Creato da: crisse il 27/03/2006
Giorno dopo giorno

Contatta l'autore

Nickname: crisse
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 53
Prov: PC
 

Link Flash

 

Area personale

 

Ultimi commenti

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 2
 

Ultime visite al Blog

crissebagninosalinaroromaplacido61strong_passionalma.lulajgiovanni80_7oliver64marianna.capellettocornell2unoditaliaginevra1154giusyianArcobaleno1961Binxus
 
 

L'angolo della creatività

Ecco qualcosa che, per motivi molto diversi, mi piace:

When You're Gone


J'na i marre


Hard Rock Hallelujah

 

 

Archivio messaggi

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

Tag

 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

 

 
« E' la vitaPari Opportunità »

Giochiamo ai piccoli padani

Post n°231 pubblicato il 17 Agosto 2009 da crisse
 

Non mi sembra impresa facile, ma voglio provare a scrivere da "padano", ovvero… che? Non riesco a dare una definizione a questo termine, se non "nato nella pianura padana", oggetto fino ad oggi prettamente geografico nella mia mente: la valle del fiume Po.

Non riesco a capire cosa, una persona che non vi abita, possa pensare di questo posto.
Certo leggendo dai giornali un'idea se la può fare.

Ma quanto è vero di quello che si legge sui giornali?
Mi piacerebbe che di questa cosa si possa parlare, ci si possa confrontare. Io metto in campo il mio sentire, ma potrebbe sicuramente essere una voce fuori dal coro.

Negli ultimi anni, ormai una ventina, si sente spesso parlare di Padania, del Nord, come di realtà di fatto e non riconosciute. Esistono campionati di calcio per nazioni non riconosciute a cui la Padania partecipa, esiste un inno della Padania, esiste una lingua, esiste un ceppo, esiste un comune sentire…

'sto cazzo!

Io che qui ci sono nato, ci ho vissuto la mia fanciullezza, ci ho studiato, viaggiato, mi ci sono innamorato una volta e poi ancora e poi ancora, mi ci sono sposato, ho messo su casa e tutt'ora ci vivo, io per primo "una mattina mi sono svegliato" e ho scoperto che esiste una "cosa" che si chiama Padania. L'ho sentita per la prima volta in televisione. Circondata con tutte le sue polemiche sul dove mettere l'accento: Padània o Padanìa? Ci è voluto un po' per capirlo.
È interessante quanto riporta Wikipedia: "Il termine Padania secondo l'attuale accezione territoriale, è nato con il movimento leghista, quando, partire dagli anni Novanta, il termine ha assunto una identità nel linguaggio italiano a seguito dell'utilizzo costante della parola da parte degli esponenti e dei simpatizzanti del partito politico della Lega Nord.". Sottolineo: "… il termine ha assunto una identità… a seguito dell'utilizzo costante…". Credo che l'affermazione fatta sia meravigliosa!

Sto scoprendo oggi dai giornali che in Padania nessuno conosce l'Inno di Mameli ("Canto degli Italiani"), mentre tutti cantano normalmente sotto la doccia il "Và Pensiero" (sarà, ma io faccio altro, citando una nota freddura…). A proposito: chi lo sa che "Va pensiero sulle ali dorate" è cantato da un popolo oppresso che aspira alla propria libertà e che il buon Verdi lo scrisse pensando alle popolazioni lombardo-venete che aspiravano all'unificazione dell'Italia? Chi ricorda il "Viva V.E.R.D.I." che nelle strade di Milano veniva scritto sui muri, intendendo "Viva Vittorio Emanuele Re D'Italia?". Non è che il buon Giuseppe di Busseto si rivolterà nella tomba al pensiero di come il suo canto venga quotidianamente storpiato nel suo significato?

Sto scoprendo che a scuola tutti aspirano a studiare anche il dialetto regionale…
"Regio…" che? 'sta cippa! Non è che un maestro qualsiasi da "Pèrma" o da "Zesena" verrà a insegnare nelle nostre scuole? Ma io non vorrei nemmeno un "ariüs" come insegnante di dialetto per mio figlio, a costo di litigare con mia moglie che parla il dialetto 'ad Bornöv", un insulto per le orecchie. E dentro di me si apre anche un dilemma tra il "piasintein dal sass" e quello della media val Nure (un pochino più aperto).
Capisco che le Regioni, così come sono oggi definite, siano suddivisioni amministrative, e come tali le prendo. Se poi in alcuni casi rappresentino anche un'unità storico-geografica tanto meglio, ma non mi sembra di poter dire che l'Emilia Romagna possa essere definita una regione siffatta. Composta da territori del Ducato di Parma e Piacenza (e già mi viene il prurito a pensarmi associato coi parmigiani…), la romagna dello stato pontificio (così, per puntiglio: chi mi sa dire cos'è lo Stato del Vaticano, se esiste, e quando è nato?), il Ducato di Modena, e non mi si dica che Mantova sia lombarda!

Le bandiere: scusate, ma a parte alcune eccezioni (e mi viene in mente la Sardegna) le bandiere regionali non sono state disegnate a tavolino non più di quarant'anni fa? E gli inni? Chi è il piemontese che conosce (se esiste) l'inno del piemonte? Ammetto di essere un pessimo emiliano-romagnolo, dato che non conosco l'inno della mia regione (se esiste…) e ho visto la sua bandiera per la prima volta non più di tre anni fa.
In generale bandiere e inni servono per unire, ma in questo caso ho la sensazione che siano strumentalmente impiegate per dividere.

L'idea che mi sono fatto è che si vogliano teorizzare e realizzare in modo più o meno scientifico divisioni che oggi non esistono al solo fine di preparare un ambiente confuso ed esplosivo da poter impiegare domani per chissà quali fini.
Oramai le scienze sociali hanno dimostrato come sia sufficiente ripetere all'ossessione alcune parole ed alcuni concetti perché diventino, nell'immaginario collettivo, reali, anche se reali essi non sono. La Padania stessa, l'esistenza di un popolo, di una cultura, di una omogeneità rispetto al resto del mondo esistono dal momento stesso in cui sono pensate, definite, citate, ribadite più e più volte.

Non è un caso che le attenzioni maggiori siano sulla scuola, volendo ripetere una strategia già impiegata dal fascismo che ha così forgiato le menti di milioni di italiani, ma anche dalla Cina comunista, dall'Unione Sovietica, dal nazismo, …

Non voglio dilungarmi troppo e mi fermo qui sull'argomento, ma sono sicuro che ci tornerò su. E che nessuno mi tocchi la bandiera a sfondo bianco e rosso, con la lupa e col dado!

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/crisse/trackback.php?msg=7535653

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
Nessun Trackback
 
Commenti al Post:
Nessun Commento
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963