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io vorrei...

Post n°17 pubblicato il 18 Novembre 2008 da copula

 
 
 

 

Post n°16 pubblicato il 16 Novembre 2008 da copula
 

Sorprese In Rete: Gioca con i giochi

di Steros

Quali e quante sorprese vengono dal mondo virtuale.

Non c’e’ una statistica che possa dire in che modo e quante volte un’amicizia virtuale si traduca in un contatto diretto fra le persone e quanti di questi giungono rapporti sessuali.

Nel nostro caso tutto è avvenuto in fretta. Una tiepida diffidenza ha lasciato il posto al travolgente desiderio di averci; Complice, anzi causa di tutto ciò l’evidente sintonia sul modo di vivere il sesso e di goderlo in pieno.

Ed ora siamo qua con le reciproche famiglie a casa, bugiardi per ansia erotica, in una camera d’albergo con poche ore a disposizione per cercare di mettere in pratica tutti i fantastici voli nell’erotismo estremo vissuti, in precendenza, solo a distanza nelle “chattate” più infuocate che si possano immaginare.

Sono li davanti a te.



No, non mi bastava vederti legata mani e piedi al letto

Ho dovuto anche bendarti per farti solo immaginare cosa sto per fare.


Il mio guanto di visone e' implacabile in questo caso

Mentre ti metto un dito in bocca dopo averlo intriso nella nutella, ti passo la mano col guanto sui piedi poi sulle cosce, internamente ed esternamente; lentamente sul ventre per arrivare sui tuoi capezzoli gia' eccitati

col dito frugo dentro la tua bocca inserendone un altro per andare su e giu come un rapporto orale. Ti verso la nutella tiepida per riempirti la bocca.

Col guanto poi mi occupo dei tuo clitoride, strofinandolo lievemente per osservare bene come diventa turgido.

A questo punto lo prendo un po in bocca coprendoli di cioccolao, mentre divarico lievemente le grandi labbra per scrutare la tua umidità.

Non inserisco ancora nulla, come potresti pensare, mentre ti sento sussultare ad ogni mia variazione.

Indugo ancora sui capezzoli mentre la lingua scorre veloce per ripulire ed asciugare ogni umore per poi stimolare il buco nascosto.

Dopo averlo umettato per bene, inserisco piano un ditino mentre mordicchio il tuo clito, e tu mugugni come un piccolo delirio.

Con la lingua non mi fermo prima del tuo orgasmo; quando mi vieni sul viso mi godo il gusto del tuo piacere e mi sposto per farti sentire in bocca a quale eccitazione mi hai condotto.


Non senza la nutella, naturalmente.

Non smetto di masturbarti ed inderisco finalmente nella tua fica una o più dita.

Ed è bello sentire i tuoi gemiti soffocati dal mio pene, ma non ho pietà e mi diverto a torturarti piano i capezzoli.

Meraviglioso il tuo secondo orgasmo; mi permette passare di ad un altro momento che stai aspettando, si sente dal tuo corpo che vibra teso come come una corda di violino.

Ti lascio rilassare scorrendo il tuo corpo col palmo delle mie mani.

Poi mi avvicino al tuo piccolo tesoro per agguantarlo con entrambe le mani per aprirlo lentamente ma con decisione,

Infilo uno poi due poi tre dita, alfine quattro, mentre con il pollice inizio a premere sul tuo buchetto scuro

In questo mi aiuto con la lingua. non posso fare a meno, ora, di slegarti le caviglie per sollevare le gambe per aiutare il mio "lavoro".

Arriva una tua nuova ondata; mi dedico mani e bocca al tuo collo e alle tettine nel frattempo faccio scivolare la mia asta sul tuo sesso senza mai penetrarti.


Ti faccio morire, lo sento, in questo momento sospeso che mi piace far durare un’eternità

Poi inizio a masturbarmi mentre tu con le gambe oscenamente aperte mi chiedi di prenderti.

Un spettacolo magnifico ma per un po' ti aiuto solo con una mano che struscia sul tuo clito profanando solo di tanto in tanto il tuo sesso caldo.

Ti vedo, ti sento hai ragiunto la massima eccitazione e desiderio: ti penetro, entro finalmente dentro di te; prima con il mio cazzo per smettere poco dopo ma non molto, poi apro la via con il dildo più grosso, .

Spingendo lentamente, con le tue gambe sollevate, l'enorme fallo osceno che entra ed esce dentro te.

Ora ti libero la mani chiedendoti di continuare la mia azione; per guardare come ti dai il piacere da sola, per capire se ami la velocità o gli affondi potenti

Con una mano ti sfioro il clitoride per aiutarti a godere

Ora ti giro e tu esegui fedele, con il fallo ancora dentro. Sostituito dalla tue adorate palline da tenere con un dito nell’anello.

Con una cremina ad hoc riprendo a stimolarti l'ano infilando un dito poi due allargandone l'apertura.


L'inserzione del un cuneo che hai portato tu, appena acquistato, è inevitabile... mentre con l’atra mano scorro su tutto il tuo corpo soffermandomi quando sento che lo desideri.

Mi piace vederti godere cosi oscenamente aperta in tutti i tuoi buchi.

Non ce la faccio più e da spettatore eccitato divento attore: devo incularti selvaggiamente , come ti ho raccontato nelle email, quando mi ha mandato le foto del tuo sederino deliziosamente eccitante.

Ti sento godere ancora sotto le mi spinte più forti, sapevi che era così lungo, ed ora lo hai dentro tutto per te. Ti sento venire; devo farlo anche io; il tuo culo mi pare il posto più bello del mondo per farlo.

Godo, è forte arriva sino in fondo, lo desideravo da troppo tempo.

Svengo sulla tua schiena.



- Non abbiamo più tempo, devo scappare, mio marito deve andare a lavoro.

- Anche io devo scappare, è tardissimo, mi moglie potrebbe sospettare qualcosa


- Ho goduto tanto sai; quanto ho immaginato nella nostre chat più calde.

- Ne sono felice!

- Ci troviamo domani

- Ok, oggi stai attenta, il rossore nei punti caldi potrebbe essere troppo evidente.

- Si, oggi avrò mal di testa

- Scappo, ciao alla prossima chat





Commenti e critiche sono sempre graditi

grazie


steros@email.it



Racconto tratto da: I racconti di Milù

http://www.raccontimilu.com/viewstory.php?sid=3668

 
 
 




This article comes from Erostorie
http://www.erostorie.org


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 Un caldo pomeriggio estivo

Post n°15 pubblicato il 11 Novembre 2008 da copula

 Dopo nemmeno un secondo venni anch’io per l’eccitazione pazzesca che tale trattamento mi aveva provocato.
Guido è fuori per lavoro ed io sono distesa sul letto in questa giornata di calura incredibile ed il pensiero torna ad un’altra estate altrettanto torrida di molti anni fa.

Avevo 18 anni e quell’anno è stato importante per me sia perché sono diventata maggiorenne sia per l’esperienza che ho vissuto quell’estate.

Ricordo che i miei genitori in quel giorno di luglio volevano portarmi con loro nella nostra casa al mare, ma a me non andava proprio di passare tutta la giornata sulla spiaggia a far la parte della bambina, senza nemmeno poter guardare con ammirazione quei bei ragazzi che ci sono in spiaggia, per non incorrere nei rimproveri di mio padre, per il quale era sempre la solita bambina. Non notava o faceva finta di non notare il mio seno non grande ma ben fatto ed i miei fianchi ben torniti da vera donna, particolari molto apprezzati invece dal mio ragazzo.

Quindi quel giorno inventai ai miei genitori la scusa che non stavo troppo bene e gli dissi che volevo rimanere a casa, tanto non era niente di particolarmente preoccupante.

Una volta rimasta a casa però non mi andava di rimanere da sola tutto il giorno, di uscire non se ne parlava perché faceva troppo caldo, quindi telefonai alla mia migliore amica Sonia e le dissi se voleva venire da me, così avremmo sicuramente passato il tempo scherzando e parlando dei nostri rispettivi ragazzi.

Dopo mezz’ora Sonia venne da me ed io andai ad aprirle direttamente come ero vestita per la notte, tanto faceva caldissimo e poi io e lei ci conoscevamo da una vita ed era capitato tantissime volte di spogliarci di fronte all’altra senza problemi. Indossavo semplicemente una canottierina ed un paio di mutandine di raso blu.

Sonia indossava invece una t-shirt con tenero cagnolino disegnato che mostrava le forme dei suoi seni pieni e sodi, ovviamente senza reggiseno ed un paio di pantaloncini. Anche lei risentiva della calura notevole.

Per buona parte della mattinata parlammo dei nostri rispettivi ragazzi e del nostro rapporto non troppo soddisfacente con loro, i quali pensavo sempre e solo a tenere il conto delle volte in cui venivano e non si curavano troppo delle nostre esigenze di donne bisognose di molte più attenzioni e non tanto della scopata vera e propria.

Ad un certo punto, mentre io ero seduta sul letto e Sonia era in piedi davanti a me che stava bevendo una bibita, notai che lei stava fissando con interesse la mia scollatura. In quel mentre il telefono di casa fece uno squillo e Sonia sobbalzò rovesciando il contenuto del bicchiere sulla mia canottiera.

Il liquido fresco cadde sulla pelle surriscaldata del mio corpo e trasalii di colpo per l’intensità della sensazione. Sonia mi guardò con maggior interesse avendo notato sicuramente che i miei capezzoli si erano induriti per il freddo intenso improvviso.

Non riuscivo a capire il sul suo comportamento, mai si era comportata così, ma sul momento non vi detti peso.

Come avevo fatto tante altre volte con lei, mi tolsi la canotta bagnata per mettermene un’altra asciutta.

Fu allora che Sonia notò il livido vicino alla mia tetta destra che mi ero procurato il giorno prima sbattendo contro un mobile.

Mi si avvicinò e mi disse:



- Caspita che livido! Fai vedere …..



Così facendo si avvicinò ancora di più, tanto che potevo sentire il suo alito caldo sulla mia pelle e comincio a carezzare con fare leggerissimo la parte tumefatta.

Notai stranamente che il suo respiro si era fatto più rapido.



- Povera la mia dolcissima amica.- Mi disse lei accompagnando le parole con le carezze ed estendendole piano piano all’attaccatura laterale della mia tetta, che è un punto molto sensibile per noi donne.


Ad un certo punto si inginocchiò vicinissima alle mie gambe e comincio a darmi dolci bacini sul livido.

Non sapevo cosa mi succedeva, ma la temperatura nella stanza parve aumentare all’improvviso, una sensazione di calore cominciò a salirmi dal basso ventre e le mie tette ed i capezzoli si fecero ancora più duri.

Non sapevo cosa fare: da una parte avrei voluto dirle di smettere e dall’altra invece stavo provando delle sensazioni strane ma per niente spiacevoli.

Vedendo che non reagivo e che il corpo sembrava gradire le sue attenzioni, Sonia si sentì tacitamente autorizzata a continuare ed estese i suoi baci e le sue carezze ad entrambe le mie tette.

La mia amica di sempre mi leccava, mordeva con la giusta pressione e tintillava i miei capezzoli con una maestria unica che nessun ragazzo aveva mai posseduto.

Ad un certo punto mi ritrovai a premere con entrambe le mie mani la sua testa sulle mie tette.

Lei alzò un momento il viso verso di me e mi guardò con degli occhi resi languidi dalla passione del momento e dalle labbra le colava la saliva.


In quel momento ricordo che non potei fare a meno di farla sedere accanto a me e di avvicinare piano piano la mia bocca alla sua. Ero timorosa ma eccitata, posai leggermente le mie labbra sulle sue che erano caldissime e bagnate e che lei prontamente schiuse, permettendo alla sua lingua di introdursi nella mia bocca.

Una scarica si scatenò dentro di me al contatto delle nostre lingue guizzanti.

L’abbracciai ancora di più e la strinsi a me tanto che le nostre tette si toccarono e si schiacciarono le une sull’altre, mentre potevo sentire i suoi capezzoli pigiare sul mio corpo e mai avrei pensato che ciò potesse provocarmi delle sensazioni così piacevoli.

A quel punto si staccò da me e si tolse la maglietta mettendo in mostra i suoi seni che sempre avevano destato la mia ammirazione e piano piano, muovendosi come una gatta, si riavvicinò a me e tornò a tormentarmi i capezzoli con la sua bocca. Contemporaneamente sentii la sua mano insinuarsi tra le mie cosce che, quasi automaticamente, si aprirono per permetterle quell’esplorazione saffica.

Ero completamente fuori di testa e lei pure. Ad un certo punto si staccò dalla mia bocca che rimase aperta nell’attesa e lei mi fece colare la sua saliva nella mia bocca, che io bevvi avidamente apprezzandone e godendo del sapore.

In quel momento mi sentivo veramente porca.

Sonia arrivò alle mie mutandine oramai fradice.



- Cazzo anche tu sei proprio una gran maiala come me, senti come sei già sbrodolosa e caldissima! - disse lei.

- Sonia io non so come mi succede ma ho una gran voglia di godere con te e di farmi fare tutto quello che vuoi - dissi io.



Con le dita scostò abilmente gli slip e scoprì le grandi labbra della mia fichetta oramai febbricitante e ridotta ad un lago.

Il suo dito girò delicatamente più volte intorno al clitoride e si insinuò nell’apertura che non aspettava altro.

Io nel frattempo avevo preso a giocare con le sue tettone e morivo per quel contatto e più che la tormentavo con carezze e strizzate di capezzoli, più lei mugolava di piacere e mi incitava a continuare.

Le dita nella mia fica divennero due e si muovevano dentro e fuori.

A quel punto ci bloccammo e di comune accordo ci finimmo di spogliare.

Lei si inginocchiò nuovamente per terra tra le mie gambe ed iniziò a leccare con una maestria unica la mia passera aperta, usava lingua e dita. La lingua che giocava con il clitoride e le dita rovistavano dentro la mia fica oramai alla sua mercé, cercarono e trovarono un punto particolare e notando la mia reazione di godimento estremo, Sonia capì di aver raggiunto il mio punto G. Gli presi la testa la pigiai ancora di più sulla mia passera impazzita.

Con mio grande disappunto notai che aveva smesso di lavorarmi la mia vagina vogliosa e si era alzata.

Si pose su di me a gatta e abbassò il bacino offrendomi la sua fica palpitante e gocciolante.

L’imbarazzo e l’indecisione durarono in me un attimo e poi la voglia prese il sopravvento ed iniziai a ricambiare il trattamento ricevuto che la mia amichetta sembrò gradire molto, tanto che i suoi colpi di lingua sulla mia fica aumentarono di intensità.

Mai avrei immaginato che avrei gradito così tanto il sapore ed il profumo di una fica, invece ero inebriata da quel profumo muschioso così intenso, tanto che non la smettevo più di bere quel nettare.

Non contenta di ciò, oramai completamente fuori di testa, vedendo il suo buchino dell’ano che si contraeva ritmicamente, inumidii un dito negli umori della sua passera e cominciai a carezzarle il culo esternamente e poi, vedendo che lei sembrava spingersi verso il mio dito, provai a penetrarla, cosa che Sonia gradì immensamente. Io ricordo che rimasi estasiata dalla sensazione di ritrovarmi nelle viscere della mia amica e sentivo il suo culo aderire e fremere intorno al mio dito che la stantuffava dapprima lentamente e poi sempre più con decisione. Come se non bastasse volli provare a togliere il dito dal suo culo, che rimase schiuso ed invitante e mi misi il dito in bocca, leccandolo ed assaporandolo.

Sentii aumentare in me i sintomi tipici dell’orgasmo imminente e sicuramente se ne accorse anche la mia amica, che inserì 4 dita nella fica e prese a mordicchiare delicatamente il clitoride e dopo qualche istante scoppiò in me un orgasmo così intenso e prolungato da farmi urlare dal piacere. Mai avevo provato un orgasmo così sconvolgente.

Sonia si bevve tutto e non ce la fece più a resistere oltre e scaricò nella mia bocca fiumi di umori caldi, frutto del suo orgasmo.

Si tirò su e si mise accanto a me ed esauste ma felici iniziammo a baciarci a lungo, scambiandoci i sapori delle nostre fiche.



Sonia mi disse: "Sai era tanto che ti desideravo, sai quante volte mi sono masturbata pensando a te ed immaginandoci insieme? Solo che non avevo mai avuto il coraggio di fare il primo passo per paura di perdere te e la tua amicizia. Poi oggi quando ti ho visto così accaldata e tutta bagnata per la bibita non ho capito più niente ed i miei sensi hanno preso il sopravvento. Sai non pensavo che tu fossi così porca! E’ stato veramente una piacevole sorpresa!"



- Anch’io non sapevo di essere così maiala ma la cosa mi piace e tu mi fai impazzire Sonia, sei la mia amica ed ora anche amante e quindi saremo ancora più unite!!!



Dopo molto tempo e dopo esserci assopite, complice il caldo e l’intensità dei nostri orgasmi, mi svegliai ed andai in bagno a fare pipì.

Stavo orinando quando vidi entrare Sonia in bagno e mi guardò fissa negli occhi con un sorrisino molto malizioso.



- Vedo che ora hai bisogno di farti un bidet, vero cara? - Mi disse.



Mi prese per mano mi fece alzare mentre avevo ancora la mia gattina gocciolante di pipì e mi fece appoggiare con le mani al lavandino dicendo di piegare il busto in avanti.

Non sapendo cosa volesse fare, ma già eccitata per la sua iniziativa, la assecondai.

Mi fece allargare le gambe e sentii la sua linguetta guizzante che mi ripuliva la mia passera fradicia di orina. Devo ammettere che questa cosa particolarmente porca contribuì non poco a farmi perdere nuovamente la testa.



- Lecca troia lecca, puliscimi la fica, fai quello che vuoi!!! - Oramai non mi rendevo conto di quello che stavo dicendo!



Lei non aspettava altro e mentre mi leccava, con un dito iniziò a toccarmi il buchino del culo virgineo che subito si aprì per favorire la penetrazione e provai per la prima volta la sensazione di sentire qualcosa che si insinuava nelle mie viscere.

Godevo come non mai e la mia amica porca se ne accorse e, dopo essersi leccata le dita, mi ficcò due dita in culo. Provai un dolorino iniziale che subito sparì per lasciare posto ad un godimento inaspettato e più mi pompava il culo in profondità e più che la sensazione di misto dolore/piacere mi sconvolgeva e sentivo che mi stavo bagnando pure di culo, cosa che non ritenevo possibile.

A quel punto Sonia mi fece mettere dentro la vasca da bagno e si mise in piedi su di me donandomi nuovamente la sua fica grondante perché gliela leccassi.

Il suo profumo ed il suo sapore erano stupendi dopo il godimento intenso provato, mai avrei pensato che potessi diventare una ninfomane della fica della mia amica.

Ad un certo punto lei si scostò un po’ da me, rimanendo sempre dentro la vasca e si aprì le grandi labbra della passerina mostrandomi il suo interno eccitato ed arrossato e all’improvviso ne scaturì un getto di pipì che mi investì sulle tette e sulla pancia.

Quella doccia calda a sorpresa non mi dispiacque per niente e anzi me la spalmai con la mano sul mio corpo. Oramai non avevamo più limiti, eravamo schiave dei nostri sensi di ragazze vogliose. Sonia visto ciò indirizzò il suo getto sulla mia faccia ed io, pazza di godimento, aprii la bocca e tirai fuori la lingua gustando quel nuovo sapore e dono che veniva dalla mia amica.

Lei mi prese la testa e me la schiacciò sulla sua fica affinché potessi prendere i suoi ultimi schizzi direttamente nella mia bocca, mentre io mi toccavo e mi chiavavo con la mia mano, a quel punto con un mugolio soddisfatto venne così nella mia bocca e mi bevvi tutto ciò che uscì.

Dopo nemmeno un secondo venni anch’io per l’eccitazione pazzesca che tale trattamento mi aveva provocato.

Ci baciammo ancora e ci facemmo una doccia coccolandoci a vicenda.



Da allora io e Sonia siamo state insieme altre volte, ma la prima volta è ciò che rimarrà per sempre in me e tale ricordo mi porta ogni volta a masturbarmi, come sto facendo adesso, in questa giornata caldissima. E Sonia? Beh, sento salire l’ascensore, sarà forse lei?



di Aurora

 
 

 *L'ULTIMO GRIDO** by Fragolaepanna

Post n°14 pubblicato il 07 Novembre 2008 da copula

Brividi caldi

le tue mani,

attesa insostenibile

la mia schiena

inarcata,


sorgente di sapienti

ricercate delizie

la tua bocca.



Tra un istante,

spinta con violenza

nel nulla

dall’onda del piacere,

mi frantumerò


in mille cristalli

multicolori

di stelle splendenti.



Piena di te,

le tue labbra

con violenza

sulle mie

soffocano


l’ultimo grido.












Vieni a

trovarmi sul mio sito: clicca qui!




Racconto tratto da: I racconti di Milù

http://www.raccontimilu.com/viewstory.php?sid=3503

 
 
 

 la festa della donna by eva70

Post n°13 pubblicato il 06 Novembre 2008 da copula

 

la festa della donna: la festa della donna

di eva70











La festa della donna







Chiara era riuscita per il week end della festa della donna

un week end dentro un albergo che faceva da centro benessere,


quindi noi due insieme a Tiziana abbiamo trascorso due giorni bellissimi.

Siamo arrivate che era mezzogiorno,

il posto era splendido immerso nel verde, risaltava questa antica villa .

quindi abbiamo aggiustato i nostri bagagli, ci siamo messe in bikini e abbiamo

seguito il percorso benessere.

Questo pacchetto comprendeva sauna,

idromassaggio, bagno turco,pioggia tropicale, massaggio rilassante.

Adoro il massaggio al viso, mi piace sentire le dita che mi toccano sulla fronte.

Tutto il percorso è stato splendido e insieme ci siamo divertite molto.


Purtroppo non ci è stato consentito di fare troppo rumore.



Quindi tornammo in camera e avendo un paio d’ore libere prima della cena ci siamo buttate nel letto.

Tiziana era nel mezzo a noi due,

io non sopportavo più il laccino del costume sulla pelle,

voltando la schiena verso Tiziana le ho chiesto se me lo scioglieva.

Così fece e in un attimo rimasi con i seni scoperti.

Chiara già mi guardava con aria minacciosa,

Tiziana era un po’ sorpresa , mi guardava interdetta.


Poi mi tolsi sempre con la stessa scusa anche gli slip rimanendo nuda.

Effettivamente nude si sta più comode.

Ero già eccitata sentivo le goccioline di piacere bagnare la mia micetta.

Anche Chiara si volle spogliare.

“non ti scoccia se stiamo nude”

chiesi a Tiziana che guardava i nostri corpi.

Lei sorrise ,era bellissima.

Poi Chiara da dietro le slaccio il reggiseno.

“dai mettiti comoda anche te”


quindi io le portai le mani ai fianchi e aspettai un suo cenno prima di levarle gli slip.

Ora eravamo tutte e tre nude.

Quindi iniziammo a parlare spettegolando un po’ ,

toccandoci leggermente

come fanno le bambine nelle loro prime volte.

Tutte e tre avevamo voglia di godere ma anche di giocare.

Io scavalcai con il busto il corpo di Tiziana e poggiai le mie labbra su quella di Chiara.

Poi tornai dall’altro lato del letto.

Quel piccolo bacio fece fremere Tiziana.


I suoi occhi brillavano e aveva un sorriso dolce.

Le chiesi se voleva provare a baciare una di noi.

Poi mi avvicinai a lei le mie labbra quasi toccavano le sue.

Fu lei a baciarmi,era quello che volevo.

Non si doveva sentire forzata ma lo doveva desiderare.

Le mostre labbra si unirono per pochi attimi.

Tiziana rideva e anch’io la seguii.

Chiara si avvicinò.

E anche lei le dette un bacio tenero sulle labbra.


Ora le nostre mani sfioravano i corpi tra sorrisi e sguardi ,piccole carezze,

baci rubati, sospiri caldi.

Ci stringemmo sempre più ,

ora i nostri corpi erano l’uno contro l’altro.

Non c’era più bisogno di parlare,

bastava un cenno per capire cosa l’una voleva dall’altra.

Il primo bacio ce lo siamo date io e Chiara.

Bocca contro bocca,le nostre lingue unite e un unico respiro.

Il bacio durò molto,tenevo gli occhi aperti,curiosa di spiare Tiziana.


Dopo il bacio ritornammo abbracciate.

Io avevo voglia di godere la pelle di Tiziana mi stava regalando piacere.

La baciai con passione.

Mordendole le labbra e donandole la mia lingua.

Finalmente anche la sua bocca rispose al mio bacio e mi lasciai andare.

Chiara invece le stava coccolando la schiena con la bocca fino a arrivare a baciarle il culetto.

I sospiri di piacere di Tiziana non facevano altro che aumentare la mia voglia di farla godere.

Continuammo a baciarci,mentre presi la sua mano e la portai sul mio seno.

Poi iniziai a accarezzare il suo.


Chiara da dietro stava già giocando con la sua micetta,vedevo la sua testa fra le gambe di Tiziana e la ragazza stava mugolando di piacere.

La mia mano scese toccandole la micetta colante di umori.

Le mie dita furono inzuppate del suo miele e leccate dalla lingua di Chiara che continuava a leccarle la micetta.

I miei diti si spostarono sul clitoride mentre la mia bocca era ancora sulla sua.

Il suo corpo si abbandono alle nostre carezze,

i suoi gemiti risuonavano dentro la mia bocca.

Chiara la doveva fare proprio morire con la sua lingua piantata tra le labbra,

perché Tiziana prese a mugolare con vigore.

Le baciavo le gote mentre guardavo il suo volto godente.


“da brava, godi, godi piccina mia”

Tiziana rispose con dei si singhiozzati,

io presi a masturbare il suo clitoride turgido e

chiara continuava con i suoi baci fino a che i suoi gemiti non si fecero più forti e la nostra amica godette intensamente.

Continuammo a coccolarla mentre io avevo la fortuna di vedere il suo viso rilassarsi e tornare su di esso il suo sorriso dolce.

Il suo pancino tremava ancora e con dolcezza glielo massaggiavo.

Poi Chiara le pose la sua bocca, si baciarono in modo che Tiziana godesse del suo sapore.

Volle poi anche le mie dita nella sua bocca.

La piccina stava diventando una maialina.






Un saluto particolare alle mie amiche di mail.

Vorrei leccarvi le vostre micette per sentire i vostri corpi godere grazie a me.

Eva70





Racconto tratto da: I racconti di Milù

http://www.raccontimilu.com/viewstory.php?sid=7411

 
 
 
 
 

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