Citazioni nei Blog Amici: 12
 

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

Cerca gli argomenti

a

Cerca gli argomenti scorrendo la tendina "tutti i tags" 

 

 

Scrivici:

copdus@gmail.com

 

 

a

 

 

 

 

Buona notte

d

 

Canzone della sera:

▶ Mango - La rondine (videoclip) - YouTube

Il sogno, la poesia,

l'ottimismo aiutano la realtà

più di ogni altro mezzo a

disposizione.

S. Agostino

 

 

 

Aforismi e frasi celebri


as


le lacrime ti impedirebbero di vedere le stelle

(R. Tagore)
 

L'angolo della scrittura

libro

 

 

 

 

 

Giuseppe Nieddu

(Fumetto: Vegis Auree)

Ant02

Il sito di Giuseppe Nieddu

Paolo Lubinu

(Libro: Jesu Cristu Etzu)

Visualizzazione di flyerJCEmini2.jpg

JESÙ CRISTU 'ETZU - ROMANZO D'ESORDIO DI PAOLO LUBINU - crowdfunding

 

Sunny_Poems

a

 

E’ un inseguirsi tra le righe

questo continuare a cercarsi

 dove l’altro smette.

Una connessione spontanea

Senza alcuna richiesta

 

 

 

Sensibilità tenerezza ardore

sono collegate al cuore

Talvolta arrecano lacrime e dolore.

Ma si è vivi nella sofferenza

e morti nell’indifferenza.

Sunny_Poems

 

 
Creato da: fabiana.giallosole il 18/02/2012
COPDUS - Coordinamento Provinciale Docenti Utilizzati di Sassari

Messaggi del 17/07/2014

 

CHIMIENTI

 

STRESS DOCENTI

Post n°2925 pubblicato il 17 Luglio 2014 da fabiana.giallosole
 

Da “OrizzonteScuola”


Docenti e rischio stress. All'Uni "La Sapienza" indagine sul fenomeno. Questionario aperto a tutti i docenti di ogni ordine e grado fino al 30 settembre


di Eleonora Fortunato - Insegnamento e patologie legate allo stress. Tante volte abbiamo deprecato la scarsa attenzione delle istituzioni e il vuoto legislativo in materia. Perciò siamo lieti di segnalare ai lettori di Orizzonte Scuola un’indagine avviata dalla dottoressa Luisa Vianello nell’ambito suo dottorato di ricerca in Psicologia sociale, dello sviluppo e ricerca educativa alla Sapienza di Roma.

La ricerca, che ha lo scopo di fare luce sul livello di stress legato al mestiere, è aperta a TUTTI i docenti di scuole di ogni ordine e grado, precari e di ruolo (e non, quindi, soltanto a coloro che già si sentono in burn-out conclamato), e per parteciparvi basterà semplicemente rispondere alle domande di un questionario online. E’ già possibile, e lo sarà fino al 30 settembre, compilarlo mandando una mail vuota all’indirizzo questionariosapienza@gmail.com. A quel punto si riceverà una mail con il link per accedere alla compilazione, che richiede circa 25 minuti (è possibile salvare le proprie risposte e riprenderle in un altro momento; tutto si svolge nel rispetto della privacy e per nessun motivo sarà possibile risalire all’identità dei partecipanti).

Abbiamo intervistato la dottoressa Vianello per capire meglio in quale prospettiva si situi il suo interessante lavoro di ricerca.

Il lavoro dell’insegnante può essere considerato ad elevato rischio burn-out? A livello internazionale, ci sono studi che dimostrano i rischi da stress-lavoro-correlato?

“Il lavoro dell’insegnante fa parte della categoria delle cosiddette helping profession, in cui il lavoratore è a stretto contatto con la propria utenza, come ad esempio infermieri e psicologi. Esso è però l’unico nel quale il lavoratore si trova a strettissimo contatto l’utenza per almeno 4 ore al giorno, per 5 giorni a settimana, per periodi che vanno dai 3 ai 5 anni. Gli studi che dimostrano il collegamento tra il lavoro docente e burnout sono numerosi. Riporto solo alcuni degli studi europei: Spagna (Betoret 2009 e Moya 2010), Finlandia (Santavirta 2007), Norvegia (Slaalvik 2011).

Quali sono i campanelli d’allarme?

“Il burnout è una sindrome vera e propria che coinvolge l’intera psicologia dell’individuo e causa uno sconvolgimento del contesto personale e lavorativo in cui la persona scarica le proprie frustrazioni: è una rottura dell’equilibrio tra la persona e la sua professione. In particolare, nelle cosiddette helping profession, la sindrome porta a conseguenze negative anche per gli utenti che si affidano al servizio. Lo stress raggiunge livelli così alti che si “scoppia”. E’ un crescendo in cui ci si sente completamente esauriti, sia fisicamente che emotivamente, non si ha alcun interesse per il proprio lavoro e si tende a non organizzare quello che si deve fare. La particolarità di questa situazione è che difficilmente si riconosce di esserci caduti. E questo mette a serio rischio il proprio lavoro e i propri studenti. Si può guarire dal burnout, ma non da soli. E non si parla di un po’ di riposo o di una vacanza. E’ necessario l’intervento di uno specialista e nei casi più gravi di uno psichiatra. Quello che voglio dire è che bisogna essere consapevoli dei rischi che si corrono per la propria salute e che non si deve pensare di potercela fare da soli”.

Cos’è che provoca stress? La relazione con i discenti, quella con i genitori, con i colleghi, con i superiori? O la concomitanza di tutti questi fattori?

“Questo è un punto complesso. Numerose ricerche internazionali (tra cui: Santavirta N., Solovieva S. 2007; European Trade Union Committee for Education ETUCE 2007; Guglielmi, Simbula 2011) riportano fino a 50 differenti job stressor, ossia fattori che vengono ritenuti stressanti per il proprio lavoro. Ne riporto solo alcuni: gestione della classe, il dover prendere delle decisioni, l’ambiguità del ruolo, il sovraccarico lavorativo, la stima da parte dei colleghi, i vincoli temporali da rispettare. Ogni insegnante avrà una diversa percezione di questi, ma gli studi precedentemente riportati ci dimostrano che non è mai un solo fattore la causa di tutto”.

In un’intervista col nostro giornale il dott. Vittorio Lodolo D’Oria sosteneva che nel nostro Paese le istituzioni faticano a prendere coscienza di questo fenomeno perché ne verrebbe fuori un’emergenza poi difficile da gestire. E’ d’accordo?

“Il dottor Lodolo D’Oria (che segue con piacere questa ricerca) ha svolto in questi ultimi anni un lavoro egregio sul burnout, dimostrando quanto sia presente nella nostra scuola e di cui non si ha alcuna consapevolezza. Non posso che essere d’accordo con le sue parole. Prendere coscienza vorrebbe dire, ad esempio, fornire un supporto psicologico ai docenti all’interno di ogni scuola, organizzare corsi di formazione ogni anno: ma quanto costerebbe tutto questo? Dobbiamo chiederci se vogliamo muoverci in una nuova direzione o raggiungere Francia e Gran Bretagna dove (come riporta il Dottor Lodolo D’Oria stesso) è presente un alto rischio suicidario fra gli insegnanti”.

Quali sono le esperienze internazionali da cui potremmo imparare qualcosa?

“Il burnout è strettamente connesso alla professionalità e all’ambiente circostante. Questo è per spiegare che nonostante l’educazione scolastica sia concettualmente uguale in tutto mondo, i fattori che possono portare allo stress sono legati al territorio nazionale di appartenenza. Quindi non possiamo affermare che in tutto il mondo ci siano le stesse cause che scatenano il burnout e allo stesso modo non esiste “ la ricetta perfetta per evitarlo”. Possiamo però imparare da dove c’è più informazione, più condivisione, più consapevolezza. Sono fattori che in alcuni casi aiutano la prevenzione. Già parlarne e sapere che esiste è un primo passo”.

Come è nata questa sua ricerca? Che obiettivi si prefigge?

“Questo lavoro non può che nascere dall’esperienza personale: sono un’insegnante della scuola primaria, precaria da 11 anni. Ho avuto anche io dubbi e moltissime difficoltà. Quando ho iniziato il Dottorato di ricerca due anni fa, ho pensato subitodi proporre una ricerca su questo argomento. Sono partita da una riflessione sugli obiettivi di Europa 2020, in cui si propone chiaramente di migliorare la qualità e l’efficacia dell’istruzione e della formazione: “Sussiste l'esigenza di garantire un insegnamento di qualità elevata, offrire un'istruzione iniziale adeguata ai docenti e uno sviluppo professionale continuo agli insegnanti e ai formatori e rendere l'insegnamento una scelta di carriera allettante“ (Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea C 119/3 IT del 28/5/2009). Ma oggi in Italia quella dell’insegnante purtroppo non è una carriera allettante. Diverse ricerche (tra cui quelle dell’Istituto Iard del 1999, 2000 e 2010) dimostrano che un numero sempre maggiore di insegnanti percepisce una caduta del prestigio e che sta avvenendo una femminilizzazione della professione che porta ad un’ulteriore svalutazione della professione stessa. Durante il mio percorso ho contattato la Gilda degli Insegnanti che organizzava seminari in cui si affrontava proprio l’argomento del burnout. Da qui è nata la collaborazione con l’Associazione che ha proposto inizialmente il questionario ai suoi iscritti di Bologna e Bari. Gli obiettivi sono molteplici, principalmente vorrei contribuire a chiarire alcune ombre su questo argomento molto complesso e dare voce agli insegnanti interpretando dati statistici, non facendo un sondaggio di gradimento”.

Come saranno articolati i questionari?

“Il questionario è uno solo (all’interno ci sono diverse sezioni) e si compila online. Lo so che con l’arrivo del registro elettronico molti insegnanti saranno stanchi di usare il computer anche d’estate, ma internet è un ottimo mezzo per raggiungere un numero ampio di persone. Le domande sono quasi tutte a scelta multipla, bisognerà solo cliccare la risposta che si sceglie. Non ci sono risposte giuste o sbagliate, si chiederà soltanto di essere sinceri”.

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

GELMINI

Post n°2924 pubblicato il 17 Luglio 2014 da fabiana.giallosole
 
Tag: Gelmini

Da "La Tecnica della Scuola"


Gelmini (Fi): la mia riforma ostacolata dalla propaganda


Pasquale Almirante

Mariastella Gelmini, vice capogruppo vicario di Forza Italia alla Camera dei deputati, in un editoriale pubblicato da "Il Giornale", difende il suo riordino della scuola e accusa la sinistra: sempre la stessa

"Nulla in questo mondo è perfetto, figuriamoci una riforma scolastica. Eppure, io sono lieta e orgogliosa di avere riformato la Scuola secondaria italiana: ho ristrutturato un palazzo nobile ma logoro mantenendone il pregio e adeguandolo ai tempi, con buona pace delle nostalgie di vario segno. Nostalgie a tratti tragicomiche, con l'intellighenzia di sinistra che, per attaccare 'la Gelmini', tesseva le lodi di Giovanni Gentile".
"La mia riforma è un caso di scuola di manipolazione mediatica: l'apparato conservatore, sempre all'opera nel nostro Paese, ha costruito una rappresentazione deforme dei diversi provvedimenti con cui abbiamo rinnovato la scuola, e ha diffuso nel corpo docente e tra le famiglie un'idea falsa e deteriore, fatta apposta per demonizzare il cambiamento e difendere lo status quo: un classico della conservazione di ogni epoca".
"Sono così nate autentiche leggende metropolitane prive di qualunque fondamento, smentite non dalle mie parole, ma dalla semplice lettura dei testi normativi, oggi facilmente reperibili su internet, e dunque davvero alla portata di tutti".
"Mi limito a tre punti. Il primo, perché ultimo in ordine di tempo, riguarda la 'sparizione' del termine ginnasio, che da sempre contraddistingue il primo biennio del liceo classico. Si tratta di un falso. Si legge nel Decreto di riforma (DPR 89/2010), all'articolo 5: 'L'orario annuale delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti è di 891 ore nel primo biennio, che mantiene la denominazione di ginnasio, corrispondenti a 27 ore medie settimanali, e di 1023 ore nel secondo biennio e nel quinto anno, corrispondenti a 31 ore medie settimanali'. Punto".
"Seconda leggenda: 'la Gelmini ha abolito la Storia dell'Arte'. Quando? Dove? Non è dato sapere. Parole al vento, ripetute a vanvera così tante volte che alcuni dei miei successori l'hanno presa per buona. E' vero che nella maggior parte de i nuovi percorsi dell'istruzione tecnica e professionale non c'è. Ma perché non c'è mai stata! E se c'era in qualche sperimentazione, fu tolta non da me, ma dal mio predecessore Fioroni. Gli unici percorsi artistici professionali (gli istituti d'arte) sono stati non aboliti, ma potenziati e ricompresi all'interno dei percorsi di liceo artistico, riunificando l'aspetto tecnico con quello culturale. Aggiungo che lo stesso DPR 89/2010 assicura alle scuole la possibilità di potenziare l'orario dei vari indirizzi di liceo introducendo più ore anche di storia dell'arte. Dunque nessuna penalizzazione".
"C'è un unico percorso liceale dal quale la Storia dell'Arte (e per me è stato un errore) è stata tolta. Si tratta del percorso di liceo a indirizzo sportivo, istituito nel marzo del 2013. Ma sapete chi era il ministro che ha patrocinato quell'atto? Francesco Profumo. E il ministro che, potendo correggerlo prima di dare l'avvio ai corsi, non l'ha fatto? Maria Chiara Carrozza".
"Terza bufala: l'alternanza scuola lavoro, spacciata dai miei successori come novità. Eppure è stata la "riforma Gelmini" a introdurla anche nei Licei, svecchiandoli e aprendoli al mondo del lavoro. Basta leggere con onestà i decreti".
"La verità è più ostinata della propaganda (anche di quella d'autore). Tutti possono documentarsi. E' un esercizio utile a scoprire che non tutto quello che si dice in giro va preso per buono": Gelmini dixit

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
 

 CHI SIAMO

Il Coordinamento provinciale dei Docenti Utilizzati di Sassari (COPDUS), si è costituito ufficialmente nel mese di settembre 2011, in seguito alla necessità di fronteggiare il nefasto articolo 19 della Legge 111 del 15 luglio 2011 col quale si dispone la messa in mobilità intercompartimentale dei docenti inidonei o il declassamento a personale ATA con conseguente riduzione stipendiale.

Esserci costituiti in gruppo è stato per tutti noi fondamentale in quanto ci ha dato da subito la forza e la determinazione, entrambe importanti, per intraprendere tutte quelle azioni di lotta civile allo scopo di trovare soluzioni al problema che ci ha visti coinvolti, assieme ad altri quasi 4000, a livello nazionale.

Ritrovarci con cadenza settimanale ci fa sentire, non solo più uniti e aggiornati sull'evolversi della nostra situazione, ma soprattutto più sicuri e positivi nell'affrontarla.

Per questo motivo, e non solo, abbiamo col tempo sentito il bisogno di creare questo BLOG ossia uno spazio per informarci ed informare anche coloro che trovandosi nella nostra situazione pur non facenti parte del coordinamento di Sassari, avranno piacere di visitarci e saranno i benvenuti.

Al tempo stesso vogliamo che questo sia uno spazio oltre che di informazione anche di incoraggiamento al "ce la faremo" e al "non smettere" e quindi non vuole avere e non avrà aspetti e contenuti sterili o "istituzionalizzati".


e-mail: copdus@gmail.com oppure fabianagiallosole@libero.it

 

Felice settimana


 Serena, solare settimana a tutti voi, piena di energia e di voglia di lottare ancora insieme...

FabianaGiallosoleq

 

 

Biblio-Blogs e Forum utili:

Docente Bibliotecario

http://www.libreriamo.it/


I lettori possono riprodurre liberamente le immagini presenti in questo blog.

In questo blog sono presenti immagini tratte da Internet. 

Se qualcuna di esse, a nostra insaputa, è  protetta da copyright

Vi preghiamo di informarci e provvederemo subito a rimuoverla.

 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Net Parade

Sostieni il blog Docenti Inidonei e + su Net Parade!

Con un click aiuterai il blog a crescere! 

a

 

 

Psss...puoi votare + volte! Grazie. FabianaGiallosole

 

Ultimi commenti

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

pillole musicali

 

s

 

Loredana Errore - Innamorata (Audio) - YouTube

Loredana Errore Ti sposerò - YouTube

 Naya Rivera - Songbird (Traduzione italiano) - YouTube

Preghiera della sera 

O Maria dacci la tua forza

 e la tua volontà per affrontare

 e superare gli ostacoli della vita...

 

Divagazioni artistiche sarde

 

http://web.tiscali.it/spazio_alguer/articoli/2001/immagini/0533_2001%20.jpeg

Il sito di Giuseppe Nieddu

(Grafico pubblicitario, disegnatore fumetti, illustratore tradizionale e digitale etc)

Carlo Nieddu videomaker, fotografo, noto sul web come Carloportone 

 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963