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An-archia filosofica

Post n°65 pubblicato il 07 Aprile 2007 da cs206
Foto di cs206

Il mondo é tutto intorno a te...in un clik...villaggio globale..."nanocelebrità", basta fare un giro tra i blog x rendersi conto della pluralità disperdente di opinioni e della mancanza totale di fondamenti oggettivi...

La cultura postmoderna trova primariamente sostegno nell’obnubilarsi dell’interesse per il vero e nella rinuncia, per molti versi frettolosa, ad ogni esigenza di razionalità che sia veramente a misura dell’umana intelligenza.
La logica, ha contribuito a dare motivazioni razionali al comportamento umano provocate dal ragionamento cosciente, volontario e consapevole sulla realtà, i contesti le situazioni e le esperienze concrete, individuali e collettive caratterizzanti la realtà stessa nel suo insieme.

In antitesi con le tesi del razionalismo, le religioni impongono una ricerca fine a se stessa, senza possibilità di raggiungere verità dai risvolti apodittici ( come ad esempio il dogma, cioé una "verità" contenuta nella rivelazione o definita dalla Chiesa come tale, imposta ai credenti come articolo di fede immutabile e assoluto ). Rinunciando all’indagine circa il fine ultimo della vita, diverse forme di razionalità si autopercepiscono come «ragione strumentale» al servizio di fini utilitaristici, di fruizione o di potere. Abbandonando la ricerca della verità per se stessa, ci si prefigge il raggiungimento di certezze dalle valenze puramente soggettive e dalle implicazioni pratiche. Di conseguenza, si tenta di egemonizzare la cultura, tanto più facile da dominare in quanto caratterizzata come cultura di massa. In questo contesto l’uomo cessa di riflettere per preferire il più comodo lasciarsi omologare, lasciando così che venga suggerita "la verità".
Sulla scia del pensiero nietzscheano che considera la verità «l’ultima forma di schiavitù» da cui l’uomo deve liberarsi, la disintegrazione del vero assume modalità tanto esasperate che la razionalità, considerata per molti secoli radice dell’originalità dell’uomo, risulta compromessa nel pencolamento tra razionalismo disintegrato e irrazionalismo diffuso.

All’individualismo sfrenato si congiunge lo sbriciolarsi della stessa dimensione soggettiva. I sentimenti profondi cedono il passo alle emozioni superficiali. Alle opzioni fondamentali subentrano le scelte rapsodiche di un io che ha smarrito la certezza della propria esistenza. Agli occhi della cultura postmoderna l’ego, al pari dell’essere, vede azzerata la sua consistenza ontologica e si riduce a successione di accadimenti senza sostrato metafisico.

Il regno del tu debes di kantiana memoria viene spesso immolato sull’altare del consumismo sfrenato e dell’edonismo trasgressivo. Lo spirito di avidità e quello di supremazia spengono lo stupore e ingenerano raccapriccio e scostumatezza. La libertà cede il passo al libertarismo, la sollecitudine all’irrisione, la coerenza e la fedeltà all’incostanza ed all’arbitrio.

Zombie prostrati al dio denaro...

Non cerchiamo felicità fuggendo...cerchiamo serenità scavando in noi stessi...

                                            *******************

"Esiste in ogni uomo un desiderio naturale di conoscere la verità. Non bisogna soffocarlo con atteggiamenti superficiali o presuntuosi. E' fondamentale allora riscoprire un atteggiamento di ammirazione e di meraviglia verso ciò che si studia, come caratteristica essenziale della ricerca della verità. Tale desiderio e meraviglia possono essere sintetizzati nell'uomo sempre disposto a imparare, conscio di sapere e di non sapere".

(Giovanni Paolo II, agli studenti delle scuole romane, 1 marzo 1980)

"Cercatela questa verità laddove essa si trova realmente! Se c'è bisogno, siate decisi ad andare contro la corrente delle opinioni e degli slogan propagandistici"

(Giovanni Paolo II, ai giovani, 19 aprile 1991)

...

Simbologia

Fattore K

Ob torto collo

 
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