CRETE COLORATEmorbide sotto la mano a disegnare sogni |
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Quando ci si accorge di avere una certa? Quando per esempio seguendo lo spettacolo di Celentano ti accorgi di conoscere a memoria quasi tutte le canzoni, per di più quelle datate. Da piccola avevo un mangiadischi, che a volte i dischi se li mangiava davvero, e con quello passavo le giornate a far suonare i dischi di mia mamma, quelli che qualche annetto prima ascoltava con mio padre. Ma Celentano lo cantavo con il babbo quando eravamo sulla Lancia Fulva di seconda mano. Azzurro, poi Il ragazzo della via Gluk, e mi ricordo che con la canzone Ringo mi veniva sempre un po' di commozione, perché infondo per Ringo che così cattivo non era nessuno versava lacrime. Ecco a volte ti accorgi di avere una certa, così per caso ... |
Post n°20 pubblicato il 22 Novembre 2013 da Fee.Verte
Alla fine , quando non hai più qualcuno che possa leggere i tuoi pensieri, le tue sensazioni, impressioni, idee ; nessuno che ascolti le tue domande le perplessità, i dubbi le incertezze, ecco che ti resta solo il fatto di scriverle in un blog. Oggi ad esempio una banale riflessione. Al mattino presto la gente che si incontra non fa domande , quasi come se tutti fossero invisibili. In realtà non sai chi poi incontrerai nella giornata, perché a volte gli incontri avvengono così senza colpa, intenzione o premeditazione. Ci sono persone che poi una volta incontrate faranno la differenza, che ti renderanno diverso nel continuo e perpetuo mutamento che inconsapevolmente ci rende diverso da ieri e di domani. |
Post n°19 pubblicato il 25 Ottobre 2013 da Fee.Verte
Esco al mattino che ancora c'è la Luna e una piccola stella accanto che ancora sbrilluccica. Devo uscire presto per portare fuori i cani, ben tre !! Fatica? no nessuna. Anzi la mattina tutto è così diverso, le persone sono diverse. Le guardo che scendono di macchina e si avviano insonnoliti al bar appena aperto. Le luci sono diverse appannate dalla nebbia bassa distesa a strati. La mattina respiro tutta l'aria, la pioggia, la nebbia, oppure in estate il fresco e il sole freddo. La passeggiata con i cani è molto più costruttiva di alcune passeggiate fatte con le persone :-D !!! senza offesa per nessuno ovvio. Ma senza passeggiata la mattina la mia giornata inizierebbe a metà. Senza quei minuti di lucidità dove i pensieri li puoi rimettere in ordine o lasciarli andare al vento. |
Post n°18 pubblicato il 22 Ottobre 2013 da Fee.Verte
Ma qualcuno in questo mare , sa dirmi quante volte si deve ripetere la storia per impararla??. Dietro la gentilezza, compostezza, dietro la maschera siamo sicure di trovarci Zorro, oppure c'è nascosto il sergente Garcia? Oppure perché una freccia incoccata poi alla fine non venga scoccata e nessuna piega venga presa? Oppure perché nella pesca a spinning l'esca venga gettata e ritirata continuamente senza scegliere una corrente. Niente di nuovo. La cosa strana è che so esattamente quello che mi aspetta |
Post n°17 pubblicato il 03 Maggio 2013 da Fee.Verte
Ci sono foto che mi emozionano particolarmente , anche se non hanno effetti speciali, anche se non sono ritoccate. Mi piacciono da impazzire è come se mi chiamassero, è come entrare dentro. Anche questa foto è bellissima. Ma non so il perchè, mi piaccia così tanto. saranno le palline in equilibrio, sarà che mi riporta al circo ai clown , c'è sempre un'atmosfera di struggente melanconia. Non lo so è un po' come quando sento suonare la tromba al circo mi mette il nodo allo stomaco, in questo caso vorrei abbracciarlo. (e non perchè è un bellissimo ragazzo) . Eppure lo conosco, e anche la sua espressione quando ci incontriamo porta con se l'emozione. Se dovessi tradurlo in musica lo tradurrei con Luci della ribalta. Lui con la sua calma, e nello stesso tempo allegro e vivace quando fa lezione ai bambini. Insomma bravo, perchè il suo compito è quello di comunicare e di sicuro lui ha molto da dire anche senza parole.
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Post n°15 pubblicato il 16 Gennaio 2013 da Fee.Verte
"Stamani sei una che non conosco" ... Ecco bravo il pensiero di me diversa non mi dispiace. Una che non accetta tutte le giustificazioni, una capace di mandare a fanculo chi si scorda di lei, anche per il giorno del suo compleanno, una che non è più comprensiva e se ne frega se è sabato o domenica, una che manda a cagare quelli che non rispondono ai messaggi, una che non chiede quando meno disturba, una che non sta ad aspettare di sapere il giorno che sta più comodo all'altro, una che non la porta a domicilio ma se la vuoi vieni a prenderla, una che pretenda non solo il buongiorno ma anche la buonanotte, che le si dica quello che uno prova.. Eppure no, ce la devo fare ... domani o dopodomani vado al centro fitness, comincio da lì, spinning, nuoto ? troppo antichi? zumba, wellback, walking,push power, step e core, body pump, interval training ... non capisco cosa sono, ma mi indicano che è un bel po' di anni che non vado in palestra |
Post n°14 pubblicato il 14 Gennaio 2013 da Fee.Verte
ECCO SE PASSATE DI QUI, OGGI PRENDETE DUE MINUTI, SOLO DUE E LEGGETE FINO IN FONDO QUESTO RACCONTO DI DINO BUZZATI. IO LO TROVO STRAORDINARIO... VALE LA SUA LUNGHEZZA !!! Vorrei che tu venissi da me in una sera d’inverno e, stretti insieme dietro i vetri, guardando la solitudine delle strade buie e gelate, ricordassimo gli inverni delle favole, dove si visse insieme senzasaperlo. Insieme, senza saperlo, di là forse guardammo entrambi verso la vita misteriosa, che ci aspettava.Ivi palpitarono in noi per la prima volta pazzi e teneri desideri. “Ti ricordi?” ci diremo l’un l’altro, stringendoci dolcemente, nella calda stanza, e tu mi sorriderai fiduciosa mentre fuori daran tetro suono le lamiere scosse dal vento. Ma tu - ora mi ricordo - non conosci le favole antiche dei re senza nome, degli orchi e dei giardini stregati. Mai passasti, rapita, sotto gli alberi magici che parlano con voce umana, né battesti mai alla porta del castello deserto, né camminasti nella notte verso il lume lontano lontano, né ti addormentasti sotto le stelle d’Oriente, cullata da piroga sacra. Dietro i vetri, nella sera d’inverno, probabilmente noi rimarremo muti, io perdendomi nelle favole morte, tu in altre cure a me ignote. Io chiederei “Ti ricordi?”, ma tu non ricorderesti. Vorrei con te passeggiare, un giorno di primavera, col cielo di color grigio e ancora qualche vecchia foglia dell’anno prima trascinata per le strade dal vento, nei quartieri della periferia; e che fosse domenica. In tali contrade sorgono spesso pensieri malinconici e grandi, e in date ore vaga la poesia congiungendo i cuori di quelli che si vogliono bene. Nascono inoltre speranze che non si sanno dire, favorite dagli orizzonti sterminati dietro le case, dai treni fuggenti, dalle nuvole del settentrione. Ci terremo semplicemente per mano e andremo con passo leggero, dicendo cose insensate, stupide e care. Fino a che si accenderanno i lampioni e dai casamenti squallidi usciranno le storie sinistre delle città, le avventure, i vagheggiati romanzi. E allora noi taceremo, sempre tenendoci per mano, poiché le anime si parleranno senza parola. Ma tu - adesso mi ricordo - mai mi dicesti cose insensate, stupide e care. Né puoi quindi amare quelle domeniche che dico, né l’anima tua sa parlare alla mia in silenzio, né riconosci all’ora giusta l’incantesimo delle città, né le speranze che scendono dal settentrione. Tu preferisci le luci, la folla, gli uomini che ti guardano, le vie dove dicono si possa incontrar la fortuna. Tu sei diversa da me e se venissi quel giorno a passeggiare, ti lamenteresti di essere stanca; solo questo e nient’altro. Vorrei anche andare con te d’estate in una valle solitaria, continuamente ridendo per le cose più semplici, ad esplorare i segreti dei boschi, delle strade bianche, di certe case abbandonate. Fermarci sul ponte di legno a guardare l’acqua che passa, ascoltare nei pali del telegrafo quella lunga storia senza fine che viene da un capo del mondo e chissà dove andrà mai. E strappare i fiori dei prati e qui, distesi sull’erba, nel silenzio del sole, contemplare gli abissi del cielo e le bianche nuvolette che passano e le cime delle montagne. Tu diresti “Che bello!”. Niente altro diresti perché noi saremmo felici; avendo il nostro corpo perduto il peso degli anni, le anime divenute fresche, come se fossero nate allora. Ma tu - ora che ci penso - tu ti guarderesti attorno senza capire, ho paura, e ti fermeresti preoccupata a esaminare una calza, mi chiederesti un’altra sigaretta, impaziente di fare ritorno. E non diresti “Che bello! “, ma altre povere cose che a me non importano. Perché purtroppo sei fatta così. E non saremmo neppure per un istante felici. Vorrei pure - lasciami dire - vorrei con te sottobraccio attraversare le grandi vie della città in un tramonto di novembre, quando il cielo è di puro cristallo. Quando i fantasmi della vita corrono sopra le cupole e sfiorano la gente nera, in fondo alla fossa delle strade, già colme di inquietudini. Quando memorie di età beate e nuovi presagi passano sopra la terra, lasciando dietro di sé una specie di musica. Con la candida superbia dei bambini guarderemo le facce degli altri, migliaia e migliaia, che a fiumi ci trascorrono accanto. Noi manderemo senza saperlo luce di gioia e tutti saran costretti a guardarci, non per invidia e malanimo; bensì sorridendo un poco, con sentimento di bontà, per via della sera che guarisce le debolezze dell’uomo. Ma tu - lo capisco bene - invece di guardare il cielo di cristallo e gli aerei colonnati battuti dall’estremo sole, vorrai fermarti a guardare le vetrine, gli ori, le ricchezze, le sete, quelle cose meschine. E non ti accorgerai quindi dei fantasmi, né dei presentimenti che passano, né ti sentirai, come me, chiamata a sorte orgogliosa. Né udresti quella specie di musica, né capiresti perché la gente ci guardi con occhi buoni. Tu penseresti al tuo povero domani e inutilmente sopra di te le statue d’oro sulle guglie alzeranno le spade agli ultimi raggi. Ed io sarei solo. È inutile. Forse tutte queste sono sciocchezze, e tu migliore di me, non presumendo tanto dalla vita. Forse hai ragione tu e sarebbe stupido tentare. Ma almeno, questo sì almeno, vorrei rivederti. Sia quel che sia, noi staremo insieme in qualche modo, e troveremo la gioia. Non importa se di giorno o di notte, d’estate o d’autunno, in un paese sconosciuto, in una casa disadorna, in una squallida locanda. Mi basterà averti vicina. Io non starò qui ad ascoltare - ti prometto - gli scricchiolii misteriosi del tetto, né guarderò le nubi, né darò retta alle musiche o al vento. Rinuncerò a queste cose inutili, che pure io amo. Avrò pazienza se non capirai ciò che ti dico, se parlerai di fatti a me strani, se ti lamenterai dei vestiti vecchi e dei soldi. Non ci saranno la cosiddetta poesia, le comuni speranze, le mestizie così amiche all’amore. Ma io ti avrò vicina. E riusciremo, vedrai, a essere abbastanza felici, con molta semplicità, uomo con donna solamente, come suole accadere in ogni parte del mondo. Ma tu - adesso ci penso - sei troppo lontana, centinaia e centinaia di chilometri difficili a valicare. Tu sei dentro a una vita che ignoro, e gli altri uomini ti sono accanto, a cui probabilmente sorridi, come a me nei tempi passati. Ed è bastato poco tempo perché ti dimenticassi di me. Probabilmente non riesci più a ricordare il mio nome. Io sono ormai uscito da te, confuso fra le innumerevoli ombre. Eppure non so pensare che a te, e mi piace dirti queste cose. |
Post n°13 pubblicato il 11 Gennaio 2013 da Fee.Verte
Mi sento nervosa. Oggi è una di quelle giornate da nervi… e più mi sento così più le cose che accadono sono tutte favorevoli a far aumentare il malumore.Il caro Voltaire diceva “ la scelta più coraggiosa che può fare l’uomo alla mattina, è scegliere di essere di buon umore” … si caro, se non si incontrasse gente che poi te lo fa passare.Eppure l’aria della giornata nervosa la percepisco ancora prima di alzarmi e infatti poco dopo arriva il classico invito a cena, obbligatorio, con gente che ti sta sulle palle, che non conosci e che nemmeno vuoi conoscere. Ma possibile che uno non si possa organizzare una giornata come cavolo pare a lui. Del tipo sto in mutande tutto il giorno!!! Arrivo in ufficio già con ‘sta cena patetica da dover eleborare e troverò sicuramente chi non curante si permetterà di non venire all’appuntamento di lavoro.Sarò nervosa anche perché domani compio gli anni ?? è giunta la data di “consumare il prodotto entro “… saranno 45 e mi sento scaduta .Caro Voltaire oggi non sono coraggiosa e non sono di buon umore !!! |
Post n°12 pubblicato il 04 Gennaio 2013 da Fee.Verte
Ore 6.45 suona la sveglia. Ci alziamo lui accende il bricco del latte e la macchinetta del caffè. Gironzola in pigiama senza una meta. Io intanto mi lavo, mi vesto, mi trucco, torno in cucina e lui è sempre lì davanti ai bricchi. Io velocemente bevo il latte e divido la colazione col cane. Poi inizio a preparare la colazione per i bambini. Nel frattempo riordino la camera e rifaccio il lettone. Lui è sempre a gironzolare. Porto fuori il cane. Lui nel frattempo si è lavato, ma resta ancora in piagiama. Sveglio i bambini, gli do colazione, li lavo, li vesto li pettino. Vado in camera e lui è davanti all'armadio in contemplazione. Puntualmente non trova nulla, e per gli abbinamenti gli ci vorrebbe un corso da Enzo e Carla di realtime. Bene, siccome è tardi gli trovo i vestiti da mettersi. Torno dai bambini, gli metto il grembiule, il giubbotto, la sciarpa, il cappello. Dico a tutti di sbrigarsi perchè è tardi. Prendo gli zaini, mi infilo il cappotto, cerco le chiavi... finalmente lui appare, pronto per la sua giornata... io invece sono già schiumata nemmeno avessi fatto la sauna. Sono le 8 e 15 ... possibile sia già stanca?
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Post n°11 pubblicato il 30 Dicembre 2012 da Fee.Verte
19esimo anniversario ... Ma dico c'è qualcuno o qualcosa da festeggiare?. Perché da giovani si è stupidi così tanto da imprigionarsi?. Cassetti di calzini spaiati, se non bucati, cene e pranzi mettere insieme, bollette, bagno occupato, e sentire russare, e tutte le cose messe a posto, perché è molto preciso. Ma c'è da festeggiare?. Che palle!!! Se fossi stata intelligente oggi sarei libera. Andrei a teatro, ai musei, forse si anche in Africa, dormirei scoperta a luce accesa e finestra aperta :-D . Mi troverei un amico per passare qualche serata diversa, da spedire obbligatoriamente a casa sua. Perché resto qui? Per la cosa più importante di tutto anche di me ... I miei figli!!! Unica scelta giusta, unica scelta che rifarei. Per loro farei tutto e per me sono tutto.Sono infelice? No. Esaurita, ecco :-D . Una di quelle convinte che il momento migliore del matrimonio è il divorzio!! :-D ... |
Post n°10 pubblicato il 28 Dicembre 2012 da Fee.Verte
Ieri mi sono venute in mente le mie merende!! certo non erano incartate con carte colorate, non c'erano concorsi a premi ne raccolte punti, e nemmeno magneti da appiccicare al frigo. Beh le mie merende erano "strane".. tipo pane burro e sale, pane burro e zucchero, ma anche pane vino e zucchero... e attenzione attenzione quando la nonna faceva il ragù c'era anche la fetta di pane col sugo sopra. Di tutte le merende che facevo da piccola, l'unica che non è scomparsa è pane e nutella !!!
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Post n°8 pubblicato il 17 Febbraio 2012 da Fee.Verte
Li osservo, ma non per pregiudizio. Li osservo, perché lo faccio comunemente e sempre, con tutto e tutti. A volte mi sento in difficoltà, perché loro sono sempre così attenti al particolare; sempre curati, camicia cifrata, gel al capello, piccoli ninnoli, un bracciale una collanina. Un tocco di abbronzatura, pantalone sportivo ma di quelli attenti… Io che comunque non vado in ufficio in ciabatte e pigiama mi sento in confronto trasandata. Allora mi sento in difficoltà se lo smalto mi è saltato via, dei capelli poi non parliamo, e poi c’è il trucco che magari nella fretta ho messo su un po’ a casaccio, mentre preparo i bambini per portarli a scuola. Li osservo nella cura che hanno di se…. E mi fanno anche un po’ invidia. Ma li osservo soprattutto quando nelle brevi pause, non si scordano mai di avere un piccolo gesto l’uno per l’altro; e anche se è solo l’offrirsi il caffè alla macchinetta lo fanno con una gentilezza indescrivibile si vede proprio che è un gesto per prendersi cura vicendevolmente, gesti e accortezze che tra uomo e donna durano giusto il tempo dell’abbordaggio … anche lì mi fanno un po’ invidia. (Ma soprattutto mi fanno una grande invidia tutti quei figoni pazzeschi che hanno come amici nei contatti FB!!!! Fighi da paura, belli come i modelli che si vedono sulle riviste.) Buffo, femminilità delle donne persa ...trovata e raccolta dagli uomini. Ben inteso questo post non è ne a difesa ne a condanna dell'omosessualità... ognuno è libero di fare quel che vuole nella vita, sempre rispettando le libertà degli altri e col buon senso.
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Post n°7 pubblicato il 14 Novembre 2011 da Fee.Verte
Adesso capito nel centro di Firenze molto spesso, e l’attraverso a piedi con grande curiosità, perché ogni volta la trovo incredibilmente diversa e uguale allo stesso tempo. Cammino, mi soffermo sulle belle vetrine già in preparazione per il Natale, e già con le luminarie pronte per essere accese. Dalla vetrina si capisce subito se il negozio è di quelli chic oppure rivolti alla massa. Beh la vetrina dei primi è meno affollata di capi in esposizione, i prezzi scritti piccolissimi da una parte quasi a non farsi vedere , si vergognano chissà. Le altre vetrine sono zeppe di capi, spanti ovunque e i prezzi scritti così grandi che li vedi dall’altro lato della strada. Ma delle cose in comune ce l’hanno; i capi, firmati e non, saranno probabilmente manufatti in Cina , ed adesso hanno tutti un fusto , rigorosamente di colore , che sta li in piedi alla porta. Ricordo che anni fa il Nero bello e "aggettante" lo si intravedeva soltanto dentro negozi delle grandi firme, esempio Gucci. Oggi tutti hanno il Nero sulla porta, Kiko, Promod, Coin… come dire se non hai il nero alla porta non sei nessuno. Ma poi questi ragazzi che cosa fanno? Sono portieri?, ma, portieri no perché le porte sono sempre aperte. Sono buttafuori? Ma dubito che ci siano risse al Promod o al Kiko… e allora che ci fanno ? e perché sono solo ragazzi di colore, tutti bellocci e tutti vestiti da pinguino in festa. Non parlano, a volte nemmeno si muovono stanno li in piedi tutto il giorno come delle statue. Ora certamente sono sempre posti di lavoro che vengono offerti per carità, meglio a far la Statua al Coin che non per strada a vendere fazzolettini di carta, fa anche freddo… però veramente questa nuova istituzione , questo nuovo status symbol non lo capisco, mi riporta un po’ indietro nel tempo a Via col Vento, alla guerra di secessione. Ma come al solito ci sta che sia io che non sono tarata nel giusto modo |
Mia nonna, quella che era sempre stata il generale di ferro; donna di poco smancerie, sempre molto pratica e ruvida; ma con la quale sono sempre andata d’accordo. Stamani mattina sono andata a trovarla ; è quella materna, l’unica che mi è rimasta. 87 anni compiuti. Da due anni a questa parte, da quando è morta mia madre, sua figlia, il tracollo è stato inevitabile. Non tanto di salute fisica ma soprattutto per la confusione mentale. Fino a qualche giorno fa aveva insistito per rimanere in casa da sola, ma poi l’abbiamo convinta a prendere una badante. Ci sono giorni che è più lucida, altri che chiede di mia mamma, di sua sorella e di tutte le altre persone che ormai non ci sono più; lei insiste e dice che le sta aspettando. Stamani ero passata in un negozietto dove vendono i gomitoli di lana; mia nonna ha passato la vita tra ricami, lavori ad uncinetto e ferri da calza, così ho pensato che magari avere un impegno, un compito l’avrebbe aiutata. Ho comprato 6 gomitoli di lana bianca, più tre rossa e tre blu. Sono andata a casa sua dicendole che Pietro e Lorenzo avrebbero voluto una copertina ciascuno : Pietro bianca e rossa e Lorenzo bianca e blu. Lei era molto confusa, stamani, sembrava non capire pur chiedendomi come farle. Poi ha messo la busta con la lana in camera è tornata in cucina dove l’aspettavo. Mi domanda se andiamo al mare, se andiamo tutti…. Si ma tutti chi? . Per sviare i discorsi le dico che se poi le manca la lana di telefonarmi… Lei mi guarda con i suoi occhi ancora celesti intenso e mi dice “ che lana?, io non ho lana, io non l’ho vista “ la porto in camera sua e le faccio vedere dove è. Allora mi dice, che cosa ci devo fare? Le rispiego delle copertine…” Poi mi domanda “ ma quanto durerà questa cosa.. questa confusione”, poi mi ha abbracciato per salutarmi… la mia percezione mi lascia preoccupata e triste, la stessa sensazione che provai il giorno che mia madre mi salutò in ospedale. Quella sensazione di tanta stanchezza , la sensazione della fine. Questo abbraccio come se fosse l’ultimo consapevole che mi da… perché magari la prossima volta nemmeno mi riconoscerà più. Colpa di quello che si definisce avere intelligenza emotiva; cioè la capacità di avvertire le emozioni altrui, quelle percezioni sottili che è come se ti parlassero… il capire ciò che ancora non c’è e sperare con tutto il cuore di sbagliarmi. Vi ho anche annoiato con questo post… ma capita di non avere nessuno a cui poter raccontare se non ad una tastiera e un monitor:-) Le copertine??? … chissà |
Post n°4 pubblicato il 01 Luglio 2011 da Fee.Verte
"Distaccato, spesso il comportamento tradisce le parole, ruvido. Uno che fa il duro, e poi ti dice che se potesse tenerti con lui per la sera, ti preparerebbe la cena. Cucinerebbe il pesce, e ti chiede se ti piace. Ti dice che apparecchierebbe come solo lui sa fare. Ti dice che di questa storia ha paura, paura di ciò che deve tacere. Poi per darsi un tono sottolinea che l'unica donna della sua vita è la moglie... un po' difficile da credere in quella circostanza. Insomma ciò che razionalmente si potrebbe definire un "bandito". Un altalena continua di basta, di no. Ma poi capita che mi dica ''solo un saluto'' . E poi scatta qualcosa di indefinito, quando è lì davanti . La sua sicurezza , la sua forza, le sue strette energiche, come se la mancanza di sdolcinature aumentasse l'eccitazione. Forse perchè non è un amore mentale, si insomma non di quelli Platonici che vanno avanti per citazione di aforismi... " Voi che ne pensate... vi piacciono più banditi o santi?? Ovvio se a leggere siete dei maschietti, vi piace essere più briganti o romantici, dove riscuotete più successo ?
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La mia vita è sempre stata circondata da gatti.... di tutti i colori, e razze. Adesso dopo tanti anni, avendo abbandonato Dio e gli uomini per l'ennesima volta, mi sono presa un cane!!! Certo un cane di piccola taglia, altrimenti diventava una sofferenza per me e il cucciolo per la gestione e lo spazio. Ebbene si un cane... Un cane migliore senza dubbio di chi di punto in bianco è sparito, non ha capito, non si è fatto capire o semplicemente ha cancellato in un attimo tutto quello che c'era da cancellare. Insomma un cane con cui scambiare le idee, ed i pensieri :-))
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Inviato da: Fee.Verte
il 23/10/2015 alle 12:00
Inviato da: Nues.s
il 17/10/2015 alle 17:18
Inviato da: Fee.Verte
il 13/10/2015 alle 10:55
Inviato da: Fee.Verte
il 13/10/2015 alle 10:54
Inviato da: Nues.s
il 10/10/2015 alle 12:09