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I soldi buttati nell'Università iblea

Post n°85 pubblicato il 21 Gennaio 2010 da radiocitta
 

I soldi buttati nell'Università iblea
Laboratori di Lingue costati 2 mln di euro

Ragusa - Quanto riportato oggi dalla stampa locale a proposito delle dichiarazioni rese pubblicamente dagli amministratori del Consorzio universitario non può lasciare indifferenti gli studenti della Facoltà di Lingue e letterature straniere che, peraltro, costituiscono la stragrande maggioranza del totale degli iscritti ai corsi del decentramento universitario ragusano.

I meriti che questo c.d.a. si attribuisce fanno a pugni con la realtà quotidiana che gli studenti sono costretti a vivere. Ricordo qui gli impegni che lo stesso Sen. Battaglia prese il 17 marzo 2009 quando, ospite di un’affollata assemblea di studenti e reduce da incontri avuti il giorno prima con i presidi delle tre facoltà presenti a Ragusa, dichiarò che il Consorzio avrebbe, nelle more delle trattative sulle nuove convenzioni, messo a disposizione della Facoltà di Lingue e letterature straniere la somma aggiuntiva di 400.000 euro, impegno questo successivamente confermato con una lettera a firma dello stesso Battaglia in data 15 maggio 2009 (v. all. 1).

In quell’occasione fu preso anche l’impegno di provvedere all’aggiornamento e al ripristino del laboratorio linguistico multimediale di Piazza Pola, impegno ad oggi rimasto anch’esso disatteso, nonostante i ripetuti sopralluoghi effettuati personalmente dallo stesso Battaglia e dal presidente Mauro e nonostante i progetti di ristrutturazione richiesti ai docenti responsabili della struttura, puntualmente presentati.

In tale occasione ci si impegnò pure a sistemare le biblioteche delle tre facoltà mettendo a concorso un posto di coordinatore allo scopo di consentire una gestione qualificata e professionale delle biblioteche stesse, impegno anche questo risoltosi in un nulla di fatto.

Dal dicembre 2006, una struttura con 120 postazioni multimediali, dall’improbabile nome “Cult-Lab”, costata alla collettività oltre due milioni di euro e MAI UTILIZZATA, ma per la quale il Consorzio universitario sostiene ogni mese le spese di affitto dei locali di piazza Carmine (e questo in nome della pretesa riduzione delle spese di cui si è parlato), non è in grado di funzionare soltanto perché il c.d.a. non ha mai messo mano allo statuto di un altro consorzio, dal nome – appunto – “Cult-Lab” del quale è socio senza sapere di esserlo, giacché il Sen. Mauro fu informato dal sottoscritto lo scorso giugno dell’esistenza di tale consorzio (fantasma).

Da ultimo, per l’improvvida (ovviamente per il c.d.a.) pubblicazione sul sito internet consortile delle convenzioni con l’Ateneo di Catania, gli studenti si sono accorti di essere stati defraudati del loro legittimo diritto di fruire di soggiorni all’estero così come previsto all’art. 3, terzo comma, della Convenzione che riguarda la Facoltà di Lingue.

Lo scorso 18 gennaio, dopo aver già  da tempo denunciato la cosa pubblicamente anche nella mia conferenza stampa del 26 novembre, ho indirizzato una richiesta formale al Presidente Mauro per conoscere la sorte dei fondi che, fino a concorrenza di euro 413.165,52, i contribuenti ragusani destinano ai soggiorni di studio all’estero per il perfezionamento delle competenze linguistiche degli iscritti a Ragusa. Tali fondi, come ho già più volte avuto modo di far presente, sono di importanza fondamentale per gli studenti di lingue orientali, soprattutto arabisti che rappresentano il 70% del totale degli iscritti alla facoltà di Ragusa e che, in prevalenza, giungono da altre province della Sicilia e del Meridione.

Riduzione delle “spese”, nella logica di questi amministratori ha significato e significa soltanto riduzione dei servizi agli studenti e ai docenti. Infatti, la dismissione dei locali di Piazza Pola, di quelli di Piazza Chiaramonte, ha messo a rischio la presenza delle due biblioteche, la “Zipelli” e quella di facoltà, nella sede dell’ex-monastero di Santa Teresa. Si vogliono ridurre ulteriormente gli spazi a disposizione degli studenti i quali non hanno mai potuto disporre di aule studio, di postazioni per la ricerca bibliografica in rete o di quant’altro minimamente necessario per portare avanti i propri studi in maniera normale, figuriamoci in quel contesto di eccellenza che è stato evocato da un’ingannevole campagna pubblicitaria condotta la scorsa estate e del cui costo ovviamente nessuno osa parlare.

E allora, di cosa parlano questi amministratori? Possono solo parlare del proprio fallimento e della propria totale incompetenza nel gestire qualcosa che neppure conoscono.

Ecco perché gli studenti insistono nel chiedere le dimissioni immediate di questo c.d.a., condividendo l’iniziativa dell’M.P.A. e di tutti coloro che hanno realmente a cuore la presenza dell’università a Ragusa.

Paolo Pavia

Rappresentante degli Studenti

nel Consiglio della Facoltà

di Lingue e Letterature straniere

Università di Catania

 
 
 
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