Citazioni nei Blog Amici: 12
 

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

Cerca gli argomenti

a

Cerca gli argomenti scorrendo la tendina "tutti i tags" 

 

 

Scrivici:

copdus@gmail.com

 

 

a

 

 

 

 

Buona notte

d

 

Canzone della sera:

▶ Mango - La rondine (videoclip) - YouTube

Il sogno, la poesia,

l'ottimismo aiutano la realtà

più di ogni altro mezzo a

disposizione.

S. Agostino

 

 

 

Aforismi e frasi celebri


as


le lacrime ti impedirebbero di vedere le stelle

(R. Tagore)
 

L'angolo della scrittura

libro

 

 

 

 

 

Giuseppe Nieddu

(Fumetto: Vegis Auree)

Ant02

Il sito di Giuseppe Nieddu

Paolo Lubinu

(Libro: Jesu Cristu Etzu)

Visualizzazione di flyerJCEmini2.jpg

JESÙ CRISTU 'ETZU - ROMANZO D'ESORDIO DI PAOLO LUBINU - crowdfunding

 

Sunny_Poems

a

 

E’ un inseguirsi tra le righe

questo continuare a cercarsi

 dove l’altro smette.

Una connessione spontanea

Senza alcuna richiesta

 

 

 

Sensibilità tenerezza ardore

sono collegate al cuore

Talvolta arrecano lacrime e dolore.

Ma si è vivi nella sofferenza

e morti nell’indifferenza.

Sunny_Poems

 

 
Creato da: fabiana.giallosole il 18/02/2012
COPDUS - Coordinamento Provinciale Docenti Utilizzati di Sassari

Messaggi del 13/05/2015

 

Riforma

Post n°3469 pubblicato il 13 Maggio 2015 da fabiana.giallosole
 
Tag: Riforma

Da “La Tecnica della Scuola”


Riforma della scuola: Il punto di vista di Daniela Girgenti


L'intervento del direttore de "La Tecnica della Scuola" al programma radiofonico dell'emittente "Radio Cusano Campus

▶ Il punto di vista di Daniela Girgenti a "Open Day" – YouTube

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Blocco Scrutini

Post n°3468 pubblicato il 13 Maggio 2015 da fabiana.giallosole
 

Da “TuttoScuola”


Minacciato blocco degli scrutini. Ma Giannini: niente passi indietro


Il blocco degli scrutini è una prospettiva presa in seria considerazione dai sindacati praticamente all’unanimità, come mai era accaduto in passato.


Il blocco degli scrutini è una prospettiva presa in seria considerazione dai sindacati praticamente all’unanimità, come mai era accaduto in passato. Lo hanno annunciato i sindacati di categoria al termine dell'incontro con il governo che ha lasciato profondamente insoddisfatti Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Gilda, Snals e Cobas. I sindacati di categoria Cgil, Cisl e Uil erano affiancati dai rispettivi segretari generali confederali Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo, che hanno egualmente espresso valutazioni negative.

Da parte del governo -ha detto il segretario generale dello Snals Confsal Marco Paolo Nigi- non c'è stata nessuna apertura, si è limitato ad ascoltare e a prendere atto delle singole posizioni sostenendo, per bocca del sottosegretario De Vincenti, che terrà conto delle obiezioni e vedrà cosa si potrà fare in sede di modifica durante le audizioni al Senato. Oltre questo è stato ottenuto un nuovo incontro con il ministro Giannini, ne abbiamo già avuti tre speriamo che il quarto possa andare meglio".

Più duro il segretario generale della Flc Cgil Domenico Pantaleo a cui giudizio da parte del governo "non vi è stata nessuna apertura su nessun fronte. Da parte nostra -ha detto- siamo insoddisfatti e continueremo la lotta".

Anche per Massimo Di Menna, segretario della Uil scuola,  “sulla questione del precariato, il testo del ddl non offre una soluzione complessiva. Il precariato resta. Bisogna dare una risposta complessiva. Sulla valutazione, siamo alla scuola al contrario: in nessun Paese europeo gli studenti intervengono sugli stipendi dei professori. Inverosimile.  E sul contratto non viene fatto alcun riferimento alle tutele contrattuali. Il personale della scuola si troverebbe nella condizione di essere l’unico senza contratto”.

Per il portavoce nazionale dei Cobas Piero Bernocchi quella di oggi, da parte del governo "è stata solo una formalità, perchè nonostante su diversi punti ci fosse un accordo praticamente unanime da parte dei sindacati sulle modifiche da apportare non hanno indietreggiato nemmeno di un centimetro".

La situazione al momento è di stallo e di attesa. Il Ministro Giannini non sembra intenzionata a fare troppe concessioni: "Il governo sui punti qualificanti è chiaro che non ha volontà di fare passi indietro perché noi siamo fermamente convinti, l'abbiamo ribadito, che questa sia una riforma strategica, culturalmente oltre che politicamente importante e fondamentale per questo Governo. Si tratta di capire se ci sono soluzioni tecniche a problemi che possano essere accolte senza scardinare minimamente l'impianto del provvedimento".

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Premier

Post n°3467 pubblicato il 13 Maggio 2015 da fabiana.giallosole
 
Tag: PREMIER

Da “La Repubblica”


Il premier tira dritto e avverte i dissidenti “Fiducia al Senato, non ci fermeranno”


L’obiettivo è approvare la legge entro metà giugno per evitare il decreto sui precari. “Ma il dialogo non è chiuso”


Francesco Bey

Come, è forse più del Jobs Act, la “Buona Scuola” è la bandiera che Matteo Renzi ha issato sul pennone di palazzo Chigi. E il muro alzato ieri dai sindacati, nonostante la «riapertura della sala verde», provocato una reazione speculare nel premier. «Minacciare il blocco degli scrutini e boicottare i test Invalsi è inaccettabile, a che punto sono arrivati! Qualsiasi modifica accettassimo — confida ai suoi — ormai sarebbe giudicata insufficiente, tanto vale andare avanti».

Convinto di aver dato prova di buona volontà, con il giro di consultazioni affidato a Orfini e Guerini, e che la mobilitazione della scuola — cavalcata da M5S, da Sel e da una parte di irriducibili della sinistra Pd — sia diventata per la Cgil e i Cobas l’ennesimo terreno di scontro politico con il governo, Renzi ha impartito l’ordine di procedere nei tempi e nei modi già concordati. Con l’obiettivo di arrivare alla terza e ultima lettura della Camera prima del 15 giugno, in modo da poter procedere alle assunzioni dei precari senza decreto e averli in cattedra per la riapertura dell’anno scolastico. L’incontro di ieri tra i ministri Giannini, Boschi, Madia, Delrio e i sindacati — disertato volutamente dal premier — non sarà comunque l’ultima occasione di confronto. Al Senato infatti il presidente della commissione Istruzione, il renzianissimo Andrea Marcucci, ha già previsto audizioni per i confederali. Senza tuttavia farsi illusioni su un ammorbidimento dell’ostilità manifestata finora.

E dunque, ecco la novità figlia del muro contro muro, a palazzo Madama è ormai certo che il governo metterà la fiducia. Non a Montecitorio, dove i numeri e il contingentamento dei tempi assicurano un passaggio indolore, ma al Senato la forzatura è giudicata da Renzi «necessaria». «Ci prenderemo la nostra responsabilità, come sull’Italicum, condurremo in porto la riforma mettendoci la faccia». La scelta di mettere la fiducia è frutto anche dei rapporti di forza a palazzo Madama, dove oltre venti democratici hanno già deciso di dare filo da torcere al governo. La minoranza di bersaniani e civatiani — alcuni dei quali scesi in piazza insieme ai sindacati nello sciopero del 5 maggio, gli stessi che non votarono l’Italicum — farà di tutto per bloccare l’iter del provvedimento e modificarlo secondo le indicazioni del mondo della scuola. «Sull’Italicum — spiega uno di loro — siamo rimasti isolati nel paese, ma sulla scuola tutto il popolo della sinistra è con noi». L’idea è quella di cavalcare l’onda della mobilitazione degli insegnanti per riconnettersi con un mondo che è sempre stato orientato verso il Pd. Un’altra carta pesante che gioca a favore della minoranza anti-renzi è nascosta nei numeri della commissione Istruzione. Dove la maggioranza si regge su un solo voto di differenza, ma la rappresentanza del Pd vede due senatori agguerriti come Corradino Mineo e Walter Tocci, entrambi vicini al fuoriuscito Civati. Certo, Renzi potrebbe chiedere al capogruppo Zanda che i due vengano sostituiti d’ufficio. Come accaduto alla Camera ai dieci ribelli dell’Italicum. Eppure, per il momento, ogni decisione è sospesa. Anzi, l’orientamento è quello di evitare prove di forza inutili e tenerle da parte solo come extrema ratio. «Il metodo giusto è il confronto», dichiara ecumenico Marcucci. Tanto più che qualche ulteriore limatura del testo ci sarà anche al Senato per venire incontro ai sindacati. Nulla di sostanziale, ma la delega, nel passaggio in commissione, «non sarà blindata ». La fiducia verrà posta invece in aula, per consentire un’approvazione sprint e il ritorno del ddl a Montecitorio per l’ultima lettura, quella definitiva.

Ma intanto c’è da gestire la nuova offensiva mediatica lanciata dai sindacati e dagli studenti, oltretutto a due settimane dalle elezioni. «Siamo dispiaciuti — commenta il sottosegretario Davide Faraone — per la mancata volontà di dialogo e per l’atteggiamento preconcetto che abbiamo visto». Secondo il governo, come spiega un ministro che ha partecipato al vertice in sala verde, «la questione non riguarda né i precari, né i poteri del preside. La verità è che ai sindacati interessa solo il contratto e non gli va giù che questa pioggia di soldi — 580 milioni all’anno — che diamo direttamente agli insegnanti, non passi attraverso la loro mediazione ». Tra gli euro che verranno caricati sulla “card” di ogni professoressa o maestra per l’aggiornamento culturale (500 all’anno) e quelli che saranno distribuiti in base al merito, «ci saranno 45 euro netti al mese in più in busta paga». Questo è il messaggio che Renzi intende far passare in questo mese. Sperando anche che alcune mosse degli “avversari”, come il blocco degli scrutini e la diserzione dai test Invalsi, non contribuiscano a suscitare simpatie tra i cittadini e le famiglie. «In questo modo, se vanno avanti a farsi guidare dalla parte più oltranzista di Cgil, Snals e Cobas — osserva un renziano coinvolto nella trattativa — si metteranno contro tutto il Paese». In ogni caso il premier ha già deciso. La riforma, come l’Italicum, sarà approvata nei tempi previsti. Anche perché è uno dei test per provare a Bruxelles che l’Italia fa sul serio.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

INVALSI

Post n°3466 pubblicato il 13 Maggio 2015 da fabiana.giallosole
 
Tag: Invalsi

Da “Il Messaggero”


In classe lo sciopero dell’Invalsi non si presenta 1 studente su 4


Massiccia adesione dei ragazzi all’iniziativa contro le prove: tanti non entrano a scuola.



ROMA Il boicottaggio del test Invalsi ha percorso tutto lo Stivale dal nord al sud, un’ondata di assenze, assemblee e lezioni in piazza per protestare sia contro la somministrazione dei test, ritenuti dagli studenti e dai sindacati un metodo «inadatto» per la valutazione della scuola, sia per affermare ancora una volta la propria contrarietà alla Buona scuola targata Renzi-Giannini. La protesta secondo i dati ufficiali diramati dallo stesso Invalsi è arrivata al 23%: quasi uno studente su quattro non ha partecipato alla prova, un dato senza dubbio importante e che andrebbe sommato al numero di quanti, pur avendo ufficialmente partecipato, hanno annullato il test rifiutandosi di rispondere alle domande.
DALLA SICILIA A TORINO
Ad Augusta, ad esempio, nel cuore della Sicilia, Joseph studente del Liceo Classico Mègara della città di Augusta, racconta: «Ci siamo uniti alla protesta contro le prove Invalsi anche se la protesta è stata osteggiata dai docenti. Un'azione di informazione e approfondimento sul perché andassero boicottati i test si è sviluppata durante tutto l'anno, quasi in segreto. Nel mio liceo nessuno studente del secondo anno ieri risultava presente». Racconti simili arrivano da Torino dove Giorgia dice: «Il boicottaggio in città è andato molto bene e nella mia scuola in moltissimi non sono entrati e ancora di più hanno lasciato le prove in bianco. Ci siamo uniti ai docenti che hanno rifiutato di somministrare e correggere le prove». Una coesione forte quella tra movimento studentesco e sindacati della scuola, una cesura che mancava da parecchi anni e che forse neanche durante le proteste contro la Gelmini era stato così deciso. Non sono mancati però episodi di tensione come a Campobasso, dove Maria del Liceo Lingustico Itas Pertini denuncia: «Una parte di insegnanti e la preside ha riversato la sua rabbia su chi ha boicottato il test, minacciando ritorsioni sul voto di condotta. Hanno annunciato anche che creeranno prove a sorpresa prima della fine dell’anno. Nonostante questo, intere classi non hanno partecipato ai test e stiamo pensando di incrementare le azioni di protesta».
NELLA CAPITALE
Epicentro della protesta è stata Roma, dove alla protesta hanno aderito tantissime scuole, con picchi di totale paralisi in istituti come il Malpighi o il Volta. Aron Vinci del Liceo Virgilio e membro dell’Unione degli studenti è stato l’animatore delle azioni alternative: «In molti ci siamo ritrovati a Parco Schuster promuovendo discussioni ed analisi sul tema Invalsi assieme a momenti ricreativi . Il contrasto a chi vuole una scuola azienda non si è fermato col 5 maggio e ne è una dimostrazione la riuscita del boicottaggio odierno».
«NON È CHE L’INIZIO»
Danilo Lampis, coordinatore nazionale dell’Unione degli studenti lancia la sfida: «Se Renzi e il ministro Giannini pensano di fermarci con un hashtag oppure hanno l’idea che gli studenti italiani in vista degli esami e degli scrutini molleranno la presa, stiamo sereni, perché l’escalation di iniziative, proteste e azioni di boicottaggio è appena iniziata e non si scioglierà sotto il sole dell’estate».


Massimiliano Coccia

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Beppe Severgnini

Post n°3465 pubblicato il 13 Maggio 2015 da fabiana.giallosole
 

Da “Corriere della sera”


<<Ringraziaundocente>> Anna, Ida, Tilde e Paola, «minatrici di talento» tra le donne della mia vita


di Beppe Severgnini


G li insegnanti italiani vengono pagati in ricordi e stima, perché una retribuzione adeguata all’importanza del loro lavoro, in Italia, non riusciamo a dargliela. Anche la considerazione sociale — che non paga il mutuo, ma solleva lo spirito — non è quella d’un tempo. Questo posso dire, alle quattro donne della mia scuola: siete tra le donne della mia vita. Anna Mancastroppa, all’asilo Montessori. Ida Prola, maestra alle elementari di Borgo San Pietro. Tilde Chizzoli, professoressa di lettere alle medie Civerchio. Paola Cazzaniga Milani, insegnante di latino, greco, ironia e tolleranza al liceo classico Racchetti. Tutte diverse, tutte a Crema.
La signorina Mancastroppa avrà avuto vent’anni; ma era, per noi, una donna d’età indefinita, circondata da un’aureola di pazienza. Aveva il sorriso d’una santa minore, portava i cappelli alla Brigitte Bardot, indossava un grembiule accollato e c’insegnava le regole-base della convivenza (chiedi permesso, saluta, ringrazia, metti in ordine, aiuta i piccoli e lascia in pace i grandi). Il pomeriggio ci portava a giocare in giardino, tra la vite e i gelsi, dove trovavamo lombrichi pasciuti: li offrivamo come anelli alle bambine, che scappavano urlando. Primi riti di corteggiamento, che la signorina Anna osservava compiaciuta.
Ida Prola era la maestra. Una donna non più giovane, decisa, materna, compatta: una versione didattica di Angela Merkel, carrozzata Anni 60. Nessuno capiva dove finisse il nome e iniziasse il cognome: per noi era Idaprola. Tempi complicati, ricordo. Volevo stare a guardare Daniela, e mi costringevano a scrivere la «B» maiuscola; detestavo i punti esclamativi e mi obbligavano a simulare entusiasmo ortografico; rifiutavo la «à» come alternativa di «ha» (verbo avere), e nessuno mi ascoltava, quando sostenevo che avrebbe avuto vita breve. Ricordo quando Idaprola ordinò di disegnare l’inverno e io dipinsi l’inferno. Quando le dissi «il rosso è più allegro del bianco» sorrise, e questo non lo dimenticherò mai.
Matilde Chizzoli, detta Tilde, mi ha insegnato italiano e latino alle medie. Autorevole, miope, eretta, una messa in piega scultorea: una premonizione padana di Margaret Thatcher. In terza media — l’ho raccontato su La Lettura — mi affidò due ragazzi che rischiavano la bocciatura. «Il tuo voto sarà misurato sul loro voto, il tuo successo sul loro successo», annunciò in classe, incurante del mio sguardo angosciato. Aveva ragione lei; e ha cambiato la vita a tre persone. Grazie alla Chizzoli, ho imparato insegnando: anche un po’ dell’umiltà di cui avevo bisogno, venendo da una famiglia privilegiata. Ho passato tanti pomeriggi con quei due nuovi amici, Adriano e Maurizio. Loro mi hanno insegnato a giocare a calcio, a basket, a guidare un motorino 50cc e conoscere le ragazze; io gli ho spiegato un po’ d’inglese e Fogazzaro. Ci ho guadagnato, sono convinto.
Paola Cazzaniga Milani, fumatrice incallita, urlatrice occasionale, sguardo di fuoco e voce rauca: Patti Smith in cattedra, un vocabolario al posto della chitarra. I primi anni Settanta furono gli anni della prepotenza (e dopo la prepotenza, lo sappiamo, viene il piombo). La prof era fuggita da una Milano scolasticamente incattivita. A Crema eravamo contestatori artigianali e, tutto sommato, ragionevoli. Amavamo discutere e lei ci lasciava fare (politica, sesso o Sofocle, non importa). Il patto era: io rispetto voi ma voi rispettate me, e studiate latino e greco. L’abbiamo fatto. Ci è servito.
Gran donna, la Milani: una rockstar. La prova che la parola «insegnante» deriva da «in» e «signo»: chi sta in cattedra ha il compito, e l’onore, di lasciare un segno. La selezione è prerogativa dell’università. Alle elementari e alle medie — inferiori e superiori — bisogna scavare dentro i ragazzi, scovarne le inclinazioni, correggerne le debolezze. Gli insegnanti buoni lo sanno fare: sono infatti buoni insegnanti, minatori di talento e spacciatori d’entusiasmo. Gli insegnanti cattivi, quasi sempre, sono cattivi insegnanti. Pochi se ne ricordano, nessuno li ringrazia: la loro punizione è quella.

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

PROVE INVALSI

Post n°3464 pubblicato il 13 Maggio 2015 da fabiana.giallosole
 

Da “OrizzonteScuola”


Sciopero prove Invalsi. Boicottaggio del 20%, Giannini: "inaccettabile". E accusa gli insegnanti di manipolare gli studenti


di redazione

 

Riuscito anche lo sciopero per il boicottaggio delle prove Invalsi indetto ieri dai COBAS. Il solito balletto di cifre, ma di certo ha avuto una più ampia adesione rispetto agli anni passati.

Al Ministro non va bene che si protesti contro la riforma bloccando le prove Invalsi, “collegare il momento delle prove Invalsi alla discussione in corso sulla Buona scuola - ha, infatti, affermato, è inaccettabile”.

Secondo il portale Skuola.net l'adesione all'astensione da parte degil studenti ha riguardato soltanto 1 su 10 e, nonostante i numerosi post ironici sui social, la maggioranza di quelli che hanno sostenuto il test ha risposto ai quesiti seriamente. 

L'Unione dello studente parla di adesione superiore al 25%.

I numeri sono stati forniti dall'Invalsi stesso, nella serata di ieri 

Partecipazione classi campione 80,52% 

Partecipazione classi non campione 77,05% 

Partecipazione complessiva (classi campione e non campione) 77,36% 

I COBAS commentano,"Fermiamoli con lo sciopero degli scrutini e con una oceanica manifestazione domenicale di tutti i lavoratori/trici e dei cittadini in difesa della scuola Bene comune (il 7 giugno?)"

Quanto all’adesione degli studenti, il ministro non manca di attaccare gli insegnanti: “spesso i ragazzi rispondono anche alle indicazioni che arrivano”.

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
 

 CHI SIAMO

Il Coordinamento provinciale dei Docenti Utilizzati di Sassari (COPDUS), si è costituito ufficialmente nel mese di settembre 2011, in seguito alla necessità di fronteggiare il nefasto articolo 19 della Legge 111 del 15 luglio 2011 col quale si dispone la messa in mobilità intercompartimentale dei docenti inidonei o il declassamento a personale ATA con conseguente riduzione stipendiale.

Esserci costituiti in gruppo è stato per tutti noi fondamentale in quanto ci ha dato da subito la forza e la determinazione, entrambe importanti, per intraprendere tutte quelle azioni di lotta civile allo scopo di trovare soluzioni al problema che ci ha visti coinvolti, assieme ad altri quasi 4000, a livello nazionale.

Ritrovarci con cadenza settimanale ci fa sentire, non solo più uniti e aggiornati sull'evolversi della nostra situazione, ma soprattutto più sicuri e positivi nell'affrontarla.

Per questo motivo, e non solo, abbiamo col tempo sentito il bisogno di creare questo BLOG ossia uno spazio per informarci ed informare anche coloro che trovandosi nella nostra situazione pur non facenti parte del coordinamento di Sassari, avranno piacere di visitarci e saranno i benvenuti.

Al tempo stesso vogliamo che questo sia uno spazio oltre che di informazione anche di incoraggiamento al "ce la faremo" e al "non smettere" e quindi non vuole avere e non avrà aspetti e contenuti sterili o "istituzionalizzati".


e-mail: copdus@gmail.com oppure fabianagiallosole@libero.it

 

Felice settimana


 Serena, solare settimana a tutti voi, piena di energia e di voglia di lottare ancora insieme...

FabianaGiallosoleq

 

 

Biblio-Blogs e Forum utili:

Docente Bibliotecario

http://www.libreriamo.it/


I lettori possono riprodurre liberamente le immagini presenti in questo blog.

In questo blog sono presenti immagini tratte da Internet. 

Se qualcuna di esse, a nostra insaputa, è  protetta da copyright

Vi preghiamo di informarci e provvederemo subito a rimuoverla.

 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Net Parade

Sostieni il blog Docenti Inidonei e + su Net Parade!

Con un click aiuterai il blog a crescere! 

a

 

 

Psss...puoi votare + volte! Grazie. FabianaGiallosole

 

Ultimi commenti

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

pillole musicali

 

s

 

Loredana Errore - Innamorata (Audio) - YouTube

Loredana Errore Ti sposerò - YouTube

 Naya Rivera - Songbird (Traduzione italiano) - YouTube

Preghiera della sera 

O Maria dacci la tua forza

 e la tua volontà per affrontare

 e superare gli ostacoli della vita...

 

Divagazioni artistiche sarde

 

http://web.tiscali.it/spazio_alguer/articoli/2001/immagini/0533_2001%20.jpeg

Il sito di Giuseppe Nieddu

(Grafico pubblicitario, disegnatore fumetti, illustratore tradizionale e digitale etc)

Carlo Nieddu videomaker, fotografo, noto sul web come Carloportone 

 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963