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Ci sono podisti

Post n°782 pubblicato il 16 Febbraio 2017 da feliperun
 

Ci sono podisti che fanno sempre lo stesso giro, alcuni non escono fuori dallo stadio neppure sotto tortura.
Un misto di abitudine, di paura dell'ignoto, del fatto di non sentirsi sicuri (specie si se corre da soli o da sole), del timore di cani randagi, la presenza di individui molto peggiori di qualsiasi cane randagio, tutto ciò limita una connotazione insita nella corsa ovvero il muoversi rapidamente da un luogo ad un altro.
Quando il podista da giro definito si trova nel gruppetto "giusto" ai suoi occhi si apriranno nuovi orizzonti.
Nel gruppetto "giusto" c'è sempre chi propone un posto da raggiungere e strade da percorrere per recarvisi.
Tra questi podisti "guida" ci sono quelli che prediligono percorsi veloci e pianeggianti, altri propongono percorsi vari e inconsueti, a volte con incognite e magari un pizzico di avventura.
Alcuni non hanno problemi a transitare lungo strade trafficate, altri prediligono strade secondarie con rare auto, e non di rado sentieri.
E' grazie a questi ultimi che si scoprono gli scorci più interessanti e i percorsi alternativi che saranno preziosi nel prossimo colossale ingorgo cittadino.
A volte si scopre un monumento da un punto di vista totalmente nuovo, altre volte si ha l'impressione di trovarsi in un altro luogo lontano centinaia di km, viuzze strette accanto al mare come a Panarea, viali alberati con cielo azzurro come a Roma, periferie munite di capannoni come in quel pezzo di maratona di Venezia prima di giungere alla Laguna, e magari sei sempre a Palermo.
Un giorno o l'altro magari correrete in Nuova Zelanda a Napier una cittadina in stile liberty, e nel gruppetto di corsa, anche lì con un podista guida vi diranno "Sai questa spiaggia la chiamiamo Mondello, da quando siamo venuti una volta da voi in Palermo per delle gare di windsurf..."

 
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