Da "Didaweb"
'CODING' LUNGO
di Francesco di Lorenzo
Il programma di Renzi sulla scuola non è di destra né di sinistra e neanche di centro, non è un programma. Infatti lui stesso lo chiama patto. In pratica non è niente, parole del tutto inutili che non servono ad affrontare veramente i problemi della scuola italiana, tanto che le ha rivendicate in toto l'ex ministro Gelmini, dicendo che sono l'affermazione conclamata delle linee guida del suo ministero. Il che è veramente dire tutto.
Se poi 150mila precari, in trepidante attesa, si fanno irretire dalle promesse-parole del primo ministro, c'è solo da capirli, farebbero un patto con chiunque pur di vedere la fine delle loro tribolazioni. Purtroppo le probabilità di essere turlupinati sono parecchie e non campate in aria. Ma in tempi magri e non essendoci alternative, né valide né invalide, si ritorna alla solita speranza che sappiamo non porta a nulla, se non al fatto che la questione ormai non si sa più come gestirla.
Intanto per perdere un po' di tempo ci saranno due mesi di ascolto-audizione, saranno cioè ascoltati gli addetti ai lavori per avere idee, proposte, suggerimenti su come procedere nel cambiare la scuola. Per dovere di cronaca bisogna dire che una linea diretta sul web per proposte e suggerimenti su come riformare la scuola era stata aperta già dal ministro Berlinguer verso la fine degli anni novanta, e una serie di audizioni in tutta Italia, sempre per proposte e suggerimenti, erano state fatte dal gruppo di lavoro del ministro Moratti prima di formulare la propria riforma della scuola. Senza parlare dei 'cantieri scuola' nati con lo stesso intento nel breve periodo del ministro Carrozza. Il terreno quindi, come minimo, è un terreno minato: sapendo come sono finite le esperienze precedenti, non c'è molto da sorridere. Anzi.
La dinamica delle reazioni (*) alle parole di Renzi e del governo sulla scuola è la solita: si va dalla cautela del giudizio della Cisl, alle perplessità della Uil e le preoccupazioni della Cgil. Il Movimento Cinque Stelle è critico insieme ai Cobas e al Partito della Rifondazione Comunista. Le associazioni non sono da meno: tra quelle dei dirigenti, dei genitori e degli studenti, alcune sono direttamente contrarie, alcune sono più attendiste e possibiliste. Alcune ancora si sono rese disponibili a collaborare su tutto, pur di dare il proprio contributo, anche su cose difficili da capire o addirittura inesistenti, come per esempio il 'codesign'. Che cos'è? Un refuso? Una parola nuova, una presa per i fondelli?.
Però il 'coding' c'è, questo è sicuro, lo ha detto proprio Renzi, e per cui potrebbe essere nata la confusione. (Che, per il prof Vertecchi poteva essere evitata dicendo semplicemente 'programmazione', che fa meno figo, ma non illude nessuno).
Però anche su 'coding' si poteva ingenerare un certo qui-pro-quo: infatti, su Wikipedia (ormai indispensabile e onnipresente) alla voce corrispondente, cioè 'coding', ci sono elencate varie accezioni, e tra le tante c'è quella a cui (forse) si riferiva Renzi, e cioè 'una fase del processo di programmazione informatica'. Ma appena dopo ce n'è un'altra, vale a dire il/la coding-terapia, 'che è una terapia controversa usata per trattare le dipendenze'. Viene il dubbio: vuoi vedere che 'coding' potrebbe essere usato più efficacemente in questa accezione? Perché qui si tratta davvero di questione di dipendenza, dagli stranierismi e dal niente.
Quello che invece resta come marchio è stato messo bene in evidenza dall'Unione degli Studenti, con le parole del coordinatore nazionale Danilo Lampis, queste: 'La buona scuola per noi è quella gratuita che permette a tutti gli studenti di poter studiare indipendentemente dalle condizioni sociali ed economiche di partenza, invece non è questa l'idea del Premier'.
Insomma, il diritto allo studio è latitante, per questo governo è meglio non parlarne.
Inviato da: fabiana.giallosole
il 24/03/2017 alle 17:09
Inviato da: EMMEGRACE
il 02/03/2017 alle 11:52
Inviato da: fabiana.giallosole
il 16/04/2016 alle 21:41
Inviato da: fabiana.giallosole
il 16/04/2016 alle 21:40
Inviato da: fabiana.giallosole
il 16/04/2016 alle 21:38