicato il 23 Luglio 2012 da rollero.stefano
 
Foto di rollero.stefano

 

 

“La mela nell’arte”


mostra di Pittura e scultura a Bubbio (At)
Da sabato 23 giugno a sabato 21 luglio 2012





INAUGURAZIONE: 23 Giugno alle ore 16

presso l'ex Chiesa dell'Annunziata (Confraternita dei Battuti). Un appuntamento organizzato dall'Associazione Artistica Nichelin Art Nuova, Patrocinio del Comune di Bubbio, Regione Piemonte, Comune di Nichelino.

Location: Ex Chiesa sconsacrata Annunziata, Via Roma angolo piazza del pallone.

Orari: dal martedì al venerdì 10/13 - 14,30/20, sabato 10,00/13,00

Come arrivare a Bubbio:  Da Milano e da Torino Prendere l'autostrada A21, uscire in direzione Asti Est, continuare sulla SS 231, prendere l'uscita in direzione della SP 456, attraversare il comune Canelli, continuare sulla SP 6 e seguire le indicazioni per Bubbio.



Ingresso libero

In esposizione i dipinti e le sculture di 24 artisti



Katia Allasia, Elvira Barcellona, Giulio Benedetti, Mirella Bonin Rolland, Simona Cellerino, Luigi Carboni, Carla Chiapusio, Mara Destefanis, Daniela Di Stolfo, Irene Ferrero, Erminia Gebbia, Assunta Iannone, Ilario Inglesi, Anna Maria Lamberti Pizzi, Elisa Mariazzi, Graziella Merante, Livio Moschietti, Rosangela Murro Catalano, Giuseppe Rovera, Pasquale Rignanese, Stefano Rollero, Pino Scarfò, Claudia Tafuni, Giovanni Tarussio.



Bubbio si trova in Provincia di Asti, nella singolare terra posta fra il Monferrato e le Langhe.
Il paese sorge su una terrazza rocciosa affacciata nel suo tratto più dirupato sul fiume Bormida e digradante dagli altri lati in campi e prati verso la valle dove lo "stradone" si biforca in direzione di Canelli.



AVVISO IMPORTANTE:


DAL 23 LUGLO AL 3 SETTEMBRE 2012 LA MOSTRA SI SPOSTA A MONASTERO BORMIDA ( A POCHI CHILOMETRI DA BUBBIO) presso IL CASTELLO MEDIOEVALE.

L'obiettivo di questa mostra uno solo : la pittura non la fanno solo le gallerie, i Musei che invitano i nomi famosi del mercato: la fanno ancora uomini con tavolozza, che hanno l'umiltà di scendere nelle strade, nelle campagne, nelle piazze e nei viottoli, a vedere gli antichi colori della creazione, i segni dell'uomo, le nuove ferite della modernità.
E propongono, con i loro segni e i loro colori, un nuovo modo di vederne il labirinto, il groviglio, assieme alle occasioni e alla potenzialità.

Al fondo l'obiettivo, la meta, sono sempre gli stessi: arrivare ad una vita più intensa, più bella , lasciando la morte dentro il suo vortice, dentro il gorgo che può ghermire l'uomo ma non sconfiggerlo: come Ercole nel Giardino delle Esperidi, come Adamo col suo lavoro quando, dopo la caduta, riprende a sollevare la vita, così come Atlante, con le sue spalle e la sua fatica quotidiana, tiene alto il mondo, che non precipiti nell'Ade. La vera immortalità dei pomi dorati o argentati , nei giardini del mito e del destino umano, è questa.

IN QUESTA MOSTRA ESPONO DUE LAVORI:

Titolo primo lavoro: "Suggestioni" (nella foto)
Acrilico, cartone- 65x52

In questo dipinto uso un linguaggio del passato, del simbolismo, un sottile insieme di allusioni del tempo che scorre, della sua sospensione, della mela argentata come presagio e allusione..



Titolo secondo lavoro: "Mele viste da Salvatore dei Greci"
30x40 olio su masonite.
Salvatore dei Greci è una frazione di Messina che si affaccia sullo stretto.
Una tela ricca di colore, un pensiero dal forte rimando naturale..

 

 
 
 

“MOSTRA COLLETTIVA DI ARTE CONTEMPORANEA” Presso la TORRE MEDIOEVALE‏

Post n°49 pubblicato il 16 Maggio 2012 da rollero.stefano
 

Ciao a tutti, la presente per informarVi di una originale ed  importante iniziativa artistica presso la Torre Medioevale di Settimo torinese.

Per chi fosse interessato, è una buona occasione per avvicinarsi all’arte  e  scoprire il luogo più rappresentativo della storia e antichità di Settimo.
_____________________

La Città di Settimo Torinese  e Associazione Artistica Armònia

Organizza la:

“MOSTRA  COLLETTIVA  DI ARTE CONTEMPORANEA”

Presso la TORRE MEDIOEVALE DEL PALAZZO COMUNALE

Vernissage :    venerdì 18 maggio ore 18.00

Periodo:       DAL 18 AL 22 MAGGIO 2012
Torre Medioevale Palazzo Comunale, Piazza Vittorio Veneto, Settimo Torinese
orario :    Dal Martedì al Venerdì dalle ore16 alle ore 19
il Sabato e la Domenica dalle ore 10 alle 12  e dalle 16 alle 19.

free admittance

ESPONGONO : Bresciano Carla - Cambiolo Ivan - Carollo Stefania - La Porta Francesco -Mondino Mario - Oliveri Franca  Valeria - Paliddo Alessandro- Penna Barbara-Privileggi Michele - Rollero Stefano.

 

"L'esposizione artistica " nella Città di Settimo Torinese continua ad essere un grande momento di godimento estetico, che merita di essere gustato a pieno, con la consapevolezza che Settimo Torinese è ormai,  in grado di proporre al pubblico artisti di pregevole fattura.

L'evento è stato organizzato dall'Associazione "Armònia" guidata dall'infaticabile Ivan Cambiolo.

L'obiettivo è  quello di avvicinare i cittadini all'arte e dialogare con gli artisti in quanto l’arte,  nascendo nella solitudine e nella lontananza, appartiene agli uomini, altrimenti è fuori dal mondo e dal suo destino.  Ecco pperchè l’artista, una volta creata l’opera, la espone come forma di  invito per essere vista per poterla poi commentare insieme una comune esperienza dello spirito.

L'evento, di grande portata pratica ma anche simbolica, si svolgerà, nell’incantevole cornice della Torre Medioevale.

Nota storica della location espositiva.

La torre è l'ultimo elemento superstite dell'antico castello signorile, gravemente danneggiato e forse distrutto durante le guerre franco-asburgiche del sedicesimo secolo.
Il castello e la torre ancora in piedi furono costruiti sul sito di un precedente fortilizio presumibilmente tra la fine del Trecento e l'inizio del Quattrocento di cui non si conservano tracce se non nelle fonti d'archivio.
Quali edifici comprendesse il castello e quale fosse il suo assetto planimetrico non è attualmente noto: tutte le ricostruzioni proposte sono frutto di congetture e come tali devono essere considerate.
Durante gli ultimi secoli del Medioevo, l'importanza del castello e del borgo fortificato di Settimo dipese dalla possibilità di controllarvi il tratto finale della strada di Lombardia, vale a dire della "via publica peregrinorum et mercatorum" (strada pubblica dei pellegrini e dei mercanti) che entrava in Torino dalla Porta Doranea o Porta Palatina.
Nella seconda metà dell'Ottocento, la torre fu trasformata in una sorta di residenza secondaria per iniziativa di una ricca famiglia torinese.
A ovest dell'edificio storico venne costruito un palazzotto in stile gotico, secondo il gusto romantico dell'epoca. Un bel giardino con alberi secolari occupava tutta l'area del distrutto castello. La proprietà era chiamata "Villa Calma".

 

Curatore/i Città di Settimo Torinese- Associazione Armonia.

Info:  armoniarte@libero.it

 
 
 

Sai chi era Ipazia?

Post n°48 pubblicato il 29 Febbraio 2012 da rollero.stefano
 
Tag: ipazia
Foto di rollero.stefano

 

 

Una donna dalla storia infinita, scoprila a Caselle da 2 al 18 marzo 2012.


Una considerazione della filosofa vista come martire della libertà di pensiero e come fulgido esempio dell’emancipazione femminile, in altre parole è stata la prima donna emancipata nella storia dell'umanità.


COMUNE DI CASELLE T.SE

ASSESSORATO ALLA CULTURA
organizza
(nei nuovi locali di via Basilio Bona)

INCONTRO D'ARTE E CONVEGNO SU IPAZIA D'ALESSANDRIA
(sapiente filosofa, astronoma, matematica e poetessa del IV secolo d.C.)

Mostra d'arte in esposizione dal 2 al 18 marzo 2012  dal Martedì alla Domenica con visite dalle ore 16,00 alle 19,30.
Ingresso libero

INAUGURAZIONE MOSTRA : venerdì 2 marzo alle ore 17,30 con introduzione dell'Assessore Luca Baracco e relazione critica di Valeria Massa e Antonio Zappia.
La mostra proseguirà fino a domenica 18 dello stesso mese.

Espongono: Paolo Abatecola, Quinto Airola, Ben Alfa, Giulio Benedetti, Alberto Bongini, Ivan Cambiolo, Antonio Cannata, Stefania Carollo, Carla Bresciano, Albino Cavaliere, Antonio Favara, Piero Feroglia, Ornella Frola, Rosa Gattuso, Mimmo La Grotteria, Bruna Giovannini, Roberto Giulietti, Antonella Guarneri, Attilio Lauricella, Francesco La Porta, Lorenzo Lo Verni, Francesca Mancuso, Bruno Mantovani, Serafina Marranghino, Lucia Micozzi, Salvatore Martinico, Mirandolina, Mario Mondino, Domenico Musci, Silvio Musto, Franca Valeria Oliveri, Esterina Pereno, Marcello Pisano, Sara Grazio, Salvatore Piazza, Alessandro Paliddo, Michele Privileggi, Maurizio Rivetti, Mario Rizzato, Giovanni Rodaro, Stefano Rollero, Rosato Gerardo, Giusy Romano, Ada Sgrò Falconbello, Claudio Zanni, Rosalia Zutta, Barbara Penna e Ernesto Cosenza per la fotografia.


VENERDI' 16 MARZO, ORE 20,45 CONVEGNO SU IPAZIA E IL CRISTIANESIMO DELLE ORIGINI
Interverranno: Don Ermis Segatti - Direttore dell'Ufficio Cultura dell'Arcidiocesi di Torino
Il Pastore Giuseppe Platone della chiesa valdese di Milano
La Dott.ssa Gemma Beretta, autrice di un importante libro sulla filosofa
La Dott.ssa Anna Iaccheo - appassionata studiosa di Ipazia
La Dott.sa Valeria Massa - attenta studiosa delle tematiche femminili
L'assessore Baracco accoglierà gli illustri ospiti
Coordina il convegno Antonio Zappia

CHI ERA "IPAZIA".
"Ad Alessandria d'Egitto, c'era una donna chiamata Ipazia, figlia del filosofo Teone, madre natura la dotò, oltre della sua straordinaria intelligenza, di una incomparabile e incantevole  bellezza, ottenne tantissimi successi nella letteratura e nella scienza da superare di gran lunga tutti i filosofi del suo tempo. Provenendo dalla scuola di Platone e di Plotino, lei spiegò i principi della filosofia ai suoi uditori, molti dei quali venivano da lontano per ascoltare le sue lezioni.
Facendo conto sulla padronanza di sé e sulla facilità di modi che aveva acquisito in conseguenza dello sviluppo della sua mente, non raramente apparve in pubblico o davanti ai magistrati.
Né lei si sentì confusa nell'andare ad una riunione di uomini. Tutti gli uomini, tenendo conto della sua dignità straordinaria e della sua virtù, l'ammiravano di più.
Fu vittima della gelosia politica che a quel tempo prevaleva. Dopo la morte del vescovo Teofilo, la cattedra vescovile fu occupata, nel 412, da suo nipote Cirillo, di idee fondamentaliste, specie contro i novaziani e i giudei, e che venne subito in urto col prefetto di quel tempo, il romano Oreste.
Cirillo, che mal sopportava la predicazione pagana di Ipazia, divenuta ad Alessandria la rappresentante più qualificata della filosofia ellenica, si convinse che l'ostacolo maggiore alla risoluzione della controversia fosse proprio lei.
Pur non dando un espresso ordine, egli istigò il gruppo fanatico di monaci parabolani ed eremiti della Tebaide guidati da Pietro il Lettore a togliere di mezzo Ipazia.
E così, dopo averla trascinata fino alla chiesa che prendeva il nome da Cesario, quasi volessero compiere una sorta di sacrificio umano, prima Pietro con una mazza ferrata, poi gli altri monaci con pugnali fatti di conchiglie, massacrarono il corpo di Ipazia e lo bruciarono. Era l'anno 415, il IV dell'episcopato di Cirillo.
Gli assassini rimasero impuniti. Oreste il prefetto chiese un'inchiesta; Costantinopoli non poté non concederla, e mandò ad Alessandria un tale Edesio, il quale non fece nulla, poiché si lasciò corrompere da Cirillo.
Oreste ottenne soltanto dei provvedimenti per arginare l'ingerenza politica dei vescovi nei poteri civili. Cirillo in seguito verrà addirittura santificato come esempio di sicura ortodossia.
Fu Damascio, filosofo neoplatonico (480/prima metà del sec.VI a.C.), quinto successore di Proclo nello scolarcato dell'Accademia, che per primo, nella Vita di Isidoro, incolpò Cirillo del delitto, arrivando addirittura a dire che prima di ucciderla le strapparono gli occhi dalle orbite.
Nella Storia ecclesiastica dell'ariano Filostorgio, nato circa il 368 d.C. e dunque contemporaneo dei fatti narrati, si arriva a sostenere che l'assassinio non era opera di una amorfa folla fanatica, ma di quel clero cristiano che, ad Alessandria in modo particolare, voleva spadroneggiare su tutti.

Ipazia viene ricordata, ancora oggi, come la prima matematica della storia, anzi, fu la sola matematica per più di un millennio: per trovarne altre, da Maria Agnesi a Sophie Germain, bisognerà attendere il Settecento. Ipazia fu anche l'inventrice dell'astrolabio, del planisfero e dell'idroscopio.



In English, who was Hypatia?

Hypatia was the daughter of Theon of Alexandria who was a teacher of mathematics with the Museum of Alexandria in Egypt. A center of Greek intellectual and cultural life, the Museum included many independent schools and the great library of Alexandria.

Hypatia studied with her father, and with many others including Plutarch the Younger. She herself taught at the Neoplatonist school of philosophy. She became the salaried director of this school in 400. She probably wrote on mathematics, astronomy and philosophy, including about the motions of the planets, about number theory and about conic sections.

Hypatia corresponded with and hosted scholars from others cities. Synesius, Bishop of Ptolemais, was one of her correspondents and he visited her frequently. Hypatia was a popular lecturer, drawing students from many parts of the empire.

From the little historical information about Hypatia that survives, it appears that she invented the plane astrolabe, the graduated brass hydrometer and the hydroscope, with Synesius of Greece, who was her student and later colleague.

Hypatia dressed in the clothing of a scholar or teacher, rather than in women's clothing. She moved about freely, driving her own chariot, contrary to the norm for women's public behavior. She exerted considerable political influence in the city.

Orestes, the governor of Alexandria, like Hypatia, was a pagan (non-Christian). Orestes was an adversary of the new Christian bishop, Cyril, a future saint. Orestes, according to the contemporary accounts, objected to Cyril expelling the Jews from the city, and was murdered by Christian monks for his opposition.

Cyril probably objected to Hypatia on a number of counts: She represented heretical teachings, including experimental science and pagan religion. She was an associate of Orestes. And she was a woman who didn't know her place. Cyril's preaching against Hypatia is said to have been what incited a mob led by fanatical Christian monks in 415 to attack Hypatia as she drove her chariot through Alexandria. They dragged her from her chariot and, according to accounts from that time, stripped her, killed her, stripped her flesh from her bones, scattered her body parts through the streets, and burned some remaining parts of her body in the library of Caesareum.

Hypatia's students fled to Athens, where the study of mathematics flourished after that. The Neoplatonic school she headed continued in Alexandria until the Arabs invaded in 642.

When the library of Alexandria was burned by the Arab conquerors, used as fuel for baths, the works of Hypatia were destroyed. We know her writings today through the works of others who quoted her -- even if unfavorably -- and a few letters written to her by contemporaries.

 
 
 

3 Febbraio 2012, Biennale di Venezia a Torino.

Post n°47 pubblicato il 08 Febbraio 2012 da rollero.stefano
 
Foto di rollero.stefano

Visto le giornate glaciali pare l'evento perfetto nel momento più adatto.....‏

Al dolce tepore del proprio temosifone o caminetto si esce "virtualmente" per una bella passeggiata in una mostra d'arte internazionale.

A Torino in questi giorni si può fare un bel giro  al Palazzo Esposizioni, Sala Nervi, Corso Massimo D'Azeglio, 15f, Torino, con l'evento dell'anno la Biennale di Venezia, Padiglione Italia, sono tante le proposte, tante opere, tanti gusti e modi di vedere "l'arte."

Ricordo la visita di Vittorio Sgarbi di Venerdì 3 febbraio che accompagna il  Presidente della Regione Piemonte Roberto Cota e illutra sommariamente alcune opere.


Rivolgendosi a una sala gremita di fans e di un pubblico sostenuto ribadisce che è l'atto conclusivo della sua Biennale tra la laguna e le varie sedi regionali, omaggio alla città capitale dei 150 anni dell'Unità  ed aggiunge che, quella del Padiglione Italia di Torino, è una esposizione di centinaia di artisti che in qualche modo rappresenta lo spirito dei tempi ed elude le dinamiche curatoriali e funzionali per il mercato dell'arte e non al gusto estetico ed elogia l'installazione "Good Bye Alitalia" dichiarando che l'avrebbe chiamata urlo di dolore dell'Alitalia.


Dal 17 dicembre 2011, al 29 febbraio 2012 .
Ingresso libero
Orari:
Dal martedì alla domenica dalle 14:00 alle 20:00

 
 
 

Biennale di Venezia, padiglione Italia a Torino

Post n°46 pubblicato il 09 Gennaio 2012 da rollero.stefano
 
Foto di rollero.stefano

Vi invito (fino al 30 gennaio) alla visita della;
Biennale di Venezia, padiglione Italia a Torino al Palazzo Esposizioni, Sala Nervi, Corso Massimo D'Azeglio, 15f, Torino.
La mostra di Torino Esposizioni è l'estensione della 54^ edizione della Biennale di Venezia, anzi del "Padiglione Italia."
Potrete ammirare le opere di settecento artisti selezionati per il padiglione Italia della sede torinese della Biennale. Un' edizione speciale subalpina, legata anche ai 150 anni.
Io espongo due opere:

Titolo opera: "Good Bye Alitalia"
Installazione
1,75 x 30 2011
(ferro, tessuto, accessori)

Oggi si assiste al declino inarrestabile della compagnia di bandiera, nonostante il rilancio della nuova Alitalia (Cai).
A distanza di anni dai tempi in cui si lottava con ottimismo per ottenere i diritti fondamentali del lavoro e quelli paritari della donna, si è dovuto fare i conti con la situazione odierna di precarietà, in cui i simboli di potere quali la nostra compagnia di bandiera sono stati messi al bando. Resta il ricordo dolce-amaro di un insieme di colori che completava il nostro senso di appartenenza ad un paese che non sembra più lo stesso.
E' anche un omaggio al vestito della donna Italiana, la divisa delle hostess Alitalia, da oltre 30 anni è più famosa nel mondo.



Titolo opera: "Oppressione" composizione tecnica mista. 60x90 - 2011
E' tempo di imparare a fare cose nuove con  la ragione, l'intelligenza e la verità.
E' tempo per non restare indifferenti ma  agire in favore della pace, giustizia sociale e libertà.



Curatore: Vittorio Sgarbi,
Coordinatore Generale: Giorgio Grasso,
Giorgia Cassini.
Organizzazione: Kleements & McOellin
Organizzazione artistica: Slide Events
Ufficio Stampa, catalogo: B52 Communication s.a.s di Sara Ratti e C.“

Dal 17 dicembre 2011, al  30 gennaio 2012 .
Ingresso libero
Orari:
Dal martedì alla domenica dalle 14:00 alle 20:00

 
 
 
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