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questo continuare a cercarsi

 dove l’altro smette.

Una connessione spontanea

Senza alcuna richiesta

 

 

 

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sono collegate al cuore

Talvolta arrecano lacrime e dolore.

Ma si è vivi nella sofferenza

e morti nell’indifferenza.

Sunny_Poems

 

 
Creato da: fabiana.giallosole il 18/02/2012
COPDUS - Coordinamento Provinciale Docenti Utilizzati di Sassari

Messaggi del 03/11/2014

 

Contratto

Post n°3039 pubblicato il 03 Novembre 2014 da fabiana.giallosole
 

Da "La Tecnica della Scuola"

Senza un buon contratto non si fa una buona scuola

Il progetto "Buona Scuola" sembra dimenticare il fatto che per motivare (o ri-motivare) docenti e Ata bisognerebbe mettere a punto un nuovo contratto che preveda un concreto riconoscimento del lavoro del personale scolastico.

Lucio Ficara

È noto che nel diritto privato i contratti di scambio si basano sul principio del "do ut des", mentre, dove la contrattualità è ignorata, esiste la regola del  “manus manum lavat” , nel senso che una mano lava l’altra e se tu fai un favore a me, poi io, quando sarà possibile, te lo rendo. Il principio che ispira il documento della Buona Scuola è proprio quello di ignorare l’esistenza basilare del contratto, proponendo, con vaghe ed incerte promesse, lo scambio diretto di favori tra “lavoratori” e “Stato”.
Questo “papello” della Buona Scuola si potrebbe definire il tentativo di svolgere una trattativa, alla luce del sole, Stato-lavoratori. Evidentemente, a quanto pare, lo Stato attraverso le sue articolazioni governative ha acquisito una particolare esperienza nelle trattative, e quindi scavalcando i tavoli della concertazione e della contrattazione, vorrebbe trattare direttamente con tutti i lavoratori della scuola.
Per questi motivi  il contratto della scuola rischia di essere definitivamente superato, dalla proposta di legge “La Buona Scuola”, in cui si tenta di fare passare un messaggio omertoso, che non si fonda sulle basi del diritto.
Qual è questo messaggio omertoso? Si tratta di un messaggio volto ad annientare i sindacati e il potere contrattuale dei lavoratori, promettendo agli insegnanti e al personale scolastico, che sarà in grado di raccogliere molti crediti, di avere, almeno una parte di loro, un piccolo aumento di stipendio.  Siamo alla follia e forse anche fuori da ogni dettato costituzionale, in sostanza si sta cercando di scardinare le più elementari regole del mondo del lavoro, creando sconcerto e caos. Ma allora cosa dovrebbe fare il governo Renzi per cambiare in meglio la scuola italiana? Secondo il principio del “do ut des” dovrebbe rinnovare urgentemente il contratto della scuola. Soltanto attraverso un buon contratto si potrà chiedere qualche aumento di carico di lavoro per gli insegnanti e il personale scolastico. Ma cosa dovrebbe contenere questo contratto di vantaggioso per i lavoratori? Si dovrebbero trovare subito, e non fra quattro anni, delle risorse economiche aggiuntive per aumentare sostanzialmente gli stipendi degli insegnanti. Infatti bisogna dire che un insegnante motivato, ben retribuito e che abbia la giusta considerazione sociale, è il presupposto necessario per innalzare il livello della qualità dell’insegnamento. In buona sostanza, per usare uno slogan tanto caro a Renzi, bisogna cambiare verso, partendo dal riconoscimento del ruolo degli insegnanti e dalla rifondazione del nostro sistema scolastico. Bisogna fare emergere, stimandolo in ore effettive di lavoro, tutte quelle attività individuali funzionali all’insegnamento che ogni singolo docente svolge ogni anno scolastico. Stiamo parlando della preparazione delle lezioni, delle verifiche, della correzione dei compiti, delle programmazioni.
Si deve riconoscere agli insegnanti,  in termini di tempo e di aumenti salariali, tutto il lavoro che realmente svolgono, si deve riconoscere anche, come avviene in tutta Europa, il valore dell’anzianità del servizio, soltanto dopo si può differenziare una parte di stipendio sulla base del merito. Ma sul merito servono criteri oggettivi per la sua valutazione, che non potranno mai arrivare dalla misera ed omertosa richiesta del “manus manum lavat”. Se si vuole veramente una buona scuola, serve avere insegnanti felici e motivati, perché la scuola viene fatta dai docenti e non certo da colui o coloro che dovrebbero giudicarli.

 

 
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Disabilità

Post n°3038 pubblicato il 03 Novembre 2014 da fabiana.giallosole
 

Da "La Tecnica della Scuola"

3 manifestazioni in 4 giorni: settimana calda per la disabilità

Pasquale Almirante

Settimana “calda” per la disabilità: tre manifestazioni in tre giorni, a Roma, promosse da diverse associazioni. Intanto altre associazioni discutono col ministro Poletti per un accordo sul Fondo di non autosufficienza

Si inizia domani, scrive il Redattore Sociale, con il doppio appuntamento in piazza e nel palazzo: in presidio, sotto il ministero delle Finanze, ci sarà il Comitato 16 Novembre, a rivendicare un miliardo di euro da destinare al fondo e, soprattutto, un Piano nazionale per la non autosufficienza, finalizzato alla domiciliarità.

Il comitato ha declinato l’invito del ministro del Lavoro Poletti, che ha convocato le associazioni proprio sulla questione del Fondo per la non autosufficienza. Invito accolto, invece, dalle associazioni Fish e Fand, che hanno lanciato l’allarme per l’ulteriore taglio previsto dalla legge di stabilità, minacciando una mobilitazione qualora le loro richieste non fossero accolte. 

Il 5 novembre, sarà invece la volta di Tutti a scuola, l’associazione di genitori di alunni disabili che si dà appuntamento in piazza Montecitorio “per costringere una politica muta, sorda e cieca a occuparsi dei disabili” e per consegnare al governo le lettere dei genitori. Tante le carenze denunciate dall’associazione, in ambito di inclusione scolastica: insufficienza del sostegno, inadeguatezza delle strutture, mancanza di continuità didattica. 

L’8 novembre, di nuovo la disabilità scenderà in piazza, questa volta con la “Via Cricis”, da piazzale Numa Pompilio a piazza Castellani: una marcia “laica e pacifica in sette tappe”, promossa dal Movimento italiano malati rari, per denunciare le carenze e le criticità del Piano nazionale, approvato il 16 ottobre scorso dalla Conferenza Stato-Regioni.

Appuntamenti diversi, commenta il Redattore Sociale, con associazioni diverse e ragioni in parte differenti, ma un forte denominatore comune: la richiesta di un’attenzione reale e concreta alla disabilità e risposte adeguate ai bisogni e ai problemi che questa pone ai malati e alle loro famiglie.

 
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Puglisi

Post n°3037 pubblicato il 03 Novembre 2014 da fabiana.giallosole
 
Tag: Puglisi

Da "La Tecnica della Scuola"

Francesca Puglisi e la buona scuola

(cliccare sul link)

 
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Sindacati

Post n°3036 pubblicato il 03 Novembre 2014 da fabiana.giallosole
 

Da "OrizzonteScuola"

Finalmente convocati anche i sindacati per discutere la Buona Scuola

di redazione


Quasi a chiusura delle consultazioni, il 12 novembre, i sindacati rappresentativi sono stati convocati dal Ministro per l'illustrazione delle Linee Guida contenute ne La Buona Scuola.

La scorsa settimana i sindacati avevano depositato 300.000 mila firme raccolte durante le assemblee sindacali nel territorio volte a chiedere la riapertrua della trattative per il rinnovo del contratto e lo sblocco degli scatti di anzianità.

Il primo sindacato a indicare con precisione cosa verrà richiesto all'incontro è la FLC CGIL

  • aprire le trattative contrattuali perché alcuni argomenti contenuti nelle proposte del Piano scuola sono, e devono rimanere, di esclusiva pertinenza negoziale: il salario da recuperare, l'orario da definire, i profili professionali da rivedere, la carriera da ridiscutere ma a partire dall'anzianità da preservare (che è professionalità), la formazione iniziale e in servizio con risorse adeguate, il ripristino delle risorse del Piano dell'Offerta Formativa ridotte finora di due terzi con grave danno per la qualità del servizio.
  • non sono affatto accettabili le proposte che bloccano la contrattazione ancora fino al 2019 , ridisegnando per legge una premialità competitiva che viene riservata ogni tre anni al 66% dei docenti.
  • l' immissione in ruolo di circa 150 mila unità di personale con contestuale varo dell'organico funzionale (rivendicazioni avanzate ormai da più di un decennio dalla FLC) sia un atto dovuto se si vuole far uscire dalla incertezza la scuola italiana. Semmai occorrerà operare affinché tutti gli abilitati entrino in ruolo e successivamente si cominci con regolarità a bandire i nuovi concorsi per i nuovi aspiranti.
  • occorre rivedere tutti i tagli che si stanno annunciando nella legge di stabilità del 2015 : tagli di nuovo al personale ATA (un settore di personale che, al pari dei Sindacati, nel Piano governativo non esiste), sparizione degli esoneri e semiesoneri dei vicari, sottrazione di fondi destinati all'autonomia scolastica, riduzione e blocco dei distacchi presso le associazioni culturali e le altre Amministrazione con conseguente venir meno di centinaia di supplenze. E ancora occorrerà eliminare dalla legge di stabilità quanto si annuncia in materia di supplenze giacché le misure annunciate renderanno ancor più gravose e difficili la gestione delle classi e delle scuole.

 
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 CHI SIAMO

Il Coordinamento provinciale dei Docenti Utilizzati di Sassari (COPDUS), si è costituito ufficialmente nel mese di settembre 2011, in seguito alla necessità di fronteggiare il nefasto articolo 19 della Legge 111 del 15 luglio 2011 col quale si dispone la messa in mobilità intercompartimentale dei docenti inidonei o il declassamento a personale ATA con conseguente riduzione stipendiale.

Esserci costituiti in gruppo è stato per tutti noi fondamentale in quanto ci ha dato da subito la forza e la determinazione, entrambe importanti, per intraprendere tutte quelle azioni di lotta civile allo scopo di trovare soluzioni al problema che ci ha visti coinvolti, assieme ad altri quasi 4000, a livello nazionale.

Ritrovarci con cadenza settimanale ci fa sentire, non solo più uniti e aggiornati sull'evolversi della nostra situazione, ma soprattutto più sicuri e positivi nell'affrontarla.

Per questo motivo, e non solo, abbiamo col tempo sentito il bisogno di creare questo BLOG ossia uno spazio per informarci ed informare anche coloro che trovandosi nella nostra situazione pur non facenti parte del coordinamento di Sassari, avranno piacere di visitarci e saranno i benvenuti.

Al tempo stesso vogliamo che questo sia uno spazio oltre che di informazione anche di incoraggiamento al "ce la faremo" e al "non smettere" e quindi non vuole avere e non avrà aspetti e contenuti sterili o "istituzionalizzati".


e-mail: copdus@gmail.com oppure fabianagiallosole@libero.it

 

Felice settimana


 Serena, solare settimana a tutti voi, piena di energia e di voglia di lottare ancora insieme...

FabianaGiallosoleq

 

 

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