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Scontro tra titani e capre felici

Post n°33 pubblicato il 28 Maggio 2008 da terremotoetraggedia
Foto di terremotoetraggedia

Secondo me questa faccenda dello scontro generazionale era meglio se non veniva inventata, che Dio o chi per lui quando si è inventato lo scontro generazionale doveva essere sopra pensiero.
Oppure aveva un umore di quelli talmente brutti che solo farne venire uno peggiore ad altri ti risolleva.
Oppure era distratto come quando per la distrazione urti le cose con il braccio e le rompi rovinosamente.
Ci scommetto: lo scontro generazionale è nato da una distrazione o da una cattiveria di qualcuno.
Oggi sono tornata stanca dal lavoro, dopo aver navigato, a tratti addirittura affondato, in un mare di polvere-immondizia-immondizia-polvere, in attesa solo di ringraziare il genio che ha deciso di far traslocare 10 uffici in 2 giorni.
Torno a casa stanca ma contenta, che a me lavorare piace un sacco, anche se non si direbbe che sono una scattante, che stamattina ho notato che da quanto mi sono imbolsita quando metto le canottiere mi vengono i cuscinetti sotto le bretelle.
A casa trovo mia mamma in trasferta momentanea.
Mia mamma litiga con mia sorella. Poi, per riappacificarsi con mia sorella, ha un'idea geniale, di quelle ch ti fanno accendere le lampadine in testa: mettere in discussione le mie scelte sentimentali.
Io sono stufa di quelli che sanno tutto, che sono veggenti a un punto che si fanno quasi paura da soli.
Si scopre che mia mamma prevede il futuro.
Ha il dono.
Io lo volevo urlare al mondo che mia mamma è veggente e la gente le deve baciare i piedi e deve accorrere in pellegrinaggio alla sua casa, che il mondo è tutto il tempo che aspetta un santone che gli dica cosa accadrà domani e non sa ancora che quel santone è una piccola sarda veggente professionista.
Il mio futuro sarà una merda, dice mia mamma.
Non avevo dubbi, penso io.
A me però sembra di poter che il mio presente è preso in una posizione ancora più critica, fosse solo per il fatto che:
1)lo sto vivendo adesso
2)Lei si è messa in cuore di rovinarlo con la faccenda del futuro.
Io non sono una veggente professionista come mia mamma, che nel mio caso la genetica è andata a farsi un bagno quando era il momento di intervenire.
Così io del mio futuro non so niente, e mi va bene così, che mi chiamo proprio soddisfatta della mia ignoranza.
Ecco: io sono proprio una capra felice.
Continuo a brucare nel mio orticello e se domani incontro il lupo ci penserò.
Domani, ci penserò.
Domani, che è un altro giorno, si dice.
Che oggi ho altro da fare.




 
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Secondo me ho perso la parola

Post n°32 pubblicato il 17 Maggio 2008 da terremotoetraggedia
Foto di terremotoetraggedia

Secondo me ho perso la parola, la vena espressiva, il verbo o quel che è.
Secondo me ho perso.
Punto.
Era mia intenzione tornare da queste parti e allietarvi con nuovi fantastici racconti ma la perdita di creatività non meglio precisata rende difficile concretizzare le intenzioni.
E poi c'è il fattore tempo.
Lo ammetto: a volte muoio dalla voglia di commentare i tatuaggi di Brad Pitt.
Ancora non mi capacito come gli sia venuto in mente di tatuarsi una mummia porta jella e un uragano killer.
Ma soprattutto:chi è il pazzo deturpatore che ha accettato di disegnargli un simile scempio????
A volte vorrei raccontarvi delle discussioni surreali che devo fare per lavoro sulla eta dell'alfabeto greco.
Non si crederà, ma la lettera eta è un grande problema.
Non si crederà, ma della lettera eta si può parlare per ore, a volte anche giorni.
Vorrei raccontare ma il tempo manca.
Il tempo manca da quando apro gli occhi la mattina.
Non so dove si nasconda, forse l'ho dimenticato in una vecchia borsa come i biglietti usati del treno.
Forse è finito in un armadio insieme ai maglioni XXXL che mettevo da adolescente.
Più probabilmente se lo sono mangiato le tarme.
In ogni caso non si trova.
Per quanto possa cercarlo, non salta mai fuori.
Questa serata è un caso.
Per la prima volta dopo tanto tempo sono a casa da sola.
Ho pregustato questo momento tutta la giornata.
Ho pulito la casa quanto basta, ho preso un giornale di moda e 3 libri in biblioteca:
una lettura stupida, una lettura intelligente e una lettura impegnata. Per ogni esigenza del momento.
Nel pomeriggio ho svaligiato la Bottega Verde per incremarmi e impalmarmi dopo un bagno con dedizione e minuzia neanche mi stessi imbalsamando.
Eppure non è la serata che avevo immaginato.
Mi sento sola.
Ho l'autonomia di un barboncino.
Sono praticamente un tamagotchi, una piaga purulenta del femminismo.
Mi vergogno ma vado annaffiata e curata come una pianta delicata.
E mi ci si deve anche parlare, come alle piante, sennò mi rinsecchisco accartocciandomi su me stessa.
Allora ho pensato di scrivere qui.
E magari il tempo poi lo trovo, un giorno, sforacchiato dalle tarme, ma ancora buono per scrivere ancora...

 
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E se tornassi?

Post n°31 pubblicato il 14 Dicembre 2007 da terremotoetraggedia

oggi è il mio utlimo giorno di lavoro e mi è venuta in mente un' illuminazione.

E se tornassi a scrivere il blog?

Interesserebbe a qualcuno?

Qualcuno mi faccia sapere se potrebbe essere cosa gradita.

 
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Compleanno perfetto

Post n°30 pubblicato il 06 Marzo 2007 da terremotoetraggedia

Sono al lavoro.
Ho appena finito di mangiare un toast grande come un manifesto pubblicitario sulla fiancata dell'autobus.
Ho l'entusiasmo di una cavia da laboratorio e l'energia vitale di una pianta grassa. Ogni tanto qualcuno con la faccia intelligente di una marmotta tenta di controllare se sto eseguendo correttamente le mie mansioni, rimanendo ovviamente deluso la maggior parte delle volte.
Questa sera mi attende una cena tra colleghi a cui vorrei partecipare tanto quanto ad un seminario sulla mungitura in Val Pusteria.
Sabato ho compiuto gli anni.
Ora sono una ventiseienne che si incartapecorisce a vista d'occhio e quell'occhio è solo ad un passo dall'età delle cattaratte.
Come prendono il compleanno gli esseri normali?
Personalmente io ho l'allegria delle donne siciliane pagate per piangere ai funerali...
Bisognerebbe compiere gli anni a sorpresa, quando meno lo si aspetta.  
Oppure soltanto quando ci si sente pronti.
Io vivo tutta la vita a 0 anni, poi un giorno decido che me la sento e tutto su un colpo compio 56 anni.
Sarebbe perfetto.
No?

 
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Aggiornamenti

Post n°29 pubblicato il 22 Febbraio 2007 da terremotoetraggedia


Che dire?Da Gennaio ho cambiato lavoro, ora tengo tutto il tempo il sedere su una sedia e ogni tanto mi scappa pure qualche minuto per studiare. Fortunatamente ho smesso di servire pizze ai tavoli. Ho capito che era ora di cambiare lavoro quando ho cominciato ad accusare qualche sintomo di stanchezza: desideravo usare la mozzarella filante per soffocare la clientela.
Procedo inaspettatamente con gli esami e chissà che prima o poi non riesca addirittura a laurearmi.
Da quando il mio uomo è tornato dall'Argentina con un paio di favolose scarpette da ballo ho deciso di imparare il tango.
Risultato: sono elegante e flessuosa come una colonna dorica travestita da Rosy Bindi.
I miei giorni sembrano costruiti coi Lego:sono approssimativi, incerti e popolati da omini con la faccia poco intelligente.
Non sono più consapevolmente informata sull’andamento del mondo.
Vanity Fair sta diventando il mio unico contatto con la realtà. E se consideriamo che si tratta di un giornale che pubblica le poesie di Bondi c'è di che preoccuparsi.
L'ultima volta che mi sono sintonizzata per sbaglio su un telegiornale ho appreso che entro 44 anni verrò annientata dall'effetto serra, sempre che tra 36 anni sopravviva allo schianto di un meteorite, sempre che tra 30 secondi non decida di autoimplodere per la caduta del governo Prodi.
L'autodistruzione, si sa, è un'attività prettamente di sinistra
.
Meglio spegnere il televisore.

 

 
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