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Cosa sarà mai questo Tor

Post n°759 pubblicato il 07 Settembre 2016 da feliperun
 
Tag: Tor, trail


Chiedete agli appassionati di trail e appena gli nominerete il Tor des Géants, i loro occhi si illumineranno!
Questa volta niente acronimi anglofoni ma purissimo "patois" la lingua custodita in valle d'Aosta, significa il giro dei giganti.
E sì una piccola regione con quattro vette che superano i 4000 m di quota (monte Bianco, monte Rosa, Cervino e Gran Paradiso), i giganti. Una piccola regione da abbracciare in un solo trail di appena 330 km oltre 24000 D+ ed ecco il giro dei giganti.
150 ore è il tempo massimo per giungere al traguardo ed essere inserito utilmente in classifica. 330 km di montagna in 150 ore significa correre e camminare di notte e di giorno riposando solo lo stretto necessario, un susseguirsi di albe e di tramonti, di sentieri, di vette, di valli, di agognati punti vita (dove i partecipanti trovano le sacche con i cambi di indumenti, ed luoghi di ristoro dotati di docce e pasto caldo), di piccoli rifugi, di caldo e di freddo. Tanti giorni consecutivi all'aria aperta e tanti passi segnano un vero passaggio in chi partecipa prima e dopo il Tor.
E' una gara estrema per lunghezza e difficoltà del percorso, preparazione e conoscenza dei propri limiti sono le cose su cui fare affidamento e poi un passo dopo l'altro da Courmayeur a Courmayeur abbracciando tutta la Valle d'Aosta in senso antiorario.

 
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