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questo continuare a cercarsi

 dove l’altro smette.

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Senza alcuna richiesta

 

 

 

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sono collegate al cuore

Talvolta arrecano lacrime e dolore.

Ma si è vivi nella sofferenza

e morti nell’indifferenza.

Sunny_Poems

 

 
Creato da: fabiana.giallosole il 18/02/2012
COPDUS - Coordinamento Provinciale Docenti Utilizzati di Sassari

Messaggi di Febbraio 2015

 

Scuole private

Post n°3198 pubblicato il 27 Febbraio 2015 da fabiana.giallosole
 

Da "Corriere della sera"

Il governo apre alle scuole private. Sgravi fiscali per chi le sceglie

Il sottosegretario Toccafondi: detrazioni sulle rette. I timori dei ricorsi dei precari


ROMA - «Vorremmo dare la possibilità anche a due operai di scegliere se mandare il figlio in una scuola pubblica o in una paritaria». Come? «Detraendo fiscalmente almeno parte della retta da pagare». C’è anche questo nella Buona scuola del governo di Matteo Renzi, la cui discussione in Consiglio dei ministri è slittata da domani al 3 marzo. E nell’ultima bozza al Miur spunta la possibilità di un aiuto per le famiglie con i figli negli istituti non statali. «La rivoluzione delle Buona scuola - spiega il sottosegretario all’Istruzione Gabriele Toccafondi - non è un semplice decreto, ma una riforma complessiva del sistema», e il sistema «da legge 62 del 2000 dell’allora ministro Luigi Berlinguer, è composto da scuole statali e paritarie private».
Parliamo di quasi 1 milione e mezzo di studenti, oltre 13 mila istituti e 100 mila tra insegnanti e personale amministrativo: tra questi ci sono almeno la metà di bambini delle scuole materne private .«Non si possono ignorare». Anche perché, in quanto paritarie e quindi riconosciute dallo Stato, «loro rispettano le stesse norme e regole della scuola statale». Ricevono ogni anno intorno ai 400-500 milioni di euro. «Ma lo studente della paritaria - fa i conti Toccafondi - costa circa 450 euro, contro i 6.800 di uno della statale».
Anche la ministra Stefania Giannini, da sempre paladina della «libertà di scelta educativa per le famiglie» ieri ha ribadito che «il sistema pubblico ha due pilastri, scuola statale e non statale, lo stabilisce la legge, ma mancano le misure che rendono completamente attuato questo processo».
I costi sono il punto dolente della questione. Il Miur pensa perciò a una detrazione parziale delle rette. Esultano la Compagnia delle Opere e l’Associazione dei genitori delle scuole cattoliche: «Si mette fine a una grave ingiustizia». Un po’ meno Sel che parla di «fatto grave da rigettare senza riserve». Ma nel Pd c’è chi, come Simonetta Rubinato e Simona Malpezzi, sostiene che «la libertà di insegnamento e scelta educativa debbano avere spazio» e che «la detrazione fiscale è un primo passo». Ma non tutte le paritarie sono uguali: il Miur pensa a controlli più severi per combattere i cosiddetti diplomifici. Ora, dice Toccafondi, «l’ultima parola tocca a Renzi».
Non è l’unico nodo da sciogliere. Tutti i particolari sul piano di assunzioni restano da definire, a partire dai risvolti economici, al centro di un incontro tra tecnici dell’Istruzione e delle Finanze. La legge di Stabilità ha stanziato 1 miliardo, ma per specificare le ricadute che avrà l’assorbimento dei precari il Mef ha bisogno di numeri certi. Che ancora non ci sono. Dai 134 mila precari delle Graduatorie a esaurimento bisognerà eliminare 26 mila docenti che non hanno mai insegnato e 20 mila maestri di scuole dell’Infanzia. Cosa si farà con gli «esclusi»»? Il rischio di ricorsi a pioggia è massiccio. Si fa strada l’ipotesi di un maxi indennizzo e di coprire le cattedre scoperte con i precari di seconda fascia, facendoli entrare con supplenze almeno annuali, una sorta di contratto «ponte» per traghettarli fino al prossimo concorso. In quell’occasione, forti di un punteggio agevolato, potrebbero entrare nel mondo della scuola dal portone principale.
Valentina Santarpia
Claudia Voltattorni

...per chi avesse ancora dubbi sui piani del governo e sul fatto che siamo in dittatura...Tutto è imposto e piove dall'alto.Vergogna!!!

 
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mobilità

 

Consiglio superiore istruzione

Post n°3196 pubblicato il 27 Febbraio 2015 da fabiana.giallosole
 

Da "Corriere della Scuola"

Consiglio superiore dell’istruzione bloccato fino alla fine del 2015

Le elezioni vengono ancora rinviate, e soprattutto viene prorogata la fase di vacatio per l’espressione dei pareri obbligatori dell’organo

Valentina Santarpia

Bocca tappata al Consiglio superiore della Pubblica istruzione dal 30 marzo 2015 al 31 dicembre 2015, cioè proprio nel periodo di approvazione e attuazione della riforma della Buona scuola. Il cavillo è contenuto in un articolo del Decreto Milleproroghe, in discussione al Senato: è il comma 1 dell’articolo 6, che no solo dispone la proroga dal 31 dicembre 2014 al 30 settembre 2015 del termine per l’elezione dell’organo consultivo della scuola, ma che prevede anche una lunga vacatio per i pareri del Consiglio, che non saranno più obbligatori dalla fine di marzo fino alla fine dell’anno. Il Consiglio nazionale, che è un organo di 36 membri eletti ogni 5 anni, esiste dal ‘74, e ha la competenza di esprimere pareri obbligatori sui cicli, sui programmi, sulla valutazione, sul personale: lo scopo è quello di avere un organismo di supporto e riferimento per il ministero, che non può ignorare i suoi pareri. La sua funzione è stata però snaturata negli ultimi anni: il Consiglio è retto da un commissario ad acta da tre anni, nonostante sua una sentenza del Tar del Lazio dell’ottobre del 2013, sia una sentenza del Consiglio di Stato di qualche giorno fa abbiano ribadito che era necessaria e improcrastinabile la sua costituzione.

«Mancherà un supporto fondamentale»

Critiche le opposizioni: «Proprio nel momento in cui il ministero e il presidente del Consiglio dichiarano di voler rivoluzionare la scuola, toccando anche l’organizzazione del personale, viene prorogata la costituzione del Consiglio e soprattutto il termine durante il quale il ministero non ha bisogno di chiedere i pareri di questo organo, fondamentale- spiega l’on. senatrice Maria Mussini, ex Cinque Stelle, oggi gruppo misto- se il parere di questo organo fosse contrario alla riforma, il governo potrebbe essere costretto a fare delle valutazioni diverse e apportare dei correttivi».

 
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Indennizzo precari

Post n°3195 pubblicato il 27 Febbraio 2015 da fabiana.giallosole
 

Da "OrizzonteScuola"

Indennizzo precari con più di 36 mesi servizio. Converrà accettare la proposta del Ministero? Meglio assumerli

di redazione

Il Ministero, come abbiamo più volte messo in evidenza nei precedenti articoli, sta elaborando un sistema di indennizzo finanziario per i precari che rientrano nei criteri della Corte di giustizia europea.

Precari che, secondo il Ministero, non sarebbero più di 5mila e che potrebbero essere risarciti con un numero di mensilità da 2 ai 6. I soldi, avverte il Sole24Ore, dovranno venir fuori dal Ministero stesso. Il MEF non fa sconti.

L'obiettivo è di arginare i contenziosi in tribunale: siamo sicuri che ai docenti converrà accettare la proposta del Ministero?

Intanto, bisognerà attendere che i cotenuti della proposta vengano resi noti integralmente, ma è certo che innanzitutto c'è disaccordo sui numeri.

Se il Ministero parla di 5mila aventi diritto, dai sindacati e movimenti, come ANIEF e ADIDA, i numeri sono decisamente di più: 150mila.

Cifra che il Ministero non potrà certamente accettare.  Inoltre, i risarcimenti andranno dai 3mila euro ai 7mila circa. Davvero pochi, rispetto a quelli ottenuti nei tribunali.

Il tentativo del Ministero è apprezzabile, sicuramente, ma se i termini restano quelli trapelati dalla stampa, difficilmente riuscirà ad arginare la valanga di ricorsi.

Assumere in ruolo i precari della scuola costerà meno che risarcirli. Lo ribadiamo

Immissioni in ruolo: ipotesi risarcimento se non accetti e hai 36 mesi di servizio

 

 
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BUONA SCUOLA

Post n°3194 pubblicato il 26 Febbraio 2015 da fabiana.giallosole
 

Da “OrizzonteScuola”

La Buona Scuola. Il decreto slitta al 3 marzo: 125mila immissioni, rispetto sentenza europea

di redazione

 

A comunicarlo l'On. Maria Coscia (PD). Dopo le anticipazioni di questa mattina, la conferma. Non si fa in tempo per venerdì 27 febbraio, si rimanda al 3 marzo.

La data di questa mattina, anticipata da IlSole24Ore, in realtà era il 4 marzo, ma l'On. Coscia e le agenzie di stampa scrivono la data del 3 marzo, e non abbiamo motivi per dubitare. In ogni caso lo slittamento è confermato.

L'On. Coscia conferma dalla bacheca Facebook l'assunzione, per l'a.s. 2015/16, di più di 125 mila docenti, rendendo stabili fondi per l'istruzione (3 miliardi l'anno, legge di stabilità).

L'On. conferma la volontà di "chiudere le graduatorie" per passare alla nuova modalità di relcutamento, il concorso.

E conferma anche "Abbiamo lavorato sul fabbisogno e cioè di quanti insegnanti abbiamo bisogno (per grado di istruzione e classe di concorso)"

I tecnici del Ministero sono ancora al lavoro per le ultime modifiche al decreto.

Verrà rispettata la sentenza europea, con una visione al futuro.

Ringraziamo l'On. Coscia per le sue risposte ai numerosi quesiti degli insegnanti precari, rimaniamo sempre in attesa di leggere il decreto, che potrà chiarirci le idee su questo straordinario piano di assunzioni, i cui contorni non sono ancora ben definiti (e questo naturalmente alimenta allarmismo e preoccupazione tra gli interessati).

Che cosa si intende con "fabbisogno". E' stato il Ministro Giannini che, in audizione alla VII Commissione Cultura, ha tentato di fornirne delle spiegazioni. 150mila assunzioni. Giannini: non assumeremo docenti che si sono formati tanti anni fa. 100mln per l'alternanza

 

 
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 CHI SIAMO

Il Coordinamento provinciale dei Docenti Utilizzati di Sassari (COPDUS), si è costituito ufficialmente nel mese di settembre 2011, in seguito alla necessità di fronteggiare il nefasto articolo 19 della Legge 111 del 15 luglio 2011 col quale si dispone la messa in mobilità intercompartimentale dei docenti inidonei o il declassamento a personale ATA con conseguente riduzione stipendiale.

Esserci costituiti in gruppo è stato per tutti noi fondamentale in quanto ci ha dato da subito la forza e la determinazione, entrambe importanti, per intraprendere tutte quelle azioni di lotta civile allo scopo di trovare soluzioni al problema che ci ha visti coinvolti, assieme ad altri quasi 4000, a livello nazionale.

Ritrovarci con cadenza settimanale ci fa sentire, non solo più uniti e aggiornati sull'evolversi della nostra situazione, ma soprattutto più sicuri e positivi nell'affrontarla.

Per questo motivo, e non solo, abbiamo col tempo sentito il bisogno di creare questo BLOG ossia uno spazio per informarci ed informare anche coloro che trovandosi nella nostra situazione pur non facenti parte del coordinamento di Sassari, avranno piacere di visitarci e saranno i benvenuti.

Al tempo stesso vogliamo che questo sia uno spazio oltre che di informazione anche di incoraggiamento al "ce la faremo" e al "non smettere" e quindi non vuole avere e non avrà aspetti e contenuti sterili o "istituzionalizzati".


e-mail: copdus@gmail.com oppure fabianagiallosole@libero.it

 

Felice settimana


 Serena, solare settimana a tutti voi, piena di energia e di voglia di lottare ancora insieme...

FabianaGiallosoleq

 

 

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