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E’ un inseguirsi tra le righe

questo continuare a cercarsi

 dove l’altro smette.

Una connessione spontanea

Senza alcuna richiesta

 

 

 

Sensibilità tenerezza ardore

sono collegate al cuore

Talvolta arrecano lacrime e dolore.

Ma si è vivi nella sofferenza

e morti nell’indifferenza.

Sunny_Poems

 

 
Creato da: fabiana.giallosole il 18/02/2012
COPDUS - Coordinamento Provinciale Docenti Utilizzati di Sassari

Messaggi del 02/12/2014

 

Blocco contratti

Post n°3075 pubblicato il 02 Dicembre 2014 da fabiana.giallosole
 

Da” ItaliaOggi”


Contro il blocco dei contratti dopo lo sciopero arrivano i ricorsi

Promossi da tutte le sigle per arrivare alla consulta

Carlo Forte

Sindacati uniti sulle rivendicazioni, ma divisi sulle date degli scioperi. La Cisl, insieme allo Snasl e anche alla Gilda-Unams, hanno scioperato ieri 1° dicembre. La Cgil insieme alla Uil ela Gilda-Unams, che ha aderito a entrambe le proteste, sciopereranno invece il 12 dicembre. Districarsi tra i comparti e la natura dei vari scioperi non è facile: Cgil e Uil protestano con lo sciopero generale; la Cisl indice lo sciopero solo per il pubblico impiego, lo Snals solo per la scuola.

La Gilda-Unams, essendo una federazione del comparto scuola, aderisce ad entrambi ma solo per la scuola. Tante e diverse le rivendicazioni, ma quella su cui sono tutti d'accordo è la protesta per l'ennesimo blocco del rinnovo dei contratti che, languono ormai dal 2009. E ciò ha determinato una perdita del potere d'acquisto dei salari del pubblico impiego nell'ordine del 10% circa (dati Istat).

Un po' come dire che se nel 2009 un lavoratore guadagnava 1000 euro al mese, adesso è come se ne guadagnasse 900. Ma le rivendicazioni non si fermano alle proteste di piazza. Nel mese di ottobre la Gilda-Unams, dopo avere aderito ad un ricorso pendente davanti al Tribunale di Roma, in cui è stata sollevata questione di legittimità costituzionale sul blocco dei contratti, ha organizzato anche dei ricorsi collettivi in tal senso. E adesso anche Cgil e e Cisl hanno promosso analoghe iniziative con il deposito di un ricorso avvenuto il 28 novembre scorso, sempre presso il Tribunale i Roma, per chiedere lo sblocco dei contratti. Anche in questo caso, le due maggiori confederazioni sindacali hanno chiesto al giudice di sollevare questione di legittimità costituzionale sulle norme che prevedono il blocco.

I ricorsi, se accolti, potrebbero determinare un vero e proprio terremoto per le casse dello stato. Che potrebbe vedersi condannare ad aprire la contrattazione per adeguare le retribuzioni al costo della vita. Del resto, il mancato rinnovo, se da una parte si giustifica con le ristrettezze dovute al perdurare della crisi economica, dall'altra sembrerebbe andare in rotta di collisione con il principio costituzionale della retribuzione sufficiente. Principio secondo il quale, la retribuzione del lavoratore deve essere proporzionata alla quantità e alla qualità della prestazione. E in ogni caso deve essere sufficiente ad assicurare al lavoratore e alla propria famiglia un'esistenza libera e dignitosa. La Suprema corte è costante nel ritenere che tale principio risulta soddisfatto se alla prestazione vengono applicati i contratti collettivi. Sempre che i contratti vengono rinnovati regolarmente adeguando gli importi delle retribuzioni al costo della vita.

 

 
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Buona scuola

Post n°3074 pubblicato il 02 Dicembre 2014 da fabiana.giallosole
 

Da “ItaliaOggi”


La Buona scuola va riscritta


Dopo la sentenza della Corte di giustizia, governo costretto a disciplinare anche gli indennizzi. Assumere solo i precari delle Gae non basta alla Ue

Alessandra Ricciardi

In Europa non c'è differenza tra organico di diritto e organico di fatto. Ma il riferimento nel dispositivo della sentenza della Corte di giustizia europea alla necessità di coprire con contratti a tempo indeterminato e non più con supplenze i posti «vacanti e disponibili» di docenti e Ata è un riferimento molto chiaro che se da un alto non consentirà a tutti i precari di essere stabilizzati, dall'altro costringe il governo a riscrivere il piano di assunzioni della Buona scuola.

L'intervento si rende necessario per estendere le assunzioni ai precari che hanno avuto contratti reiterati per tre anni anche se non iscritti nelle Gae, le graduatorie ad esaurimento, a cui oggi fa riferimento la stabilizzazione varata dal governo.

E poi per inserire nel piano anche gli Ata, il personale ausiliario tecnico e amministrativo che non figura nella stabilizzazione dei 150 mila precari previsti dal governo con la Buona Scuola.

Ai vertici del ministero dell'istruzione, secondo quanto risulta a ItaliaOggi, il dossier sulle modifiche legislative è aperto e riguarda anche gli indennizzi. Già, perché la Corte ha detto chiaramente che i posti stabilmente carenti di titolare vanno coperti con le assunzioni, che queste vanno fatte assicurando la regolarità dei concorsi e infine che il sistema deve dotarsi di un apparato sanzionatorio nei confronti di chi, in questo caso lo stesso stato-datore di lavoro, non rispetta le regole e abusa del ricorso al contratto a tempo determinato. Ora è facile prevedere, come del resto hanno già annunciato tutti i sindacati e le varie associazioni di categoria, che ci saranno ricorsi di massa, da parte di tutti coloro che hanno avuto un contratto di supplenza. Se sono assolutamente garantiti i contratti fino al 31 agosto di ogni anno sui posti vacanti e disponbili, stimati in 18 mila, ci sono quelli fino al termine delle lezioni- e si arriva a quota 100mila- che spingeranno ma anche la platea di quanti hanno lavorato continuativamente fino al taglio dei 90 mila posti operato con la riforma Gelmini-Tremonti e poi non più. Tutti proveranno a rientrare nella partita. I prossimi contratti a tempo, stando alla sentenza Ue, non potranno più essere disposti per aggirare il divieto di turn over, ma dovranno essere motivati da esigenze straordinarie: un titolare da sostituire perché malato, per esempio, oppure un progetto provvisorio a cui non può essere data continuità con i dipendenti in servizio.

Ricorsi sono attesi anche dall'università e dalla ricerca, che insieme alla scuola finora hanno goduto della deroga nei contratti a tempo determinato rispetto ai vincoli dei tre anni validi per gli altri comparti del pubblico impiego. Ora, se il governo vuole evitare centinaia di migliaia di ricorsi con sentenze di tipo diverso tra di loro, soprattutto sul fronte del risarcimento, deve intervenire per via legislativa. E il decreto legge sulle immissioni in ruolo atteso per il prossimo gennaio potrebbe essere già tardivo.

 
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Faraone

Post n°3073 pubblicato il 02 Dicembre 2014 da fabiana.giallosole
 
Tag: Faraone

 

Da” La Tecnica della Scuola”


Se il via alle occupazioni lo dà il sottosegretario Faraone

di Aluisi Tosolini

Non c'è molto da dire.

Basta andare a leggere l'intervento del sottosegretario al Ministero dell'Istruzione Davide Faraone pubblicato oggi dal quotidiano La Stampa e già presentato anche dal nostro sito

L'occupazione è una forma di lotta all'apatia, dice il sottosegretario: "Non basta il suono di una campanella per fermare l’energia che si crea, cresce e muove in una scuola per poi contagiare il mondo fuori. Ho partecipato anche io ad occupazioni ed autogestioni scolastiche. Esperienze di grande partecipazione democratica che ricordo con piacere".

Anche io ricordo con piacere le occupazioni (...altrui.... io stavo in luoghi in cui occupare era proprio impensabile....pur trattandosi degli anni '70 del secolo scorso...). Con meno piacere ricordo occupazioni in cui gli studenti non avevano la minima idea dei motivi per i quali occupavano: era di moda e, soprattutto, stava avvicinandosi Natale. Ero un giovane vicepreside allora, con preside assente e provveditore che insisteva affinchè chiamassi (io, non lui, si chiaro!) la questura chiedendo l'intervento della polizia per sgomberare i locali e ristabilire la legalità.

Istituzionalizzare le occupazioni: un'idea geniale

E, continua il sottosegretario: "quanto valgono poi, le notti passate a dormire in istituto. Io le ricordo ancora oggi nitidamente. Ricordo ragazzi del mio quartiere, che non potevano permettersi nemmeno un campeggio, aver passato l’esperienza più bella della propria adolescenza, dentro i sacchi a pelo in quelle classi che per una volta apparivano calde e umane. O quanti amori si sono consumati in quei sacchi a pelo e quante ragazze o ragazzi hanno trovato la propria anima gemella".

Ok. Ok. tutto vero e tutto giusto. Le occupazioni  (delle scuole, sia chiaro, non delle case sfiitte, delle fabbriche che delocalizzano e licenziano, dei luoghi pubblici svenduti al miglior offerente, eccc) selezionano la nuova classe dirigente e permettono di trovare l'anima gemella.

Mi arrendo. Ha ragione Faraone: istituzionalizziamo le occupazioni ! E non scherzo. Istituzionalizziamole, così perdono subito di significato. Nessuno le vorrà più e tutti chiederanno dell'altro.  Che cosa chiederanno mi sfugge. Forse una sessione intensiva di lezioni, compiti in classe e interrogazioni, compiti per casa a gogò, esercizi come se piovesse...

Tutto pur di non dover continuare ad occupare......

 

 

 
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 CHI SIAMO

Il Coordinamento provinciale dei Docenti Utilizzati di Sassari (COPDUS), si è costituito ufficialmente nel mese di settembre 2011, in seguito alla necessità di fronteggiare il nefasto articolo 19 della Legge 111 del 15 luglio 2011 col quale si dispone la messa in mobilità intercompartimentale dei docenti inidonei o il declassamento a personale ATA con conseguente riduzione stipendiale.

Esserci costituiti in gruppo è stato per tutti noi fondamentale in quanto ci ha dato da subito la forza e la determinazione, entrambe importanti, per intraprendere tutte quelle azioni di lotta civile allo scopo di trovare soluzioni al problema che ci ha visti coinvolti, assieme ad altri quasi 4000, a livello nazionale.

Ritrovarci con cadenza settimanale ci fa sentire, non solo più uniti e aggiornati sull'evolversi della nostra situazione, ma soprattutto più sicuri e positivi nell'affrontarla.

Per questo motivo, e non solo, abbiamo col tempo sentito il bisogno di creare questo BLOG ossia uno spazio per informarci ed informare anche coloro che trovandosi nella nostra situazione pur non facenti parte del coordinamento di Sassari, avranno piacere di visitarci e saranno i benvenuti.

Al tempo stesso vogliamo che questo sia uno spazio oltre che di informazione anche di incoraggiamento al "ce la faremo" e al "non smettere" e quindi non vuole avere e non avrà aspetti e contenuti sterili o "istituzionalizzati".


e-mail: copdus@gmail.com oppure fabianagiallosole@libero.it

 

Felice settimana


 Serena, solare settimana a tutti voi, piena di energia e di voglia di lottare ancora insieme...

FabianaGiallosoleq

 

 

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